| inviato il 01 Luglio 2020 ore 10:16
“ Io faccio molte foto che definireste street, ma a ben vedere sono ritratti (ambientati o meno) panorami, ecc. „
Ti sei già risposto da solo |
| inviato il 01 Luglio 2020 ore 10:34
Illuminami Gaga perché a volte non mi capisco |
| inviato il 01 Luglio 2020 ore 10:37
"Non lo sa nessuno. Cioè, non esiste una definizione ufficiale, ecco.
Perché la street photography è come l'amore: tutti sanno cos'è, tutti lo sanno riconoscere (più o meno e salvo cantonate), ma se poi proprio devi darne una definizione precisa ci passi le notti a discutere fuori dal bar, dopo l'orario di chiusura.
Perché come tutte le cose che “ci sono” e non sono state create dal nulla, ha confini nebulosi, chiari se visti da lontano, ma indefiniti man mano che ci si avvicina e si cerca di chiarirli, di fermarli."
cit paolo viglione |
user109536 | inviato il 01 Luglio 2020 ore 10:42
Scrivete tutte le caz... che volete ma per favore lasciate fuori la parola Alzheimer |
| inviato il 01 Luglio 2020 ore 10:45
“ Non lo sa nessuno. Cioè, non esiste una definizione ufficiale, ecco. „
Perché esistono definizioni ufficiali in materia di creatività, espressività? Abbiamo bisogno dell'ufficialità per esprimersi? Meno male che no.
Ma comunque per farla semplice e sul pratico, senza girarci continuamente intorno, avete mai provato partecipare a concorsi internazionali di fotografia? Bene, chi l'ha fatto avrà visto che i concorsi sono tematici. Alle volte vi è un tema specifico, alle volte vi sono molti temi, tra i quali la street Photogallery. Bene, li da qualche parte ci si deve collocare. Anche se è una convenzione |
| inviato il 01 Luglio 2020 ore 10:51
Questi sono i link dei principali festival di strada, di tutti i finalisti del 2019;
li metto in ordine di importanza (secondo me) dal punto di vista della qualità e della specialità.
Se uno vuole può cercare dai link anche gli anni precedenti (ed i successivi se si sono svolti).
Dal punto di vista pratico credo che guardare le immagini aiuta più dei fiumi di parole a definire i contorni e trovare tutte le risposte, dal punto di vista dello studio; troverete immagini con persone, cose, animali, colori, ritratti, luci, ombre spiaggie di scoglio, spiaggie di sabbia, serie, etc, e tutto quello che manca potrete aggiungerlo voi.
Ciascuno è libero poi di fare quello che vuole, pensare quello vuole e scrivere quello che vuole, ma sarebbe utile ed opportuno guardare e conoscere quello che gira nel mondo degli appassionati.
Il pensiero personale lasciamolo per le interviste... e nelle proprie fotografie senza tanti discorsi.
Ricordo a tutti che si scrive con la luce, non con la penna.
www.miamistreetphotographyfestival.org/2019-finalists
streetfoto.org/sf2019-contest-finalists/
www.theguardian.com/artanddesign/gallery/2019/aug/26/winners-london-st
www.bspfestival.org/en/contests/finalists-2019/
2020.italianstreetphotofestival.com/finalists-contest-2019/
www.lensculture.com/2019-lensculture-street-photography-award-winners<
urbanphotoawards.com/it/finalists-2019/finalists-2019-single-photos/
|
user120016 | inviato il 01 Luglio 2020 ore 11:00
Da quel che vedo in giro negli ultimi anni, io distinguerei la vera fotografia di strada da una certa tendenza modaiola molto appariscente ma priva di contenuti.
Per me la vera foto di strada è la capacità di cogliere attimi irripetibili, congiunture occasionali che giocano su luci, ombre, geometrie a volte simmetriche ed a volte no, sovrapposizioni, incroci ecc... il tutto con soggetti animati ed inanimati che si muovono spontaneamente nel loro habitat naturale, inconsapevoli del loro fugace ruolo da protagonisti. E per far questo indubbiamente bisogna avere anche un po' di fortuna ma la principale dote penso sia la capacità di previsualizzare le scene ed esser pronti allo scatto al volo. Poi, che tali attimi siano colti per strada, in un luogo chiuso, con il grandangolo o con il tele, ritengo sia un fatto secondario, purchè il fotografo passi inosservato e non lasci traccia di sé ad influenzare la scena.
Al contrario, la fotografia di strada "modaiola" o manieristica che dir si voglia, è praticata da soggetti che vogliono tutto fuorché passare inosservati, possibilmente con una Leica M al collo (o qualcosa che le somigli) una borsa a tracolla in cuoio, piuttosto trendy che conferisca un aspetto un po' bohemien. I soggetti sono scelti a caso, magari con composizioni approssimative, per cui le foto appaiono anonime e senza il minimo racconto alle spalle. E però, l'importante è che siano convertite in bianco e nero perché, lo sanno tutti, la vera Street è monocromatica.
