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BRP cessa la produzione dei motori fuoribordo Evinrude, marchio attivo dal 1907


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avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2020 ore 2:31

Come da oggetto,

a fine maggio la BRP, attuale proprietaria del marchio Evinrude, ha rilasciato il seguente annuncio.

news.brp.com/news-releases/news-release-details/brp-advances-marine-st

"Company discontinues the manufacturing of outboard engines and agrees with market leader Mercury Marine to support boat packages.

Valcourt, Quebec, May 27, 2020 – BRP (TSX: DOO; NASDAQ: DOOO) announced today it has re-oriented its marine business by focusing on the growth of its boat brands with new technology and innovative marine products. We will discontinue production of Evinrude E-TEC and E-TEC G2 outboard engines. Our Sturtevant, WI, facility, will be repurposed for new projects to pursue our plan to provide consumers with an unparalleled experience on the water.

We remain committed to our Buy, Build, Transform Marine strategy which has been underway since 2018 with the acquisition of Alumacraft and Manitou boat companies in the U.S., followed by the acquisition of Australian boat manufacturer Telwater in 2019.

“Our outboard engines business has been greatly impacted by COVID-19, obliging us to discontinue production of our outboard motors immediately. This business segment had already been facing some challenges and the impact from the current context has forced our hand,” said José Boisjoli, President and CEO of BRP. “We will concentrate our efforts on new and innovative technologies and on the development of our boat companies, where we continue to see a lot of potential to transform the on-water experience for consumers,” he added.

Discontinuing outboard engine business and signing an agreement with Mercury Marine

Following our decision to discontinue E-TEC and E-TEC G2 outboard engines, we have signed an agreement with market leader Mercury Marine to support boat packages and continue to supply outboard engines to our boat brands.

We will continue to supply customers and our dealer network service parts and will honour our manufacturer limited warranties, plus offer select programs to manage inventory. These decisions will impact 650 employees globally.[...] "

Anche chi non è interessato alla nautica avrà probabilmente visto almeno una volta dei motori del marchio Evinrude, installati su qualche imbarcazione ormeggiata in un porto.

Si tratta(va) di una casa operativa dal 1907. Mentre la maggior parte dei produttori di fuoribordo era passata ai propulsori a quattro tempi, a causa delle normative antinquinamento, Evinrude aveva una gamma di motori a due tempi. In particolare, con la serie e-tec g2 erano riusciti ad avere consumi di carburante ed emissioni inferiori a quelli di molti altri motori fuoribordo a 4 tempi, con il vantaggio di avere un propulsore con meno componenti meccaniche, più leggero, e che necessitava di meno manutenzione. Non ultimo, con un due tempi riuscivano ad avere dei valori di coppia mediamente più elevati, rispetto a motori fuoribordo a quattro tempi aspirati di pari potenza.

avatarjunior
inviato il 25 Agosto 2020 ore 5:58

Il business di brp sono gli off road, e moto a 3 ruote, probabile che il comparto motori fuori bordo non rendesse quello che si voleva, e sempre e solo una questione di soldi

avatarjunior
inviato il 25 Agosto 2020 ore 13:45

Ne ho avuti due...uno al lago di Garda..e uno sul po per andare a siluri...i mitici 521cc 25cv poi avevano fatta una legge che occorreva avere la patente oltre i 500cc allora con amici abbiamo fatto la patente..poi ho preso un Rio 500 e ci ho messo un Honda 75 cv quattro tempi..un po pesante come motore,ma dai consumi e rumore molto contenuti....credo che l'Evinrude sia stato il motore più venduto al mondo...;-)

avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2020 ore 18:19

dato che Evinrude è legata anche ai motori Johnson prosegue col solo Johnson o cessa anche con questo marchio?

avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2020 ore 18:45

La produzione dei motori Johhson è cessata nel 2007, per cui il marchio era già defunto da tempo.

Evinrude, invece, era ancora attiva fino a pochi mesi fa: la gamma e-tec era anche piuttosto interessante per le prestazioni che offriva, ma a quanto pare hanno avuto un tale calo di vendite da decidere di interrompere la produzione.




avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2020 ore 22:58

Spiace sempre. La pluralità di produttori è una ricchezza per ricerca e sviluppo e per la scelta del consumatore riguardo a caratteristiche e prezzi.
È un po' come in fotografia dove quasi tutti ormai montano i sensori Bayer di Sony. Una tristezza.

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2020 ore 11:09

ho sempre usato motori Evinrude,purtroppo da qualche anno causa problemi salute ho venduto tutto gommone e motore e non mi sono più interessato della nautica,mi spiace ma era intuibile dal fatto che alcuni amici non vanno più al salone nautico a Genova perchè non ci sono gli stand di una volta ed è diventato molto piccolo e appannaggio del settore velistico

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2020 ore 17:57

Probabilmente la scelta di dedicarsi solo ai motori a due tempi non è stata remunerativa (oltre al fatto che i primi e-tec avevano avuto qualche problematica, e una volta che si crea una nomea negativa la cosa può avere conseguenze esiziali, lato vendite).

