| inviato il 13 Agosto 2020 ore 12:05
Ho i nuovi modelli dei Voigt. Per il 15 avevo anche il vecchio, che pure andava bene. |
| inviato il 13 Agosto 2020 ore 12:15
"Per il 15 avevo anche il vecchio, che pure andava bene." Penso che questo sia una garanzia. |
| inviato il 13 Agosto 2020 ore 14:53
infatti, personalmente, non credo che ci siano problemi all'utilizzo su Z7; il mio dubbio è quale dei due 28, Zeiss Biogon e Leica Summicron, conviene comprare |
| inviato il 13 Agosto 2020 ore 15:09
buono a sapersi. Quando una z_qualcosa costerà poco usata, e sarà uscito un techart per nikon Z ne prendero' una. |
| inviato il 13 Agosto 2020 ore 16:16
Francamente, su 15, 21 e 24 mi stupisco che ci si ponga il problema della messa a fuoco manuale, che è contenuto comunque a 28 e anche a 35. Oltre può creare problemi per gli scatti veloci, ma la tecnologia aiuta molto (Focus Peacking). In ogni caso, i nikkor della serie Z sono ottimi , per chi ritiene indispensabili gli automatismi. Poi ovviamente ognuno compra quello che vuole quando crede. |
| inviato il 13 Agosto 2020 ore 21:56
Maurizio, nella road map dei nuovi NIKKOR è presente proprio un bel 28mm pancake... non so quando uscirà ma non credo che ci metteranno troppo... se può interessare. Ciao |
| inviato il 13 Agosto 2020 ore 22:54
sotto i 24mm per me l'af fa più danni che altro. sopra i 35 lo apprezzo molto. pero' con i focus peaking su sony faccio solo danni: in certe condizioni (scena con contrasto e ottica contrastata) si attiva ben lontano dal essere a fuoco, in scene di basso contrasto non si attiva mai. mi trovo meglio a mettere a fuoco sfruttando il moiré del mirino: quando si è a fuoco produce certi artefatti che altrimenti non si vedono, è più a pelle ma mi trovo meglio cosi'. ad ogni modo non riesco a scattare su soggetti non imbalsamati con la a7r3 senza l'af. mi trovo molto meglio con un mirino reflex (almeno non si è in stop down) o un telemetro (ma ahime le leica m digitali sono troppo care per quello che sarei disposto a metterci) |
| inviato il 14 Agosto 2020 ore 10:28
leggo Maurizio e Pie11 sulla messa a fuoco manuale: Concordo che fino a 35 mm non è indispensabile l'AF, si lavora bene e veloci anche in manuale. Io ho la Z6 e una M4 e sono molto interessato al 28 ovviamente uno solo per entrambe e sarà manuale attacco M. ma voglio aggiungere una cosa: ho anche il 90 MM Summicron f2, il 135 Elmarit e il 105 Nikkor 2,5 AI-s , rigorosamente manuali e con tutti non ho (quasi) difficoltà con la maf manuale. l'unico problema è , se serve, la velocità. il focus peaking di Z6 è veramente molto buono e non ho mai avuto problemi, nè ho mai sbagliato il fuoco in una foto (ho sentito alcuni amici lamentarsi di quello della SONY, o meglio avere qualche difficoltà, non so). L'unica questione a volte come dicevo è la velocità: in condizioni difficili come dice Pie11 (basso contrasto, molti oggetti come le foglie di un bosco o un prato) risente della pdc e sembrano a fuoco molte cose, per cui se si vuole essere precisi è meglio aprire tutto (massima luminosità) mettere a fuoco e poi richiudere: si perdono un paio di secondi: per certi soggetti/immagini non è un problema, per altri invece si rischia di perdere l'attimo, ma solo coi tele. Se invece il soggetto è nitido su fondo staccato non c'è nessun problema, è precisissimo |
| inviato il 14 Agosto 2020 ore 10:57
