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Fotocamerea pellicola e consigli per acquisto


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user33434
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inviato il 19 Marzo 2021 ore 12:54

Claudio anche io tengo tutta la catena per me, sia in analogico che in digitale, devo ancora capire se è onanismo fotografico oppure mania di controllo MrGreen. I motivi per poter scegliere di impressionare un sensore o un'emulsione possono essere i più differenti, dalla lettura della luce fino alla scelta estetica passando per la specifica texture di alcuni tipi di grana.
Senza scatenare la diatriba raw vs jpeg di cui è troppo pieno il web, si può tranquillamente scattare in jpeg e fare stampe di ottimo livello purché si sappia cosa si sta facendo e come renderà una determinata immagine su una determinata carta. L'esempio portato da Pier Mario potrebbe essere letto quindi in due modi, il fotografo è pigro e non garantisce il meglio ai suoi clienti, oppure semplicemente l'esperienza gli dice esattamente come renderà una determinata foto nell'equilibrio finale del servizio che ha fatto.

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2021 ore 14:08

Mauro, stiamo discutendo quasi di nulla.. Tenere la catena tutta per sè credo venga descritta molto male dal termine "onanismo fotografico"e, comunque, non ci sento la mia descrizione. Semplicemente, mi diverto tanto quanto a scattare e non vedo l'ora, quando torno da una sessione fotografica, di completare e vedere l'immagine che, una volta appariva magicamente dalla vaschetta con il rivelatore e oggi dalla fessura della stampante. Quindi, faccio da me perche mi piace e mi diverte (e molto! E sarei un fes..so se rinunciassi a un divertimento) e, in secondo luogo, perchè ho provato vari laboratori nel passato e nessuno riesce a darmi la qualità che ottengo io e esattamente il risultato che voglio io. Quindi, sarei un pazzo a tagliare a metà il mio divertimento per avere un prodotto che non mi piace. Ti pare?
L'utilizzo della pellicola invece del digitale tranquillamente può rispondere a quanto giustamente tu hai sottolineato, ma , forse, non hai letto esattamente nelle mie parole (o le mie parole non erano sufficientemente chiare e motivate): io esprimevo ovviamente il (mio) parere: scattare in analogico e amen, non mi sembra il modo migliore per utilizzare la pellicola; disinteressarsi dello sviluppo e della stampa che farà un altro come gli pare con risultati spesso non esaltanti non capisco che piacere dia.Il momento della ripresa è sempre lo stesso, tutto il resto cambia, dal processo a quello che puoi ottenere (ma NON con il laboratorio sotto casa); ecco perchè suggerivo, era solo il consiglio, per un appagamento maggiore seguire in qualche modo tutta la catena, altrimenti solo l'atto di scattare con le due metodiche non appare tanto differente. E' un consiglio dettato dal fatto che in vita mia mi sono divertito a stampare la pellicola in bianconero, ho sviluppato le dia e fatto proiezioni, ho stampato da dia a colori col Cibachrome ecc.
Per quel che riguarda jpeg contro RAW anche me interessa poco la diatriba: per lavoro, specie eventi sportivi, ma anche matrimoni ecc penso che anche io certamente utilizzerei per rapidità il jpeg, ma, ripeto, anche il jpeg va postprodotto! E se fossi bravo, dopo la postproduzione, otterrei delle belle foto. Invece, essendo per mia fortuna un fotoamatore che per vivere fa qualcosa di meglio, mi diverto con la fotografia e, per avere certi risultati, specie nel paesaggio, mi concedo tutto il tempo possibile di un RAW certo di una maggiore qualità possibile....almeno per me e per le mie capacità. Molto semplice

user33434
avatar
inviato il 19 Marzo 2021 ore 14:57

Quella sull'onanismo fotografico era una battuta autodiretta, non ci conosciamo e non mi permetterei mai ;-). Condivido pienamente quanto da te scritto, dobbiamo però immedesimarci per quanto possibile in chi inizia un percorso con un differente mezzo, se gli diciamo che deve sviluppare da sé e allestirsi una camera oscura per poter godere appieno del mezzo che ha scelto credo che in parte lo stiamo fuorviando e in parte lo stiamo anche avvilendo, pur rimanendo un consiglio valido in sé nel caso abbia l'obbiettivo di arrivare un giorno a controllare la sua filiera. Come scrivevo nel primo intervento, condivido tutto quello che hai detto, avrei solo sostituito il DEVI con il PUOI.

