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Leica M8 nel 2020







avatarsenior
inviato il 17 Agosto 2020 ore 21:39

Io vado al mio avvocato
Cit. Magnotta

avatarsenior
inviato il 17 Agosto 2020 ore 21:49

@Jeandemetz

Ti ho già detto che è corretto quello che fai.
L'equivoco è nato dal fatto che Ti sei spiegato male.

Non capisco che centra il cenno al collega Magnotta.

Sorriso

In ogni caso la scuola Hassy è una grande scuola.

avatarsenior
inviato il 17 Agosto 2020 ore 21:56

Hai ragione Belles13.

Ma non posso sapere tutto.

Io colleziono LEICA a pellicola, non anticaglie giapponesi da 4 soldi ...

Comunque non credo che quel modello sia stato un successone di vendite, vista la concorrenza AF ed il digitale che avanzava ...

Ma sul punto giapponesi post anni 70', sono ignorante. E' vero!

Devi sapere che ho diverse giapponesi ma tutte a telemetro ed al massimo degli anni 50'...
Il telemetro, un tempo, era una gran cosa!
Un tempo ...

L'unica reflex giapponese che mi sono concesso (salvo le mie storiche MINOLTA) è il mito: la NIKON F nera con il Photomic FTn.

SorrisoSorrisoSorriso

avatarsenior
inviato il 17 Agosto 2020 ore 22:27

Nikon FM3a, la macchina alle cui linee si è ispirata la meravigliosa Nikon Df, la reflex digitale che ho amato più di qualsiasi altra. Comunque Belles13 se non 30, di anni ne sono comunque passati parecchi e gli appellativi di "saccente" e di "ignorante" te li potevi anche risparmiare. Ci sono molti modi più corretti per dissentire dalle opinioni altrui.

In realtà i costruttori giapponesi hanno sempre sposato l'idea di facilitare il compito dei fotografi sostituendo alla manualità gli automatismi, al fine di liberare i fotografi dal peso delle scelte tecniche. Se nel 2001 Nikon avesse avuto a sua disposizione la tecnologia dell'autofocus si può star certi che l'avrebbe implementata sulla FM3a, come fece (già con la FE) per tutti gli automatismi relativi all'esposizione (all'epoca una macchina come la FM era definita semi-automatica perché facilitava l'individuazione dell'esposizione astrattamente ritenuta più corretta, mentre oggi verrebbe classificata come manuale). Leica è sempre stata più lenta nel seguire questa strada, consapevole di cosa si attendessero dalle sue macchine i suoi clienti (e tra essi ci sono stati grandissimi fotoreporters). Oggi Leica mette a disposizione dei suoi fans macchine (parlo delle M) dotate di tutti gli automatismi ad eccezione di quello relativo alla messa a fuoco, tuttora affidata al telemetro. Per il resto, sebbene siano ancora costruite con cura, dipendono dall'energia elettrica e dall'elettronica. Ma, come avevo già scritto, ai tempi della pellicola tutti i costruttori partivano dalla stessa linea, cioè dalla pellicola, e la qualità Leica emergeva più facilmente di oggi essendo fondata non solo sul telemetro (che in tantissimi all'epoca hanno emulato), ma anche sulla robustezza proverbiale, sulle ottiche superbe, sulla silenziosità dello scatto ecc.. Oggi, invece, la differenza tra i vari prodotti la fa principalmente il sensore. Resta del passato l'estetica e certamente il telemetro e non vi è dubbio che le M possano costituire ancora una scelta d'elezione per fare un certo tipo di reportage, ma mi pare che sia altrettanto indubbio che la forbice rispetto alla concorrenza sia molto più ridotta rispetto ai tempi andati. Tutti del resto hanno letto quali sono state le attrezzature usate dai fotografi vincitori nel più importante concorso mondiale dedicato al racconto degli eventi dell'ultimo anno. E tutti hanno letto quali siano state le scelte di una delle più importanti agenzie fotografiche mondiali quanto all'attrezzatura da adottare.
In conclusione, e anche questo lo avevo già scritto, ognuno è libero di pensarla come crede e di spendere i soldi come più gli aggrada, però mi permetto di dubitare che oggi, come invece avveniva un tempo, Leica sia sinonimo di fotogiornalismo.
Nella mia biblioteca ho un bellissimo volume, 75 anni fi fotografia Leica, 1914/1989, sfogliando il quale si capisce benissimo cosa questo marchio abbia dato alla cultura fotografica; ecco, mi piacerebbe che possa un domani essere pubblicato un analogo volume con le foto digitali scattate con le attuali M, ma temo che sia un auspicio quantomeno utopistico.



