RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

domanda per i veri fotografi: come esponevate "a occhio" prima degli esposimetri interni?


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » domanda per i veri fotografi: come esponevate "a occhio" prima degli esposimetri interni?





avatarsupporter
inviato il 14 Maggio 2020 ore 15:38

Nel mondo dell'analogico l'esposizione corretta non è un opinione...Ansel Adams non ha inventato il sistema zonale per sport...se poi anche lui "recuperava" foto "sbagliate" (moonrise at Palo alto) grazie alla tolleranza del bianco e nero e alla sua abilità in camera oscura, questo fa parte del mestiere!


Penso che, più che "recuperare" una foto "sbagliata" (del resto, non a caso, hai usato anche tu le virgolette), Ansel Adams abbia semplicemente voluto fornire differenti possibli interpretazioni di quel suo scatto.

Vero è che Adams in quell'occasione non poté far uso del suo esposimetro Weston (avendolo dimenticato in auto), quindi gli toccò andare "ad occhio" (ma il suo era un occhio fuori dal comune)

www.collettivoclan.it/la-fotocosa-del-giorno-ansel-adams-tutto-su-moon

www.nicolafocci.com/2012/10/dietro-le-quinte-moonrise-over-hernandez/

www.aristidetorrelli.it/Articoli/MoonriseHernandez/MoonriseHernandez.a

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2020 ore 15:52

era molto più semplice di quello che possa sembrare anche perchè nel 99% dei casi tale scaletta era riportata sulla scatola del rullino. e in effetti di esposizione cannate ne avevo ben poche

avatarsupporter
inviato il 14 Maggio 2020 ore 15:54

www.google.it/search?q=regola+del+16&sxsrf=ALeKk02ivw074MFIP5VWvVI5yGW


avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2020 ore 16:44

A parte il titolo"..veri fotografi",TonyRigo e PaoloMcmlx,penso abbiano già chiarito piuttosto bene sul come si facesse per stabilire i parametri senza l'uso di esposimetri.
A titolo personale la regoletta del 16 la trovo ancora utile in alcune occasioni,alle volte trovo meno agevole stare a cambiare tipo di lettura o fare starature.
Questo non perché si è più bravi ma solo perché ci si è abituati,il BW aveva una buona latitudine di posa e se poi si sviluppava e stampava da soli c'era margine,meno per il colore;io facevo principalmente DIA perciò margini risicati e quando possibile nel dubbio si facevano altre due a forcella.
Diciamo che senza voler offendere nessuno fra i fotoamatori c'era una maggiore cultura fotografica anche per la necessità di sopperire alle lacune del mezzo.
Per farla breve si pensava di più e si scattava di meno anche perché rullini sviluppo ed eventualmente stampa costavano,mentre col digitale se non piace si cancella a costo zero.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2020 ore 17:17

C'è da dire che il raw è molto flessibile e uniscono esposizioni differenti andando a recuperare zone in luce e ombre al limite del possibile.Se invece malgrado tutto il supporto tencnologico(de tutto ininfluente come è stato detto),
le luci sono tagliate e le ombre nere la foto è apprezzata ugualmente(c'è pero' chi segnala qualche blocco al tentativo di critica).
Non so che tipo di esposimetro usasse G.Le Gray,ma si cita soltanto per ricordare, che stava utlizzando il meto della fusione esattamente come i paesaggisti moderni.
Questa nn la capisco francamente..

Vecchie questioni,diatrabe irrisolte.Ogni tanto compare la descrizione di questo fotografo come personaggio molto retrogrado e superato che non è cambiato mai,perchè non era nelle sue corde.Dall'altra parte si puo' pensare
al giovanotto con lo smartphone che fa foto progettuali ,che altri si sognano,sfruttando al meglio le nuove tecnologie,o al paesaggista naturalista rampante , con maschere e pennelli,viaggiatore.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2020 ore 17:43

@ Caputo


Continuo a nn capire... ""Ogni tanto compare la descrizione di questo fotografo come personaggio molto retrogrado e superato che non è cambiato mai,perchè non era nelle sue corde"" ... a quale fotografo è riferito ?


avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2020 ore 22:10

E' un personaggio ipotetico ma che probabilmente trae spunto dalla frequentazione del forum,che fotografa da 150 anni piu' o meno, che ha sempre usato la post produzione e photoshop senza saperlo, esattamente come nelle fotografie di tanti anni fa.
Ritornando al tema della corretta esposizione senza esposimetro,in questo arco di tempo forse questo signore potrebbe aver incrociato un esposimetro un po' ballerino,che restituiva immagini sbiadite o troppo scure,memoria di un tempo passato che forse non è piu'.
Invece davanti alla fotografia che si guarda principalmente, l'esperienza personale non conta ,appare piuttosto come fastidiosa,rispetto alla possibilità di scattare,ma quello che è importante è il risultato finale e la possibilità comunque di poter ottenere una fotografia,senza favorire il sinonimo o il suo contrario di una cattiva interpretazione del termine sconveniente del titolo.
Il dubbio è che forse una maggior dimestichezza con le tecniche usate e in uso,avrebbe semplificato la questione.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2020 ore 23:01

@Caputo.

