| inviato il 27 Aprile 2020 ore 17:37
Buona sera scusate il disturbo , ma sono un mega principiante che sta ancora studiando la fotografia amatoriale .7 mesi fa ho ricominciato ad appassionarmi , l'ultima camera che ho avuto era una Casio digitale con 6 megapixel nel 2007 . E 7 mesi fa ho comprato una Panasonic Lumix compatta ( che ho già venduto 2 settimane fa ) .
A novembre quando son tornato in Italia ho fatto un piccolo corso base di fotografia per capire le differenze delle macchine lenti ecc..mi ha aperto un mondo .
Nella cantina di mio padre ho trovato una Asahi Pentax mx con 4 lenti 3 fisse e una zoom con i vari filtri .Io adesso uso solo quella ,mi sono innamorato , addirittura ho appena comprato una nuova/vecchia pentax z1 usata e 3 lenti una nuova e 2 usate .
Io abito nello stato indipendente di Taiwan per il virus siamo al sicuro qui ( già a gennaio avevano chiuso gli aeroporti e messo sotto controllo chi entrava ) e siamo liberi, pero il lavoro nei ristoranti e calato moltissimo quindi o molto tempo libero e volevo fare delle foto alle stelle con la mia MX O Z1.
Pero su internet parlano solo di camere digitali .
Per favore mi date qualche consiglio su tempi di esposizione , diaframma e se una pellicola da 440 ASA basta ?
Come lenti ho :
SMC Pentax m 28 mm 1:3.5
SMC Pentax m 50mm 1:1.7
Pentax f28-80mm f3.5
ringrazio già da ora qualsiasi consiglio che mi date
distinti saluti
Piccinin Thomas
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| inviato il 27 Aprile 2020 ore 18:19
@Piccinin solo per curiosità, com'è la qualità del cielo a Taiwan? Me lo immagino con un inquinamento luminoso tipo centro Milano alle 10 di sera. |
| inviato il 27 Aprile 2020 ore 18:40
Se vuoi fare "star trails" cioè quelle foto in cui si vedono i cerchi concentrici delle stelle è molto semplice; ti do la ricetta base, poi da lì parti a sperimentare:
- Pellicola per diapositive Fiju Provia 100F (è una 100 ISO non servono di più, anzi puoi usare pure la Velvia 50 ma per ora, per motivi che non sto a spiegarti per non confonderti più le idee ti consiglio la Provia 100F o, in alternativa, la Velvia 100F);
- Obiettivo 28mm;
- Treppiede molto stabile;
- scatto flessibile del tipo che puoi bloccare il pulsante schiacciato;
- luogo buio tipo montagna, comunque più lontano possibile da inquinamento luminoso;
- individua la stella polare e punta l'obiettivo in quella direzione (magari con un soggetto che faccia da primo piano ma tienilo lontano alcuni metri così riuscirai ad avere a fuoco sia le stelle che il soggetto);
- Imposta il diaframma 5,6 se non c'è luna (se c'è luna fai almeno f8);
- regola la messa a fuoco sul soggetto che hai scelto se è lontano, se è vicino regola la messa a fuoco a metà tra il soggeto e il simbolo di infinito (se il soggetto è lontanissimo, come il profilo di una montagna, allora regola la messa a fuoco sul simbolo di infinito);
- regola la ghiera dei tempi su B;
- schiaccia il pulsante dello scatto flessibile e bloccalo;
- tieni il pulsante bloccato per almeno 2 ore, ma anche di più, se vuoi, se non c'è luna piena puoi fare anche 7-8 ore.
Ecco fatto. Otterrai le strisce tanto più lunghe tanto più avrai mantenuto l'otturatore aperto; io in genere non scendo sotto le 2 ore, meglio 3.
Se c'è luna piena (o anche metà se l'esposizione è abbastanza lunga) il paesaggio verrà illuminato quasi come se fosse giorno e al contempo avrai il cielo blu con le tracce delle stelle.
Più il diaframma è aperto più tracce di stelle avrai (riuscirai a catturare anche le stelle dalla luminosità più debole), se lo chiudi ne avrai di meno; dipende dai gusti e dall'effetto che vuoi ottenere; 5,6 è un buon punto di partenza per iniziare a sperimentare, poi sta a te fare delle prove.