avatarsenior
inviato il 17 Agosto 2020 ore 23:38

nikon fece quel modello perché c'era richiesta, vai a vedere quanto e' quotata nell'usato. Vuol dire che ci sono appassionati che spendono per avere determinate caratteristiche come L' otturatore in manuale meccanico e la messa a fuoco manuale. La M8 tiene ancora un certo valore perché i modelli successivi sono molto più costosi e le persone la trovano ancora utile, specie nel B&N. quanti di voi l'hanno avuta? Credo pochi. Fabio abbonati a LFI international così vedi chi usa la M digitale

user86925
avatar
inviato il 18 Agosto 2020 ore 0:10

Un tempo (con il telemetro, ma era lo stesso anche con una reflex manuale) non si riusciva a mettere a fuoco "al volo" come si fa oggi con gli AF che in un decimo di secondo centrano un passero proprio "in volo"!


Chissà che - forse - non sia riuscito a spiegare le ragioni per le quali il sistema di messa a fuoco a telemetro, nel 2020, non nel 1970 è obsoleto (in quanto manuale) e fuori di ogni logica.

@Tonyrigo
quindi critichi leicaM perchè ti sei reso conto che oltre alle foto sportive non è lo strumento adatto per fotografare gli uccelli in volo, non ti viene il dubbio che le attibuisci ambiti fotografici per qui non è stata pensata, con lo stesso ragionamento anche un banco ottico con dorso digitale dovrebbe essere obsoleto e fuori di ogni logica...
ogni strumento ha i suoi campi di applicazione e a me sembra che non hai individuato bene il tipo di fotografia che può fare una leicaM

user86925
avatar
inviato il 18 Agosto 2020 ore 0:56

Ma, come avevo già scritto, ai tempi della pellicola tutti i costruttori partivano dalla stessa linea, cioè dalla pellicola, e la qualità Leica emergeva più facilmente di oggi essendo fondata non solo sul telemetro (che in tantissimi all'epoca hanno emulato), ma anche sulla robustezza proverbiale, sulle ottiche superbe, sulla silenziosità dello scatto ecc.. Oggi, invece, la differenza tra i vari prodotti la fa principalmente il sensore. Resta del passato l'estetica e certamente il telemetro e non vi è dubbio che le M possano costituire ancora una scelta d'elezione per fare un certo tipo di reportage, ma mi pare che sia altrettanto indubbio che la forbice rispetto alla concorrenza sia molto più ridotta rispetto ai tempi andati.

Nella mia biblioteca ho un bellissimo volume, 75 anni fi fotografia Leica, 1914/1989, sfogliando il quale si capisce benissimo cosa questo marchio abbia dato alla cultura fotografica; ecco, mi piacerebbe che possa un domani essere pubblicato un analogo volume con le foto digitali scattate con le attuali M, ma temo che sia un auspicio quantomeno utopistico.

@Fabio1951
bellissimo intervento, condivido la parte che ho quotato....il punto è che non esiste solo l' aspetto qualitativo dell' immagine finale dato dal sensore (che io personalmente metto in coda a tutti gli altri aspetti) ma dal mio punto di vista valorizzo principalmente l' approccio allo strumento che il telemetro ti permette di avere e ormai abbiamo capito di cosa stiamo parlando, una messa a fuoco rapida ed estremamente precisa in tutte le condizioni di luce che si possono avere con ottiche particolarmente leggere e compatte ed un mirino favoloso grazie alle cornicette che delimitano il campo inquadrato..........ringrazio leica che non senza sforzi permette ancora la possibilità di utilizzare il telemetro con corpi digitali stando al passo con i tempi e quindi migliorando rispetto ai primi modelli M digitali con alti iso, con l' elettronica, l' efficienza della batteria, un menu semplificato, etc....
questa crescita con l' uscita di nuovi modelli permette inoltre un ampia scelta nell' usato che in parte compensa i prezzi alti di listino che per molti sono proibitivi...

per me leicaM non è uno strumento obsoleto, è uno strumento diverso da tutti gli altri che permette di fare con la fotografia un esperienza fotografica ricca di essenzialità, rigorosa semplicità e controllo totale dello strumento, punti chiave per un approccio riflessivo nel modo di fotografare...non credo sia un caso se a distanza di quasi 100 anni il telemetro esiste ancora.

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2020 ore 8:18

...non credo sia un caso se a distanza di quasi 100 anni il telemetro esiste ancora.

E speriamo che prosperi ancora a lungo e magari che ci sia concorrenza, in maniera da indurre Leica a contenere un po' i prezzi, oggi veramente eccessivi. Anche io ho amato e amo il telemetro, ma non sono disposto a pagare 20000 euro per una M10 + 35 e 75mm.

user86925
avatar
inviato il 18 Agosto 2020 ore 10:00

per la concorrenza c'è questa MrGreen
pixii.fr/index.html

www.35mmc.com/08/06/2020/pixii-model-a1112-a-primer/?fbclid=IwAR38iJkk

per i prezzi leica io ragiono con uno zero in meno rivolgendomi sull' usato, aggiungendo 1 o 2 ottiche voigtlander o zeiss zm o altro senza cifre importanti, della resa ottica leitz o della resa dei sensori non mi frega nulla mi interessa solo l' operatività dello strumento che mi permetta di fare le foto come voglio io...

se esistessero solo fotocamere autofocus e solo ottiche autofocus smetterei di fotografare...

