| inviato il 06 Maggio 2020 ore 11:22
Gsabbio :Ho fatto il trekking dello Huayhuash nel 2015 con la RX 100 e nel 2016 con Nikon D7200 cavalletto e 4 obiettivi.
Con la Sony scattavo quasi senza fermarmi, con la Nikon dovevo togliermi i guanti, posare i bastoncini, togliere gli occhiali, scattare, riprendere tutto e raggiungere gli altri. Ho calcolato facendo 3000 foto di aver perso 1 ora al giorno (ed erano 12 giorni tra 4200 e 5200 con l'acclimatazione) o meglio dovevo fare il percorso in 1 ora in meno visto che arrivavo insieme agli altri.
Detto questo lo rifarei sempre con la reflex.
La fatica l'ho fatta una volta, le foto le guardo finchè campo |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 11:27
Paolo hai ragione !
so cosa vuol dire, feci anche io una cos folle come te nel 2017 il circuito dell Annapurna al contrario, con Nikon D7000 due obiettivini e un tele sicuramente un peso un po eccessivo ma il ricordo che ho e le foto fatte mi fanno credere tutt'ora che ne sia valsa la pena! |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 12:06
“ anche io una cos folle come te nel 2017 il circuito dell Annapurna al contrario... „
Idem nel 2011 (giro in senso antiorario) ed idem con D7000 + fisheye + 24-120 + 80-200 ai
Però... tutto il carico lo avevano i portatori, a noi rimaneva uno zaino, comunque non piccolo, col necessario per la giornata. Altra cosa se avessi dovuto portare tutto io, banalizzando: come per il cammino di Santiago
Se dovessi rifarlo nello stesso modo, oggi porteri due reflex e tre ottiche (fisheye + 24-105 e 70-300) oltre alla RX100 per mia moglie |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 20:00
Certo, anche il mio cavalletto e gli obiettivi che ritenevo poco utili erano nella sacca sugli asini, io avevo camera con il classico 17/70 ed un obiettivo di scorta tra tele e grandangolo |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 21:30
io portavo tutto al collo e dentro un marsupio in vita. Quest'anno in nuova zelanda ho portato appunto il corredo con due reflex di cui sopra anche sulle cime.
Proprio per la tua stessa ragione: quando ne vale la pena, è un peccato lasciare a casa il meglio (anche se pesa). |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 22:20
Prima 2 corpi FF con 24-70 e DX 70-200 anche io nel marsupio.
Poi un corpo FF 16-35 e 100-400 nel top loader / nello zaino.
Ora le rare volte che vado per panorami 24-105 e corpo singolo.
Tutte le altre iPhone per il 28mm equivalente e FF con 100-400 moltiplicato per naturalistica.
Top loader nello zaino.
Dipende molto da cosa si vuol fare.
Federico Isacchi utente del forum e tra i migliori interpreti tuttora usa il m4/3.
Che penso per alpinismo e panorami resti la soluzione migliore.
Oltre per uscite più estreme o leggere concordo il top sia la RX100, ma i cellulari stanno facendo passi avanti notevoli riducendo in misura apprezzabile il gap. Mi chiedo ogni volta se cedere il 24-105 e prendere una rx o se tenermi quello o l'iPhone a seconda di cosa devo fare. |
| inviato il 07 Maggio 2020 ore 9:56
“ concordo il top sia la RX100, ma i cellulari stanno facendo passi avanti notevoli „
Oggettivamente... il mio Samsung S8 sforna foto panoramiche ampiamente migliori rispetto alle mie RX100 mod1 e mod6 (per il resto no)
La panoramica è un vero difetto delle RX100 che introducono sempre evidenti errori nella sovrapposizione |
| inviato il 07 Maggio 2020 ore 14:37
Io prenderi una panasonic gx9 ottima per fare cio che vuoi |
| inviato il 07 Maggio 2020 ore 15:50
Si, ma non si compra una nuova telecamera ogni volta che si fa qualcosa di particolare.
Si compra quella che complessivamente soddisfi le esigenze |
| inviato il 07 Maggio 2020 ore 16:28
Io mi associo a chi suggerisce un uso della reflex, ma "ragionato", ovvero senza inutili ottiche o accessori in base al da farsi.
Secondo me un buon corredo base da montagna può essere reflex full frame + 24-105 o equivalente apsc. Privilegiando in sostanza l'uso di zoom versatili senza farsi troppe pare. In futuro vorrei provare la combo 16-35 + 70-210 f4 che dovrebbe consentire di fare molto e con pochissimo peso, molto utile per me nei viaggi in bici che faccio.
Vero anche che la reflex obbliga a far soste per far foto, ma secondo me ciò consente di far foto più ragionate. Sfortunatamente non ho compatte buone e leggere, anche se l'idea di provarne una, soprattutto per le uscite in bici, mi sta solleticando molto, ma mi frena sempre su questo tema la qualità ottica più che dei sensori, stesso limite che trovo nelle foto fatte col telefono, che ancorchè valide presentano spesso grande distorsione ottica.
Nota dolente sono gli accessori, che vanno ragionati e limitati. Per esempio per un viaggio di più giorni zaino in spalla ho portato il cavalletto per usarlo una notte su tre causa maltempo. Le foto che ho fatto la prima sera sono forse tra le migliori notturne mai fatte, ma al contempo con il gorillapod le avrei probabilmente fatte ugualmente. Però io ho un treppiede medio, mi manca quello da viaggio.
Un tema invece che non mi pare sia stato trattato sia quello dello zaino della sua corretta scelta, tema che è ancora più determinante rispetto al peso. Uno zaino scomodo sarà scomodo anche da vuoto, uno zaino comodo sarà comodo anche da pieno. Più che scendere a compromessi con il corredo, quello che bisogna fare è NON scendere a compromessi con lo zaino. |
| inviato il 07 Maggio 2020 ore 17:02
l'anno scorso l'ultima volta che son riuscito ad andare in montagna..
avevo dietro reflex aspc e 2 ottiche più drone...
zaino da fotografia...
solo una bottiglia di acqua...
cavalletto lasciato a casa, ma mi è capitato anche di portarlo...
un bagno di sudore...
dovrei prendermi uno zaino tecnico,
se e quando... FF e 24-105
quando viaggio all'estero, con bagaglioa mano.. se pochi giorni, quasi infilo mutande e calzini tra gli obiettivi 
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| inviato il 07 Maggio 2020 ore 17:03
Giusto Matteo. Anzi direi GLI zaini.
Nei miei momenti di forte attività ne avevo tre tipi. |
| inviato il 07 Maggio 2020 ore 17:05
Ecco ad esempio gli zaini fotografici, esclusi quelli molto buoni e costosi, sono tra i peggiori zaini per andare a camminare perchè difficilmente hanno un buono schienale rigido e una buona fascia lombare.
Verissima anche la necessità di avere più zaini per essere pronti a fronteggiare varie condizioni. |
| inviato il 07 Maggio 2020 ore 17:10
il problema degli zaini fotografici è che s'incollano alla schiena... sudi... e in montagna dove cambia il tempo in 2 minuti... un colpo d'aria e ti blocca la schiena...
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