| inviato il 19 Maggio 2020 ore 9:19
Questo disco è definito nuovo blues, ma definizione a parte lo trovo molto bello.
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| inviato il 19 Maggio 2020 ore 9:20
@ Andrea.taiana :
“ ma per tagliare in due fette il segnale sotto gli 80 il sub ha il suo DSP e ci pensa lui ma per quanto riguarda le tablette come fai? Devi avere un convertitore DAC che fa anche da DSP e può fare il crossover inviando poi agli ampli che comandano le tablette solo il segnale sopra ad 80Hz ed al subW solo quello sotto gli 80Hz (e a quel punto non serve nemmeno più il DSP sul subW, giusto? „
Si fa facilmente in analogico, se vuoi ti fornisco lo schema elettrico di quello che ho fatto io, devo solo cercarlo, è un documento cartaceo di molti anni fa.
Conviene tagliare le frequenze a 12 db/ottava oppure 24 db/ottava ed invertire i cavi del SW, per avere la fase giusta alla frequenza di crossover.
Se ricordo bene io avevo scelto il taglio -3 db a 110 Hz circa. |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 9:25
Per quanto riguarda dischi incisi molto bene, vorrei suggerire questo nella versione della Analog Production, veramente ottimo, sia musicalmente che come registrazione.
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| inviato il 19 Maggio 2020 ore 9:32
“ ma per tagliare in due fette il segnale sotto gli 80 il sub ha il suo DSP e ci pensa lui ma per quanto riguarda le tablette come fai? Devi avere un convertitore DAC che fa anche da DSP e può fare il crossover inviando poi agli ampli che comandano le tablette solo il segnale sopra ad 80Hz ed al subW solo quello sotto gli 80Hz (e a quel punto non serve nemmeno più il DSP sul subW, giusto? „ allora funziona in questo modo il segnale del pre viene inviato al sub che divide il segnale e tutte le frequenze al di sotto ci un determinato valore costituisce il segnale utile che il sub amplifica, il resto del segnale entra nel tuo finale e pilota i satelliti.. Il DSP del velodyne modifica fase ritardi livello del segnale in modo da compensare le lacune ambientali.
qui trovi il manuale:
velodyneacoustics.com/pdf/digitaldrive/DDManual.pdf
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| inviato il 19 Maggio 2020 ore 9:53
Si, quella di Bergat è la soluzione per chi ha un SW amplificato. Che è identica alla mia soluzione, ma ha il vantaggio che comprando un SW già amplificato ha tutta l' elettronica dentro, compreso il crossover per i satelliti.
Io invece avevo auto-costruito un SW e l' ampli del SW era separato ed era privo del crossover per i satelliti. Allora mi sono costruito pure il crossover elettronico. Molti anni fa i SW già amplificati con tutta l' elettronica dentro non erano in commercio, oppure costavano troppo e bisognava autocostruire tutto l' impianto stereo + SW + l' elettronica ( crossover ) per gli ampli separati. |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 10:16
@Peppe550: eh ma scrivi titolo ed autore altrimenti che ne capiamo... la prima copertina che hai postato è assolutamente muta, chi è?
Vedo che hai la copertina di Bitches Brew come avatar. L'altro ieri sera mi son visto su Rai Play un documentari musicale "Another Kind of Blue" all'interno del quale c'erano i ca. 20 minuti completi del concerto di Miles Davis all'Isola di White, con una strepitosa formazione, Jack De Johnette, Airto Moreire, Dave Holland, Chck Corea, Keith Jarrett, Gary Bartz. Eppure a me questo Miles Davis non riesce a piacere, nel film qualcuno a questo proposito dice di essersi ascoltato Birches Brew in tutte le condizioni numerose volte, da sobrio, da leggermente alterato, da fatto completamente, ma di non essere riuscito a farsi piacere queste interminabili suite che non portano da nessuna parte, esattamente quello che accade a me, paradossalmente le uniche parti di concerto che mi piacevano erano gli assoli di Gary Bartz mentre Davis mi appariva mortalmente noioso come insopportabile nel film mi sembra il suono di quelle tastiere giocattolo con il distorsore pure suonate da due giganti del jazz. Sarò fatto male io. |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 10:26
@Andrea.taiana
scusa errore mio.
Il primo disco che ho postato è :
"The Epic" di Kamasi Washington
sassofonista jazz, moderno, molto bravo.
