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domanda per i veri fotografi: come esponevate "a occhio" prima degli esposimetri interni?


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avatarsupporter
inviato il 18 Maggio 2020 ore 17:42

Un intero rullino sembrava all'epoca un'enormità (soprattutto per il costo), ma sono 36 foto.


Però per le Nikon F e F2 erano disponibili dorsi da 250 fotogrammi.

www.centrofotograficoromani.it/4358/nikon-f2-con-photomic-dp1-winder-e

avatarjunior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 17:47

Però per le Nikon F e F2 erano disponibili dorsi da 250 fotogrammi.


Anche le Leica a vite avevano la versione con dorso da 250 fotogrammi, la Leica Reporter:

www.guidafotousato.it/4-STORIA_MARCHE/imm-leica/1934%20LeicaReporterFF

Ilcatalano

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 19:09

Esatto Catalano!

E c'erano gli aggeggi (Leicavit e compagnia bella) che facevano quasi da motore (2 FPS) o proprio i motori.
I primi a molla.

Tutte cose che costano un botto oggi (di solito intorno a 1K€...).

E poi c'è una sola ragione perchè un tempo non si facevano le raffiche in fotografia, è la ragione è che ... non si potevano fare (o quasi).

Dico quasi perchè anche un tempo si facevano le raffiche nello sport (ah! quante ne ho fatte negli anni 70') ma erano raffiche a scarica di fucileria, non la raffica come la intendiamo noi!

La raffia di fucilerie viene inventata praticamente assieme all'uso delle armi da fuoco: sparare a raffica voleva dire sparare tutti insieme, non un colpo alla volta come fanno le moderne mitragliatrici.

Ed ecco che ai tempi anche noi fotografi avevamo inventato le foto "a raffica" si andava in 3 o 4 e si fotografava contemporaneamente o quasi il soggetto ed ecco la raffica!

Non so se vi ricordate le gare di sci di quegli anni con una miriade di fotografi all'arrivo: era per quello.

Le gare di salto poi (prive di riferimenti) erano impossibili da fotografare con successo senza una squadra di fotografi.

Senza AF prova a mettere a fuoco un soggetto privo di riferimenti, quando è in volo.

Ricordo che fu proprio in una gara di salto che mio padre (che era il fotografo) ingaggiò me ed altri due suoi amici per una gara di salto con gli sci dal trampolino, facendomi conoscere la raffica ...

Oggi ad ogni manche di sci scatto 1.500 foto (anche più), mediamente (fotografando solo una trentina di atleti dello sci club), come ad ogni tempo di una partita di calcio, del resto.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 19:34

Il dorso da 250 fotogrammi ce l'aveva pure la Canon F-1 (poi ridotto a 100 per la F-1n) e se non ricordo male pure Olympus.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 19:43

@ Tonyrigo ... E poi c'è una sola ragione perchè un tempo non si facevano le raffiche in fotografia...


perchè in occidente (fine anni 50) nn si conosceva sua maestà ... Leningrad. MrGreen

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 20:21

Eccola:
camerapedia.fandom.com/wiki/Leningrad
Grazie Schyter per la segnalazione. Interessante Cool

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 21:18

Bah!

Darle della Sua Maestà mi pare eccessivo: ogni 3 - 4 rullini grande molla di grande madre Russia va per conto suo in Prussia...

E tocca portare poi tutto dal fotoriparatore.

Almeno a me accade così con la mia Leningrad...

Però era fortemente innovativa, oggettivamente.

Ma per la foto sportiva una range finder era inutilizzabile.
Solo la reflex, all'epoca, consentiva l'utilizzo delle focali 200 - 300 mm che si usavano in quella volta nello sport.
Salvo le singolari invenzioni di Leica, come il Visoflex e compagnia, che comunque erano dei surrogati della reflex.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 21:51

@ Tonyrigo ...


E' sicuramente una fotocamera delicata ma poi nemmeno tanto. Il suo punto critico è sicuramente la molla/motore sottodimensionata per gli sforzi a cui era sollecitata...

