| inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:04
Una telemetro è una telemetro! |
| inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:09
“ Olympus per lo stabilizzatore. „
“ Lo stabilizzatore è Minolta non Olympus. Altra cosa reputata inutile dal duo conservatore dell'era digitale. „
Nel 2003 con la DiMAGE A1 Minolta introduce l'ennesima innovazione: il primo sensore di fotocamera digitale con funzione anti vibrazione. Prima mondiale dello stabilizzatore sul sensore visto che quello sull'ottica esisteva già da parecchi anni in casa Canon. La DiMAGE è stato l'ultimo modello di fotocamera ad essere marchiato Minolta.
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| inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:14
La prima digitale mirrorless: Epson R-D1 |
| inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:15
Sigma Foveon |
| inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:21
Non è facilissimo rispondere, praticamente ogni marchio ha le sue innovazioni: Minolta per l'ibis, Olympus per l'ibis a 5 assi, Fujifilm per il sensore X-Trans e il mirino ibrido ottico-elettronico, Pentax per il pixel-shift e la simulazione del filtro, Panasonic per il Dual-Is e il post-focus, Sony per le Mirrorless Full Frame la RX1 e il sensore staked, Sigma per il sensore Foveon, Leica per la M Monochrome e la Q, ecc. |
| inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:28
La prima reflex a pentaprisma messa in commercio al mondo è stata la Rectaflex di Telemaco Corsi, geniale imprenditore romano che alla Fiera Campionaria di Milano del 1946 aveva presentato la prima fotocamera reflex 35 mm a pentaprisma della storia.
Il pentaprisma, anche se era già stato brevettato già nell'Ottocento, fu introdotto per la prima volta dalla per l'epoca rivoluzionaria Rectaflex italiana, subito seguita dalla Contax S nel 1949.
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| inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:36
La fotocamera più innovativa della storia, probabilmente è stata la Leica I. |
| inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:44
Va beh, Thinner5, ma se parliamo di Storia della fotografia è quasi tutta una questione Leica-Kodak-Zeiss... (anche Schneider-Kreuznach e Hasselblad, ma meno).
Sul digitale, la storia è un po' differente... |
| inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:47
Non è proprio così partendo solo dal 900:.
All'inizio del 900' GRAFLEX introduce sul mercato la prima reflex di un certo successo. E' l'antesignana della HASSELBLAD (che è una reflex), certamente, non la reflex formato 135 che intendiamo noi. Ma è una reflex.
Negli anni 30' è stata LEICA a sconvolgere il mondo con una fotocamera che utilizzava la "piccola" pellicola cinematografica.
Poi alla fine degli anni 30' CONTAX prima (36') e MINOLTA poi (37') arrivano a realizzare una range finder con il telemetro incorporato nel mirino (e non separato, come era d'uso allora). La prima con la sua CONTAX II° formato 135, la seconda con la sua MINOLTA AUTO SEMI (formato 120 in 4,5X6) .
Pensate che la grande casa LEICA ci arriverà solo nel 54' con la sua M3...
Ma una rivoluzione di non poco conto avviene proprio in Italia nel 46', quando il geniale Telemaco Corsi presenta la sua Rectaflex alla Fiera Campionaria di Milano del 1946: la prima fotocamere reflex a pentaprisma. Quella che generazioni di fotografi useranno in futuro per oltre 70 anni.
Arriviamo poi agli anni 60' dove NIKON e subito dopo MINOLTA introducono il TTL e cioè la possibilità di esporre con un sensore esposimetrico che vede la stesa luce che il fotografo vede dal mirino e, nel frattempo, si inventano anche il TTL per l'esposimetro, nonché l'esposizione automatica.
Nel frattempo è nata la NIKON F che non sarà l'ultimo grido tecnologico del tempo, ma che per i numeri venduti diventa assolutamente l'indistruttibile "maggiolino" dei fotografi del tempo.
Passiamo, nel frattempo per genialità come quella della MINOX che nel 37' crea una fotocamera da "spie" che tutt'ora è assolutamente moderna e la straordinaria.
Ma non dimentichiamo la tutta italiana, e forse ancor più geniale, GAMI 16 della Officine Galileo di Genova.
