| inviato il 27 Novembre 2020 ore 12:26
Io per anni ho convissuto con tre strade per ottenere immagini!
Analógica “tradizionale”
Istantanea
Digitale
Poi per motivi lavorativi ora sono fermo al digitale!
Non mi sono mai chiesto quale fosse meglio! 
Per esempio qui se non stampi un 50x70 non sei nessuno! Eppure ho ancora scatole di gallery ilford 18x24!
Ogni volta che si apre bocca sembra di insultare la madre altrui!
Quando non si è d'accordo si ricevono risposte tipo:se non vedi le differenze fai bene a non cambiare! (Classica arrampicata sugli specchi)
Etc. |
user120016 | inviato il 27 Novembre 2020 ore 12:44
Gobbo... A quanto mi vendi le Ilford?  |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 13:04
Gobbo, smettila di insultare la mamma altrui! |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 13:57
una delle tante cosa che odiavo dell'analogico e il doversi rinchiudere nello stanzino con la luce rossa e la puzza del fissaggio sulle mani. viva il digitale, quello fatto bene si intende |
user120016 | inviato il 27 Novembre 2020 ore 14:08
Io ho risolto brillantemente. La mia camera oscura è circa 15 metri quadri, per le mani uso guanti monouso e la luce rossa, ammetto, non mi disturba più di tanto. Per rendere l'atmosfera confortevole ho aggiunto quattro piccole casse agli angoli per avere sempre la mia musica preferita mentre lavoro... |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 14:14
immagino che tu abbai comunicato al comune della destinazione d'uso della stanza e del relativo smaltimento dei liquidi, che bene bene non fanno all'ambiente |
user120016 | inviato il 27 Novembre 2020 ore 15:02
Mi sono informato in base alle norme della regione Piemonte. Riguardo alla destinazione d'uso non devo informare nessuno. Mentre lo smaltimento avviene in bidoni da 50 litri che ogni 4 mesi faccio smaltire da una ditta specializzata. Differenziando chimici colore da BW. Non è economico ma l'ambiente e le mie tubature ringraziano
|
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 15:52
Bravo Domenico speriamo che anche altri "analogici" utilizzino le ditte di smaltimento dei liquidi |
user86925 | inviato il 27 Novembre 2020 ore 16:11
“ Ora va di moda tra i giovani fotografi digitali comprare la M6, infatti i prezzi sono raddoppiati nel giro di pochissimo tempo...
Comprano la macchina per moda e poi ci mettono sopra l' obiettivo più economico che riescano a trovare, o il più economico dei voigtlander o magari addirittura un 7artisan... „
io l' ho sempre fatto, ma non sapevo di questa moda...per me la resa di un obiettivo intesa come contrasto, nitidezza, boken, distorsioni, vignettatura, resistenza al flare...etc è proprio l' ultimo aspetto, mi accontento anche delle lenti di plastica ricavate da vecchie holga o diana...
ma una leica M per me è prima di tutto discrezione, compattezza ed essenzialità che ti permette di avere tutto sotto controllo grazie alle cornicette nel mirino galileiano e alla agevole messa a fuoco tramite il telemetro, è proprio uno strumento con cui riesco ad avere un feeling totale e mi permette di fare foto che non riuscirei a fare con altri strumenti perchè mi sento libero e svincolato dallo strumento stesso, certe scene o certi momenti non li noterei neppure con altra attrezzatura perchè mi dispone con la concentrazione giusta, ma concentrazione non è la parola giusta perchè non è una cosa di cui mi devo sforzare, avviene tutto con la massima spontaneità, riesco a scattare d' istinto, ma un istinto controllato, un particolare connubio tra la perfezione ricercata dalla previsualizzazione e la casualità che avviene solo nei momenti in cui ci si sente ispirati da qualcosa ancora tutto da definire e nebuloso...un ponte per l' immaginifico.
con tutti gli altri strumenti-fotocamera si possono fare la stesse foto che si fanno con una leica M ?
certamente, ma io non ne sono capace....il solo mirino pentaprismatico di una reflex mi spegne l' immaginazione e la capacità di vedere oltre il reale...il pozzetto con l' immagine invertita mi aiuta a concentrarmi sulle forme, è una poesia guardarci dentro ma crea un approccio di stratificazione, mi dispone mentalmente sul già visto cercando nei riferimenti visivi già assorbiti nel tempo....
ogni strumento ha le sue peculiarità e campo di utilizzo, poi ognuno sceglie di utilizzare o "piegare" lo strumento in base alle sue necessità o al feeling che emana...
