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GD di una foto visualizzata al monitor


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avatarsupporter
inviato il 27 Agosto 2020 ore 10:32

risposta forse semplice ma in rete non trovo nulla se non tecniche per la corrispondenza dei colori

è possibile capire quanti stop in GD ha un'immagine visualizzata al monitor mentre la si sta elaborando con un software, lo chiedo perche passando dal monitor alla stampa si ha una compressione della GD in circa 10 stop, e sarebbe utilissimo già avere un'anteprima di ciò che uscirà dalla stampante

user33434
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inviato il 27 Agosto 2020 ore 11:21

Lomography non so se ho capito bene la domanda ma ti rispondo lo stessoSorriso. Da quel che dici quello che ti serve è il softproofing fatto con il profilo creato l'abbinamento carta/ink.

avatarsupporter
inviato il 27 Agosto 2020 ore 11:45

grazie Mauro, ho guardato cosa sia il softproofing, tutto in inglese e per PS, purtroppo io uso C1 ma credo sia una cosa troppo specialistico per me, riformulo la domanda cercato di essere più conciso e chiaro possibile

è possibile sapere quanti stop in GD di un'immagine visualizzo a monitor

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 11:56

il tuo discorso non ha molto senso perchè la gamma dinamica non cambia da stampa a monitor. La gamma dinamica si chiama in causa solo quando si elabora una foto e si iniziano a recuperare luci e ombre, come tale puoi solo parlare di gamma dinamica del file, la gamma dinamica della stampa è virtualmente zero perchè quello che vedi è quello che il foglio "contiene", non è che puoi schiarire o scurire la foto una volta stampata.
Aveva un senso parlare di gamma dinamica della stampa in analogico perchè in fase di sviluppo e stampa elaboravi il negativo e facevi correzioni, ma col digitale quello che vedi a monitor ti ritrovi stampato, perdi dei pezzi solo se usi stampanti non fotografiche e\o carte molto scadenti.
In fase di stampa non perdi nessuna gamma dinamica, caso mai hai qualche modifica ai toni legata al cambio di supporto che si compensa con un'adeguata preparazione del file per la stampa che se si vuol fare i fighetti si chiama softproofing, se si vuol restar terra terra consiste nell'aprire un po' le ombre perchè non essendo la carta retroilluminata tendono a scuririsi un pelo una volta stampate. Il tutto chiaramente lavorando con un monitor fotografico calibrato e volendo fare stampe relativamente ordinarie, su supporti particolari ci sono altri accorgimenti chiaramente e ben venga fare un softproofing accurato.

user33434
avatar
inviato il 27 Agosto 2020 ore 12:02

@Lomography Ci sarà chi ti potrà dare sicuramente informazioni più specifiche ma detta in breve è una cosa che puoi vedere dai dati che il fabbricante pubblica per ogni modello il contrasto che viene espresso in rapporto 1:x.

@Matteo N. Mi pare che tu abbia le idee un po' confuse oppure ho capito io male il tuo ragionamento.
La gamma dinamica si chiama in causa solo quando si elabora una foto e si iniziano a recuperare luci e ombre, come tale puoi solo parlare di gamma dinamica del file, la gamma dinamica della stampa è virtualmente zero perchè quello che vedi è quello che il foglio "contiene", non è che puoi schiarire o scurire la foto una volta stampata.

Che vuoi dire?

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 12:11

La GD è quanti multipli dell'intervallo minimo di tonalità la foto contiene. Naturalmente è possibilissimo perdere GD pure senza che ci siano differenze negli estremi di ombre e luci.
La foto appare più contrastata e più brusca nelle transizioni.

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 12:21

@mauro non ho le idee confuse... caso mai il problema è che si abusa del termine GD a sproposito come in questo caso.
La GD come dice matchupichu è l'intervallo di sfumature colore che tu puoi estrarre da un file senza che il rumore del segnale diventi preponderante (nel caso delle foto la grana). Come tale puoi considerare solo la gamma dinamica di un file, o al più di un negativo (anche se con il negativo la questione è diversa, perchè non ha un vero e proprio campionamento di un segnale che da continuo diventa discretizzato), non di una foto stampata perchè nella foto stampata la gamma dinamica è zero, quello che vedi sono le informazioni contenute nel foglio.
Casomai a livello di stampa non si parla di gamma dinamica, ma di spazio colore o di profondità in bit, ovvero il numero di colori massimo che la stampante è in grado di riportare nel foglio, riportando l'immagine da un segnale discretizzato (il file) ad uno "relativamente" continuo (la foto stampata).

