| inviato il 25 Maggio 2020 ore 11:47
“ Ci sono soluzioni? „
Per chi fotografa di professione è un bel problema .
Per chi fotografa amatorialmente invece non vedo proprio che tipo di problema possa esserci : E' già fotografato un milione di volte ma io l'ho visto cosi . Piace agli altri ? Ottimo . Non piace agli altri ? Pace .
La fotografia è arte ed ognuno propone la sua . Il piacere di fotografare è, in primis, un bene del fotografo . |
| inviato il 25 Maggio 2020 ore 20:17
"Per chi fotografa di professione è un bel problema"...non sono d'accordo. Ci sono autori davvero validi in circolazione. Il problema è del fotoamatore che l'unica ricerca capace di fare è scopiazzare immagini "riproducibili" per raccattare qualche Like. Oggi tutti sono in grado di fare belle foto ma essere un buon autore è tutt'altro. Come già detto in precedenza il fotoamatore (in genere) è limitato a differenza di chi fa fotografia per mestiere.
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user90373 | inviato il 25 Maggio 2020 ore 22:40
“ @ Vincenzo Virus
Oggi tutti sono in grado di fare belle foto ........ „
E magari in tanti sono soddisfatti di ciò
“ ma essere un buon autore è tutt'altro. „
e magari a molti ciò nemmeno interessa.
“ Come già detto in precedenza il fotoamatore (in genere) è limitato a differenza di chi fa fotografia per mestiere. „
Quel "limitato" tende ad urtarmi il sistema nervoso, ma magari è solo perchè interpreto in maniera diversa il come e il perchè è stato scritto. |
| inviato il 25 Maggio 2020 ore 22:54
Se Virus intende che:
1-gli autori validi sono anche tra foto amatori
2-scopiazzare intende dire fare proprie immagini di altri
3-il foto amatore è limitato per attrezzatura o capacità si sfruttarla al meglio
...sono d'accordo.
Altrimenti Ettore dice bene. |
| inviato il 25 Maggio 2020 ore 23:00
Ettore se si è soddisfatti e non interessa altro allora dov'è il problema?... Il post non va nemmeno aperto. A me la cosa che urta è chi fa le cose per passione e vuole confrontarsi con chi lo fa per lavoro (parlo di professionisti seri). Sono due realtà diverse. Questo non vale solo per la fotografia. Un meccanico di professione ripara macchine dalla mattina alla sera ognuna con un problema diverso, conosce gli altri meccanici, elettrauti fornitori vari e tutti quelli che in qualche modo lavorano nel campo a differenza di quelli che hanno la passione e si dilettano a smanettare sulla propria auto. Non so se ho reso l'idea. |
user90373 | inviato il 25 Maggio 2020 ore 23:22
“ @ Vincenzo Virus
Ettore se si è soddisfatti e non interessa altro allora dov'è il problema?...A me la cosa che urta è chi fa le cose per passione e vuole confrontarsi con chi lo fa per lavoro (parlo di professionisti seri). Sono due realtà diverse. Questo non vale solo per la fotografia. „
Il fatto è che nessuno vuole confrontarsi, si presentano lavori, si esprimono idee, questo è quanto ed è pure lecito. I lavori non piacciono? Le idee sembrano balzane? Ma che gliene cala? Cos'è questa alzata di scudi in difesa della "Grande Fotografia" quando c'è chi vive felice con molto meno?
Come giustamente dice, lavoro e diletto sono due realtà diverse, ed è un bene ma ciò non toglie che ci siano lavori malfatti e giochi benfatti.
Ma mi accorgo di esser OT e me ne dolgo.
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| inviato il 26 Maggio 2020 ore 1:26
Sceriffo di comincia sempre come fotoamatori. |
| inviato il 26 Maggio 2020 ore 6:37
Non capisco molto quest'ultima parte di discussione. Io sono un fotoamatore, non intendo diventare professionista, ma mi lambicco il cervello, con risultati spesso scarsi, per cercare di fare foto originali e mi arrabbio se non ci riesco (il più delle volte). Mi lambicco il cervello vuol dire che ogni giorno studio la tecnica e gli autori e cerco di trovare delle idee da sviluppare, oltre al fatto che questo è il secondo anno che seguo un corso di fotografia avanzato tenuto da un noto fotografo italiano.
Se mi accontentassi di rifare le foto degli altri non comprerei i libri di fotografia, ma le riviste di viaggio, e seguirei quei siti che danno consigli di ripresa negli hotspot.
