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Il problema del "già visto un milione di volte".


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avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 11:50

la questione è che la si fotografa tutti quanti con gli stessi occhi

Luca Bugli, beh, che sia una possibilità è molto probabile.
Pensa a quanti siamo a scattare foto sul pianeta, pensa a quante persone possano pensarla in maniera simile a noi od addirittura allo stesso modo... per la legge dei grandi numeri è una certezza. Magari ci saranno microdifferenze, ma più i numeri sono elevati più le differenze si assottiglieranno.
Continuiamo a scattare le foto come ci piacciono e come le vogliamo realizzare (possibilmente, per chi è interessato/vuole, cercando di migliorarci), se poi altre 1000 o 10000 persone nel mondo fanno i nostri stessi ragionamenti va bene lo stesso. ;-)


Verissimo, ma il mio discorso è sulla quantità, non sulla qualità. Quando sei assalito da migliaia di immagini ogni giorno ( pubblicità, giornali,tv, internet,social media ), ad un certo punto non ci fai più caso. Stessa cosa per la musica: se puoi ascoltarne 1 ora al giorno, te la scegli con cura; ma se vivi in un continuo sottofondo musicale, non ci fai più molto caso. Con le dovute eccezioni ovviamente. E poi c'è il marketing.

...Morale della favola: quando è troppo è troppo.

Watson, credo di aver capito cosa intendi.
Che ogni giorno la quantità aumenti e ci siano sempre meno aree di nicchia fotografica è un fatto e non ci si può fare molto. Con la pittura è più complesso ed è meno difficile incorrere in questo rischio, perchè la pittura implica una certa manualità, con la fotografia invece potenzialmente basta inquadrare e scattare ed in un attimo hai la foto sia che tu sia un Caravaggio o uno che prende in mano una macchina fotografica per la prima volta. Poi, come ben sappiamo, non c'è solo la macchina fotografica in sé, ma ci sono altri fattori, come la focale, la luce, la composizione, il soggetto... etc. etc.
Sui grandi numeri ci saranno tantissime foto brutte, ma aumenteranno anche i numeri di chi saprà fare buone foto e quindi aumenteranno anche i numeri delle foto valide/interessanti. Ok, non ci saranno (e non ci sono) filtri alla base, perché internet permette di pubblicare tutto e di tutto: l'unico filtro che guiderà le nostre scelte sarà il nostro, decideremo quindi se una foto ci piacerà e se la riterremo valida da osservare e studiare o no. Non ci si può fare nulla finché guardiamo solo su internet, ma non è necessariamente un male: a volte si possono scoprire validi autori che magari non avrebbero avuto visibilità.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 14:40

"Ma il problema è cercare il consenso di una massa di ignoranti in giro per il web e non confrontarsi con i fotografi di professione."... Quoto Black!!!

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 14:45

infatti io non uso istagram dove posta chiunque e pure la mia nipotina con foto fatte a caso col cell ha centinaia di likeEeeek!!!

preferisco postare qui su juza e confrontarmi con i miei "simili" :-P

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 14:56

Cosa significa "fotografi di professione"? Che fotografi? Still life? Matrimoni? Naturalisti? Avifauna? Pubblicitari? Siamo poi così sicuri che un fotografo che fa solo still life sia un giudice affidabile per un ritratto? Perché è professionista ed ha la partita IVA è un giudice affidabile ed attendibile? Tutti i fotografi professionisti darebbero lo stesso giudizio sullo stesso scatto? Ne siamo sicuri? Io ne ho conosciuto qualcuno, non tutti a mio modo di vedere erano giudici affidabili per me, anche per cultura e preparazione specifica, pur essendo la maggior parte bravi... Mah... sicuramente un osservatore riesce a giudicare uno scatto meglio del fotoamatore, per il coinvolgimento emotivo che viene a mancare.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 15:02

Belle domande MattewX! Sorriso
Certezze non ce ne sono.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 15:04

Penso che bisognerebbe aver l'umiltà di saper ascoltare chiunque. A prescindere. È molto difficile da accettare. Poi, ovviamente, si prende una strada, uno stile, oppure si sperimenta ok. Ma saper ascoltare, in generale, è sempre una buona cosa. A prescindere dalla partita IVA.

user90373
avatar
inviato il 22 Maggio 2020 ore 15:08

Il problema del "già visto un milione di volte".


