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ciao a tutti secondo voi nell'era che viviamo che tutto si basa sui social ,siti, ecc secondo voi ancora a senso aprire un studio fotografico ,per attirare clienti oppure si puo farne almeno ??? vorrei che la mia passione diventasse un lavoro sempre in norma di legge ...(p.iva ecc..)
Secondo me si, avere un luogo dove poter andare e parlare di persona lo trovo fondamentale. Su Internet posso comprare un oggetto, ma se devo stampare, se devo chiedere per un matrimonio o altro trovo che il parlare faccia faccia in un ufficio/negozio sia essenziale. Prendere solo contatti via social/e-mail/telefonate lo troverei molto limitante, e in ogni caso se dopo aver preso contatti ci vedessimo in un bar per parlarci lo troverei comunque poco professionale.
Per la cronaca ho 31anni quindi non sono un dinosauro ancorato ai tempi passati.
Ti riporto questa esperienza poi, ovviamente, non è altro che una esperienza vissuta da una persona.
Ho un mio cugino che, bene o male, riesce da anni a mantenersi facendo il fotografo. Tempo fa, per cercare di ridurre un pò i costi, aveva abbandonato lo studio in città, aveva cambiato casa, trasferendosi dalla città alla prima campagna dove, comunque, era riuscito a ricreare degli ottimi spazi per riformare la sala posa e tutto quanto gli occorreva per il lavoro. Dopo poco più di un anno ha dovuto convincersi che, lo studio in città (oltre a dare un pò più di visibilità), da una "rappresentanza" diversa e le persone tendono a ritenerti più "professionale" se le chiami in studio puttosto che a casa. Poi, comunque, nel parlare con lui, mi ha anche detto che dipende molto anche dall'interlocutore. Se il commitente è una azienda, molto spesso è lui che deve muoversi e, quindi, lo studio è ininfluente. Se, invece, l'interlocutore è un privato, l'approccio è sempre solo in studio.
vi parlo chiaro io tengo un rifornimento di carburanti che per 365 giorni all'anno e tutto self service devo fare solo delle piccole mansioni che mi permette di fare anche il fotografo a tempo pieno ... perchè la mia passione piu grande e il fotografo da quando ero piccolo grazie a mio zio . però non vorrei lasciare questa azienda che mi hanno lasciato i miei in questi tempi secondo me e veramente un peccato.
Guarda, piu' che lo studio oggi e' indispensabile avere uno spazio in cui lavorare. Per ricevere i clienti, se non vai tu da loro, puoi prendere un ufficio in coworking. Sono uffici condivisi, molto professionali, con una segretaria che riceve le chiamate per tutti. In genere hanno tre o quattro stanze e vengono divisi tra una ventina di attivita'.
Costano un quarto di un ufficetto (con segretaria) e fanno molta piu figura.
Hai solo la rottura che devi portarti ogni volta tutti i cataloghi o il promozionale. Ma per il resto condividi tutto, stampanti telefono riscaldamento,pulizie..
Lo spazio per lavorare invece in molti casi e' indispensabile. Se fai cerimonia ti basta poco piu di un sottoscala. Se devi fare prodotto o ritratto, lo spazio non basta mai.
Uno studio fotografico serve per farci dentro le foto per still life, ritrattistica ecc. I social servono al massimo per fare marketing. Oltre ai consigli che riceverei qui dentro guardati qualche video della Tau Visual inerenti all'attività e auguri www.youtube.com/channel/UCio6ueWDJG10YfkmvDdInnQ
Se tratti con clienti privati lo studio fa la differenza. Intanto partiamo da un presupposto, la pubblicità web è ormai costosa quanto quella tradizionale. Chiaramente serve, ma ormai non è piu' così conveniente, una volta bastava mettere un pò di soldi ed ottenevi contatti, ora no. I soldi da mettere sono molti di piu' ed i contatti molto minori. E soprattutto in ambito fotografico la fanno tutti. Lo studio ti serve per farti vedere se su strada, per ricevere le persone, per le consegne. Ti da una percezione diversa. Se ricevi nel bar o nel posto condiviso o in una attività che si occupa di altro, in genere le persone vorranno spendere molto meno, ti valuteranno sempre un pò meno ecc ecc.