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2020 ore 10:21

Alla faccia della concorrenza!

Ne venderanno 10 ...
È pure APS-C !

Quanto ai prezzi sono effettivamente folli. Il bello poi è che, salvo certe ottiche, molte altre sono alla pari dei VGT o degli ZEISS.

Comunque dopo mi permetterò di fare un riassunto di quanto è emerso dalla lettura di questo interessante 3D per cercare di trarre delle conclusioni oggettive.

user86925
avatar
inviato il 18 Agosto 2020 ore 10:24

ma saranno conclusioni oggettive o soggettive ? MrGreen

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2020 ore 14:24

Oggettive.

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2020 ore 16:38

LEICA M8 nel 2020

Allora credo sia giunto il momento di fare un riassunto di quello che si è fin qui detto in questa interessante discussione che, sia pur con punti di vista spesso diversi e con un intervento non proprio signorile di qualcuno, può oramai ritenersi conclusa.

Vediamo un pò sommariamente cosa si è scritto (un pò di chiarimenti sono farina del mio sacco):

2020
La tecnologia è dannatamente avanti, anche troppo.
A volte tutta questa tecnologia non serve e fa perdere il senso vero della fotografia, che si fa con qualsiasi aggeggio che consenta di impressionare il sensore, sia esso un insieme di fotodiodi, che un sensore flessibile monouso a base di sali d'argento: la pellicola.

M8
Decisamente troppo vecchia.
Dalla sua ha solo il prezzo di acquisto, ma le controindicazioni sono tante.
Le principali?
APS-C (anzi APS-H), per quanto blando (crop 1,33), display quasi inutilizzabile, difficoltà di riparazione in caso di guasto.
Certamente in prezzo è invitante, ma non nei LEICA STORE, come dirò dopo.

PERCHE' LEICA nel 2020
Per le sue eccezionali lenti prima di tutto, ma anche per il telemetro che da un altro gusto alla fotografia, sia pur (o forse perchè) è solo manuale.
LEICA ha delle incongruenze di scelta progettuale nel fondello che è necessario smontare per accedere a batteria e scheda di memoria (come nelle M a pellicola), invece di essere dotata di un più comodo sportellino dedicato.
Va del resto fatto somessamente notare come ci siano sul mercato camere digitali mirror less di varie marche che possono montare le stesse lenti delle LEICA con pari risultati in tutte le focali (alcune criticità con alcuni modelli con i grandangoli spinti inferiori a 24mm) rendendo disponibile per queste lenti anche l'auto focus (volendo), grazie ad un particolare adattatore: il TECHART PRO.
ll loro prezzo però è molto diverso: è molto inferiore.

