user33434 | inviato il 10 Agosto 2020 ore 20:06
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user120016 | inviato il 10 Agosto 2020 ore 20:29
Grazie Mauro per la dettagliata relazione. Sono molto interessato alla resa di questa pellicola e penso di acquistarne un sample in formato 135 per provarla. Se mantiene quello che promette, un pensierino alle lastre lo faccio di sicuro!
Grazie ancora! |
user33434 | inviato il 10 Agosto 2020 ore 21:04
Grazie a te Domenico, per le 4x5 ho in mente un progettino ma mi sa che ci vorrà tempo. Dopo che l'hai provata casomai ci scambiamo un po' di opinioni, un caro saluto. |
| inviato il 25 Agosto 2020 ore 12:42
Se vi può servire, possiedo parecchi rullini e un paio di pizze 135x30 mt di AGFA COPEX (praticamente adox).
Veniva usata per fotografare in automatico i contatori telefonici nei paesi di montagna, poi, digitale impera, rimasta come avanzo di magazzino. Un tecnico dei telefoni, me ne ha fatto omaggio di una discreta quantità e cosi....
Quando la usavo, 10 o 12 asa o giù di li, mi servivo di uno sviluppo morbido per bassi contrasti tipo ferrania R 33.
(metolo gr.5 - sodio solfito gr.100 - acqua a fare gr. 1000).
Un'ottima risoluzione (tieni presente si tratta di pellicola da microfilm) ed un contrasto normale.
Per me buona per paesaggi.
Se ti va, te ne faccio omaggio volentieri di qualche rullo formato 135.
franco santi |
user33434 | inviato il 25 Agosto 2020 ore 15:13
Grazie mille Franco sei gentilissimo, appena avrò finito i rulli che ho ti contatterò sicuramente . Mi rimane una curiosità, sei sicuro che fossero 100g. e non 10g. di sodio solfito? Te lo chiedo perché nel caso assomiglierebbe di più ad altre formulazioni a basso contrasto che ho visto, se fossero 100 temo che il sodio solfito si mangerebbe praticamente tutto, o sbaglio? Un caro saluto |
| inviato il 26 Agosto 2020 ore 8:36
M.Sansivero La formula è quella della ferrania (R 33) le dosi sono giuste (ricettario fotografico Ghedina pag.57 ). Diluizione 1+3 - 1+5 circa.
Tutto dipende dall'esposizione a dal contrasto della scena reale. Bisognerebbe lavorare alla Adams stabilendo prima la scena poi l'esposizione poi lo sviluppo. Comunque io usavo con dil. 1+3 , esposizione 25 asa 10 minuti a 24 °C. Naturalmente serve una prova preliminare per le proprie esigenze.
Si può usare anche il perceptol ilford dl. 1+1 con buoni risultati.
Buon lavoro
franco santi
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user33434 | inviato il 26 Agosto 2020 ore 10:20
Grazie mille per i chiarimenti e per il consiglio Franco, sto cercando alternative al pota che si mangia un po' troppo dettaglio e pensavo di provare qualcosa che aumentasse la diluizione del sodio solfito e che non rendesse la pellicola troppo lenta. Per quest'ultimo problema pensavo di provare anche il trattamento al perossido di idrogeno di cui avevamo parlato in un tuo thread. Al momento stavo valutando le varianti del pota, vista la tua esperienza con l'R33 farò sicuramente un tentativo anche con questo tipo di sviluppo casomai in diluizione maggiore. Grazie ancora |
| inviato il 26 Agosto 2020 ore 14:02
Questo Adox CM20 II é da un po' che mi incuriosisce, vorrei approfittare della vostra esperienza e (da assoluto principiante della pellicola) porvi una domanda. Usare il formato 135 e svilupparlo con ID-11 è una cappellata? O potrebbe portare a risultati decenti, ovviamente non comparabili con lo sviluppo specifico? |
| inviato il 26 Agosto 2020 ore 14:20
Questo tipo di pellicole sono come tutte le altre pellicole, quindi si possono sviluppare con qualsiasi riduttore idem compreso il neutol (o altri)per carte (opportunamente diluiti).