Magari ho estremizzato, creando personaggi caricaturali, ma della seconda categoria ho avuto il piacere di conoscere diversi esemplari...
Personalmente è un genere che mi affascina ma non credo di averne le doti. Ho sempre in tasca una piccola Rollei 35 TE pronta a scattare e qualche scatto originale l'ho fatto ma non mi ritengo uno Street photographer anche perché ritengo che ci vada del tempo da dedicare, rimanendo in paziente attesa della scena giusta e, ahimè non ho questo tempo... |
| inviato il 01 Luglio 2020 ore 11:06
“ Questi sono i link dei principali festival di strada, di tutti i finalisti del 2019;
li metto in ordine di importanza (secondo me) dal punto di vista della qualità e della specialità.
Se uno vuole può cercare dai link anche gli anni precedenti (ed i successivi se si sono svolti).
Dal punto di vista pratico credo che guardare le immagini aiuta più dei fiumi di parole a definire i contorni e trovare tutte le risposte, dal punto di vista dello studio „
Ben fatto Mirko. Al di la di ogni definizione "ufficiale" che non può esistere. Chi la decide, un corte suprema?
Una certa focalizzazione del genere, come tutti i generi della creatività, nell'arte, viene fatta dal mondo cultural/business che ci gira intorno. Dai festival, ai concorsi, ai magazine che pubblicano, alle gallerie d'arte ecc.. |
| inviato il 01 Luglio 2020 ore 11:55
"Perché la street photography è come l'amore: tutti sanno cos'è, tutti lo sanno riconoscere (più o meno e salvo cantonate), ma se poi proprio devi darne una definizione precisa ci passi le notti a discutere fuori dal bar, dopo l'orario di chiusura."
Meki questa fra tutte, già presentenel link di Gaga, è la definizione migliore, più che una definizione direi una dichiarazione d'amore, l'unica che potrebbe convincermi che la fotografia street esiste |
| inviato il 01 Luglio 2020 ore 11:57
@Remember
“ Per la cronaca e per la precisione, tale aggettivo da appioppare alle foto (buona/e) stigmatizzando invece il diffuso e alternativo di uso comune (bella/e)... Non è stato coniato da Gardin, ma bensì da Mulas.
GBG si limitò a riportare tale aneddoto che lo vide subire tale "rimprovero"appunto dall' Ugo nazionale.
E sul chi lo decide?
In ambito soggettivo, chiunque a proprio giudizio e gusto.
Mentre in ambito oggettivo, direi esponenti qualificati per conoscenza, competenza, autorevolezza, curriculum e consapevolezza. „
Questi sono i motivi per cui non ti blocco, mi stai sulle palle, ti sto sulle palle, ma a volte scrivi delle cose pienamente condivisibili che non voglio perdere
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| inviato il 01 Luglio 2020 ore 11:59
“ Questi sono i motivi per cui non ti blocco, mi stai sulle palle, ti sto sulle palle, ma a volte scrivi delle cose pienamente condivisibili che non voglio perdere „
Mario, fai il signore come è scritto nel tuo nickname e cerca di non "abboccare" alle possibili provocazioni altrimenti non si finisce più  |
| inviato il 01 Luglio 2020 ore 12:05
Scusate ma solo a me pare che dalla dichiarata importanza di definire si è arrivati alla orgogliosa impossibilità di farlo?
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| inviato il 01 Luglio 2020 ore 12:07
Ripeto la domanda (che non vuole essere provocatoria) un ritratto ambientato quando diventa street e perché? |
user19933 | inviato il 01 Luglio 2020 ore 12:18
Quoto l'intervento di Domenico Mancuso. La penso così anche io.
Aggiungo solo la pletora di “youtubers” spuntati come funghi che ci insegnano come fare copie di copie (di copie) delle stesse foto “Street”. E con quali macchine. E come post-produrle, prima di propanarle a mammeta via Insta o FB.
Poi, vicino a questo, sicuramente c'è gente seria che fa ricerca, che studia, che scatta e, magari, partecipando ad un concorso pure emerge e si rende riconoscibile.
È un po' la stessa differenza che passa tra un vero "paesaggista" che dietro ogni scatto nasconde un certo bagaglio culturale e tecnico e pinco-palla che, per caso, con il cellulare, si ferma a fare la foto di un bel tramonto.
Il focus sta nel tipo d'approccio, nella premeditazione, non tanto nel “genere". |
| inviato il 01 Luglio 2020 ore 12:21
“ Ripeto la domanda (che non vuole essere provocatoria) un ritratto ambientato quando diventa street e perché „
Quando sicuramente la fotografia è stata scattata in un luogo pubblico e, a mio parere, quando il viso ripreso in qualche modo è, poco o tanto, in relazione con quello che lo circonda (luogo non privato). Inoltre non è la foto singola che fa il genere, ma la serie. Una lunga serie di ritratti ambientati in luogo pubblico, non impostati, può fare street photography in quanto racconta/documenta l'umanità in quel momento storico e in una data situazione, strada, spiaggia, città ecc.. |
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