| inviato il 25 Maggio 2020 ore 10:00
Wow  starei ore a leggere questi racconti.. quella era fotografia allo stato puro.. spettacolo! |
| inviato il 25 Maggio 2020 ore 10:46
@Alessandroprof
PS: una Vitoret D e una VitoBL le ho ancora, in perfetta forma. Purtroppo è tanto che non le uso. |
| inviato il 25 Maggio 2020 ore 13:55
@Palgiam - la mia Vitoret D è ancora perfetta e funzionante, eccola qua:
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| inviato il 25 Maggio 2020 ore 15:43
Aggiornamento - Ho visto ed elaborato i file RAW (NEF) di entrambe le fotocamere (D7500, D500) e sono rimasto significativamente stupito dalla loro qualità. A livello tecnico le immagini di entrambe le fotocamere sono assolutamente uguali e dal punto della lavorabilità forse un pochino superiori adirittura alla D750. Quindi in conclusione penso che opterò per la D7500.... con quei 600€ di differenza mi compero una lente.
In effetti la D500 (a dire il vero l'ho provata in negozio per 5 min.) ha una costruzione più professionale, ma anche aggiunte tecnologiche, che non utilizzerò, per me non indispensabili. La D7500 per contro (a parte il prezzo inferiore) ha la stessa disposizione dei comandi della D750, anche se non è presente accopiamento AI/AI-S.
@Peda - mi hai inviato delle bellissime foto, complimenti. Mi hai fatto vedere il comportamento con il grandangolo e contrasti spinti, e questo ha fatto pendere la bilancia verso la D7500. Ti ringrazio ancora per la disponibilità. |
| inviato il 25 Maggio 2020 ore 16:17
Figurati Alessandro, visto che me le hai chieste mi è sembrato il minimo.
Contento che ti siano state utili per scegliere.
Vedrai che ti troverai bene  |
| inviato il 25 Maggio 2020 ore 16:41
Sono contento per la tua scelta, visto che ti ha convinto. Certamente comunque cadi in piedi perché anche la D7500 non scherza.
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| inviato il 25 Maggio 2020 ore 18:02
Sempre OT, poi non mi dilungo oltre:
a chi interessasse c'è una bella pubblicazione che riporta la produzione italiana, non so se tutta ma certamente "tanta":
Mario Malavolti_La produzione delle fotocamere italiane
la si trova facilmente tramite google, scaricabile in formato pdf (oltre 300 pagine). |
| inviato il 25 Maggio 2020 ore 18:44
Grazie Palgiam, scaricherò certamente quella pubblicazione. Comunque da quanto ricordo la produzione made in Italy degli anni '70 era abbastanza scarsa, almeno per quanto si vedeva nei negozi dalle mie parti. Zenza-Bronica a parte, si vedevano compatte stile Ferrania, che non erano il massimo. Ma forse ricordo male....
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| inviato il 25 Maggio 2020 ore 19:05
La produzione italiana è praticamente cessata a metà/fine anni 60, escludendo appunto un certo numero di "macchinette" di modesto/scarso interesse.
Ma di contro è stata molto interessante e qualitativamente anche elevata (le varie Condor, Gamma, Sogno, Rectaflex ecc.) certamente in buona competizione anche con marche di prestigio.
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| inviato il 25 Maggio 2020 ore 19:12
Infatti, le macchinette che si vedevano per i negozi ricalcavano, in un certo modo, lo stile Kodak Instamatic a cartuccia... era la moda del momento. Fotocamere minimali, con ottiche spesso in plastica e costruzione molto povera. |
| inviato il 25 Maggio 2020 ore 19:40
Vedrai dal quel opuscolo che la produzione è stata ben altra.
Peccato che parecchi marchi corrispondevano a modeste officine che quando il mostro "Japan" ha cominciato a farsi sentire sui mercati internazionali, probabilmente non hanno potuto sostenere la competizione e non certamente per la qualità espressa dai loro prodotti.
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| inviato il 25 Maggio 2020 ore 20:01
Ritornando ai nostri tempi, il mercato "Japan" (costruito in cina...) è diventato egemone. L'offerta è sin troppo ridondante e crea confusione, a causa dei modelli sfornati con cadenze troppo ravicinate e con spesso modeste innovazioni. Poi c'è anche da dire che attualmente tutti i prodotti soffrono di obsolescenza programmata, chi più chi meno.... Per come sono costruite le fotocamere oggi, potrebbero funzionare per 40 anni senza problema alcuno, ma ciò va a scapito dei produttori..... |
| inviato il 25 Maggio 2020 ore 20:35
E' la legge del consumismo applicata al settore che ci interessa, ormai prettamente elettronico, già per definizione a rapida obsolescenza.
Se poi consideri che anche anche l'elemento essenziale -il sensore (cmos)- si basa ormai su una tecnologia alla frutta per sfruttamento, da tutto ciò non possono che derivare prodotti quasi solo "ripetitivi", le cui uniche novità si limitano a qualche piccolo miglioramento funzionale (che taluni -vedi Fuji- addirittura erogano attraverso nuovi firmware) o con numeri di sola promozione, tipo millemille iso di qualche reflex che, poi nella pratica quando li usi?
Va di per se che se confronti i risultati ottenuti con fotocamere dello stesso comparto -una di oggi e l'altra di qualche anno fa- sostanzialmente ci trovi ben poche differenze, se ne trovi.
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| inviato il 25 Maggio 2020 ore 20:46
Infatti, concordo con te Palgiam. In effetti anche il mio desiderio di comperare un corpo macchina nuovo e più performante, nasce anche dal fatto che la mia D5300 va fuori garanzia Nital a metà agosto.... |
| inviato il 25 Maggio 2020 ore 20:55
Beh con la D7500 -rispetto alla tua- qualche differenza di sostanza c'è. |
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