RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Domandone sulle lamelle del diaframma


  1. Forum
  2. »
  3. Obiettivi
  4. » Domandone sulle lamelle del diaframma





avatarjunior
inviato il 04 Settembre 2020 ore 21:03

Si sente parlare spesso, in numerosi forum, blog e recensioni di obiettivi, di lamelle del diaframma dritte o arrotondate. Tuttavia da nessuna parte ho trovato qualche spiegazione sul modo in cui si possono distinguere, magari con qualche bella immagine d'esempio. Qualcuno potrebbe aiutarmi?

avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2020 ore 21:16

Perché vuoi distinguerle?
L'unica cosa che puoi osservare è che chiudendo il diaframma il foro resti il più possibile circolare.
Potresti avere lamelle arrotondate meno efficienti di lamelle dritte perché magari di numero inferiore.

Quindi l'unica cosa importante è che la forma del cerchio del diaframma sia perfettamente rotondo o quasi, in un certo senso il termine “arrotondate” dovrebbero riguardare la forma studiata per creare tale cerchio.
Perché anche le lamelle dritte alla fine sono sempre curve.

A questo link verso metà trovi il paragrafo diaframma e ci sta una figura che da un'idea del tutto.

www.sony.it/electronics/tecnologia-obiettivo-alpha

avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2020 ore 21:17

Ci guardi dentro e vedi ben subito sia se sono arrotondate o meno e se sono tante o poche, come chiudi uno/due valori vedi subito la figura che si va a formare, ovvio che tante e arrotondate è la migliore soluzione per le caratteristiche dello sfocato.

avatarjunior
inviato il 04 Settembre 2020 ore 21:29

So bene quali sono le differenze a livello di sfocato, e che tante lamelle possono fare un'apertura perfettamente circolare. Ma io volevo sapere fisicamente in cosa differisce una lamella curva da una dritta, semplicemente guardandola. Mactwin sostiene che, in fin dei conti, tutte le lamelle sono arrotondate. Tuttavia se si sente parlare di lamelle dritte e curve, presumo ci sia un modo per distinguerle, no?

avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2020 ore 21:53

Non so dirti i gradi di curvatura che differenziano i tipi di lamelle ma come si diceva sopra l'esame visivo ti mostra chiaramente, io ti posso fare un esempio su ottiche che posseggo: afs 300 f4, afs 200 Vr l, afd 180, afd 200, tutti e quattro a nove lamelle ma mettendoli sia a pari diaframma o a pari foro fisico nei due afs la forma è molto più rotonda per una maggiore curvatura delle lamelle, nei due afd con curvatura meno pronunciata la forma del cerchio presento in modo maggiormente visibile da subito le sfaccettature della chiusura.

avatarjunior
inviato il 04 Settembre 2020 ore 22:13

Non so dirti i gradi di curvatura che differenziano i tipi di lamelle


Purtroppo è proprio quello che volevo sapere...

avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2020 ore 22:22

Purtroppo è proprio quello che volevo sapere...

A parte che tale dato non viene riportato certo sulle schede specifiche delle ottiche ma anche se fosse scritto le differenze sarebbero oltre che minime anche del tutto insignificanti allo scopo di immaginare la forma restituita e per farlo dovresti sempre arrivare alla ispezione visiva per cui si torna all'inizio, ottica in mano, via i tappi e due secondi per vedere che succede.;-)

avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2020 ore 23:06

Comunque le lamelle arrotondate, con il conseguente foro del diaframma di forma quasi circolare, non migliora la resa dello sfocato ma solo la forma dei punti di luce presenti nello sfocato, che appunto per questo vengono riprodotti come dei cerchi, invece che come dei poligoni aventi tanti lati quante sono le lamelle stesse.

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2020 ore 8:03

Paolo mi dispiace correggerti ma non è esattamente così, lo sfocato è chiaramente impattato in primo luogo dall'apertura ed in secondo dallo schema ottico e dalle aberrazioni sferiche, il diaframma a TA ovviamente non ha il minimo impatto; ma..in caso di utilizzo di diaframma un foro circolare migliora certamente la resa dello sfocato perché l'impatto non è sui punti luce ma sul circolo di confusione, in poche parole ciò che vedi evidente sono i punti luce ma in realtà ogni singolo pixel è rappresentato da un punto luce che attraversa la lente, ed il suo insieme apparirà quindi meno "nervoso" e più morbido (es tipico è il fogliame, non si identificano dei punti luce ma delle figure che appaiono più o meno morbide).

Per chiarire senza entrare in lunghe discussioni, un STF o una qualsiasi ottica dotata di elemento apodizzante ben rappresenta il fenomeno in questione, sull'STF ciò risulta più facilmente comprensibile vista la presenza di un secondo diaframma con molte più lamelle del primo e quasi perfettamente circolare.
Ovviamente l'esempio è estremizzato perché in un caso si parla di geometria mentre nel secondo di sfumatura del bordo di passaggio, ma il risultato ha comunque impatto, non elevatissimo ma lo ha.

avatarjunior
inviato il 05 Settembre 2020 ore 8:31

Si ma è assurdo che si parli di lamelle dritte o curve senza che sia chiaro come distinguerle. Poi che si sappia tutto o quasi della resa dello sfocato e dei punti luce è un altro discorso.