Per sua maesta (umilmente avevo messo in minuscolo ma vedo che giustamente tu hai corretto in maiuscolo MrGreen ) intendevo dire che regnava sovrana sopra tutte le altre fotocamere/fetecchie a telemetro soviet :) mai potrei permettermi il paragone con il blasone di altri marchi. Poi se si va a vedere bene le cose si scopre che il mirino/telemetro è enorme e ad immagine spezzata; non aveva nulla da invidiare (forse addirittura meglio) di quelli di famosi marchi teuto/nipponici degli stessi anni (1957). Che lo stesso progetto telemetrico era rivoluzionario, che era costruita sorprendentemente bene per gli standard bolscevichi. Aveva tutti i tempi che servivano ed il motore a molla garantiva 22/24 scatti senza operare nessuna carica. Direi che nn era male per la street ... certo per lo sport o l'avifauna nn era il massimo... come per tutte le telemetro del resto . ;-) Tutte le cornicette che servivano; 50, 85,135 e tutto il mirino copre il 35mm. Cornicette mobili naturalmente.

Nel 1958 vinse la medaglia d'oro alla trentesima Esposizione Mondiale a Bruxelles ... probabilmente fu la prima fotocamera a telemetro (modificata) ad accompagnare il cosmonauta German Stepanovič Titov nel suo volo spaziale a bordo della Vostok 2 ...

avatarsupporter
inviato il 18 Maggio 2020 ore 21:59

E' curioso notare il percorso che traccia una discussione ...

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 22:06

Bravo Schyter!

Hai fatto una completa e corretta descrizione della camera, tenendo anche conto che copre il 35mm (infischiandosene delle cornicette e del mirino "Albeda").

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 22:07

Tiber


vero ... purtroppo sono un vecchio logorroico amante delle rumente falce & martello ... e nn resisto agli OT ;-)

per ritornare in topic dovrei postare ed argomentare sugli esposimetri vintage d'oltre cortina, ma per la vs salute mentale ve li risparmio ... MrGreen MrGreen MrGreen

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 22:09

Tonyrigo


era solo un sunto ... se partivo con la recensione completa l'amministratore faceva partire il bann immediato ! Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 19 Maggio 2020 ore 7:13

Caro Schyter,

e sempre un piacere confrontarsi con appassionati preparati.

Per cui se vuoi fare un trattato sugli esposimetri di grande madre Russia, fai pure, anzi mi faresti proprio cosa gradita, visto che è un argomento che conosco molto poco, non avendo neppure un esposimetro russo, salvo quelli al selenio per esempio quello montato sulla mia Kiev IV (copia della Contax III° a, se non addirittura la stessa con altro marchio) al selenio e tutt'ora perfettamente funzionante (cosa decisamente rara).


user198121
avatar
inviato il 19 Maggio 2020 ore 8:25

Si evince che il super fotografo non esiste...

La verità che spesso in fotografia si va per tentativi...ricerca e impegno!

Peperone di Weston dovrebbe esserne un esempio.

avatarjunior
inviato il 19 Maggio 2020 ore 10:31

Tonyrigo ha pronunciato la parola magica: Visoflex !!!

A partire dal 1935, Leica propone una cassetta di conversione a specchio, denominata Ploot, che in pratica trasforma le Leica a vite da fotocamera a mirino galileiano a fotocamera reflex:

www.wetzlar-historica-italia.it/ploot.html

La necessità nasceva dal fatto che, data la lunghezza della base del telemetro, poteva essere calcolata la messa a fuoco solo fino a focali pari a 135mm; con il ploot invece si potevano utilizzare focali più lunghe, esattamente come su una reflex.

A partire dal 1951 Leica propone una nuova versione, denominata Visoflex (la più nota), che verrà poi evoluta in altre due versioni successive e utilizzata anche sulle Leica M:

www.wetzlar-historica-italia.it/visoflexI.html

La prima ottica progettata per il Ploot fu il Telyt da 200mm f/4,5 a cui poi seguirono teleobiettivi più potenti, fino al Telyt 400mm f/5, oltre a focali più corte come l'Elmar 65mm f/3.5 e a lunghi fuochi estremi come il Telyt 800mm:

www.wetzlar-historica-italia.it/accessorivisoflex.html

www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Leitz_Telyt-S_800mm_6,3/00_pa

Naturalmente le ottiche per Ploot e Visoflex dovettero essere tutte modificate nello schema ottico, per lasciare il notevole spazio necessario allo specchio.

Un mondo incredibilmente ricco di varianti e accessori il Visoflex, una serie sconfinata di meravigliosi oggetti ottico/meccanici che sono belli e affascinanti anche solo da guardare e toccare !!!!!

Con questi oggetti esteticamente e meccanicamente meravigliosi, ma non certo "veloci" come oggi siamo abituati, si facevano ai tempi anche foto di auto da corsa in circuito ! Con teleobiettivo della focale necessaria si focheggiava un punto preciso dell'autodromo, si aspettava il momento e si scattava !

Ilcatalano



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