Questo disco, (triplo lp) è tra le uscite migliori degli ultimi anni, di jazz.
(ovviamente secondo me). |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 10:47
@Bergat: e Gio3000: purtroppo €5000 da spendere per un subW non li ho a budget ed allora da completo ignorante in materia e senza sapere nulla di questa Rythmik ho corso un rischio e mi sono ordinato un Kit dagli USA . Non sapendo nulla di falegnameria è rimasto nella sua scatola più di un anno finché ho trovato un anima caritatevole un hobbista che, con qualche evidente imprecisione mi ha assemblato una cassa abbastanza orribile a vedersi. Insomma quello che ho è questo, vedo un entrata ad un processore digitale ma non mi sembra ci siano uscite. Oggi è collegato così dal Pre entrano due cavi all'ingresso di linea e la stessa uscita dal pre va al finale.
closest huntington bank from my location
In pratica le basse fr. sotto i 45Hz si sovrappongono alle Magneplanar 1.6, il subW di questa Rythmik è un 15 pollici in un open space ad L di ca. 82mq.x3 e se non avevo capito male dal sito del produttore con quel volume un solo sub sarebbe anche insufficiente. Mah |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 10:49
@Andrea.taiana
per quanto riguarda Miles Davis....
Io sono un suo grande estimatore, l'avatar l'ho scelto più per la bellezza della copertina, musicalmente preferisco il Davis del periodo acustico, le collaborazioni con Evans, il periodo cool, gli album con la Prestige, il periodo classico con la Columbia e Coltrane, etc..
Il periodo elettrico e sperimentale non sei l'unico a non digerirlo, era alla ricerca di nuove strade, voleva mantenere il suo primato anche concorrendo con sonorità ed artisti da lui lontani come il rock del tempo, ma il tentativo ha generato una gran confusione nella quale si trovano anche cose valide, ma tantissime discutibili.
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| inviato il 19 Maggio 2020 ore 10:57
UHM Gio3000 a naso la soluzione di prendere un segnale digitale > convertirlo in analogico > mandarlo ad un crossover elettronico che lo divide in due > una parte inviarla ad un subW che poi lo riprocessa a sua volta con un passa basso ... mi sembra non ideale. Mi sembra che oggi la cosa teoricamente migliore sarebbe suddividere le frequenze direttamente nel regno digitale evitando come la peste delle doppie o triple conversioni |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 11:03
@Andrea.taiana : guarda che secondo me non esiste in commercio un crossover elettronico digitale. O se esiste costa una barca di euri...
Deve essere analogico per forza. E non fa nessuna conversione, varia solo un pò la fase del segnale alla frequenza di crossover. Il mio usa circuiti integrati con distorsioni dello 0,0000xx % non so quanti zeri ci sono...
Lo schema del tuo impianto potrebbe essere :
Lettore CD/DVD/Blu-Ray con uscita HDMI - eventuale TV con uscita con cavo ottico audio per il DAC - Uscita analogica del DAC collegata al preampli con crossover elettronico - con uscite separate per ampli del SW e per ampli delle 2 casse stereo. |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 11:17
kamasi wash visto dal vivo a milano. uno sballo d'altri tempi!!! |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 11:41
@Maxviii
dai tuoi interventi precedenti ho visto che i nostri gusti musicali vanno verso le stesse direzioni.
Si, Kamasi è veramente bravo.
Ultimamente, sempre rimanendo in ambito jazz, mi sta piacendo il nuovo jazz di Londra, soprattutto quello che sta facendo capo a Shabaka Hutchinson:
- Sons of Kemet;
- The comet is coming;
ect..
P.S.
Ottimo quello da te segnalato dei Nu Guinea, anche se lo conosceranno in pochi.
Avanti con altri suggerimenti. |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 12:39
@andrea
mi sembra che alcuni settaggi e collegamenti siano fatti male almeno dalla foto. Non puoi salire molto di livello con delle elttrostatiche pilotandole a gamma intera.
Credo che tu non abbia il manuale, altrimenti non si spiega perchè tu abbia fatto settaggi e collegamnti in quel modo.
Io un manuale l'ho trovato per il tuo sub. Non è proprio lo stesso modello, ma la filosofia è la medesima
www.rythmikaudio.com/download/A350_SE.pdf |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 14:32
Tutu, però non è male. |
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