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Recensione Fujifilm X-A7


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Recensione Fujifilm X-A7, testo e foto by Juza. Pubblicato il 20 Agosto 2020; 121 risposte, 19751 visite.


Usando spesso la fotocamera in escursione o in viaggio, apprezzo molto le mirrorless compatte e leggere: la Fujifilm X-A7 ha attratto la mia curiosità perchè è tra le ML più leggere in circolazione (solo 320 grammi), ha un moderno sensore da 24 megapixel, un grande touchscreen totalmente snodato e ricarica USB-C. L'ho provata per una paio di mesi sul campo: vi racconto le mie impressioni!






Confronto: Fujifilm X-A7 vs... Sony A5100

Può sembrare strano confrontare la moderna Fuji (2019) con la Sony A5100 (2014), ma c'è un motivo ben preciso: nonostante la A5100 abbia ormai sei anni alle spalle (un'enormità nell'era del digitale), attualmente non ho ancora trovato una fotocamera migliore per le mie esigenze (sia ben chiaro: per le mie specifiche esigenze, non "migliore" in generale!), ed è quindi il mio metro di paragone. Tuttavia, Sony ha abbandonato la linea A5000 e ha invece sviluppato la serie A6000 con sensori migliori, stabilizzazione, batteria più capiente... ma sono aumentate notevolmente anche dimensioni e peso, per non parlare del prezzo che nella ultima A6600 ha superato quello di molte fullframe.

Infine, Sony ha continuato a riciclare componenti obsoleti (lo stesso schermo solo parzialmente snodato presente tanto sulla A6000 del 2014 come sulla A6600 del 2019, per non parlare della vetusta presa micro-USB).



Fujifilm X-A7, Fujifilm XF 8-16mm f/2.8 R LM WR a 13mm, 1/50 f/11.0, ISO 200, treppiede.


Per contro, Fujifilm è l'unico brand che crede veramente nell'APS-C e ha sviluppato un sistema APS-C variegato e moderno, e la Fujifilm X-A7 ha quasi tutto quello che cerco in una fotocamera: un corpo compatto, senza mirino (che non uso più, dedicandomi principalmente ai paesaggi), con tutto quello che serve e nulla di più. Vediamo quindi un breve confronto tra la X-A7 e la mia "storica" A5100:


I vantaggi della Sony A5100:

- corpo fotocamera più compatto
- maggiore qualità del 24-105 (Fujifilm non ha focali equivalenti di pari qualità)


I vantaggi della Fujifilm X-A7:

- Connettore e ricarica USB-C
- Otturatore elettronico
- Migliore resa alti ISO (1 stop di vantaggio)
- Schermo 3.5", 1024x680px (contro i 3.0", 640 x 480px della Sony)
- Schermo totalmente articolato
- Batteria leggermente più capiente (8.7Wh vs 7.7Wh)
- maggiore versatilità del 18-135 (la focale che più si avvicina a coprire la gamma del 24-105)


Come pesi le due sono simili, la X-A7 pesa qualche grammo in più che però recupera grazie all'obiettivo più leggero (l'ho utilizzata col Fujifilm 18-135 che pesa appena 490 grammi). Ho scelto questo obiettivo perchè il Fuji 16-50mm f/2.8 è ottimo, ma ha una gamma di focali troppo limitata per l'uso che ne faccio io; il 16-80 f/4 sarebbe perfetto, ma è uno degli obiettivi Fujifilm meno riusciti (scarsa nitidezza); del 18-135 invece avevo letto buone recensioni, e se acquistassi la X-A7 sarebbe l'obiettivo che prenderei e che "di fatto" sarebbe quasi sempre montato sulla fotocamera, un po' come il mio attuale 24-105 è l'obiettivo che uso di più sulla A5100.

Sulla carta la X-A7 sembra un upgrade perfetto: vediamo com'è andata sul campo!



Fujifilm X-A7, Fujifilm XF 18-135mm f/3.5-5.6 R LM OIS WR a 52mm, 1/15 f/9.0, ISO 200, treppiede.



