| inviato il 03 Giugno 2020 ore 21:04
Ho un nome e un cognome e l'espormi con esse opprime i miei pensieri e i miei pareri. Non sono × per cui non posso dire che presentarmi con trasparenza renderebbe tutto più bello e semplice. C'ho provato ma non è così. Mi metto una maschera, che in sto periodo se ne trovano anche di belle e modaiole, e intervengo ove davvero sento l'esigenza di di farlo. Non sono un professionista, grazie al cielo, mi spiacerebbe inquinare la mia passione con le esigenze di mercato e le rincorse che ne conseguono. Rispetto il professionista ma solo quello che rispetta l'appassionato con la consapevolezza che il suo mestiere ha subito l'evoluzione come qualsiasi lavoro nel mondo e non lo incolpa per la sua crisi di settore. D'altronde oggi si vive di immagine, nulla si è se alle spalle non si ha un immagine. Dalla pop star passando per il giornalista TV, dalla bella copertina del più importante magazine all'annuncio su Ebay, nulla risalta se non c'è un'immagine. Ergo, siamo bombardati del tutto e fare la differenza è dura. Come disse un buon amico,amante del cinema e della sua fotografia, del bello e del preciso “…il mondo non ha bisogno delle vostre fotografie, ha bisogno di storie ben raccontate. Di scatti emozionanti, di un pensiero che da forma allo scatto. Perché in quel piccolo click può esserci tutto, o niente. Sta a voi…” fare del mezzo il risultato. Perché non c' è nulla da fare. Non credo a chi dice “io fotografo per me stesso” perché questo vuol dire soffrire di un bipolarismo artistico. Qualsiasi azione tu faccia è subordinata ad una conseguenza, ad una volontà, e al momento in cui si parla di arte, la tua volontà è quella di esprimere. Dato che suppongo che l'espressione necessiti di un interlocutore, la stessa è fatta per chi osserva nel nostro magico mondo di luce, o di chi ascolta nel complesso mondo dei suoni. Avrò piacere ad esprimere emozioni quando vedrò uno scatto stupefacente, e altrettanto disprezzo quando vedrò riempire di complimenti un fotografo di poppe e chiappe fotografate solo perché c'è un pulsantino su una macchinette che gli permette di farlo. E' giusto dire che certe foto fanno ca**re, nel rispetto e difesa di chi fa lo stesso genere con passione e buon gusto. Chi ha effettuato la foto dall'effetto lassativo è giusto e rispettoso che comprenda il margine di miglioramento che potrebbe valutare di affrontare. Ti ringrazio per aver dato voce ai miei pensieri, certo che incontrano anche i tuoi se sei arrivato sin qui. |
| inviato il 03 Giugno 2020 ore 23:08
Benvenuto Alaska! Ognuno ha la una propria maschera, chi nel forum, chi nella vita reale. Essere se stessi econvivere con una società fatta di cose finte e che vive di immagine e immagini è veramente difficile, anche se non impossibile =) “ Qualsiasi azione tu faccia è subordinata ad una conseguenza, ad una volontà, e al momento in cui si parla di arte, la tua volontà è quella di esprimere. Dato che suppongo che l'espressione necessiti di un interlocutore, la stessa è fatta per chi osserva nel nostro magico mondo di luce, o di chi ascolta nel complesso mondo dei suoni. „ Nonostante si vive in una società bramosa di consensi e apprezzamenti per il gusto di farsi notare e diventare popolari, si può esprimere la forma d'arte anche per se stessi, e lì si è interlocutori di se stessi. Il problema della forma d'arte è che l'artista fa fatica ad essere apprezzato dalla massa, anzi molto spesso l'artista si deve piegare ai gusti della massa. E questo succede quando sono i soldi a comandare e non il gusto dell'arte e la possibilità di espressione di sè. Parlo principalmente del mondo della musica, l'ambito fotografico conosco poco. Buona permanenza! |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 9:25
Mi piace il tuo pensiero e lo condivido in tutto |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 13:07
Grazie molte a voi! |
user90373 | inviato il 05 Giugno 2020 ore 22:59
“ @ Mr. Alaska Non credo a chi dice “io fotografo per me stesso” perché questo vuol dire soffrire di un bipolarismo artistico. Qualsiasi azione tu faccia è subordinata ad una conseguenza, ad una volontà, e al momento in cui si parla di arte, la tua volontà è quella di esprimere. Dato che suppongo che l'espressione necessiti di un interlocutore, la stessa è fatta per chi osserva nel nostro magico mondo di luce, o di chi ascolta nel complesso mondo dei suoni. „ Sono d'accordo però, per il momento, artisti ed arte li considero attori di una più complessa messa in scena. |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 8:51
Osservazione sottile, grande Ettore! |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 16:26
“ Sono d'accordo però, per il momento, artisti ed arte li considero attori di una più complessa messa in scena. „ Sono d'accordo. Complice i mezzi di comunicazione di massa e la sfrenata concorrenza volti a guadagnare più soldi. Ok guadagnare, ma l'arte dev'essere limitata ad essa e non guardare anche gli artisti... Anche se sulla fotografia fenomeno di questo tipo si verifica poco. Si vede più nello spettacolo e nella musica. |
user90373 | inviato il 06 Giugno 2020 ore 16:47
“ @ Jug Anche se sulla fotografia fenomeno di questo tipo si verifica poco. Si vede più nello spettacolo e nella musica. „ Considero arte ed artisti un fenomeno trasversale, per questo sono piuttosto riottoso a considerarli una manifestazione circoscritta ad un solo campo. O si parla di fotografia e fotografi in sensu stricto o di arte ed artisti in senso lato. |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 21:55
Il pippone lo tralascio, preferisco notare che hai buon occhio fotografico. |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 17:35
Sei il benvenuto Alaska, ti auguro buona permanenza. Un saluto fiore. |
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