E' ovvio che quando fotografo la mia testa non è un foglio di carta vuota, ma mi tornano in mente molte foto di grandi autori, molte foto di fotoamatori che mi piacciono, molte foto che ho già fatto; inoltre cerco di tener presente il lavoro complessivo che sto facendo, il suo mood, che è il mio, e la chiave di lettura che ho deciso. |
| inviato il 26 Maggio 2020 ore 8:36
Mi sfugge l'equazione "già visto/professionista". Non stavamo parlando del già visto un milione di volte? Non trovo il nesso col professionismo più di tanto. Penso sia ovvio che un bravo professionista (ce ne sono anche di scarsi e mediocri, come in tutti i campi), abbia capacità e magari anche strumenti adeguati al suo lavoro. Mediamente è specializzato in un determinato genere. Qui si stava parlando del problema del già visto, sul come evitarlo. Sicuramente la caccia al like potrebbe, talvolta, essere controproducente. Per non avere immagini già viste, si può provare pdr inusuali, luci/illuminazioni diverse, focali diverse, situazioni inusuali e curiose.... |
| inviato il 26 Maggio 2020 ore 8:52
Vincenzo, mi pare che la tua levata di scudi sia assolutamente immotivata.
Ci sono professionisti cani (o capre, a scelta) e fotoamatori bravi (e tanto).
E viceversa.
Solo che per 1 professionista ci sono 100 amatori, da qui la possibile "svista".
Non e' come cambiare la centralina a una A6.
L'occhio, la visione, il senso della composizione, la capacita' di prevedere quello che sta per succedere, sono tutte cose che esulano dal mero tecnicismo.
Sono frutto del proprio vissuto, di quello con cui sei venuto in contatto, non del fatto che fai centinaia di foto a orripilanti orde parentali settimana dopo settimana (a proposito di foto viste e riviste.. ).
Di molti "professionisti" non appenderei nemmeno una fototessera, ma di molti amatori riempirei le stanze di stampe.
In ritrattistica, poi, siamo tutti figli della scuola pittorica rinascimentale (italiana e non), in paesaggio dei pittoreschi settecenteschi che hanno codificato le regole dei terzi, aurea, etc...
Non siamo isole, tutto ci influenza, e' gia' visto sotto qualche forma espressiva, dall'immagine sulla scatola dei cereali fino ai quadri che trovi agli Uffizi, passando dalle luci della D'Urso, al girato di Sorrentino, etc...
Che poi, alla fine il gia' visto e' una bugia: e' ovvio che se fotografi la torre di Pisa ti verra' una foto uguale ad altre, no?
Ma sara' (da amatore) la TUA torre di Pisa. E ti ricordera' quel momento per sempre.
Se sei un PRO, perche' la fotografi?
Ci farai del business (diretto o indiretto) sopra?
Se si, vai, altrimenti, hai ragione, non ti serve proprio a nulla fare lo scatto, non credi?
Questa e' l'unica vera differenza tra amatore e professionista, IMHO. |
| inviato il 26 Maggio 2020 ore 9:13
Concordo Leopizzo e aggiungerei che se fotografi la torre di. Pisa fotograferai anche il cielo e la gente nella piazza. Sceglierai la compisizione, la focale, il tempo di scatto che potrebbe essere anche una LE. Deciderai di farla in bn o a colori. E a questo punto sei a metà dell'opera perché inizia la fase dello sviluppo e li puoi ancor più tirare fuori una tua visione. Non e' facile, ci vogliono condizioni favorevoli una delle quali, forse la più importante e' l'ispirazione, ma fare la propria, unica torre di Pisa e' possibile. Mai fotografata comunque personalmente ;) |
| inviato il 26 Maggio 2020 ore 9:13
Vincenzo Virus a mio avviso fa una distinzione importante.
Il professionista deve portare a casa il pane con le sue foto, il fotoamatore no.
Il professionista è concentrato sulla soddisfazione del cliente.
Diciamo che il thread mi era scaturito pensando al mondo "amatoriale". |
| inviato il 26 Maggio 2020 ore 9:25
Appunto. Il professionista deve monetizzare, come dicevo qualche pagina indietro... non è sempre e strettamente collegato all'originalità ed il già visto. Ci son professionisti che fanno pubblicità still life. Che fanno, esempio, cataloghi di rubinetti. Se sei un professionista bravo, farai splendidi scatti in un catalogo splendido. Sono foto originali?? Il loro fine è descrivere, non essere originali. Poi, magari possono anche esserlo per ambientazione, ma sempre di riproduzione di rubinetti si tratta.. |
user90373 | inviato il 26 Maggio 2020 ore 9:34
Vorrei sottolineare, su quanto dice poco sopra @ Alessandro Traverso che molto probabilmente la "mia" Torre di Pisa resterà tale fintanto mi tengo la foto in casa, la espongo in una personale, finisce nel "mio" fotolibro sulle torri d'Italia ma, allorquando comincerà ad uscire da certi confini diventerà una Torre di Pisa come i milioni di Torri di Pisa circolanti, a meno che .......... non la si sia fotografata dal lato diritto . |
| inviato il 26 Maggio 2020 ore 10:22
Ettore sarà uguale alle altre per chi non sa vedere. |
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