Parlo per esperienza personale, sono passato dal non avere dove ricevere, quindi bar o locali adibiti ad altro, ad avere uno studio in un appartemento, e poi sono passato ad uno studio su una via di passaggio... ti cambia moltissimo. Il problema sono i costi... Purtroppo è un cane che si mangia la coda diciamo.
Affittano studi fotografici molto belli e uffici in tali studi solo per parlare coi tuoi clienti. Ci sono uffici in co-working. Per still life e foto di prodotto, se hai spazio le puoi fare in casa tua. Per prodotti ingombranti (mobili, auto) o preziosi (gioielli) sei tu che vai dal cliente. Idem per foto di real estate e locali sei ovviamente tu che ti sposti. Se ti sai vendere, ad esempio per un matrimonio, non hai difficoltà ad incontrare tu gli sposi a casa loro, portandoti dietro il pc per far vedere il tuo portfolio e usando la scusa del "cosí vedo anche l'ambiente dove farò le foto del trucco e della vestizione" e così appari ancora più disponibile e professionale. Idem per ritratto posato, la location te la puoi creare ovunque, non ti serve lo studio per forza e puoi scattare anche all'aperto. In conclusione: se uno spazio lo hai é meglio, ma se non lo hai pace. Non farti bloccare da questo. Occhio poi che, se lo stuio ha in sé stesso un valore per la tua attività di fotografo che travalichi il valore della tua attività professionale come fotografo (es. negozio di fotografo o studio in una via di passaggio) la tua posizione fiscale non é più libero professionista (con p. Iva) ma artigiano. Ossia, se la gente andrebbe in quello studio o negozio a prescindere da chi sia poi il fotografo che ci lavora dentro (e questo avviene appunto quando lo studio o il negozio ti danno di per se stessi una visibilità e danno di per se stessi un valore alla attività fotografica di chi c'é dentro): artigiano. Diverso se lo spazio dove lavori e incontri i clienti é solo funzionale alla tua attività ma non ti dá un significativo valore aggiunto di per sé. Quindi ok ad esempio convertire un piccolo appartamento al. 5°piano senza insegne a studio dove scattare e incontrare i clienti.
Andrea permettimi, Nessunego ha fatto un disamina precisissima. Non direi tanto fuori dal coro... Intendiamoci, non che gli altri non lo fossero, molto spesso il dove incontrarsi e dove vengono scattate le foto è secondario. Ho visto gente in studi enormi, con un parco luci assurdo, non riuscire ad organizzare un set con 3 prodotti, e poi... In definitiva dipende da quello che sai fare.
Nessun problema, mi sembrava che Nessunego, al contrario delle voci prevalenti che l'avevano preceduto, NON individuasse nello studio un criterio indispensabile per tenere in piedi un'attività... in questo periodo sto pensando proprio a questo (sono trent'anni che non ho più studio, e diversi anni che ho abbandonato le velleità come professionista: e comunque anche allora, lo studio era più amatoriale che professionale, se vogliamo).
Ma le "cattive abitudini" sono dure a morire: e mi tormenta, persino in questo momento in.fame, l'idea di lanciarmi in una nuova avventura.
E' come sempre essenzialmente un approccio diverso.. Puntare sulla rendita da posizione o sulla qualita'.
Il bar della stazione solitamente fa un caffe' cosicosi ed i croissant sono andanti. Ma fa 3-4mila passaggi al giorno e li farebbe anche se il caffe' fosse fatto di cicoria. Il bar in collina, viceversa deve fare un buon caffe', con croissant freschi e di pasticceria, per attirare le persone che voglion fare una colazione come Dio comanda.
Non e' possibile partire con lo studio super. I costi ti accopperebbero subito. Del resto anche non avere strutture ti impedisce di lavorare. Bisogna avere giudizio e partire per gradi.
Se fosse il primo ed unico lavoro ti suggerirei di fare un investimento e prendere un piccolo negozio magari gia avviato.
Come secondo lavoro puoi permetterti di metterci anche parecchio tempo per arrivare a regime. Per cui suggerirei di partire con le strutture ridotte al minimo indispensabile.
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