Corpo, interfaccia, funzionalità

Poter viaggiare senza mille cavi e caricatori è una delle mie priorità: sono felice di confermare che la X-A7 si carica con lo stesso caricatore USB-C che utilizzo anche per computer, smartphone e torcia, una comodità enorme che permette di portare con sè un solo caricatore e un solo cavo, utilizzabile anche per scaricare le foto sul computer. L'unico limite è che la ricarica è molto lenta (circa 3-4 ore); se si sfruttassero meglio le capacità della presa USB-C si potrebbe ridurre questo tempo a meno di un'ora, come sui moderni smartphone.

Lo schermo totalmente snodato è un'altra caratteristica che ho apprezzato molto; le dimensioni sono generose (3.5", tra i più grandi presenti su una fotocamera) e permette di inquadrare agevolmente la scena da qualsiasi angolazione. L'implementazione del touchscreen è buona, non perfetta ma sicuramente migliore di quella Sony.



Fujifilm X-A7, Fujifilm XF 8-16mm f/2.8 R LM WR a 14mm, 30 sec f/2.8, ISO 400, treppiede.

La parte superiore della fotocamera ha la classica ghiera delle modalità di esposizione, che personalmente preferisco al sistema adottato dalle altre Fujifilm. Per contro, l'interfaccia (intesa sia come menu che pulsanti) rimane abbastanza "caotica" per i miei standard, e alcune operazioni richiedono più giri tra i menu di quanto dovrebbero, ma alla fine non è nulla di insormontabile e, dopo averla personalizzata e utilizzata per un po' di tempo, finisce per diventare familiare.



Sul campo

Per qualche oscuro motivo, Fujifilm ha scelto di far partire la sensibilità da 200 ISO; è sì possibile espandere a 100, ma solo in JPEG. I 200 ISO sono comunque ottimi e molto puliti, ma non vedo grandi vantaggi nel partire da questa sensibilità, che comunque è leggermente più rumorosa rispetto a ISO 100. Nel complesso la qualità d'immagine è tra le migliori che si possano avere attualmente su un'APS-C: è pienamente utilizzabile fino a 3200 ISO, alla pari con le concorrenti Canon e Sony, e circa uno stop migliore rispetto al vecchio sensore della mia A5100. Per molte notturne ho scattato addirittura a 6400 ISO, e in un caso anche a 12800 ISO, sensibilità che fino a pochi anni fa erano impensabili su APS-C.

La gamma dinamica è eccellente e il file RAW è molto lavorabile, si può estrarre un notevole dettaglio dalle ombre mantenendo una buona qualità. Se proprio vogliamo cercare il pelo dell'uovo, l'unica pecca che ho trovato nella qualità d'immagine è che con lunghe esposizioni (tra i 15 e i 30") sono presenti molti hot pixel, quindi sarebbe necessaria la riduzione rumore su lunghe esposizioni (che però raddoppia il tempo necessario per lo scatto e l'utilizzo della batteria; inoltre, sulla X-A7 sembra non funzionare). Nel complesso, però, posso certamente dirmi molto soddisfatto dalle immagini ottenute con la Fujifilm X-A7.



Fujifilm X-A7, Fujifilm XF 8-16mm f/2.8 R LM WR a 15mm, 1/8 f/11.0, ISO 200, treppiede.

Lo scatto silenzioso, sfruttando l'otturatore completamente elettronico, evita qualsiasi vibrazione quando si scatta su treppiede; nello scatto a mano libera invece ci viene in aiuto lo stabilizzatore dell'obiettivo (sulla X-A7 non c'è stabilizzatore sul sensore).

Riguardando le immagini, un problema che ho notato è che l'anteprima incorporata nel RAW è minuscola, quindi dopo lo scatto non è possibile verificare la nitidezza della foto, dato che la si può ingrandire molto limitatamente. E' una limitazione molto rara nelle fotocamere moderne, e visto che si tratta semplicemente di una questione di software, mi auguro che Fuji possa risolverla con i prossimi aggiornamenti.

Sarebbe certamente benvenuto anche un aggiornamento dell'indicatore batteria: la carica viene mostrata solo con tre tacche (neppure molto precise), mentre un indicatore in percentuale sarebbe certamente preferibile, tenendo anche conto che la durata della batteria è limitata (8.70 Wh sono pochi, la durata della batteria non brilla quindi portate sempre una batteria di riserva!).