Qui si sta confondendo una proprietà tipica del file grezzo (la gamma dinamica) con una propria del sistema di riproduzione (monitor e stampante) che fa visualizzare il file (copertura dello spazio colore scelto e\o relativa profondità in bit dei segnali).

Nel caso si perdano sfumature dei colori o nelle transizioni dei colori non si perde gamma dinamica, ma si perde profondità in bit dei colori (del supporto informatico o del dispositivo di visualizzazione) o si sta usando un dispositivo con copertura dello spazio colore limitata, che sia in fase di cattura dell'immagine o di riproduzione della stessa a monitor o su carta.

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 12:22

Credo sia una confusione dovuta al fatto che qui molti credono e dicono che GD e latitudine di posa siano la stessa cosa. Mi era già capitato di discutere di queste cose...

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 12:25

Sì sono temi gettonati purtroppo, anche perchè sono tematiche legate alla mancata comprensione dell "uomo della strada" (inteso come appassionato di fotografia medio) della teoria dei segnali che sta dietro ad una foto in digitale, alla sua riproduzione a monitor e alla sua stampa.
Classico caso di errore in tal senso è quello di pensare che una foto in jpg cambi qualcosa tra vederla in s-rgb o in adobe rgb... quando all'atto pratico il file al massimo contiene lo stesso numero di informazioni a livello di segnale (dettate dal limite di codifica) e ci si sta solo spostando tra le coordinate di uno spazio colore o di un altro.

Tanto per dirne una... se non ricordo male qualcuno aveva iniziato a parlare della gamma dinamica di un obiettivo...

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 12:31

Comunque il discorso è interessante, non saprei come si misura la GD di una stampa. L'inchiostro rilasciato è davvero commensurabile in scaglioni di tonalità ben definite?

Perdere 10 stop non è detto sia un problema. Passando da 16 bit ad 8 bit se ne perdono fino ad 8 eppure...

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 12:36

La GD di una stampa semplicemente non la misuri perchè non c'è, caso mai puoi misurare relativamente il numero di colori che la stampante è in grado di emettere su carta (che variano in base anche alla carta usata).
Sulla perdita di informazioni passando da 16bit a 8bit in realtà non perdi 8 stop di gamma dinamica, ma perdi sfumature di colore, chiaro che poi nel perdere queste sfumature se tu devi aprire delle ombre hai anche fisicamente meno informazioni in cui andare a scavare per ottenere un qualcosa di pulito.
La verità all'atto pratico è che anche l'occhio umano ha dei limiti nel percepire i colori e come tale anche lui discretizza i segnali e oltre un certo livello non puoi notare differenze.

user33434
avatar
inviato il 27 Agosto 2020 ore 12:37

Se il problema è semantico posso anche concordare, propongo di chiamare allora GD lo scarto di luminanza che un sensore riesce a registrare, contrasto la differenza di luce che un monitor riesce a mostrare e differenza tra Dmin e Dmax lo scarto che troviamo in luce riflessa tra il bianco della carta e il nero più denso che troviamo sulla stampa.
Se ho ben inteso quello che chiede Lomography, il suo interesse sarebbe nell'avere la stessa unità di misura (EV) per valutare le tre misure tra di loro.

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 12:39

ma non c'è motivo di dargli altri nomi e alimentare la confusione... La GD è una proprietà del file, se parliamo di visualizzazione del file entrano in gioco la profondità colore e lo spazio usati, non la GD.

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 12:44

Chiedo, ancora una volta, a Machupichu, che differenza c'è tra GD e latitudine di posa?

user33434
avatar
inviato il 27 Agosto 2020 ore 12:48

@Matteo Teoricamente la GD dovrebbe essere una proprietà del sensore ma seguendo il tuo ragionamento vorrei capire tu come misuri lo scarto di luce riflessa di una stampa.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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