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Ma dov'è la differenza con la slitta micrometrica??


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avatarjunior
inviato il 17 Giugno 2020 ore 10:36

Salve,

finalmente arrivato il Canon EF 100mm f/2.8 Macro L Is Usm e iniziato a scattare. Subito si è posto il (noto) problema della scarsa Profondità di campo in macro e per gestirlo, non disponendo di slitta micrometrica, ho agito così:

> Ho messo a fuoco molti (10, 20, 30, …) punti per ciascuno scatto e poi usato il software Helicon Focus per unire i vari scatti (Focus Stacking). Per mettere a fuoco i singoli punti mi sono “mosso” sullo schermo del live view ingrandendo (5x) di volta in volta e mettendo a fuoco ogni volta sempre manualmente. Tra l'altro, con questa tecnica si è liberi di spostarsi liberamente in ogni angolo dello schermo (anche estremo), mentre con la slitta unidirezionale sarei potuto andare solo avanti e indietro.

Mi chiedo, e vi chiedo, allora: se avessi usato la Slitta micrometrica per muovere la camera e identificare i singoli punti da mettere a fuoco, non avrei fatto esattamente la medesima cosa che ho fatto io muovendomi sullo schermo del live view? O sbaglio qualcosa concettualmente?? Oppure, che differenze ci sono tra le 2 tecniche?

Grazie a coloro che vorranno rispondere e un saluto a tutti,
Maurizio

avatarjunior
inviato il 17 Giugno 2020 ore 12:14

Anche se ho abbandonato la Macro da un po' ho un po' di esperienza in microscopia ottica.
La differenza fondamentale è he su un obiettivo macro una modifica della messa a fuoco si ripercuote sul rapporto di ingrandimento. La slitta micrometrica invece evita tale problema modificando la distanza del sensore dal soggetto. Ho avuto il Canon 100 macro (non L, quindi non IS), una volta avevo fatto caso alla variazione del RR con un focus-stack e era abbastanza marcato.
Inoltre, il 'passo' minimo di una ghiera zoom e di una slitta, appunto, micrometrica sono sostanzialmente differenti. La slitta ti permette un controllo molto più accurato sulla zona che si desidera a fuoco, mentre ottenere lo stesso effetto è molto più complicato essendo il movimento della ghiera zoom 'millimetrico'.
Non capisco invece il discorso del movimento orizzontale, usando il live-view a ingrandimento 5x anche se inquadri un angolo il movimento del piano di fuoco è sempre sulla perpendicolare al sensore. Con la slitta montata il live-view rimane operativo e puoi benissimo spostarti per vedere gli angoli.

Un ultima cosa, esistono sistemi a doppia slitta per avere movimento su due assi

Andrea

avatarjunior
inviato il 17 Giugno 2020 ore 16:08

Grazie per le risposte. Rispondo in particolare a Andrea_g su un aspetto che non mi è ancora ben chiaro: usando la slitta, spostando la camera sulla slitta in avanti (per esempio) si trasla -e si mantiene- la medesima distanza focale del primo scatto soggetto-camera anche ai punti successivi al primo senza dovere ri-mettere nuovamente a fuoco sulla ghiera OPPURE negli scatti successivi al primo è necessario ri-mettere nuovamente a fuoco ogni punto da scattare?

Grazie,
Maurizio

avatarjunior
inviato il 17 Giugno 2020 ore 16:54

Solitamente con il focus stack hai due opzioni, che sono opposte tra di loro ma assolutamente indifferenti.
A) metti la slitta sul fondo corsa posteriore e metti a fuoco il punto più vicino che ti interessa. Da qui non tocchi più la messa a fuoco ma sposti soltanto in avanti la slitta, in questo modo il tuo piano focale si sposta verso 'lo sfondo' e quindi man mano vanno a fuoco parti che inizialmente erano più lontane dal piano sensore
B) metti la slitta sul fondo corsa anteriore, e metti a fuoco il punto più lontano che ti interessa. A questo punto muovendo la slitta indietro sposti il piano focale verso il tuo primo piano
Poi chiaramente andare fino a fondo corsa non è sempre la soluzione ideale, ma era per passare l'idea generale.

In breve: no, con la slitta la messa a fuoco è una all'inizio, quando si compone il fotogramma. tutti gli altri punti (di interesse) vengono poi portati a fuoco variando la loro distanza dal sensore attraverso il movimento della slitta.

avatarjunior
inviato il 17 Giugno 2020 ore 17:03

Grazie Andrea_g, sei stato chiarissimo.
Maurizio

avatarjunior
inviato il 17 Giugno 2020 ore 18:57

Aggiungo anche che le lenti macro hanno un rapporto 1:1 con il soggetto soltanto ad una dato punto di messa a fuoco, cambiandolo come dice Andrea_g, cambi la dimensione del soggetto.

La slitta appunto la usi per non toccare la messa a fuoco, che lasci con il rapporto massimo 1:1.

potresti abbandonare la slitta se avessi delle protesi robotiche alle braccia MrGreen quelle sono precisissime!