Vedrai che ti divertirai, con la pellicola è molto facile perché non devi realizzare e poi montare al PC centinaia di fotogrammi; avrai il lavoro finito con un'unica lunga esposizione. |
| inviato il 27 Aprile 2020 ore 19:42
Francamente adoperare la pellicola per registrare il movimento delle stelle mi pare un poco uno spreco, per quello basta e avanza il digirale, anzi è pure meglio visto che è del tutto esente dall'effetto di non reciprocità 
Con la pellicola ci fotografi ben altro, a cominciare per esempio dalla vegetazione lussureggiante che a Formosa impera sovrana  |
| inviato il 27 Aprile 2020 ore 19:54
Paolo, per fare una foto con una posa lunga 2 o 3 ore in digitale devi realizzare migliaia di scatti da fondere poi in PP, stando bene attenti che i tempi tra uno scatto e un'altro siano brevissimi altrimenti si vede il gap. Inoltre con tanti scatti, ognuno di svariati secondi o decine di secondi, con una digitale devi cominciare a preoccuparti delle batterie. Insomma è tutto più macchinoso.
Io al contrario di te penso che la tecnica star trail sia uno dei campi in cui la pellicola dà il meglio di se ed è meglio del digitale. Inoltre ne ho fatte tantissime di foto così e il difetto di reciprocità non è mai stato un problema, nemmeno con la Velvia 50; anzi, ti dirò, in situazioni di luna piena o inquinamento luminoso torna pure utile.
Viceversa non raccomanderei mai l'uso della pellicola per foto alla via lattea ma per star trail non solo è fattibilissimo ma i risultati sono eccellenti, altro che spreco. |
| inviato il 27 Aprile 2020 ore 20:38
Scusa Diego ma le digitali non ce l'hanno la posa B?
Non sono ironico eh, semplicemente non capisco dove sia il problema di tenere aperto l'otturatore di una reflex digitale. |
| inviato il 27 Aprile 2020 ore 20:38
Scusa Diego ma le digitali non ce l'hanno la posa B?
Non sono ironico eh, semplicemente non capisco dove sia il problema di tenere aperto l'otturatore di una reflex digitale. |
| inviato il 27 Aprile 2020 ore 20:41
A quanto pare pose B così lunghe in molte macchine non esistono e in quelle che lo cobsentono causano un riscaldamento del sensore con conseguente aumento del rumore. Senza cobsuderare che fa durare una batteria 3 ore, 4 ore e anche di più è impresa ardua mentre una macchiba fotografica meccanica non ha di questi problemi. Tutti usano la tecnica delle migliaia di scatti da fondere poi in PP. |
| inviato il 27 Aprile 2020 ore 21:12
Con il digitale reflex o ML che sia, si possono fare pose di qualsiasi durata, l'unico limite alla durata dell'esposizione è il cielo. |
| inviato il 27 Aprile 2020 ore 21:18
E allora perché con le digitali tutti fanno migliaia di scatti invece di uno solo lungo alcune ore? Io ho sempre letto che è un problena di calore e rumore. |
| inviato il 27 Aprile 2020 ore 21:35
Per non sovrasaturare il fondo cielo ovviamente.
Il rumore termico è un problema, ma esistono sistemi per ridurlo come ventole, o celle peltier.
Inoltre durante la sessione di ripresa vengono acquisiti i così detti dark frame che servono a "sottrarre" il rumore termico in fase di stacking. |
| inviato il 27 Aprile 2020 ore 21:42
Ecco appunto... tutto molto più complesso.
Comunque non andiamo fuori tema, Piccinin ha chiesto consigli su come fotografare con la pellicola, limitiamoci a quelli. |
| inviato il 28 Aprile 2020 ore 5:29
Ho capito... vabbé più o meno!
In sostanza è fattibilissimo ma un poco macchinoso, si potrebbe dire insomma che questo è l'unico caso in cui il digitale si dimostra meno pratico della pellicola. |
| inviato il 28 Aprile 2020 ore 7:56
Buongiorno e grazie a tutti dei vostri consigli li apprezzo moltissimo
Se non ci siete mai stati a Taiwan, quando questo casino mondiale sarà finito venite a farti un giro merita ( e poi a Taipei la capitale ci son molti negozi di fotografia sia per il digitale che per l'analogico :-) |
| inviato il 28 Aprile 2020 ore 8:06
@Bruno 77 dipende che zona dell'isola, si ad ovest come inquinamento di luci ce' e molto perché da nord al sud passando per la costa ovest e pieno di città , quindi Loi sarebbe molto difficile . Ma nella parte est e pura giungla :-) |
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