| inviato il 20 Maggio 2020 ore 19:05
In altri termini, il trionfo della banalità? È un rischio che si corre, per il semplice motivo che determinati temi sono prediletti da moltissimi fotoamatori: avifauna, gatti, tramonti, marine, montagne più o meno innevate, acqua corrente, foto desaturate, nudo... tuttavia, non è il soggetto, è come è ripreso...se il deja' vu è "ben confezionato" , perché no? Ci sono sul Forum grandissimi paesaggisti, grandissimi avifaunisti, ottimi fotografi di nudo (pochi!): non è che vadano a fare le foto su Marte o fotografino pterodattili o immortalino veneri abbaglianti, semplicemente fanno foto che io, e tanti altri, ce le sogniamo la notte e la differenza è tutta lì: il "manico"! Poi, ci sono quelli che veramente hanno "l'intuizione" l'occhio fotografico, la "Fantasia" ( la maiuscola è voluta) e magari un po' di fattore "c" che non guasta... sto pensando ad alcuni eccelsi fotografi di street (sto parlando del Forum e ne ho in mente uno in particolare che chiamerei Maestro) che riescono a cogliere e congelare frammenti di vita curiosi, significativi, d'impatto, foto minimaliste ma magistralmente realizzate... generi diversi, abilità diverse, l'importante, come sempre, è che l'autore sia soddisfatto di ciò che fa... ma non troppo! |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 19:18
“ Ovunque Gaga, ovunque. Scegli tu il luogo.
...e anche il sesso degli angeli naturalmente..... „
Tutto è sempre già visto. Ma ogni fotografia rappresenta una storia, piccola o grande che sia. E le storie si rinnovano continuamente e sono sempre diverse. Basta cercare bene e guardare con attenzione e profondità |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 19:24
Tutto già visto certo, ma consoliamoci che sebbene siano cliché, quella è la tua fotografia, che proprio uguale non può essere
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| inviato il 20 Maggio 2020 ore 19:36
Va bene e quindi? Magari non l'ho mai visto io e a quel punto chissene... penso di aver fatto 4000 scatti ai gruccioni in questo mese, soggetti fotografati e rifotografati milioni di volte ma alla fine conta anche divertirsi (per chi delle foto ne ha fatto il suo hobby e non deve venderle). In ambito naturalistico piuttosto il visto e rivisto potrebbe essere lo stesso posatoio da capanno a pagamento o oasi pubblica condiviso tra moltissimi utenti, a quel punto il divertimento è crearti una sessione solo tua dopo ricerca e progettazione dello scatto. Spesso e volentieri se mi va di fotografare un soggetto o un posto non ci penso se sia visto e rivisto, magari per me non lo è e di certo non ho lo scopo di stupire un pubblico ma quello di divertirmi durante e dopo. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 20:20
Questa inflazione fotografica è tutta colpa dei fotoamatori ....... e statevene a casa....  |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 20:46
concordo al 100% con skylab59: basta vedere con i propri occhi per essere originali. La strada più semplice e sicura, ma anche più lenta, è di lavorare, di fotografare molto, di leggere molto, di studiare sia i maestri, sia i propri soggetti; alla fine quello che verrà fuori non sarà un capolavoro, ma assomiglierà al proprio autore. Invece tutti siamo portati ad imitare le forme e le foto degli altri, da quelle dei grandi a quelle del forumista di juza, per cercare di fare il capolavoro, la foto wow, la foto che crea consenso ecc. Guardiamo non con i nostri occhi, ma con quelli degli altri.
Cercare il consenso di sé stessi è l'unica strada per provare ad essere originali, che è molto più importante di riuscirci.
La realtà è talmente complessa e mutevole da spaventarci e per affrontarla ricorriamo a delle strade già percorse, anziché osare di fare semplicemente il nostro; che è l'esatto opposto del "famolo strano".
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| inviato il 20 Maggio 2020 ore 20:57
Ma il problema è cercare il consenso di una massa di ignoranti in giro per il web e non confrontarsi con i fotografi di professione. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 20:58
Mi permetto di contribuire...