Gli obiettivi

Ho provato la X-A7 con due ottiche: il grandangolo 8-16mm f/2.8 e il superzoom 18-135mm. Normalmente come grandangolo sceglierei il Fujifilm 10-24mm f/4, ma avendolo già provato in passato, ero curioso di testare il top di gamma.

Come ci si può aspettare da un obiettivo di questa fascia, il Fujifilm XF 8-16mm f/2.8 R LM WR è eccellente: nitido a tutte le focali, luminoso, e con uno spettacolare angolo di campo equivalente a un 12-24mm su fullframe. La qualità costruttiva è ai massimi livelli, solido e "roccioso", un'impressione data anche dal considerevole peso (800 grammi). Dimensioni e peso non sono certo l'ideale per chi vuole viaggiare leggero, ma se cercate il massimo della qualità, questo è certamente il miglior grandangolo che possiate acquistare nel sistema Fujifilm.

L'ho utilizzato spesso per le foto in notturna, dove il diaframma f/2.8, abbinato agli ottimi alti ISO della X-A7, permette di scattare belle foto al cielo stellato e la Via Lattea.



Fujifilm X-A7, Fujifilm XF 8-16mm f/2.8 R LM WR a 12mm, 30 sec f/2.8, ISO 6400, treppiede.

Col 18-135 passiamo invece a un'ottica totalmente diversa. In soli 490 grammi offre una gamma di focali equivalente a un 28-200mm su fullframe; è stabilizzato, tropicalizzato e ha un buon autofocus. La minima distanza di messa a fuoco di soli 47 centimetri permette di avere un discreto rapporto di ingrandimento di 0.27x. Ma la qualità?

Tenendo conto che è un'ottica non recentissima (2014) e ha un'escursione focale 8.3x, le aspettative inevitabilmente non sono altissime, e invece il Fujifilm 18-135 sorprende positivamente. La qualità d'immagine al centro del fotogramma è buona a tutte le focali e tutti i diaframmi: non aspettatevi la resa di un fisso (o di zoom più moderati), ma tenendo conto che copre le focali equivalenti a un 28-200mm, direi che al centro ha una resa soddisfacente, utilizzabile a qualsiasi focale.

Negli angoli, la qualità migliora certamente chiudendo il diaframma, e ai diaframmi che uso più spesso nella fotografia paesaggistica (f/8 e f/11, su APS-C) anche gli angoli raggiungono una discreta nitidezza, perlomeno tra 18mm e 80/100mm, mentre alla focale più estrema (135mm) c'è una visibile perdita negli angoli.



Fujifilm X-A7, Fujifilm XF 18-135mm f/3.5-5.6 R LM OIS WR a 62mm, 1/350 f/9.0, ISO 200, treppiede.

Nel complesso, pur non essendo un obiettivo impeccabile, è quello che sceglierei se prendessi una Fuji, e l'ho utilizzato con soddisfazione per buona parte delle foto che ho scattato in questi due mesi.



Conclusione

Attualmente la X-A7 si trova a un prezzo attorno ai 650 euro compreso obiettivo kit (Fujifilm X-A7 su Amazon.it), una cifra che la rende la Fujifilm più economica (ad eccezione della ormai datata, e molto più limitata, X-A10). Per questa cifra, penso sia veramente un ottimo acquisto, e l'abbinamento col 18-135 la rende una ideale mirrorless da viaggio.



Fujifilm X-A7, Fujifilm XF 18-135mm f/3.5-5.6 R LM OIS WR a 79mm, 30 sec f/8.0, ISO 200, treppiede.



Risposte e commenti


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avatarjunior
inviato il 20 Agosto 2020 ore 12:01

Come consideri la lavorabilitá del Raf per chi utilizza Lightroom?

avataradmin
inviato il 20 Agosto 2020 ore 12:14

direi ottima, io con ACR non ho avuto nessun problema quindi penso che anche con LR vadano bene.

avatarsupporter
inviato il 20 Agosto 2020 ore 12:51

Ma è una mia impressione o le foto sono un po' impastate? Confuso

Il sensore è x-trans o bayer?

PS: complimenti per l'articolo. Interessante. ;-)

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2020 ore 13:00

Non condivido affatto il giudizio lapidario sul 16-80. E' vero che alla sua uscita ci sono stati problemi, ma poi con diversi aggiornamenti tutto è stato risolto. Io ne ho provati 2 è uno l'ho acquistato, trovandolo più che buono. Ho anche il 16/55 2,8 che è più corretto, ma è più pesante e grosso.

