| inviato il 07 Giugno 2020 ore 11:09
Ciao a tutti,
Anni fa, a causa di un incidente, ho subito la frattura del nervo ottico con relativa perdita della vista dell'occhio sinistro.
Di conseguenza il mio campo visivo è diventato monoculare, con un angolo di circa 120/130° orizzontale e circa 120° verticale, cambiando completamente la visione delle cose.
Il mio cervello ora registra le immagini con una dimensione differente da prima (circa 4/3), dopo anni mi sono abituati, non percependo più la differenza, differenza che però rimane nell'utilizzo delle ottiche, in quanto la resa è diversa da quello che vedo.
Scatto solo con ottiche fisse, accetto pareri e consigli sulle focali più adatte per restituirmi ciò che vedo.
Un saluto e grazie a tutti.
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| inviato il 04 Agosto 2020 ore 13:55
Butto lì qualche pensiero, anche per riportare in evidenza il topic.
Cercando, con l'immaginazione, di capire il problema, mi verrebbe da dire che forse una focale un po' più lunga rispetto a quella canonica che avresti usato in una situazione simile, possa offrirti la sensazione di restringimento del campo inquadrato.
Es. Metti che una foto l'avresti fatta con un 50, magari un 85 ti restituisce una sensazione analoga a quella che percepisci.
Da un altro punto di vista (anche se mi rendo conto che sfocia in un consiglio opposto  ), se tu volessi cercare di simulare la perdita di tridimensionalità che avverti, allora potresti cercare di utilizzare diaframmi piuttosto chiusi, oppure croppare una parte dell'immagine ottenuta da una focale inferiore.
Inoltre, se proprio vuoi che la foto rispecchi la tua visione della realtà, forse potrebbe risultarti più congeniale un taglio 4/3 dell'immagine finita.
Sempre che io abbia capito il problema....
Un saluto cordiale! |
| inviato il 04 Agosto 2020 ore 14:03
Non credo che la visione monoculare sia l'unico fattore da considerare: io ad esempio vedo abbastanza (si comincia a sentire l'età) bene con entrambi gli occhi, ma vengo colpito da particolari relativamente piccoli, tanto che scherzando dico di vedere "ad 85mm" ed è quella la focale che mi restituisce una immagine conforme alla mia percezione. Dai post passati proprio qui sul forum ne era scaturito che oltre alle questioni "geometriche" su angoli di campo e diagonali del sensore, anche tra noi alcuni vedono a 100 mm ed altri a 24, spaziando dal mediotele al grandangolo, ed esulando quindi completamente dalla fisiologia del campo visivo
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| inviato il 04 Agosto 2020 ore 15:10
Ciao Giovanni, ciao Marco
Ultimamente sto scattando con varie lunghezze focali e alla fine cerco sempre il formato quadrato o similare.
Per spiegarmi meglio, ciò che vedo o percepisco durante lo scatto, di rivela poi differente dal file.
Credo sia una causa/effetto dell'angolo di campo che mi manca. |
| inviato il 16 Agosto 2020 ore 14:32
Buon pomeriggio Marco,
non sono uno specialista titolato in merito, ma credo, come ti è già stato opportunamente suggerito, che le focali intermedie : da 30 a 70 mm, siano quelle a procurarti i problemi peggiori.
Per cui opterei o per i grandangoli più o meno spinti, con diaframmi molto chiusi per la tridimensionalità o, per i medio tele da 85 mm in su, ma anche un 70-200 adeguatamente allungato, per avvicinarsi il più possibile all'angolo di campo espresso dalla tua vista,l chiaramente regolandosi a seconda dei casi da ritrarre.
Inoltre, ma pure ciò è stato già portato alla tua attenzione, sceglierei prima dello scatto il formato di ritaglio 4/3, sempre per restare in tema. Forse tali accorgimenti potrebbero essere sfruttati in sinergia, a seconda dei casi, per un risultato più congeniale.
In ogni caso colgo l'occasione per congratularmi per i tuoi scatti, davvero meritevoli di menzione. Buona domenica. |
| inviato il 16 Agosto 2020 ore 14:55
Ciao Alberto, ti ringrazio molto per aver partecipato alla discussione che ho aperto.
Anche se sembra banale, per vive una dimensione visiva differente, la percezione cambia non poco.
Ti ringrazio anche per l'apprezzamento alle mia foto. |
| inviato il 16 Agosto 2020 ore 20:21
Forse una ML a prescindere ti aiuta perché puoi decidere il formato già in composizione e nel mirino vedi esattamente il formato scelto. |
| inviato il 16 Agosto 2020 ore 20:55
Grazie Paride, pensavo proprio di provare con il sistema mirrorless.
