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Bilanciamento del bianco vs eliminazione dominante colore


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avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2020 ore 17:21

Complice la quarantena sto seguendo qualche tutorial su photoshop e sono un paio di giorni che sbatto la testa su un argomento che non riesco a decifrare bene: il bilanciamento del bianco e le dominanti colore.
La mia macchina tende ad azzeccarlo in condizioni "normali", va in difficoltà di sera o con sorgenti luminose diverse o artificiali (normale). Ma per sistemare eventuali sbagli, cosa usate voi?

1) bilancio a mano in camera raw, andando a gusto e memoria. Considerando che la fotografia va anche e soprattutto a gusto, è un metodo efficace che non mi ha dato problemi.

2) eliminare le dominanti colore creando un livello con "sfocatura--> sfocatura media" e campionare sulla tonalità ottenuta con il punto di grigio medio.

esempio

3) Bilanciare il bianco creando un livello vuoto riempito grigio 50% e successivamente, con un livello soglia, trovare il punto di grigio medio e campionare quello (e poi, disattivando il livello grigio, si può trovare anche il nero e il bianco).

esempio

Posto che l'1 mi soddisfa e che non sempre ha senso eliminare le dominanti, che si possono anche ricercare, ma volendo trovare il bilanciamento ufficiale e non a mio piacimento, ho cercato di approfondire. Ovviamente, ottengo risultati diversi fra il metodo 2 e il metodo 3.
Nella mia ignoranza MrGreen mi sembra che la teoria che sta dietro il secondo metodo sia più consistente, ma quasi sempre ottengo un contrasto esagerato o una dominante completamente sballata. Eliminando la dominante con il terzo metodo invece ottengo risultati più gradevoli e realistici, magari devo regolare l'opacità del livello, ma tutto sommato funziona. Perònon sono convinto fino in fondo.

Chi mi aiuta a fare chiarezza? Che differenza c'è (se c'è) fra bilanciare il bianco e eliminare una dominante? E come è meglio eseguire le correzioni?

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 2:14

Sarebbe lunga da disaminare la faccenda.

Il WB è un aspetto solo in apparenza semplice. Nessuno di questi metodi fa un vero bilanciamento del bianco.

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 6:39

Occhio che fotograficamente parlando, è del tutto errato cercare di realizzare una fotografia con completa assenza di dominanti cromatiche.

L'alba è tendenzialmente "rosata", i tramonti danno sul rosso, le zone ghiacciate rendono meglio l'impressione di freddo se sono bluastre, l'atmosfera degli ambienti illuminati a luce artificiale di vecchie lampadine è molto più gradevole e realistica se impregnata di luce giallo - rossastra e così via.

Fare sempre il Bilanciamento del Bianco in modo strumentale, togliendo ogni dominante, fotograficamente parlando è del tutto errato.

Il WB è sempre e soltanto una decisione del fotografo, il colore della sua fotografia lo deve decide lui (......ed è per quello che ci vogliono monitor buoni e calibratai bene!)

E se il fotografo è bravo, ed interpreta bene l'atmosfera della sua immagine, sa esattamente che cosa dare come messaggio all'osservatore e gli dà il colore giusto per il momento e la situazione, la foto è bella.

Se invece il fotografo non sa interpretare bene la situazione del momento dello scatto e fa solo un WB strumentale perchè non sa fare la sua scelta, cosa facilissima e che non richiede nessuna cultura fotografica, quel fotografo è solo uno schiacciabottoni, è un miccio, e tendenzialmente la foto è squallida.


Ai tempi della pellicola, per dare il corretto WB si usavano i filtri di correzione cromatica in fase di scatto, e non era affatto semplice dare coi filtri la giusta atmosfera all'immagine, come veniva la fotografia lo vedevi bene solo dopo lo scatto, ed era difficile perchè c'era un margine di errore notevole dovuto alla diversa intonazione cromatica nativa della singola pellicola, e se la sbagliavi, erano razzi tuoi, la dovevi rifare dopo giorni.


Oggi che scattando in RAW il WB si fa benissimo dopo lo scatto, ed addirittura lo puoi fare con intonazione diversa alle varie zone dell'immagine, di problemi non ce ne sono proprio più, e dunque errori di cromatismo in immagine sono oggi del tutto imperdonabili.


Comunque, per fare un WB neutro, a mio avviso , in pratica, Photoshop non basta, si può tentare con un Livello di Regolazione di valori Tonali, facendolo lavorare in Mezzitoni Neutri, ma a me non mi convince, altera dei valori RGB cambiando contrasto etc.

Camera RAW permette di fare un WB neutro ma solo se c'è un riferimento in immagine di bianco vero, calibrato.

