| inviato il 03 Giugno 2020 ore 20:14
Salve, avete esperienze con questo prodotto? E compatibile con un tamron 70-300?grazie |
| inviato il 03 Giugno 2020 ore 20:53
per definizione un 70-300 non è una lente che puoi moltiplicare. |
| inviato il 03 Giugno 2020 ore 20:59
ciao Matteo,scusa ma sono totalmente inesperto puoi spigarmi meglio?
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| inviato il 03 Giugno 2020 ore 21:58
Sono moltiplicabili gli zoom, o ancor meglio i fissi, di buona luminosità (e qualità) perché con un moltiplicatore 1.4x perdi 1 stop di luminosità e con il 2.0x perdi 2 stop.
I 70-300 sono generalmente f/4-5.6, quindi perdendo uno stop o due andrebbero ad avere luminosità massima di f/8-f/11, troppo poco per avere risultati accettabili (ammesso che la fotocamera riesca a focheggiare, di solito le fotocamere arrivano a mettere a fuoco al massimo a f/8, e non tutte).
Un accettabile compromesso si può ottenere in casi particolari, ad esempio con il moltiplicatore kenko 1.4x e il nikon 70-300 AF-P, ma sono casi sporadici e i risultati accettabili solo con buona luminosità:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3417022
Per rispondere alla tua domanda, non credo il Tamron 70-300 sia moltiplicabile con un 1.4x, sicuramente non lo è con un 2.0x.
Ciao. Luca |
| inviato il 03 Giugno 2020 ore 23:12
Sono pochissime le ottiche che reggono, senza notevoli perdite lato ottico e af un 2x ( solitamente teleobiettivi molto costosi .... e in cui la progettazione dei 2 elementi si e' sviluppata in tandem) - non sono molte le ottiche che reggono 1.4x - pochissimi zoom ( ad esempio il Canon 100/400 is2) - ergo: 2x sul 70/300 da te citato, otticamente e' un' eresia - 1.4x, ammesso che lo regga e' .... caldamente sconsigliato - non a caso, sul Canon 70/300 usm2 ( decisamente migliore del Tamron) e' proprio impossibile montare un moltiplicatore ( ho il kenko 300 fgx pro 1.4x che non e' proprio malaccio ... rende + o - come il corrispondente Canon serie II ) - in sostanza se hai un corpo dai 20 mpx in su ... conviene croppare |
| inviato il 03 Giugno 2020 ore 23:14
@Sam duplico un Tamron VC 70-300 Nikon con un Kenko Teleplus 2x vintage, molto meno evoluto del Kenko che hai in mente. A f/11 sulla Sony A7R FF (quindi 600 mm reali) non è possibile fotografare senza un appoggio o un cavalletto. Le prestazioni ottiche decadono, ma non come decade un Nikkor 80-200 a f/2.8.
Su cavalletto è meglio a f/8, non darti pensiero per la diffrazione. Messa a fuoco manuale LiveView. |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 2:43
Per mía esperienza meglio non andare oltre 1.4X peró solo con lenti di qualitá. |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 5:21
@Tornado “ meglio non andare oltre 1.4X peró solo con lenti di qualitá. „
Immagino che per lenti intendi obiettivi, non le lenti del Kenko. Non necessariamente. Nel senso che con un obiettivo "medio" come può essere lo zoom Tamron in questione, più chiudi il diaframma e meglio funziona il duplicatore 2x. La diffrazione comincia a diventare un problema a f/22, a f/32 si avverte ancora di più. Chiudendo il diaframma si attenuano quasi tutte le aberrazioni. Però il ricorso al cavalletto è obbligatorio.
Questo è un esempio del Tamron a 300 mm montato col Kenko 2x su una Nikon 1 J5. Il sensel è 2.37 µm, 20 Mpx BSI, è un sensore Sony migliore di quello della A7R4 (3.76 µm). Oltretutto fa uso della parte centrale, vantaggio non indifferente.
L'estintore sta dietro la vetrata di una tromba di scale fra i 40 e i 50 m di distanza. La lunghezza focale equivalente FF è 1632 mm. Quando si testa la risoluzione di un sistema è meglio affidarsi a caratteri piccoli e lontani. (La definizione è abbastanza danneggiata dal duo postimage-server Juza).
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| inviato il 04 Giugno 2020 ore 11:12
Qui si sta facendo confusione...
La diffrezione non parte a f22, ma parte ben prima. Nello specifico dipende dalla densità del sensore, se siamo su apsc è già inutile andare oltre f10\f11.
Onestamente la foto che hai postato non dice molto, la resa è pessima e il semplice fatto che si riesca a moltiplicarlo non dice nulla. |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 13:46
Capito... Quindi per l'avifauna l'unica soluzione è comprare un 600mm |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 13:50
no ti basta comprare una lente tipo il sigma 150-600 contemporary o sport che a seconda del tuo budget ti danno molte possibilità.
Per fare fauna ti serve una lente sì nitida, ma soprattutto con un buon af, il tuo 70-300 tamron sarebbe già inadeguato usato liscio, figurarsi moltiplicato. |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 14:08
Dal momento che avete postato il link di un mio precedente 3D, vi posso dare alcune delucidazioni in merito alla possibile moltiplicazione con Kennko 300Pro. Personalmente non sono andato oltre 1.4x con il AF-P 70-300. Come già detto/discusso/provato i risultati sono assolutamente più che soddisfacenti. Con il Tamron 70-300 VC, i risultati sono mediocri se la macchina non consente una regolazione fine dell'autofocus. Va regolato alla perfezione.
@Matteo N. - La diffrazione dipende anche dalla lughezza focale della lente. C'è una vecchia regola: Focale/4. |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 14:19
Sì comunque al di là di tutto il fatto di moltiplicare un 70-300 a prescindere dalla resa resta problematico per via dell'af che sicuramente perde molti colpi o cessa del tutto di funzionare. Il fatto di avere focali molto lunghe con un af deficitario sostanzialmente ti limita a far giusto due scatti di paesaggio e stop, quindi il fatto che si possa non implica che abbia senso. |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 14:43
@Matteo la diffrazione c'è sempre, anche a f/1.2. Capire la diffrazione comporta avere una certa preparazione scientifica. Sperimentalmente la diffrazione comincia a dare fastidio a f/22, anche sulla Phase One da 100 Mpx (prove fatte).
Ho postato un 1632 mm per dare un esempio di caso peggiore, il TIFF originale è nitido. Mòntati un duplicatore sul tuo 210 mm. Ti conviene usare la Canon 7D perché il sensel è più piccolo della 5DIV e il crop è 1.6. Ammettendo di montare un duplicatore: 210*2*1.6=672 mm FF eq. Per esercizio calcolati quanto devi croppare per arrivare a 1632 mm. Poi torna e facci vedere... |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 15:37
Come dice giustamente Valgrassi, la diffrazione è sempre presente, ma nel contempo ad aperture maggiori abbiamo il problema delle aberrazioni cromatiche. Il punto di equilibrio ( spannometricamente parlando) si trova applicando la formulina che si usava sulla pellicola f=L.Focale/4, funziona abbastanza bene se mantieni un "foro" di diametro relativo al diaframma tra 4 e 6mm (lo trovi invertendo la formula D=L.Focale/apertura Diaframma). Ovviamente le corte focali (<50mm) ne saranno svantaggiate. Mediando bene riesci ad avere il giusto compromesso tra nitidezza e PdC. |
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