Più è spinta la macro più ti accorgi di quante piccole cosucce ti faranno impazzire

avatarjunior
inviato il 17 Giugno 2020 ore 20:30

potresti abbandonare la slitta se avessi delle protesi robotiche alle braccia


Oppure costruire un sistema di demoltiplicazione con ruote dentate che trasferisca poi la rotazione alla ghiera MAF con una cinghia.
Vado a riesumare il Meccano....

avatarjunior
inviato il 17 Giugno 2020 ore 20:50

La differenza fondamentale è he su un obiettivo macro una modifica della messa a fuoco si ripercuote sul rapporto di ingrandimento. La slitta micrometrica invece evita tale problema modificando la distanza del sensore dal soggetto
Modificando la distanza del sensore dal soggetto si ha ugualmente una modificazione del rapporto di ingrandimento (è una questione di ottica geometrica elementare!). La slitta, rispetto alla messa a fuoco manuale su punti singoli permette una minore variazione del rapporto di ingrandimento e questo semplifica il lavoro del sw di focus stacking.

avatarjunior
inviato il 18 Giugno 2020 ore 16:10

La slitta, rispetto alla messa a fuoco manuale su punti singoli permette una minore variazione del rapporto di ingrandimento


detto niente!

user12181
avatar
inviato il 21 Giugno 2020 ore 5:19

Questo può essere interessante, l'autore di Zerene stacker dice che per fare stacking di solito funziona meglio la ghiera di messa a fuoco.

www.zerenesystems.com/cms/stacker/docs/troubleshooting/ringversusrail

avatarjunior
inviato il 21 Giugno 2020 ore 7:36

Nella slitta micrometrica non sussiste il problema della variazione del rapporto di riproduzione e deformazioni prospettiche in quanto traslando punto nodale e piano del sensore, passatemi la semplificazione, è come se facessi tante fettine che poi il software ricompone per la sola parte a fuoco.... Se voglio essere pignolo eliminando di fatto la prospettiva è come se schiacciassi il soggetto su un piano... tecnica imprescindibile per alti rapporti di riproduzione.
La tecnica di variare la messa a fuoco (per ottenere migliori risultati è opportuno che sia gestita da un software che automaticamente varia la ghiera a step fissi) può provocare il problema della variazione del RR. Questo perché la stragrande maggioranza degli obiettivi per macro, al fine di non variare le dimensioni usano il "trucco" di diminuire la distanza focale lavorando alle brevissime distanze come degli zoom... Contenendo il RR l'effetto di limita e si riesce a gestire in post. Un ottica che mantiene costante la lunghezza focale è il nikkor 105 f4, però in macro spinta sfido chiunque a usare la MF senza spostare la macchina...

avatarjunior
inviato il 21 Giugno 2020 ore 8:16

Nella slitta micrometrica non sussiste il problema della variazione del rapporto di riproduzione e deformazioni prospettiche
Non è vero, si legga il link del post sopra e di vedano le foto accluse come esempio. Tutti i sw per ottenere lo scatto finale correggono le dimensioni dei singoli fotogrammi perchè i rapporti di riproduzione singoli sono diversi tra loro. Se si usa Combine ZP si possono anche leggere i rapporti di riproduzione dei singoli scatti mentre il sw li elabora; Helicon focus invece è rmolto più rapido e l'immagine si forma visivamente sotto i nostri occhi, ma dopo che ogni singolo scatto è stato corretto per rr e prospettiva. Per quanto riguarda la macro spinta è ovvio che una slitta micrometrica permetta una messa a fuoco corretta assolutamente non comparabile con la MF manuale.

avatarjunior
inviato il 21 Giugno 2020 ore 9:41

Zerene è un ottimo software per il montaggio dei fotogrammi ma nel link citato a mio parere tirano un po' troppo l'acqua al loro mulino....
Utilizzando un obiettivo immagino a tutta apertura (f4,5) con la scusa di avere lo sfondo sfocato è inevitabile su una lunghezza di 9 cm che l'unico sistema per avere un risultato decente sia quello di intervenire sulla messa a fuoco.
Sul discorso del rapporto di riproduzione finché siamo sulla dimensione del centimetro la slitta sicuramente è sfavorita perché si perde un po' di compensazione data dalla diminuzione della focale con la messa a fuoco molto ravvicinata. La slitta è efficace è vincente quando scendiamo sotto il millimetro, quindi per altri rapporti di riproduzione. Con l'assotigliarsi della zona di nitidezza ad alcuni decimi di millimetro l'unico sistema è spostare la fotocamera. Se la base di un pistillo è grossa un mm, sposto per assurdo di un cm la fotocamera, andrà fuori fuoco ma la base gemella che sarà a fuoco sul sensore avrá la medesima dimensione. Sono geometricamente due triangoli simili con il vertice nel punto nodale che viene traslato. Purtroppo spiegarlo a parole è complicato, visto su carta è immediatamente comprensibile...

avatarjunior
inviato il 21 Giugno 2020 ore 20:41

se posso vorrei chiedere : quale migliore software in ambiente Mac ?
grazie e scusate la piccola divagazione.

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2020 ore 21:14

Tra Zerene Stacker ed Helicon Focus non ho ancora deciso. Li ho installati entrambi in versione trial e li sto provando. Zerene mi pare faccia un lavoro migliore. Helicon ha un'interfaccia più piacevole da usare.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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