RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Canon eos r5: nuovo firmware (1.1.0)


  1. Forum
  2. »
  3. Fotocamere, Accessori e Fotoritocco
  4. » Canon eos r5: nuovo firmware (1.1.0)





avatarsupporter
inviato il 27 Agosto 2020 ore 15:47

Siamo appena all'inizio, nuovi ulteriori firmware allo studio..... ecco cosa dovrebbero prevedere:

Canon EOS-1D X Mark III

- Canon Log 3 option
- Lower bitrate option for 5.5K RAW video recording
- Lower bit rate option for all IPB video recording modes

Canon EOS R5

- Canon Log 3 option
- Lower bit rate option for 8K RAW video recording
- Lower bit rate option for all IPB video recording modes
- Addition of the 119.88 fps option for Full HD (1080p) recording

Fonte:
www.canonrumors.com/canon-confirms-addition-of-canon-log-3-cinema-raw-

avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 15:51

A.A.A. LOGICA CERCASI

- la fotocamera ha sensori di temperatura interna e li monitora (e questo era sufficientemente scontato)

- la fotocamera dopo un determinato utilizzo segnala il surriscaldamento, e se la si continua ad utilizzare va' in blocco forzato per protezione dalla sovratemperatura


Dai test: dopo 25 minuti di video la fotocamera va' in blocco poichè in "overheating".
Ma se le impedisci di annotarsi che ha registrato in 8K per 25 minuti, allora te ne registra altri 25, durante i quali monitora la temperatura ma non ritiene di essere in surriscaldamento. Logico no.

Cioè... prima è surriscaldata, al limite di forzare lo spegnimento per proteggere le proprie componenti, però poi si dimentica di esserlo, e continuando a tenere monitorate le temperature interne ritiene di poter registrare per altri 25 minuti. E lo fa.

Si vede che la temperatura rilevata dopo i primi 25 minuti doveva essere davvero pericolosa MrGreen

Dai, per favore, sul serio vi pare normale? Stiamo parlando di un prodotto professionale non del telefono chiacchierone della Fisher Price.
Sarebbe questo il sistema di protezione dalla temperatura studiato dagli ingegneri Canon? Seriamente?

Se trovate che ció sia logico, siamo a posto così ;-)

(Altrimenti, come ho detto più volte, basta sostenere di non credere a quei test... pace. Ma se si vuole argomentare rispetto ai risultati dei test, me ne frego di cosa dice Canon nel suo aggiornamento... ho una testa, e se un risultato pratico non ha senso rispetto a ciò che viene detto, non è che chiudo gli occhi e faccio un atto di fede, solamente perchè nei comunicati stampa un'azienda, oltretutto giapponese, dice A o B, o se la Vodafone mi promette che la nuova tariffa avrà prezzo bloccato per sempre)

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 16:02

Leonardo Mengoli.
Ti sei mai occupato di prove e di test in camere climatiche su dispositivi elettronici?
Ti sei mai occupato di progettazione e di sviluppo firmware per dispositivi elettronici?
Conosci gli standard ISO, EN ecc. relaitvi alle modalità con le quali vanno effettuate le prove?
Se la risposta è affermativa a tutte e tre le domande te ne faccio una quarta:
come puoi dare credito a dei test fatti in casa dove non c'è nessun riferimento ad un metodo approvato, ad un protocollo operativo e neppure alla garanzia che quello che viene fatto vedere corrisponda a quello che è stato fatto?

Se poi si vuole credere che Canon sia una compagnia di scappati di casa e che Tizio & Caio siano delle persone preparate ed integerrime il cui scopo è sconfessare la malefica multinazionale che rovina i suoi clienti con prodotti farlocchi, nessuno ti vieta di farlo.

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 16:26

Mah io fatico ancora a capire perché gente che usa altro(Sony) si indigna di quello che fa Canon.Se Canon fa fermare la registrazione a 20 minuti ci sarà un motivo o no??Probabilmente non si aspettava di gente che mette la macchina al frigo,che toglie la batteria al volo(buttando via di fatto i primi 20 minuti di registrazione)di gente che ci mette riso,pasta e fagioli o una carbonara.Ma una domanda vorrei farla a chi prende per buoni questi test(ammesso e non concesso di chiamarli test): qualcuno di questi testman,ci dice dopo 4o5 volte di queste genialate in che condizioni è la macchina??Sta cosa mi fa venire in mente i prodotti con scritto su "consumare preferibilmente entro"...Volendo si può andare oltre la data di scadenza ma fino a un certo punto perché poi fa male
Se poi il fine ultimo è dimostrare che Canon castra il tempo per non cannibilazzare le proprie videocamere allora fa benissimo a farlo.Chi compra una R5 sa quello che compra,non la prende a scatola chiusa

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 16:32

Valerioap.
I test per essere validi devono sottostare a delle regole ben precise, in modo da essere replicabili e con risultati verificabili.
In caso contrario siamo in presenza di folclore o peggio di diffamazione.
Dal momento che tutto quanto fa spettacolo, anche i ns battibecchi sui social, si finisce che a furia di ripetere sempre le stesse cose, anche ciò che è fasullo diventa realtà.
E nascono le leggende metropolitane.

avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 16:33

Leonardo Mengoli.
Ti sei mai occupato di prove e di test in camere climatiche su dispositivi elettronici?

