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avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 11:36

Comunque vista la tipica politica commerciale Sony di tenere a listino i modelli vecchi credo che questa A5 abbia meno senso rispetto ad altri marchi,in fondo basta che mettano in vendita la a7IV e svendano la III senza i costi di una nuova linea produttiva.

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 11:45

Quindi less is better vale anche lì??MrGreen

avatarjunior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 12:02

Comunque vista la tipica politica commerciale Sony di tenere a listino i modelli vecchi credo che questa A5 abbia meno senso rispetto ad altri marchi,in fondo basta che mettano in vendita la a7IV e svendano la III senza i costi di una nuova linea produttiva.


Franlazz79 la politica commerciale di Sony (precedente? o ancora attuale? non si sa) di tenere i corpi molto vecchi a listino aveva ragione di esistere quando non c'era concorrenza nel segmento FF in ambito mirrorless.

Nel giro di un paio di anni questa concorrenza è arrivata sia nella fascia alta che nella fascia bassa dei prezzi, di riflesso avere ancora oggi a catalogo una A7II o peggio ancora una A7 inizia ad essere anacronistico a fronte delle entry level offerte dalla concorrenza. Poi ovvio che ci sarà sempre quello che pur di pagare il meno possibile si accontenterà di un corpo vetusto perché tanto le foto le fa lo stesso, ma nella massa sono le eccezioni.

In realtà una nuova entry level che costi relativamente poco ma che arrivi con limitazioni che per molti possono essere fattori di scelta importanti, come la mancanza di un EVF, servirà esattamente a far crollare meno il prezzo di vendita di una A7III (questa invece da tenere a catalogo perché è ancora una macchina tecnologicamente molto attuale) nel momento in cui uscirà la A7IV.

Negli smartphone per esempio è lampante. Gente che spende 300 euro per medio gamma ridicolo quando con lo stesso prezzo potrebbero comprare un ex top di gamma che lo surclassa in tutto


Simgen è anche vero però che un ex top di gamma con un anno in più sul groppone ha potenzialmente un anno di supporto in meno in termini di aggiornamenti del sistema operativo (soprattutto nel caso degli Android che di norma si fermano a 2 anni +1 per le patch di sicurezza) per cui tendenzialmente hai ragione ma ci sono molteplici aspetti da considerare che non rendono il discorso così lineare nel caso degli smartphone.

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 12:14

Io non credo che Sony abbia continuato negli anni a tenere attive le linee di produzione di a7, a7II ecc. probabilmente invece ne ha prodotte a suo tempo una quantita' superiore a quanto il mercato non fosse disponibile a recepire generando dei fondi di magazzino.

avatarjunior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 12:27

Io non credo che Sony abbia continuato negli anni a tenere attive le linee di produzione di a7, a7II ecc. probabilmente invece ne ha prodotte a suo tempo una quantita' superiore a quanto il mercato non fosse disponibile a recepire generando dei fondi di magazzino.


Sergio Campari produrre tanto materiale per tenerlo a magazzino per anni (la A7II è del 2014, la A7 del 2013) ha dei costi non indifferenti ed ha poco senso quando puoi produrre lotti in base alle proiezioni sulla domanda così come i distributori possono regolare il loro approvvigionamento, per cui dubito che sia andata così. Detto questo però potresti avere ragione per l'ultimo periodo, tipo gli ultimi 2 anni per dire, non per niente ho esordito dicendo proprio la politica commerciale di Sony (precedente? o ancora attuale? non si sa) . Chiaro, sono supposizioni, ma generalmente funziona così.

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 13:15

#nrk: nel mercato dell'elettronica di consumo, finito il lotto di produzione si riconvertono le linee, si procede con l'istruzione al personale produttivo per la realizzazione del nuovo prodotto, si attrezzano le postazioni per i controlli di qualita' e tutto questo non e' certo indolore, dal punto di vista economico. Ne hanno prodotte e vendute alle catene di vendita molte di piu' di quanto richiesto dal mercato. Ti dico questo anche perche' in fase di produzione, una a7, una a7ll o una a7lll hanno un costo di produzione quasi identico, percui per quale motivo avrebbero dovuto tornare a produrre il modello sorpassato, per poi vendero a prezzi stracciati?

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 13:40

È anche vero che dal punto di vista meramente economico è pura follia produrre per mettere gradi scorte a magazzino. Nella patria del kanban e della lean supply chain, è impensabile che si attui una strategia produttiva che preveda l'ammasso di scorte di materiali in attesa di un acquirente.
Sony mantiene aperte le linee di assemblaggio anche dei vecchi modelli avendole, evidentemente, dimensionate in funzione dei volumi di vendite preventivate.

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 13:44

E quindi secondo te ogni volta che introduce un nuovo modello crea un nuovo stabilimento, visto che non smantella le linee precedenti? E con la forza lavoro come fa? La sposta da uno stabilmento all'altro a seconda delle necessita' produttive?

Ti ripeto che le scorte a magazzino non le ha fatte Sony, ma le catene di vendita che hanno sovrastimato la richiesta.

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 13:57

Non sono sicuro, a differenza di altri, di come funzioni la catena produttiva Sony.
Posso però immaginare per analogia con altri prodotti, sfruttino concetto di linee flessibili.
Cioè hanno stabilimenti dedicati ad una serie di prodotti. Ciascuno produce un determinato prodotto base ed è in grado, in base alle richieste, di apportare alcune variazioni ad una delle linee di produzione.
Quindi se ha messo a stock 10.000 A7III può per un certo periodo produrre su quella linea diciamo 3.000 A7II per poi tornare alla III.
Questo con modifiche alla linea non troppo complesse. Ed in questo aiuta molto la comunione di molti componenti tra i vari modelli.
Ovviamente previa opportuna ed oculata gestione del magazzino.

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 14:03

Kelly ha centrato la risposta.
Funziona esattamente così.
Le linee vengono strutturate per produrre determinate tipologie di modelli.
L'assemblaggio dei componenti elettronici è fatto con macchine che possono cambiare completamente configurazione semplicemente caricando sul sistema di controllo un set diverso di istruzioni.

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 14:13

Quindi se ha messo a stock 10.000 A7III può per un certo periodo produrre su quella linea diciamo 3.000 A7II per poi tornare alla III.


3000 a7ll che per economia di scala avranno un costo di produzione maggiore delle 10000 A7lll, per poi venderle alla meta' del prezzo ? Le linee si riprogrammano per produrre i nuovi modelli

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 14:19

che ci frega delle linee quando poi possiamo giudicare i piatti che ci portano in tavola?

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 14:21

E se nella linea di produzione del tuo cibo c'e' uno con le mani sporche?MrGreen

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 14:30

Già è tanto che le ottiche arrivano "solo" disallineate e non ci sono capelli di cinesi per dentro!

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2020 ore 14:43

Sergio, è il mio mestiere.
Le linee non si riprogrammano, sono già programmate.
Basta uno switch e metti sotto o l'uno o l'altro.
I numeri che ho messo sono casuali.
Avrei potuto scrivere 10.000 cosa cambia?
Senza tener conto del fatto che i margini che i produttori hanno sono enormi, quindi...
Il fatto limitante è la scarsa propensione all'acquisto sempre maggiore e questo si nota specialmente in paesi come il nostro dove il potere di acquisto effettivo negli ultimi anni si è enormemente ridotto. La generazione 1000 Euro (o meno) ha ben altri pensieri.
Comunque avrai ragione tu...non voglio insistere.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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