Anch'io mi ritrovo con Pie sul discorso Focus Peaking, spesso dava più fastidio che aiuto. Questo sulla A7s, ora sulla SL è migliorato ma sono sempre restio ad usarlo... Personalmente se il tempo lo permette usavo l'ingrandimento. Sulla Sony ricordavo bisognava premere 2-3 volte prima di ingrandire, tutto fuorché un sistema veloce. Sulla SL si preme solo una volta e hai già l'ingrandimento massimo. Senza aiuti bisogna farci un po' l'occhio, si ottengono risultati accettabili. Ho notato però che conta molto l'obiettivo che viene usato. Se si usa un obiettivo poco contrastato e che poso risolvente... rimane estremamente difficile mettere a fuoco, con un buon obiettivo diventa tutto più facile. |
| inviato il 14 Agosto 2020 ore 11:15
Torno alla domanda originaria. Li ho usati entrambi su pellicola, ed il Leitz anche su fotocamera digitale (M9). Sono, va quasi da sè, eccellenti tutti e due. Se non ti serve quello stop in piú, il biogon credo che si comporterà ottimamente anche in digitale, non essendo progettato per le reflex, quindi senza ricorrere allo schema retrofocus. Pertanto, per generi come paesaggio, architettura, reportage generalistico con il Biogon non sentirai alcun bisogno d'altro. Se invece vuoi affrontare spesso street e reportage in scarsa luce ambiente, dare più enfasi e tridimensionalità al rapporto soggetto/sfondo o semplicemente usare iso più bassi quando la luce scarseggia, il Summicron è naturalmente preferibile, anche perchè la sua resa a f:2 è giá favolosa. Intonazione cromatica leggermente più calda per lo Zeiss. Qualunque scelta tu faccia, caschi in piedi. Buona luce |
| inviato il 15 Agosto 2020 ore 12:52
Grazie Giallo...... molto utile. Grazie Gualtiero “ (basso contrasto, molti oggetti come le foglie di un bosco o un prato) „ in questa situazione con un tele va in tilt anche la messa a fuoco automatica, qualunque sia la sua qualità; |
| inviato il 15 Agosto 2020 ore 13:03
vorrei sviarti dal 28mm e indirizzarti sul 35mm, un'ottica che mi affascina moltissimo e che dalle foto che ho visto ha un'incredibile rendering 3D è lo Zeiss Distagon ZM 35 1.4 cambierei macchina solo per averlo e non è detto che non lo faccia |
| inviato il 15 Agosto 2020 ore 13:15
“ per cui se si vuole essere precisi è meglio aprire tutto (massima luminosità) mettere a fuoco e poi richiudere „ Così però potresti incorrere in errori dovuti al focus shift, che hanno quasi tutti gli obiettivi, chi più chi meno. Io con la Sony A7RII metto a fuoco generalmente al diaframma di scatto, solo se è un diaframma molto chiuso (tipo f/11/16) metto a fuoco a f/5.6/8 e poi chiudo. Se ingrandisco al massimo la visione nel mirino e metto al minimo la sensibilità del focus peaking, anche con grandangolari a diaframmi medio/chiusi l'indicazione di corretta messa a fuoco del focus peaking avviene per una corsa molto ristretta della ghiera di messa a fuoco, direi quasi puntuale. Certo il processo è un po' lento, anche perché, se l'obiettivo non è molto risolvente, devo passare alla sensibilità media altrimenti il focus peaking non segnala nulla. |
| inviato il 15 Agosto 2020 ore 13:45
@lomography grazie per il consiglio ... ottimo obbiettivo il zeiss 1.4 distagon, ma io da un lato ho il 35 nikon Z che è veramente ottimo, dall'altro cerco obbiettivi con diametro filtri 46 (come il 21 ziess e il 90 elmerit) e il 35 zeiss ha 49, un diametro per me poco utile. |
| inviato il 16 Agosto 2020 ore 16:58
Rolubich : “ Così però potresti incorrere in errori dovuti al focus shift, che hanno quasi tutti gli obiettivi, chi più chi meno. „ Scusa non capisco cosa intendi |
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