Ti sei mai occupato di progettazione e di sviluppo firmware per dispositivi elettronici?

Conosci gli standard ISO, EN ecc. relaitvi alle modalità con le quali vanno effettuate le prove?
Non a sufficienza.
Non credo sia questo il punto, nemmeno se le mie risposte fossero state tre no.

come puoi dare credito a dei test fatti in casa dove non c'è nessun riferimento ad un metodo approvato, ad un protocollo operativo e neppure alla garanzia che quello che viene fatto vedere corrisponda a quello che è stato fatto?

Assolutamente nessun atto di fede, non so se siano test veritieri e non ritengo assurdo se qualcuno li ritiene falsi o errati.
Ne faccio una questione di probabilità. Davanti ad un discreto numero di test eseguiti e replicati da persone differenti, più o meno pratiche, i quali test mostrano risultati che sono coerenti tra loro e che trovano ragione in una spiegazione che mi appare del tutto sensata (che non trovo scandalosa, anche se un po' triste), la domanda che mi pongo è:
trovo che sia più probabile che questi test eseguiti in successione, che in buona parte si confermano e che mostrano una conseguenza che trovo ragionevole, siano per lo più onesti e da dover considerare, oppure ritengo più probabile che chi ha provato a replicare i test abbia finto di ottenere risultati analoghi piuttosto che smentire a gran voce quelli precedenti, e che ci sia eventualmente della malafede dietro?
Io, personalmente, ritengo semplicemente più probabile la prima.

Se qualcuno ritiene più probabile che siano farlocchi è legittimo, non lo trovo assurdo, trovo assurdo chi continua a scrivere conclusioni prive di logica o argomentazione o ad impugnare semplicemente un pezzo di dichiarazione in cui Canon comunica la presenza di tre sensori di temperatura... come se fosse la rivelazione che "smaschera i complottisti"...
Non ci vedo nessun complotto, vedo pochi ragionamenti.

Stiamo parlando di test assolutamente semplici... alcuni addirittura banali, e i risultati (se veritieri) sono CLAMOROSI, non si sta parlando di rilevare minime variazioni rispetto ai dati ufficiali per le cui rilevazioni sia necessario avere chissà che controllo sull'ambiente e sui protocolli di esecuzione.
Sono saltati fuori risultati strampalanti per un mese, finchè questi test hanno quantomeno dato un senso a risultati difficilmente giustificabili.
Secondo me ha senso, più di quel che può dire un'azienda interessata (come sempre accade) a salvarsi la faccia.

Se poi si vuole credere che Canon sia una compagnia di scappati di casa e che Tizio & Caio siano delle persone preparate ed integerrime il cui scopo è sconfessare la malefica multinazionale che rovina i suoi clienti con prodotti farlocchi, nessuno ti vieta di farlo.

Non penso nè la prima nè la seconda... non c'entra niente.
Penso di essermi spiegato.

PS: ci sono anche video completi di alcuni test... nessun atto di fede, ma di nuovo: quanto posso ritenere probabile che un utente si metta a truccare un video o falsarlo per poter replicare i risultati ottenuti da qualcun'altro?

PPS: la prima volta che ho visto il video di Tony Northrup (che reputo prevalentemente un ciarlatano) che citava questo "fake overheating" la prima cosa che ho pensato è stata "madonna chissà cosa si è fumato stavolta per arrivare a tirar fuori una cosa del genere".
Poi mi sono capitati sott'occhio un paio di articoli, ho fatto qualche ricerca, e la faccenda assumeva (purtroppo) un senso...

avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 17:04

Valerioap il rapporto tra componenti elettronici e temperatura poco c'entra con quello tra un prodotto alimentare e l'invecchiamento.
Sono questioni di fisica della materia, prima che l'invecchiamento dovuto alla temperatura mostri i suoi effetti deleteri deve passare tanto di quel tempo che non ha praticamente senso prenderlo in considerazione nei prodotti di consumo di questo tipo. Invece, vi sono soglie di temperatura che se superate creano un repentino aumento del danneggiamento, per ragioni che sono differenti, ed è rispetto a queste soglie che bisogna proteggere i componenti elettronici. Se si fanno lavorare i componenti a temperature prossime a queste soglie l'integrità degli stessi è messa in assoluto pericolo, ma fintanto che si mantiene un sufficiente margine da esse gli effetti di invecchiamento sono del tutto blandi, non è come per una bistecca che se la tieni fuori dal freezer per due ore e poi la rimetti a congelare ne hai comunque compromesso la conservazione.