10 anni fa (il tempo vola) mi persi letteralmente per la drop ...penso di aver fotografato più gocce singole di che chi ha ripreso l'uragano Katrina...Soddisfazione ? Si ma temporanea ...ho affinato la tecnica ok ma ...quanta emozione mi ha dato? Oggi non ho conservato che 2 scatti...
Oggi scorrevo la galleria di juza ...per vedere se trovavo qualcosa di simile a uno scatto appena raccolto senza averlo programmato (telepatia con l'autore del topic?! Volevo vedere se era inflazionato o meno il soggetto...a proposito “catasta di legna B/N” come siamo messi?) ...mi sono imbattuto in una foto di un pappagallo (l'utensile) ...bella foto niente da dire...nessun effetto folgorante o tecnica raffinata ...Ci credete che il bambino affamato con gli occhi grandi non mi sfiora nemmeno di striscio ...ma quella foto mi ha commosso e ho quasi sentito l'odore dei trucioli e del tornio di quando zero piccolo e rincasava il babbo?
La massa per mia opinione personale ...non dovendo mangiare con le mie foto...si può tranquillamente estinguere fotografando col cellulare ;)
Al fotografo di professione chiederei (assolto il fattore economico)...perché fotografi? Cosa ti spinge a sudarti uno scatto...per me lo so ...la motivazione del professionista deputata dallo scopo di lucro mi piacerebbe conoscerla nel profondo |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 21:00
Sono contento di come si stia sviluppando la discussione. però preparatevi che in tarda serata dovrebbero arrivare i soliti simpaticoni che spruzzano cacca su tutto. Prometto che non mi farò chiudere thread; terrò a freno la lingua e li manderò a cag@re in privato.
@Marco Palomar suggerisci l'ipotesi che molti scattatori di fotografie cerchino di emulare qualcuno o di confezionare qualcosa che sia di gradimento alla platea. Il solo pensiero che sia così mi fa rabbrividire e non mi sembrerebbe possibile se non fosse che molti "redenti" lo hanno pubblicamente confessato.
Io propenderei per una scarsità di fantasia e/o omologazione dei gusti rispetto alle quali, sia chiaro, non mi sento estraneo.
Forse troppe volte manca un progetto od una storia che possa dare significanza e personalità alla foto.
Ma è solo una ipotesi eh? In realtà in questo thread cerco dritte per la soluzione. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 21:08
Siamo davvero disposti a fare le 'nostre' foto, senza aspettarci che piacciano anche ad altri?
Se prendessimo molto sul serio una scelta del genere, forse del 'già visto un milione di volte' non ci cureremmo nemmeno un po'.
Chi può dirsi completamente al riparo da influssi, mode, stilemi che 'funzionano' ( funzionano dove e perchè?? ), indulgenze a far foto che piacciano?
Se le nostre foto piacciono ( o no ) a noi, non può bastare?
Lo chiedo più a me stesso, intendiamoci...
p.s. thread interessante, finalmente ! |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 21:11
Grazie dell'intervento Paolo. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 21:13
La risposta per me sta nel cosa mi appaga quando guardo una foto...e ad oggi (non lo era prima e chissà in futuro) rispondo che mi gratifica provare emozioni
Quindi penso di essere entrato in una dimensione intimistica per cui scatto produco e stampo per piacere individuale ...mostro le mie stampe solo a chi lo chiede...
E se un giorno i miei bambini guardandole capiranno cosa significano per me... bhe allora tanta roba...
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| inviato il 20 Maggio 2020 ore 21:15
Aggiungo una cosa: paradossalmente proprio le foto più 'eclatanti' e applaudite, sia come soggetto che come realizzazione, almeno a me suscitano questo ' già visto un milione di volte'. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 21:16
@ Alege: bello! |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 21:18
Tra l'altro l'emulazione e l'omologazione appiattiscono e impigriscono...
Ci cono migliaia di amatori che conoscono tutte le specifiche tecniche di corpi e vetri dal 68 ad oggi (anche di più marche contemporaneamente) ...ma a livello di composizione che è e resta la vera chiave...quanti hanno qualcosa da dire? |
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