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2021 ore 15:45

OK

avatarsenior
inviato il 22 Marzo 2021 ore 10:18

Io conosco fotografi che fanno matrimoni che scattano solo in jpg, ho chiesto il perché mi hanno risposto che in raw perdono troppo tempo in pp tanto aggiustamenti si possono fare benissimo in PS col jpg in effetti ho visto i risultati non sono male anzi


Confermo, anzi aggiungo che una volta capita la stampante (i colori e i contrasti che si ottengonin fase in di stampa il tipo di carta ecc..) si puù fare un semplice picture control (in casa nikon, non so come li chiamino gli altri) da applicare in fase di scatto ed hai la foto già bella e pronta per la stampa senza post produzione, poi è ovvio che c'è sempre possibilità di intervento se qualcosa non soddisfa gli standard, ma di solito sta diventanto la normalità utilizzare i jpeg senza perdere troppo tempo dopo.

Quando scattavo in analogico (anzi gli altri perché io all'epoca reggevo solo faretti e riflettoriMrGreen) i rullini si spedivano nel laboratorio con un foglietto recante le indicazioni di sviluppo e quando tornavano dopo una breve selezione si consegnavano al cliente.

avatarjunior
inviato il 22 Marzo 2021 ore 10:34

@Mauro: grazie per gli auguri, molto apprezzati davvero Cool
@Claudio: non so se è la stessa cosa scattare in analogico e in digitale. Potrò confermarlo solo quando lo avrò fatto. Ma tengo presente il punto di vista, che arriva da una persona competente e con esperienza di molti anni. Certo, il mio punto di vista sarà quello meno esperto e competente, ma alla fine quello che conta è il risultato finale e personale.
A mio avviso quello che fa prediligere uno piuttosto che l'altro è l'insieme del risultato finale e del processo a cui ci si arriva, altrimenti mi chiedo perchè alcuni prediligono ancora l'analogico, pur conoscendo il digitale.
Vi tengo aggiornati.

avatarsenior
inviato il 22 Marzo 2021 ore 16:04

Trackmaster. Non puoi generalizzare; chiedi soprattutto ai paesaggisti e guarda i loro blog, o youtube anche di alcuni presenti su Juza tipo Matteo Bertetto, Renè Colella (Renè e una serie di numeri dopo) Massimiliano Coniglio, Mauro Tronto ecc e vedi se scattano in jpeg e fanno POCA postproduzione. Tempo fa parlavo con Fabio Marchini e mi mandò delle sue foto via mail (oggi è un professionista, organizza viaggi e insegna post) e mi diceva che per un solo RAW, 2 ore di lavoro era il minimo. Quindi dipende da cosa ti serve e di quale livello è il tuo . Noi mediocri possiamo decidere diversamente ma non è la realtà assoluta. Per quanto mi riguarda, trovo abbastanza semplice fare post per stampare una foto di street o d'ambiente (e qualche volta uso anche io il jpeg della mia Olympus che uso solo per la street), ma è tutto molto più complicato per un paesaggio in cui per stampare come desidero ci metto tantissimo!