“ Non esiste la macchina perfetta ma esiste la macchina che ti spinge a scattare nel miglior modo possibile. „ non so chi l' abbia detto ma è un grande |
user86925 | inviato il 27 Novembre 2020 ore 16:24
“ Io parlo di questa taratura per il semplice fatto che prima di acquistare la Leica analogica leggendo qui sembrava che a ogni nuova ottica il telemetrò sarebbe stato da tarare, che ogni volta che la macchina sbatte contro qualcosa era da ritarare, poi usandola mi sono reso conto che non è vero, o almeno non è vero per quanto riguarda la mia esperienza, ne per quanto riguarda L esperienza di miei amici, „ condivido, anche per me questa storia che il telemetro si stara facilmente è un mito da sfatare, io ho avuto problemi di staratura del telemetro (taratura verticale) ma solo con un corpo, dovevo farlo sistemare ogni tanto, anche se era solo un cruccio che fosse tutto in ordine perchè non ne comprometteva la precisione di fuoco (in pratica focheggiando una piccola sorgente luminosa come il led del tasto di accensione dello stereo invece di sormontarsi perfettamente gli scorreva un pelo sopra o sotto, ora non ricordo)...
cambiato corpo mai avuto più problemi, mi sono fatto l' idea che era un "difetto" di quel corpo, nato male o assemblato male...boh
“ Ciò che a te, giustamente, piace nel telemetro ed in questa tipologia di macchine, è la lentezza del processo decisionale che porta a riflettere sulla composizione e sui parametri, senza fronzoli, senza automatismi e senza aiutini tecnologici. Ed è ciò che cerca l'utente di una Leica M: Essenzialità, anche in digitale. Per cui io la chiamerei fotografia ponderata e riflessiva ma eviterei il termine "analogico". Perché bisogna superare il luogo comune che digitale=raffica ed automatismi. Si può ponderare e riflettere anche con una fotocamera digitale (ed in questo le Leica M sono lo strumento ideale) così come si può scattare "ad cazzum" in analogico senza riflettere e senza ponderare. „ concordo... |
| inviato il 06 Giugno 2021 ore 14:48
Io sto per vendere M10 monochrom e le tre ottiche (24 mm f3.8, 35 mm summicron, 50 mm f2.5) con relativi filtri (giallo, arancione, rosso).
Non so se prendere Sony o tenermi solo la Q2.
Sistema M troppo macchinoso, preferisco stabilizzazione e autofocus. Ho provato con 3 M (M10, monochrom 246 e M10M) ma non mi trovo.
Consigli? |
| inviato il 06 Giugno 2021 ore 16:31
“ Io sto per vendere M10 monochrom e le tre ottiche (24 mm f3.8, 35 mm summicron, 50 mm f2.5) con relativi filtri (giallo, arancione, rosso).
Non so se prendere Sony o tenermi solo la Q2.
Sistema M troppo macchinoso, preferisco stabilizzazione e autofocus. Ho provato con 3 M (M10, monochrom 246 e M10M) ma non mi trovo.
Consigli? „
Dipende da cosa vuoi fare ... visto che hai già la Q2 sai già se il solo 28 al limite con Crop ti è sufficiente allora ti conviene tenere la Q2 anche solo perché ad ogni compra e vendi ci rimetti soldi ... se invece il solo 28 non ti è sufficiente e vuoi spaziare allora punta a Sony ... ma poi non te ne pentire di nuovo |
| inviato il 06 Giugno 2021 ore 21:53
Sistema M troppo macchinoso?
Scusa, ma se è il sistema più essenziale in assoluto, anche nella fotografia numerica!... |
user120016 | inviato il 06 Giugno 2021 ore 22:34
Più che macchinoso, penso intenda dire "laborioso" visto che subito dopo cita autofocus e stabilizzatore.
Le M di macchinoso non hanno nulla. Certo, bisogna prenderci la mano. Se non scatta il feeling inutile insistere. |
| inviato il 06 Giugno 2021 ore 22:38
Infatti, errare è umano, perseverare è diabolico.
Però sembra che oggidì se non c'è la "stabilizzazione", siamo perduti.
Abbiamo tutti mani di mozzarella?... |
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