Condivido sul fatto che l'esposizione (o la buona esposizione) c'entra poco con la fotografia, così come la messa a fuoco (del resto):

basti vedere le foto di CAPA dello sbarco in Normandia del giugno 1942.

Per il resto non riesco a seguirTi ...

Mi sembra (perdonami) che Tu voglia convertire in parole quello che apprezzi (o meno) della fotografia.

Ma la fotografia non si può convertire in parole, la si fa e la si apprezza (o meno).

avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2020 ore 0:08

Premessa: non ho letto nulla. MrGreen

Prima dell'esposimetro interno c'era quello esterno. I veri fotografi usavano quello e non andavano a occhio.
E comunque sono già tutti morti di vecchiaia visto che gli esposimetri esistevano già negli anni '30 del '900 ;-)

Ciao ciao a tutti, Roberto

user90373
avatar
inviato il 15 Maggio 2020 ore 11:21

@ Caputo
Se per caso qualcuno si fosse preoccupato dell'esposizione, sarebbe stata una prova inconfutabile e contraria, rispetto al messaggio emozionale autorale.

Sembra voler dire che la fotografia "dovendo" contenere un messaggio creativo-emozionale-culturale non "deve" esser limitata da paletti, lucciuoli e "regole" delle quali la corretta esposizione è fulgido esempio.
Poi ognuno può vederci una presa per i fondelli sia del "tutto concettuale" che del "tutto tecnica" e, volendo, anche di chi resta nel "giusto mezzo".

avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2020 ore 12:01

Qui trovate la Ollinger's Light meter collection

Gossen Blendux Ombrux del 1933




Non credo che i veri fotografi amassero buttar via pellicola e perdere fotografie preziose esponendo ad occhio ;-)





avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2020 ore 12:02

credo che sia proprio il contrario .... in realtà l'esposizione E' esattamente il principale fondamento per il fotografo per poter realizzare il "messaggio creativo-emozionale-culturale" .

In poche parole non esiste l'esposizione "corretta" esiste l'esposizione che il fotografo decide di applicare per poter arrivare al famoso "messaggio" di cui sopra.
Se poi ci arriva usando un esposimetro o con la Sunny 16 rule, è del ttutto secondario.

avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2020 ore 12:29

Beh Sky nel 1933 il problema non era l'esposizione in sé, era piuttosto la scarsa, se non inesistente corrispondenza fra la sensibilità teorica della pellicola e quella reale.
Senza contare che seppure trovavi un lotto pienamente rispondente alle specifiche del produttore non era detto che il successivo non potesse essere di uno stop più sensibile e quello ancora successivo uno stop meno sensibile...
Del resto non dimentichiamoci che il vanto maggiore di Kodak, ancora negli anni '80, era quello di riuscire a mantenere lo scarto massimo di sensibilità, fra emulsioni di stese diverse, entro un margine di più o meno 1/3 di diaframma Cool
Senza contare che ce la ricordiamo tutti la sensibilità effettiva, vergata rigorosamente in rosso, sul bugiardino inserito nella scatola sia delle Kodachrome 25/64 che delle Ektachrome 64 Professional no?

avatarjunior
inviato il 15 Maggio 2020 ore 13:48

Scusa se mi inserisco in ritardo nella conversazione. Anche per me, ovviamente, valeva la "regola del 16", riferita a pellicole bn di sensibilità "media" (17-21° DIN ; a proposito, qualcuno ancora si ricorda la gradazione DIN ?). Poi, ovviamente, ci si regolava sulle coppie tempo/diaframma per avere un po' di creatività in più.
Il resto lo faceva la pratica della camera oscura: la scelta di una soluzione di sviluppo in funzione della pellicola utilizzata e dei risultati attesi, quella del grado di contrasto della carta e della superficie (matt, lucida) etc.
Per il colore, ho sempre fatto riferimento all'esposimetro.

avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2020 ore 13:53

La scala DIN?
Quella a variazione logaritmica?
Si, ne ho un vago ricordo ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me