Quindi se una fotocamera dichiara il surriscaldamento dopo tot tempo, quando in realtà si dimostra poter funzionare per (almeno) altrettanto tot tempo senza entrare in protezione, allora io dico surriscaldamento "sta cippa"

avatarsupporter
inviato il 27 Agosto 2020 ore 17:15

E tu di sta cippa, e magari cerca anche di bypassare la protezione perché tanto è solo una castrazione commerciale. Quindi vai, sta cippa.
Poi quando dopo due mesi di sta cippa ti si frigge la macchina perché salta fuori che un motivo c'era, e la casa madre lo sapeva mentre gli youtubers no, a dirti sta cippa sono i 4k che hai mandato in fumo pur di toglierti la soddisfazione di aver detto “sta cippa”
Geniale.

avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 17:21

il 120 fps FullHD effettivamente era strano non ci fosse visto che c'è in 4K, si vedrà.

Comunque alla fine ci conviene resti più monca possibile lato video, altrimenti non scenderà mai di prezzo Cool

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 17:22

Vi sono vari punti da chiarire.

Le soglie che i costruttori fissano, a livello di temperature interne di funzionamento, non sono necessariamente tirate al limite, ovvero prossimi a valori dannosi per le componenti elettroniche.

Mi sembra palese che Canon abbia fatto delle scelte abbastanza conservative, nel senso che in molti casi, quando si raggiunge la durata limite della registrazione di filmati, la macchina consente ancora di scattare foto. Se le temperature interne fossero critiche, dovrebbero - letteralmente - forzare lo spegnimento della fotocamera: sulle mirorrless il sensore è sempre attivo anche nella modalità fotografica, per consentire la visione della scena (ovviamente lavora anche il processore, per elaborare i dati da inviare al mirino o allo schermo).

Al contempo, visto che il firmware è stato rilasciato questa notte (ed era già stato fornito in anteprima ad alcuni recensori di fotocamere), e contiene numerose altre modifiche e migliorie, oltre alla parte video, è palese che la problematica della gestione del surriscaldamento fosse nota da tempo, ben prima dei vari "test" apparsi in rete (con manomissione della fotocamera al fine di poter rimuovere la batteria durante la registrazione di video).

Peraltro, visto che il precedente firmware conteneva diversi bug (cosa del tutto normale, visto che garantire la correttezza di un software è un problema indecibile, in generale), non mi stupisce che anche la funzione per la gestione delle temperature e durata dei video fosse migliorabile (probabilmente anche questa conteneva dei bug).

avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 17:24

Lookaloopy, quindi per te quei risultati hanno senso. Non sono semplicemente falsi.
Bene ;-)

Onestamente non credo che Canon sia così incompetente da non prevedere un blocco immediato qualora fossero rilevate temperature seriamente pericolose. Io ci credo che le temperature siano costantemente monitorate (è talmente facile da fare, lo si fa in prodotti econonici non ha senso non farlo in un prodotto del genere), quindi onestamente non ci credo che la macchina potrebbe friggersi realmente senza entrare in protezione.
Quello sì che sarebbe uno scandalo (caspita monitorare le temperature negli hotspot è ben facile eh...).

avatarsupporter
inviato il 27 Agosto 2020 ore 17:26

Certo che non sono falsi, Leonardo, sono solo inutili.
Non dimostrano nulla e non servono a nulla se non ad acchiappare click.
Ma c'è chi ama prenderli a testo scientifico di riferimento per giudicare il valore degli ingegneri Canon, e questo la dice lunga

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 17:30

Ma c'è chi ama prenderli a testo scientifico di riferimento per giudicare il valore degli ingegneri Canon, e questo la dice lunga

Soprattutto chi usa Sony ed è questo il mistero

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2020 ore 17:32

Leonardo la risposta alla domanda n. 3 era dirimente per dare una parvenza di sostenibilità ai test domestici.
Ho una lunga esperienza di prove fatte in contradditorio con altri tecnici in qualità di CTP, sempre su questioni tecniche perciò, sarà una deformazione professionale, ma ritengo che le prove debbano sottostare a delle regole condivise altrimenti, qualsiasi loro risultato vale zero. Anche se fosse favorevole al costruttore.
Imbrogliare la macchina per farle fare delle cose diverse da quelle programmate dal costruttore, non è una mossa giusta ne tantomeno intelligente.