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2020 ore 13:11

Ma è una mia impressione o le foto sono un po' impastate? Confuso


Stessa mia impressione. La prima e la seconda mostrano chiarissimi i segni da impastamento da LR, soprattutto sulle rocce in primo piano, nella prima, mentre tra rocce ed erba nella seconda. Quella del temporale assai meno problematica, e dire che è stata usata una lente più "difficile". Le foto in generale sembrano velate, come se il sensore soffrisse di miopia. Sta cosa è abbastanza problematica, ai miei occhi: spendo una discreta cifra per avere una lente come l'8-16, e poi il sensore pialla parecchio.
La terza presenta un problema che è a sua volta un marchio di fabbrica di X-Trans: le montagne ai lati sembrano "sdoppiate", come se i bordi fossero leggermente sfocati.
Rispetto al passato è un gran passo avanti, ma il problema sussiste ancora.


Sarebbe interessante sviluppare il medesimo RAF con C1, confrontando il risultato.

avatarsupporter
inviato il 20 Agosto 2020 ore 13:30

sarebbe interessante avere qualche Raf. Magari Juza può caricare qualcosa che non abbia valore artistico. ;-)

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2020 ore 13:36

Bellissime foto! Sarebbe interessante, almeno x me, un confronto con le FF entry level con tanto di superzoom (vedi Nikon Z5+24-200, Canon Rp + 24-240, Sony A5 + 24-240 o Tamron 28-200)

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2020 ore 13:41

L'ho provata per una paio di mesi sul campo: vi racconto le mie impressioni!

Sottolineo questa parte perchè per me è fondamentale. Prova sul campo per un periodo di tempo adeguato. E' un metodo che dovrebbero adottare tutti. Recensione molto bella ed accurata, chi è interessato alla macchina si può fare un'idea molto precisa.

avatarsupporter
inviato il 20 Agosto 2020 ore 13:42

E' un metodo che dovrebbero adottare tutti.


certo... a poterlo fare! MrGreen

avatarsupporter
inviato il 20 Agosto 2020 ore 13:43

un confronto con le FF entry level con tanto di superzoom (vedi Nikon Z5+24-200, Canon Rp + 24-240, Sony A5 + 24-240 o Tamron 28-200)


e' già uscita la A5??? Eeeek!!!
MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2020 ore 13:43

certo... a poterlo fare!

Se comperi dell'attrezzatura non puoi prenderti un pò di tempo per provarla? Io dico di sì, e allora che bisogno c'è di postare la recensione dopo due ore?

avatarsupporter
inviato il 20 Agosto 2020 ore 13:45

Se comperi qualcosa non puoi prenderti un pò di tempo per provarla? Io dico di sì. e allora che bisogno c'è di postare la recensione dopo due ore?

ah be quello si. Ma chi le legge più le recensioni degli utenti? MrGreen
Questo è un articolo più completo di una recensione! ;-)

avatarsupporter
inviato il 20 Agosto 2020 ore 13:52

Grande Emanuele.
Bella recensione!

avatarjunior
inviato il 20 Agosto 2020 ore 13:57

Non mi quadra il discorso improntato sull'ingombro, leggerezza, ecc. e poi si usa il 24-105 che con la leggerezza, ingombro non c'entra niente.

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2020 ore 13:58

Buona recensione...ricordo che il sensore è Bayer e non si vedono artefatti strani come capita di vedere su sensori xtrans elaborati con Photoshop...tutte le foto pubblicate sul sito alla massima risoluzione presentano un po' di impastatura di qualsiasi brand esse siano;-)....io ho notato una miglior resa alle medie focali del 18-135 e sullo stellato fatto con l'8-16 a quelle risoluzioni forse tempi un po' troppo lunghi per miei gusti con stelle un pochino mosse...

ora domandeSorriso
il blackframe in macchina non funziona? Quindi non l'hai usato?
Speravo in una prova anche del macro come promesso...sono delusoMrGreen
Poi mi sembra di capire che siano tutti scatti singoli è corretto?
L'8-16 su treppiede sbilancia parecchio?
Grazie per le risposteSorriso





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