Quest'ultima nel 54' è dotata anche di un esposimetro ad estinzione, con dimensioni non molto più grandi della minuscola MINOX, ma con un formato pellicola decisamente più grande).
Negli anni 60' arriva il sistema HASSELBLAD. Non è una rivoluzione, ma è un segno importante nella storia della fotografia per come si svilupperà in modo esponenziale questo sistema.
Giungiamo quindi ad un'altra rivoluzione della fotografia: l'autofocus.
All'inizio degli anni 80' la CONTAX introduce il suo modello AX che consente l'AF grazie ad un originale sistema che sposta avanti - indietro il piano pellicola (un pò come fa il TAP oggi, che però sposta la lente).
Poi dopo alcuni tentativi di fato falliti di altre marche bene note, MINOLTA nel 85' introduce un sistema AF veloce (per il tempo) ed affidabile che di fatto introdurrà in modo diffuso nel mercato l'Auto Focus: E arrivata la MINOLTA 7000 ed il sistema di attacco "A-Mount".
La cose rimangono sostanzialmente in stand by fino alla fine degli anni 90', fatto salvo la cometa CONTAX G che poco dopo introduce l'AF nelle range finder 135.
Ma quando compaiono le prime fotocamere digitali, il ns. mondo incomincia a cambiare completamente connotazione.
Questo grazie a KODAK che in prima battuta si occupa molto dell'argomento.
A questo punto c'è il sensore digitale, ci sono raffiche più o meno velocissime, auto focus più o meno velocissimi, sistemi esposimetrici automatici ...
C'è tutto insomma.
Siamo arrivati?
Pare di no:
Qualcuno 6-7 anni fa introduce un nuovo concetto di fotocamera: la mirror less.
Si prende il segnale dal sensore, non serve un mirino esterno, il mirino è solo un semplice "schermo" che con l'opportuna correzione ottica si vede con l'occhio appoggiato a quello che sembrerebbe un mirino ottico e c'è un schermo per il live view: il vedere in tempo reale cosa si riprende.
E' l'ultima rivoluzione che io conosca, dove SONY (erede di MINOLTA) introduce per prima le ML full frame che fanno davvero la differenza rispetto agli altri sistemi, soprattutto perchè mettono a fuoco sul sensore (eliminando le inesattezza di messa a fuoco) ed utilizzano i mirini elettronici che consento di "vedere anche al buio".
E siamo arrivati ai nostri giorni ...
Tutto il resto mi paiono piccoli aggiustamenti che, per carità, portano sempre più in alto la lancetta della storia della tecnica fotografica, ma non ne fanno la storia.
Almeno a mio parere.
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| inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:55
È una domanda: è stata Canon ad inventare o comunque a dotare per prima una SLR di autofocus?
Grazie
C. |
| inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:59
no.
la prima fu pentax.
canon per un periodo aveva l'autofocus migliore. in quel periodo costruì la sua credibilità e la sua fetta notevole di mercato fino ad allora relegata a comprimaria. |
| inviato il 22 Maggio 2020 ore 17:05
In verità mi pare che la prima ottica AF fu di Nikon, ma era una specie di prototipo. |
| inviato il 22 Maggio 2020 ore 17:20
Dji.... quale colosso fotografico ti permette di fare le foto che fai con un mavic? |
| inviato il 22 Maggio 2020 ore 17:41
La prima fu la CONTAX AX (di ZEISS), ma fu decisamente un flop commerciale.
Così come NIKON e CANON di li a poco.
CONTAX funzionava bene, ma era gigantesca (perchè il sistema funzionava facendo andare avanti - indietro il piano pellicola, non la lente e quindi il corpo era un paio di centimetri più lungo di qualsiasi altro) e non sapevano fare marketing.
NIKON e CANON, in pratica funzionavano poco e male come AF e furono a loro volta un flop.
MINOLTA, invece, con la 7000 introdusse finalmente un AF perfettamente funzionante (secondo i parametri dell'epoca) ed ebbe un gran successo.
Di li a pochi anni fu copiata da tutti gli altri.
Ricordatevi che MINOLTA è stata da sempre una della case più innovative nel panorama mondiale. |
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