Anche Mercury, che fino a qualche anno fa aveva la gamma di fuoribordo optimax, con motori due tempi a iniezione diretta, ha interrotto lo sviluppo, per dedicarsi solamente ai quattro tempi. Si può anche proporre un prodotto valido, ma se la clientela cerca altro...

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2020 ore 19:42

peccato un marchio storico perduto

avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2020 ore 17:50

Chissà se anche gli Evinrude rivivranno con qualche altro marchio. Immagino che la stessa società canadese che controllava anche Johnson avesse qualche accordo con Suzuky. O almeno, vedo che il Suzuky 2.5Hp tuttora in produzione è identico all'ultimo Johnson.

Ma con Evinrude la reincarnazione mi pare meno probabile. La nomea, non so se giusta o sbagliata, è che i motori a due tempi e iniezione diretta non durino. Difficile che qualcuno li rilevi.






avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2020 ore 19:54

ho usato Evinrude dagli anni 80,ad oggi gli amici usano Evinrude,l'unico problema col cambio della legge del 2019 è stato per il superamento della cilindrata tanto che i mie amici hanno dovuto prendere la patente nautica,parlo del 40hp

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2020 ore 3:17


Chissà se anche gli Evinrude rivivranno con qualche altro marchio. Immagino che la stessa società canadese che controllava anche Johnson avesse qualche accordo con Suzuky. O almeno, vedo che il Suzuky 2.5Hp tuttora in produzione è identico all'ultimo Johnson.

Il marchio Johnson è scomparso nel 2007, ma già diversi anni prima, quando ancora era di proprietà della OMC, avevano iniziato a commercializzare dei fuoribordo Suzuki a 4 tempi, rimarchiandoli. Probabilmente la scelta era dovuta al fatto che i primi motori a due tempi a iniezione diretta da loro sviluppati, i ficht, avevano avuto diversi problemi, e la clientela si stava orientando verso i 4 tempi.

Ma con Evinrude la reincarnazione mi pare meno probabile. La nomea, non so se giusta o sbagliata, è che i motori a due tempi e iniezione diretta non durino. Difficile che qualcuno li rilevi.

In realtà la BRP aveva investito proprio su Evinrude, puntando tutto sui motori a 2 tempi. Le ultime produzioni degli e-tec non erano affatto male: tuttavia è vero che tutti gli altri costruttori avevano abbandonato i due tempi, inclusa Mercury, che fino a 5 anni fa li aveva ancora a listino.

Le normative antinquinamento sono state sicuramente un fattore determinante, dato che con il tempo sono divenute sempre più severe: d'altro canto, non è un caso che i motori a due tempi siano letteralmente scomparsi dal settore automobilistico, e anche in quello motociclistico vengono utilizzati sempre meno.

Sospetto, tuttavia, che l'appetibilità dei motori fuoribordo due tempi in sè fosse molto minore, rispetto al passato, vista la diffusione dei quattro tempi.

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2020 ore 11:32

lo sbaglio credo sia stato quello di promuovere il 4 tempi come motore per chi ci lavorava,(all'epoca dovevo cambiare il motore ma mi sconsigliarono il 4 tempi anche per il maggiore peso=maggiori consumi)poi col tempo è diventato ideale contro l'inquinamento,se fossero partiti già con un progetto per eliminare i 2 tempi oggi forse non leggeremmo certe notizie

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2020 ore 14:06

I motori a due tempi presentano tuttora dei pregi, rispetto ai quattro tempi, come il fatto di riuscire ad ottenere una potenza specifica mediamente più elevata, a parità di numero di cilindri e cilindrata, rispetto a un quattro tempi, senza dover utilizzare soluzioni meccaniche complesse. Questo è dovuto al fatto che il ciclo di un motore a due tempi viene completato ad ogni giro dell'albero motore, mentre su un quattro tempi ne sono necessari due.

La rogna dei due tempi sono le emissioni e i consumi, almeno con sistemi di alimentazione tradizionali.

Pertanto i costruttori hanno adottato dei sistemi di iniezione diretta, in modo da introdurre carburante con le luci chiuse, e rendere maggiormente efficiente il motore. Anche per la lubrificazione vi è stato un salto notevole, rispetto al passato, dato che l'olio non viene più mescolato con il carburante, ma viene iniettato direttamente all'interno del motore, riducendo non poco i consumi.

Il problema è che un sistema a iniezione diretta così avanzato costa, e pertanto ha senso applicarlo solo su motori di una certa potenza, altrimenti l'impatto sul prezzo di listino diviene eccessivo.

Non a caso la serie e-tec di Evinrude partiva da 25cv (115cv per la serie e-tec g2).

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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