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| inviato il 16 Agosto 2020 ore 21:35
ciao Marco.
nella visione binoculare compartecipano cervello e due occhi, ovvero la visione non è solo ottica ma senzienza ad uso degli organi.
La visione rapportata ad un full frame corrisponde ad un angolo di campo di un 20mm circa in un formato simile al 3:2. Quando invece ci si concentra molto su un particolare si utilizza la fovea, e tale visione è simile a quella che otteniamo con un 200 - 300mm.
Per tale motivo si può dire che il nostro modo di vedere ha un taglio simile a quello di un 3:2 con zoom 20 - 200mm.
Nel tuo caso cambiano fisicamente 2 aspetti, i quali ti introducono 3 differenze rilevanti.
. La prima cosa è che il tuo angolo di visuale non è + un elissoide come accade nella visione binoculare, ma un cerchio.
Ne consegue che il formato quadrato ricalca molto meglio il tuo modo di vedere rispetto al rettangolo 3:2.
. Altro aspetto, il tuo angolo di campo (ad occhio fermo) sarà circa 43mm rispetto ai 20mm, (se l'occhio fosse sano) quindi tornando sull'analogia con la macchina, la tua visione somiglierà molto a uno zoom 43 - 300 su formato quadrato.
. La percezione delle distanze ti viene in aiuto con la prospettiva, non più con lo sfasamento delle figure mediante la stereoscopia. Ma su questo aspetto hai un "vantaggio" rispetto a chi ha la visione binoculare. Infatti di norma la fotocamera è sempre monoculare, quindi in tal senso la tua differenza di visione tra te e macchina è inferiore.
Sempre se vuoi ridurre la differenza tra il "come vedi" e il "come fotografi", considera che i diaframmi molto aperti, specie all'allungarsi della focale, non hanno alcun riscontro effettivo, nè in chi vede in mono, nè in chi vede in stereo.
Tanto per intenderci, già lo sfocato di un 50mm a f2.8 è qualcosa di non raggiungibile (mai) dall'umano, neanche sotto l'uso di farmaci che causano midriasi, figuriamoci un 100mm f 2.0 ecc... Ma come dicevo questo non è un problema relativo solo nella visione mono ma anche in quella stereo. |
| inviato il 17 Agosto 2020 ore 7:24
Ciao Ooo, quindi, la tua versione va a confermare quello che pensavo, realizzo una visione molto più quadrata delle cose.....corretto.
Ero un smante della paesaggistica, utilizzavo prevalentemente ottiche grandangolari e il risultato che avevo, soddisfare sempre ciò che avevo visto.
Ora quando scatto, mi ritrovo ad utilizzare focali più lunghe, 50 mm in su e poi tendo molto a rettificare in formati tendenzialmente quadrati.
Faccio questo, perché il risultato che ne consegue, appaga la mia visione di equilibrio visivo.
Grazie per le precisazioni che hai riportato.
Marco |
| inviato il 17 Agosto 2020 ore 15:14
ok,
detto questo, scegli tu se fartene una ragione di vita dalla quale non sgarrare o vivere la novità in modo più elastico.
Per quanto ho scritto sopra, sembrerebbe che le foto in verticale non dovrebbero esistere, tantomeno per chi ha visione binoculare, invece esistono eccome. |
| inviato il 18 Agosto 2020 ore 10:19
"Scatto solo con ottiche fisse, accetto pareri e consigli sulle focali più adatte per restituirmi ciò che vedo."
Fatti prestare da qualcuno un 24 - 70 montato su una Fx, e fatti delle prove da te per decidere la tua focale giusta.
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| inviato il 20 Dicembre 2023 ore 9:04
Innanzitutto dispiace per la perdita dell'occhio, ma vorrei capire meglio. Perche', riflettendoci, mi sembra piu' un falso problema, almeno in campo fotografico.
Come qualcuno ha gia' detto, la fotografia e' monoculare.
All'atto pratico non dovrebbe cambiare nulla, perche' in fase di ripresa guardi con un occhio solo dentro il mirino. Tutto quello che vedi con quell'occhio, verra' esattamente nella foto.
Ognuno poi sceglie la focale preferita, che si ritrova o che ritiene opportuna alla composizione, indipendentemente se ha un occhio solo, daltonico, miope, cataratta o qualsiasi altro disturbo visivo. Inoltre con la focale, non cambiano solo i gradi d'inquadratura, ma pure il rapporto d'ingrandimento che sfalsa in ogni caso la vista"reale", cosi' come il "magico sfocato", il polarizzatore o le acque setose.
Insomma, una cosa e' guardare coi propri occhi/o e un'altra e' fotografare, dove di occhi ne basta uno solo, mentre di fantasia non ne basta mai
PS: Anch'io, praticamente, ho la visione monoculare (occhio pigro, il cervello mi fa vedere solo con quello buono)
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