IL TELEMETRO nel 2020
Il telemetro è ottimo per le foto “street”, inutilizzabile per lo “sport” e “avifauna” (perchè con i tele oltre 135mm è appunto inservibile), si può usare per ritratti e paesaggi, ma non dà vantaggi sul mirino elettronico in quest'ultimo settore.
Si può usare anche nelle cerimonie (matrimoni e battesimi), ma richiede particolare abilità e maggior tempo essendo un sistema di messa a fuoco manuale.
Peraltro spesso nella foto “street” (ed anche nelle cerimonie) con il telemetro si mette a fuoco in modo predittivo utilizzando la c.d. tecnica dell'iperfocale, che rappresenta il più veloce ed efficace metodo di messa a fuoco.
Il telemetro è problematico nella messa a fuoco anche con ottiche 50mm ultraluminose (più luminose di F1,4).
Consente però di mettere a fuoco molto bene con i grandangoli e in condizione di poca luce, perchè non risente dell'ottica montata, avendo un suo schema ottico indipendente.
Inoltre l'uso delle cornicette Albada di traguardo consentono di vedere il soggetto già prima che entri nell'area di “mira”, consentendo un più facile inseguimento ed una miglior traguardazione.
I limiti esistono nelle foto ravvicinate, poiché la messa a fuoco non scende mai sotto i 0,7 - 0,9 metri a seconda delle ottiche, e nella correzione della paralasse (visto che ottica di mira e ottica di ripresa sono su piani diversi).
Per queste ragioni anche le foto macro sono molto difficili da realizzare con questo sistema, se non ricorrendo a notevoli complicazioni tecniche, che possono essere risolte oggi solo sfruttando lo schermo LCD in live view, non il telemetro. Schermo LCD che, va precisato, nei modelli più vecchi è inutilizzabile in tal senso, mentre in un modello di punta molto recente è proprio assente (M10-D).
Oppure occorre utilizzare i geniali sistemi ottico - meccanici di un tempo (SOMKY, SUMMICRON 50/2 con i GOGGLES o altre diavolerie) che però non consentono mai di scendere sotto i 40 cm circa come distanza minima di messa a fuoco (ammesso che siano compatibili con le moderne digitali, cosa che non so perché non ho mai provato).
Altro problema è l'adattabilità alle focali: se si utilizza una focale che non sia precisamente 28, 35, 50, 75, 90 e 135
occorre un mirino supplementare esterno e - pertanto - occorre mettere a fuoco con un mirino (quello telemetrico) e traguardare con l'altro (quello esterno posto sulla slitta flash).
Ricordo inoltre che il sistema LEICA M con i suoi 27,8mm di tiraggio è in grado di montare la stragrande maggioranza delle ottiche prodotte (salvo quelle delle più recenti mirror less digitali che hanno tiraggi ancor minori) mantenendo la messa a fuoco all'infinito e che sul mercato si trovano adattatori a LEICA M Mount per ogni tipo di lente.
Ma in questo caso sorge un altro problema per le ottiche non ad attacco M (o LEICA L39): non è possibile mantenere la messa a fuoco telemetrica. Occorre quindi mettere a fuoco a stima (o con l'iperfocale), oppure si deve utilizzare un telemetro esterno e riportare la distanza di messa a fuoco sulla scala metrica dell'ottica montata.
Certo è che LEICA continua a sfornare periodicamente nuovi modelli M digitali, basati tutti sul sistema di messa a fuoco telemetrico, senza nemmeno prendere in considerazione possibili alternative auto focus.
Una ragione, evidentemente, ci sarà.

IL PREZZO
Il prezzo (fonte LEICA STORE) varia da poco meno di 2K€ per una M8 usata a poco più di 8K€ per una Leica M10-R nuova (IVA inclusa).
Il prezzo medio di una LEICA M9 usata è intorno a poco più di 2,8-3,3K€ e 3,3-3,8 per la MONOCHROM, entrambe con sensore CCD, che però se si rompe non può più essere sostituito e tutte queste due versioni hanno purtroppo sofferto pressoché interamente di problemi al sensore.
I prezzi usati delle versioni successive sono progressivamente più alti.
I prezzi dell'usato fuori del circuito LEICA STORE possono essere più bassi anche di un 30%, ma viene a mancare la “garanzia usato LEICA”.
Non so se ci siano canali per acquistare LEICA M nuove a prezzi più convenienti rispetto ai LEICA STORE.

IL BRAND
LEICA è una vera e propria icona assoluta della fotografia di tutti i tempi.
LEICA è inarrivabile per la sua presenza sul mercato da 100 anni, superando cambiamenti epocali nel mondo della fotografia come se fossero sempre quegli anni all'inizio del secolo scorso (1911) dove il geniale Oskar Barnack ebbe l'intuizione di utilizzare una pellicola cinematografica per una macchina fotografica, inventando da zero il formato 135, conosciuto da tutti e da sempre come il "formato LEICA".
Tutt'oggi i nostri sensori full frame mantengono quello stesso formato LEICA 24X36mm, gli manca solo la perforazione...
LEICA è d'esempio per tutti per la sua straordinaria capacità di marketing e per la sua tenuta del valore dell'usato fuori dal comune.

LA NOSTALGIA
Alcuni ritengono che le fotocamere LEICA siano cessate quando è iniziata la produzione di quelle digitali, ma va detto che la produzione di sparuti modelli analogici continua ancora.
La questione sul punto è molto dibattuta.

LA CONCORRENZA
Inesistente nel suo settore: è un vero monopolio.
Non esiste oggi altro produttore che realizzi una fotocamera digitale full frame con sistema di traguardo a mirino galineiano e messa a fuoco telemetrica.


E qui mi fermo.

Questa la mia visione oggettiva credo (ma attendo VS. correzioni e commenti) del mondo LEICA nel 2020, con un ovvio richiamo alla M8 per rimanere in tema.

Non traggo conclusioni.

Le lascio trarre a Voi.

Grazie dell'attenzione e scusatemi per questo lungo “riassunto”, ma la materia è davvero affascinante per un vecchio collezionista come me, sia pur "saccente" e "ignorante" come qualcuno mi ha definito ...

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2020 ore 16:45

Perfetto.
Lascia le conclusioni così, qualcuno potrà giovarsene in futuro se troverà questo topic.

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2020 ore 18:19

Vedi che non la sai tutta perché le M digitali non le hai mai avute, la M 8 non è aps-c

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