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2020 ore 9:43

Si ma è assurdo che si parli di lamelle dritte o curve senza che sia chiaro come distinguerle.


Basta guardare il diaframma ad un valore chiusa e vedi subito che forma hanno.

Però secondo me ha più senso vedere la forma del foro che delle lamelle perché le lamelle curve non garantiscono un foro circolare, soprattutto a diaframmi chiusi.

Da quello che ho visto nei miei obiettivi le lamelle sono quasi sempre arrotondate e producono un foro poligonale con lati curvi, alle grandi aperture il cerchio è approssimato abbastanza bene ed ai diaframmi chiusi molto meno.

Le differenze stanno in quanto buona è l'approssimazione al cerchio, e questo secondo me dipende da quanto è studiata la curvatura variabile delle lamelle.

Comunque, almeno per i diaframmi non molto aperti, una buona approssimazione al cerchio è possibile solo con un numero elevato di lamelle curve, le classiche 7, 9, 10, 11 al massimo degli obiettivi moderni non bastano.

Questo obiettivo ne ha 18 ed è chiuso al massimo.






Comunque le lamelle curve hanno anche un effetto negativo, le stelle dei punti luminosi a fuoco risultano meno definite.


avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2020 ore 10:20

Il noto database degli obiettivi Nikon ( www.photosynthesis.co.nz/nikon/specs.html ) fornisce l'indicazione delle forma delle lamelle con un indice dopo il numero: dritte (nessun indice), curvate (c) od arrotondate (r, presente solo per obiettivi relativamente recenti).

Tempo fa ho fatto una serie di prove per valutare l'influenze delle lamelle confrontando due obiettivi con lo stesso schema ottico e diverso diaframma: il Nikon 105mm f/2.5 K (lamelle curve) ed il 105mm f/2.5 AIS (lamelle dritte).

Questo è il risultato dei punti luminosi fuori fuoco:





i.postimg.cc/L5Tg2RDM/105mm-f2-5-lamelle.jpg

Le lamelle curve rendono il foro più tondo fino a f/5.6, dopo non ci sono differenze, aiuta di più il numero di lamelle, 9 dritte è meglio di 7 curve.

Gli obiettivi Nikon moderni con lamelle arrotondate (non semplicemente curve) probabilmente fanno un po' meglio.

Non ho più il confronto dello sfocato ma mi ricordo che non c'erano differenze percepibili fra i due 105mm, la qualità dello sfocato (a parte i punti luminosi fuori fuoco) dipende quasi esclusivamente dallo schema ottico.


avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2020 ore 10:28

Non sono molto d'accordo Federico.

La resa dello sfocato è decisa a tavolino dai progettisti insieme con tutte le altre caratteristiche ottiche: nitidezza, controllo delle varie aberrazioni e via discorrendo, ragione per cui prescindendo dalla "quantità", che è data solo dall'apertura del diaframma, la "qualità" dello sfocato sarà sempre e comunque migliore in obiettivo piuttosto che in un altro anche se potrebbe essere presente, ovviamente, in quantità anche molto minore.

Per il punto di luce riprodotto come un circolo, invece che come un poligono, questo appare evidente, seppure entro certi limiti che in genere sono di soli due stop di chiusura a partire dalla TA, proprio osservando la forma degli stessi allirquando essi siano presenti nello sfocato; e inoltre dubito che i punti luce possano avere una grande influenza sulla forma del singolo pixel semplicemente perché esso è di gran lunga più piccolo di un qualsivoglia punto di luce.

Anche se al riguardo devo aggiungere che la mia esperienza, ossia quella cui faccio riferimento, è limitata al mondo della pellicola e quindi non so di preciso come possano manifestarsi certe cose in ambiente digitale

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2020 ore 11:07

Paolo sono tutti punti luce solo che la tua capacità di distinguerli risulta evidente quando la grandezza supera una certa dimensione.
Il fatto che la qualità dello sfocato dipenda dallo schema ottico l'ho ben esplicitato, ma una volta che si chiude il diaframma anche questo interviene nel processo perché “tutti” i fotoni passano attraverso esso, l'immagine risultante è sempre qualcosa che il nostro occhio percepisce in base alle dimensioni (cdc) ma che comunque intervengono nell'insieme.
È sempre e tutto legato a quello, perché la fotografia ai nostri occhi è il risultato di una percezione della sua rappresentazione.
Così come tu identifichi la pdc ma questa è relativa al rapporto di ingrandimento allo stesso modo la forma di un oggetto sullo sfondo è il risultato di punti luce (luce riflessa) più o meno grandi che vengono riprodotti una volta passati attraverso l'ottica.
Quindi se ipoteticamente avessimo la stessa identica ottica (cosa difficile da trovare) una con diaframma a 5 lamelle ed una a 9, scattando una foto con diaframma chiuso un tot in presenza di uno sfondo irregolare (ovviamente fuori fuoco) la seconda immagine offrirà uno sfondo più morbido e meno nervoso.


avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2020 ore 12:27

L'immagine proveniente da un diaframma rettangolare è meno affetta dalla diffrazione di uno circolare.
spie.org/publications/tt52_151_diffraction_mtf?SSO=1



Buon appetito!MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me