avatarsenior
inviato il 22 Marzo 2021 ore 16:17

Sopranostyle: preferire l'analogico dipende da moltissimi fattori. C'è chi è legato psicologicamente ad un processo, chi è legato ad un prodotto materico (anche per me confesso che non avere i raccoglitori con fogli in pergamino in cui conservavo in modo catalogato con precisione e maniacale i vani negativi e invece tenere tutto in modo immateriale in hard disk mi genera disagio). Ci sono alcuni che sono solo nostalgici. Ci sono alcuni che sono affezionati alla camera oscura, alla ricerca e sperimentazione di formule, di tipi di negative, di sviluppi finegranulanti, grana grossa, che danno acutanza, diluiti, concentrati; maniaci (in senso positivo) della sperimentazione che è una parte importantissima dell'usare la pellicola (prendi il classico esempio di Domenico Mancuso qui su Juza, un grandissimo esperto). C'è chi sente il fascino della camera oscura (anche io ancora oggi lo sento) e dell'apparire piano piano in bacinella di quel piccolo miracolo che è la fotografia. C'è chi ha scelto (come PaoloMclx o simile) la bellezza della proiezione in dissolvenza delle diapositive dai colori brillantissimi. C'è chi vede la consistenza della foto stampata in analogico e, pur vedendo qualche limite come il difetto di nitidezza nei formati minori rispetto al digitale, tuttavia scorge quel qualcosa di diverso rispetto ad una stampa digitale. Molti scelgono il bianconero perchè stampano in proprio, mentre moltissimi i digitale si spaventano di farlo o semplicemente trovano la comodità o il risparmio notevole di vedere le foto solo a monitor e di scambiarle , farle vedere in questo modo semplicissimo

avatarsenior
inviato il 22 Marzo 2021 ore 16:28

Sopranostyle: di motivi ce ne sono tanti e ultimamente un motivo lo hanno fornito anche quelli che usano il digitale: certe foto troppo postprodotte, decisamente finte, eccessive perchè fatte male probabilmente non invogliano chi desidera la fotografia come un processo che generi immagini aderenti alla realtà. Forse certi eccessi inducono a cercare nuove /vecchie soluzioni

avatarsenior
inviato il 23 Marzo 2021 ore 19:21

Trackmaster. Non puoi generalizzare; chiedi soprattutto ai paesaggisti e guarda i loro blog, o youtube anche di alcuni presenti su Juza tipo Matteo Bertetto, Renè Colella (Renè e una serie di numeri dopo) Massimiliano Coniglio, Mauro Tronto ecc e vedi se scattano in jpeg e fanno POCA postproduzione. Tempo fa parlavo con Fabio Marchini e mi mandò delle sue foto via mail (oggi è un professionista, organizza viaggi e insegna post) e mi diceva che per un solo RAW, 2 ore di lavoro era il minimo. Quindi dipende da cosa ti serve e di quale livello è il tuo . Noi mediocri possiamo decidere diversamente ma non è la realtà assoluta. Per quanto mi riguarda, trovo abbastanza semplice fare post per stampare una foto di street o d'ambiente (e qualche volta uso anche io il jpeg della mia Olympus che uso solo per la street), ma è tutto molto più complicato per un paesaggio in cui per stampare come desidero ci metto tantissimo!


Io ti parlo della mia esperienza, nel campo delle cerimonie la post è ridotta al minimo, passare due ore su una foto è impensabile, per fare una album ci vorrebbe una vita....è ovvio che generi diversi richiedono approcci diversi.
cmq c'è un noto paesagista e reporter, un certo Gordon Laing (mi pare sia inglese) che scatta solo in jpeg e senza fare post. Ho visto qualche sua mostra e letto anche un libro anni fa, in cui parlava proprio di come ottenere gli scatti desiderati a partire da un'attenta preparazione in fase di scatto.
Devo dire che le sue foto sono davvero notevoli.

avatarjunior
inviato il 30 Aprile 2021 ore 10:21

certe foto troppo postprodotte, decisamente finte, eccessive perchè fatte male probabilmente non invogliano chi desidera la fotografia come un processo che generi immagini aderenti alla realtà

@Claudio: su questo aspetto ho delle domande, forse una sola, ma farò un thread dedicato per non mischiare gli argomenti.
Tornando sul tema, presa la fotocamera, preso anche l'obiettivo, 50/1.4 AI NIKKOR da NOC.
Tutto pronto per iniziare e subito la nikon da portare in assistenza www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3910167 . E adesso ancora dubbi e domande...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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