Bisogna considerare il risultato che vogliamo ottenere.
Conoscere i principi base dei vari bagni, l'effetto che vogliamo ottenere, e tanto altro, sono quello che dobbiamo conoscere. Conoscere le regole è strettamente necessario, per poterle poi infrangere se lo vogliamo.
La "cappellata" e quella di voler arrivare ad un risultato, ed ottenerne poi un altro, totalmente inaspettato (magari migliore anche ma casuale.)
Purtroppo ci vuole un po' di impegno e tentativi.
amicissimo
franco santi
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| inviato il 26 Agosto 2020 ore 14:30
Grazie Franco per la risposta. Non sono stato chiaro nella domanda e mi chiedevo se aveva un senso sviluppare con ID-11 senza snaturale le caratteristiche della pellicola in questione (risoluzione e contrasto). Appena ho un po' di tempo mi vedo qualcosa a riguardo e magari faccio un tentativo. |
user33434 | inviato il 26 Agosto 2020 ore 15:48
Gert i risultati che hanno raggiunto con l'AdotechIV non credo siano replicabili facilmente, hanno investito in ricerca per un bel pò di anni, se la dovessi usare per fare paesaggio o altro userei solo l'AdotechIV così da stare tranquillo perché saprei cosa aspettarmi.
Per risponderti nel merito, non ho provato sinceramente conl'ID11. In genere con questo tipo di emulsioni si usano sviluppi al solo metolo o al solo fenidone (come l'adotech) ma nulla ti vieta di provarci. Il developing cookbook nella parte dedicata ai document film fa un accenno allo sviluppo in D76 (ID11) non diluito per 1 solo minuto  con abbassamento dell'indice di esposizione...ho la sensazione che si va solo a precare il rullino . Per quanto riguarda altri sviluppi pronti in commercio nello stesso testo viene consigliato lo Xtol 1:5 per 12min a 21°, non ho provato neanche questo ma mi pare già più sensato. Se fai qualche prova eventualmente aggiornaci  |
| inviato il 26 Agosto 2020 ore 16:58
Scusa Mauro: che significa che la pellicola è progettata per 20 ingrandimenti lineari? |
| inviato il 26 Agosto 2020 ore 17:12
Gert - -
Mi sono espresso male, intendo che i risultati con i vari riduttori portano a effetti diversi . Il fatto che da un microfilm si voglia ottenere ad esempio una grana grossa è fuori luogo. Diciamo caratteristiche snaturate.
In questo caso il termine è corretto.
Quindi per non snaturare il film in questione, l'uso del bagno ad esempio R 33 Ferrania (come già riportato e peraltro vecchio come il cucco) porterà ad una grana finissima una pellicola già di suo con grana sottile.
La natura di questa pellicola è la grana estremamente fine. Qualsiasi sviluppo che non tenda ad assottigliare la sua grana quindi snaturerà la pellicola
franco santi |
user33434 | inviato il 26 Agosto 2020 ore 18:11
“ Scusa Mauro: che significa che la pellicola è progettata per 20 ingrandimenti lineari? „
Volevo dire che a questo ingrandimento esprime ancora le sue qualità, non ha decadimento in termini di grana o risoluzione. Ho fatto un test con la Adox su una foto di uno spartito e posso solo confermare, non si percepisce nessun calo di qualità. |
| inviato il 26 Agosto 2020 ore 19:06
Come immaginavo.
A 20X, che è un notevole 48x72 cm, la grana resta quindi invisibile.
Seresti in grado caro Mauro di stampare un 20x30 che sia un particolare di un 40X (96x144) onde valutare l'impatto della grana a fronte di un ingrandimento addirittura quadruplo del 20X? |
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