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risoluzione/dimensione e stampa


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avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2020 ore 11:17

scusate per la domanda che ai più risulterà banale ma non ho mai stampato e mi sto impegnando per un progetto che appunto prevede, finalmente, il formato fisico per alcune delle mie foto.

il mio normale workflow prevede solamente l'utilizzo di C1/LR (quindi no PS) che permette, come tutti sapete, il crop e resize delle immagini.. partendo dalla risoluzione massima se croppo perdo pixel (e di conseguenza cm) mentre al contrario, anche volendo, non posso eccedere il dato nativo..
cosa succede quando voglio una dimensione di stampa diversa da quella espressa in pixel (unita ai DPI)? il software della stampante interpola per me in caso di formati maggiori e comprime (non so come si dice) in caso di formati minori?

ho invece scoperto che se creo un foglio di lavoro di una data risoluzione con PS (o affini, vorrei utilizzare GIMP) ed inserendo la foto il file finale avrà la risoluzione appunto del foglio creato, che sia maggiore o minore di quella della foto.. immagino a questo punto che PS interpoli o riduca al posto della stampante, sostituendo un passaggio e permettendo di stampare direttamente nel formato scelto con risoluzione 1:1

le mie deduzioni sono corrette? se si, qual'è il miglior modo di procedere?


grazie a tutti

avatarsenior
inviato il 08 Settembre 2020 ore 13:08

Non stampo molto e magari dico una bestialità, ma per andare in stampa non ti conviene ragionare in pixel, ma in dimensione effettiva dell'immagine in cm\mm\pollici per un dato valore di DPI\PPI in base alle prestazioni della stampante di cui disponi, cercando di non eccedere i famosi 300DPI oltre cui l'occhio umano non nota differenze. In questo modo potrai vedere a monitor un 1:1 che dovrebbe circa corrispondere a quello che stamperai, nel limite dell'essere una visione a monitor (quindi su supporto retroilluminato e discretizzato in pixel) inveche che su carta (supporto "passivo" con rappresentazione "continua" dei pixel). Ho volutamente messo le virgolette su "continua" perchè comunque anche la stampa rappresenta una discretizzazione della realtà.
A me è stato insegnato così e i risultati di questo modo di lavorare sono ottimali.

Comunque quando ridimensioni non croppi l'immagine, ma ne riduci il numero di pixel, mentre se eccedi il formato nativo semplicemente lo stesso pixel viene spalmato su più di uno. La verità però è che la foto stampata non è un qualcosa di discretizzato, ma bensì di continuo. Nella stampa non hai singoli pixel, ma un'immagine "circa" continua. L'unico tuo limite possono essere i DPI o PPI che dir si voglia. Sono loro che ti governano il passaggio da file a stampa perchè sono la misura che ti determina quanti pixel avrai in dimensione reale. (espressi in punti per pollice o pixel per pollice).
Perchè la stessa immagine la puoi stampare 20x30 con valori diversi di DPI\PPI e l'effetto sarà diverso, l'ideale è cercare di fare ragionamenti sui DPI\PPI confrontando le prestazioni della stampante, la dimensione che devi stampare e i dati del file originale.

Sicuramente potrà passare qualcuno che ti argomenterà questo aspetto più nel dettaglio, intanto guarda qui.
tecnicafotografica.net/blog/cosa-sono-i-dpi-e-ppi-e-a-cosa-servono-nel

avatarsenior
inviato il 08 Settembre 2020 ore 14:20

cosa succede quando voglio una dimensione di stampa diversa da quella espressa in pixel (unita ai DPI)? il software della stampante interpola per me in caso di formati maggiori e comprime (non so come si dice) in caso di formati minori?

Esatto, ma anche il convertitore può farlo.


immagino a questo punto che PS interpoli o riduca al posto della stampante

Esatto anche questo.

La terza ipotesi è che sia tu a dare in pasto alla stampante il numero esatto di pixel necessari, controllando in questo modo l'algoritmo che viene usato per il ricampionamento.

In sostanza, la stampante stampa sempre e solo alla sua risoluzione nativa.
Quindi a monte "qualcuno" fa i calcoli che servono.

avatarjunior
inviato il 11 Settembre 2020 ore 8:53

Grazie ad entrambi..! Per quello che dovrò fare è meglio che sia io a controllare il più possibile il processo fino alla stampa, quindi inclusa l'interpolazione via PS..

Sto facendo delle prove con i miei file fuji (16mpx) e dalla risoluzione nativa 4746x3164 sono arrivato all'A1 9933x7016 senza notare differenze, mettendo a fianco i due file e ingrandendo parecchio..

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:27

Intanto devi dirci dove stamperai le foto, se a: casa, lab, studio fine-art( stampatore su plotter ) o altro.
Perchè è importante per come creare i file di stampa, non solo per le dimensioni e i dpi, ma anche se debbono avere una profondità ad 8 o 16 bit.
I lab e le stampanti economiche casalinghe, solitamente ( i Lab sempre ), richiedono file ad 8bit; i Lab online non hanno neanche bisogno di file con 300dpi, ma per economicità, usano ( richiedono ) file a 200/240dpi.
Per le stampanti casalinghe invece dipende dalla risoluzione di stampa, perchè molti modelli, quando selezionato Alta o Massima qualità, avrebbero bisogno di 600-1200dpi o 720-1440dpi, che dipende dalla marca della stampante ( solitamente di HP e Epson ). Se i file non hanno queste caratteristiche saranno interpolati dal driver della stampante.
Quindi sarebbe meglio lavorare con i dati giusti e in pixel.
Per gli studi FineArt dovresti chiedere a loro, molti plotter e stampanti professionali possono stampare anche da file a 16bit.
Poi dovresti tenere presente anche lo spazio colore da utilizzare per esportare le foto, molte stampanti inkjet, quasi tutte, eccedono l'sRGB e quindi è meglio creare file in AdobeRGB o ProPhotoRGB.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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