Riassumendo il senso di questi test domestici, siamo passati dalla derisione di Canon per aver prodotto una fotocamera che si surriscalda concedendo brevi periodi per i video, all'accusa di falso ideologico per aver realizzato una fotocamera che potrebbe registrare a lungo perché non si surriscalda, ma viene artatamente bloccata dal software con dei limiti temporali indipendenti dalla temperatura raggiunta per danneggiare gli utenti ed obbligarli all'aquisto di videocamere più costose.

La spiegazione logica e tecnicamente sostenibile è stata data con capacità e buon senso da più di un forumista. In almeno due casi, Blackdiamond e Otto mi ricordo, è venuto fuori che un sistema complesso, qual'è quello di una fotocamera, ci sono diversi componenti che possono generare calore in modo differente e con una differente capacità di resistenza al calore.
Dal sensore al display, dall'evf alla batteria, dalla CPU alle memorie, tanti sono gli elementi che possono assumere una temperatura maggiore di quella ambiente e a riposo.
Il comportamento dell'utilizzatore è del tutto analogico e non ci sono sequenze preordinate che si succedano con una certa ripetibilità.
Pertanto gli elementi citati, oltre a tutte le altre potenziali fonti di calore, si scaldano in modo random, a seconda del modo di impiego.
A questo si aggiunge la temperatura ambiente e il modo di tenere in mano la fotocamera:con una o con due mani e il puntamento fatto col display o con l'evf quindi con la vicinanza o meno del viso.
I sensori di temperatura sono tre quindi tre punti di informazione che possono essere rappresentativi della media ma non della situazione puntuale del sistema.
A questo si deve aggiungere che la posizione dei componenti all'interno della fotocamera deve cosrrisppndere al compromesso di due elementi fisici: dimensioni e forma. Questi possono condizionare lo smaltimento del calore verso l'esterno incluso il materiale di rivestimento che in genere è costituito da una pellicola od una lastra di tipo plastico.
Il sistema nel suo insieme deve tener conto di tutte queste variabili, della loro combinazione ed interazione e proteggere il componente più debole ovvero quello che si scalda prima o più degli altri.
I progettisti che conoscono queste problematiche inseriscono una sicurezza temporale in ridondanza ai sensori di temperatura.
Individuato il punto critico che può mandare in crash la macchina, attraverso un algoritmo probabilistico e dopo prove fatte in modo attendibile e non nel frigo di casa, i softweristi definiscono il tempo limite che il componente impiega per arrivare in sovratemperatura e lo impostano dividendolo per il coefficiente di sicurezza stabilito per la fotocamera. Se il coefficiente è 2 il limite di tempo è ridotto del 50% rispetto a valore reale.
Ovviamente, per quanti test si possono fare. lo spettro dei casi possibili è estremamente vasto. E' possibile che dai feed back ricevuti dal mercato i progettisti possano introdurre delle migliorie com'è stato fatto in questa nuova realise.
Ho esperienza dei trasmettitori di pressione che nei campi bassi possono arrivare a coefficienti sicurezza pari a 10 volte il limite della cella, mentre nei campi alti tra le quattro e le due volte. Quindi se una cella ha un fs di 1 bar, può resistere fino ad una pressione di 10 bar. ma il suo campo di misura resta 1 bar anche se praticamente ne potrebbe sopportare 10.
Nessuno si sogna di dare del disonesto ad un costruttore che "castra" per usare la terminlogia del forum, un sensore impedendogli di misurare fino al limite della sua capacità di sopportare la pressione.
Giusto per dare un valore alle cose, i trasmettitori di cui parlo hanno un valore commerciale di 80 € e se questo è il criterio della sicurezza utilizzato per la loro costruzione, immaginate quello che sottende alla realizzazione di una fotocamera che un utente può arrivare a pagare sui 4000€.

Per questo sostengo che i test, qalunque siano i risultati ottenuti, sono del tutto inutili a giustificare attacchi al costruttore ed alla bontà del prodotto.
Non è un cieco atto di fede ma la conoscenza dei processi produttivi e la fiducia che ho in chi lavora per fare buoni prodotti e ci tiene alla propria immagine.
Penserei la medesima cosa di Sony, Olympus, NiKon, Fuji ecc.
Purtoppo nella mancanza di competenza e conoscenza delle cose si annida il pregiudizio.
Edit.
Ho visto che HDB mi ha anticipato con una risposta in linea con quanto da me esposto.

avatarsupporter
inviato il 27 Agosto 2020 ore 17:36

Rjb complimenti per la pazienza di esserti preso la briga di metter giù un ragionamento esaustivo.
Spero che serva una volta per tutte, altrimenti mi sorgerebbero dubbi sull'onestà intellettuale degli interlocutori..

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me