Il vero problema, quello che sta a monte, è "il già fatto un milione di volte" perchè una cosa più volte la si fa e più regala sicurezze.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 15:47

Anche quello Ettore è vero per molti.

avatarjunior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:00

Non so se è già stato detto, ma ricordo un racconto di fantascienza scritto da Asimov, o curato da lui in una raccolta, in cui si voleva limitare il diritto d'autore a 10 anni, perché qualsiasi cosa scritta, in un mondo con popolazione numerosa (nel racconto si intende la galassia), sarebbe sempre stata un plagio di qualcos'altro.
A me non secca così tanto vedere foto simili tra loro, e spesso in nome dell'originalità si sacrifica l'estetica.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:04

Se sei del mestiere vedi le cose in modo diverso,non è questione di di partita iva e questo riguarda non solo la fotografia. Tutto sta cosa ne vuoi fare delle tue immagini, se hai delle ambizioni o solo un hobby perché son due campi diversi. L'umiltà dovrebbe averla il fotoamatore di conoscere i propri limiti e non entrare in argomenti che pensa di essere preparato. Dipende dal perché si fotografa, hobby o qualcosa che va oltre.

user90373
avatar
inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:34

@ Vincenzo Virus
C'è chi vola alto e chi radente, sempre volare è.
Dirò di più, il volar nella boscaglia richiede doti che il veleggiatore non ha.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 16:36

Vedi le cose in maniera diversa perché devi "monetizzare" la fotografia, semplice. Quindi in certi ambiti non sei libero come un fotoamatore, perché sei commissionato. Ma essere professionisti non sempre è sinonimo di qualità e conoscenza specifica in altri ambiti fotografici. Se vado in camera di commercio, mi iscrivo all'albo dei professionisti non è che divento un giudice competente in tutti gli ambiti. Soprattutto adesso che col digitale puoi ovviare a molti errori. L'umiltà serve a tutti secondo me. Io fotografo per divertimento, hobby come vuoi, mi sento libero, non ho vincoli e mi piace ascoltare tutte le diverse letture di qualsiasi persona, anche se la ritengo "scarsa", come me d'altronde. Cerco di migliorarmi, talvolta escono cose migliori, altre peggiori, come credo quasi tutti noi fotoamatori. Andare oltre ci si prova, non sempre ci si riesce. Se per "andare oltre"significa migliorarsi, altrimenti non capisco cosa intendi per "andare oltre".

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 17:04

Io ho fatto il musicista di professione, ossia ci ho mantenuto la mia famiglia ( quattro figli!) e, tra colleghi, era normale invidiare il musicista amatoriale, che non deve rendere conto a nessuno e non ci deve campare, mentre invece si diverte e basta.
Ci può essere il discorso della volpe e l' uva, ma, da fotoamatore come sono, posso fare ciò che mi piace, senza committenti o ansia da prestazione.
Poi ci sono amatori di tutto rispetto che, grazie alla loro libertà da vincoli professionali, possono produrre cose notevoli e interessanti.
Credo sia importante avere una giusta autoconsapevolezza: tutto ciò che facciamo per puro piacere ( anche con studio e impegno) può capitare che piaccia a qualcuno. Alla peggio, a noi stessi.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 17:04

torniamo al tema: affondiamo tra foto dello stesso soggetto viste coi medesimi occhi da chi scatta.
una omologazione non tanto di soggetti ma di visione, e se vogliamo anche di post produzione

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2020 ore 17:07

Mah non sono d'accordo i miei occhi non sono uguali ai tuoi ai suoi o agli altri. Sono le situazioni che spesso si somigliano e i deja vue sono inevitabili. Se andiamo tutti a fotografare la stessa cosa con molta probabilità avremo una percentuale di foto simili

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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