Se uno lo vuole fare seriamente, bisogna comprarsi un cartoncino bianco apposito, calibrato, per il WB, costa due soldi, e va fotografato nella stessa condizione luminosa del soggetto, uno fa uno scatto con soggetto ed il cartoncino nel fotogramma, e sul cartoncino, con la sonda, fa il WB in fase di conversione di RAW.

Il cartoncino grigio medio al 18% non va bene per il WB, idem per il cartoncino nero.

Io ho un set di tre cartoni, formato A4, bianco per per WB, nero per riferimento del nero, e grigio medio al 18% per esposizione in luce riflessa che simula quella in luce incidente: pagato tutto 7 euro.


" Che differenza c'è (se c'è) fra bilanciare il bianco e eliminare una dominante?
E come è meglio eseguire le correzioni?"


In una parola:

- fare il WB è una scelta

- l'eliminazione di una dominante è una correzione cromatica dell'immagine dovuta ad errore tecnico dell'attrezzatura

Fare il WB significa scegliere quale colore in immagine alterare per renderlo bianco dopo la correzione, alterando dunque tutto il cromatismo dell'immagine.

Eliminare una dominante, significa alterare l'immagine cromaticamente per togliere uno sbilanciamento verso un colore che è presente, non voluto, in immagine, ossia quando l'attrezzatura ti ha fatto le corna.


Correzione della dominante: non c'è un modo unico per fare delle correzioni di dominanti in immagine, a volte basta fare una correzione di tonalità in ACR coi due cursori, ma non è affatto detto che basti, dipende dalla dominante.

Togliere le dominanti bene, senza che l'immagine ne soffra, in fotoritocco, se uno vuole della qualità seria, non è affatto cosa semplice, anzi, si può dire tranquillamente che a volte è impossibile.

Esempio: se hai un incarnato chiero e delicato che presenta delle dominanti varie, tipo il verdino delle vecchie D800 che erano profilate male da Adobe, renderlo bene, naturale, è un disastro, è quasi impossibile, e la cosa migliore è rifarsi il profilo di conversione del RAW della fotocamera con quell'ottica.

CaptureOne, addirittura, permette di calibrarsi il profilo di conversione della fotocamera con annessa l'ottica usata, ottica per ottica, proprio per corregggere l'eventuale dominante cromatica introdotta dalla singola ottica nell'immagine della fotocamera, perchè la correzione a posteriori, dopo lo scatto, a volte è praticamente impossibile.

Adobe permette di fare lo stesso, ma meno bene, con Adobe DNG Profile Editor, che non ha strumento calibrato di correzione ma te lo fa fare a occhio.

Se uno vuole fare le cose veramente bene, deve tener presente che quando c'è una dominante cromatica non voluta in immagine, di solito, il riso è cotto, non ce la levi più bene il più delle volte, dunque va prevenuta in fase di scatto il più possibile, alterando la luce, profilando bene la fotocamera con quell'ottica, etc.

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 8:39

Ciao Daniele, sia Raamiel che Alessandro ti hanno risposto in modo giustissimo.
Non è un argomento di facile spiegazione, e richiede di essere studiato attentamente.
Ho visto, meglio dire sbirciato, i video che hai postato.
Mi permetto di consigliarti di cercare video, o contenuti, di Marco Olivotto e Alessandro Bernardi.
Provengono dalla scuola dell'americano Dan Margulis, che ha scritto diversi libri sulla questione della correzione colore.
In italiano è stato tradotto Photoshop professionale Ed. Hoepli. Il testo non è facile, ma è molto esaustivo.
buona giornata
ottobrerosso

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 10:18

Chi mi aiuta a fare chiarezza? Che differenza c'è (se c'è) fra bilanciare il bianco e eliminare una dominante? E come è meglio eseguire le correzioni?

Sono due cose completamente diverse.
Il bilanciamento del bianco, teoricamente serve per ottenere una foto con i colori perfettamente neutri come quelli che si ottengono scattando con il flash che notoriamente funziona ad una temperatura di circa 5.600 Kelvin.
Però alcune foto se debbono esaltare l'atmosfera dell'illuminazione presente al momento dello scatto è preferibile che non perdano la loro caratteristica intervenendo sul bilanciamento del bianco che magari può andar bene per fare un catalogo di oggetti da regalo ma sarebbe controproducente nel caso di ritratti ambientati.
La dominante viceversa è tutta un'altra cosa e con software specifici serve per aggiustare alcuni colori e lasciare invariati altri.

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 13:16

Mi pare tu abbia già ricevuto risposte esaurienti che centrano il nocciolo della questione.
Esiste un bilanciamento del bianco (e del colore) strumentale, fatto cioè badando ai "numeri", e ne esiste uno funzionale cioè orientato ad un risultato che sia per te (e per chi osserva la foto) esteticamente corretto e significativo.
Sono due strade diverse che si imboccano a seconda delle necessità.

La prima strada porta apparentemente a risultati "oggettivamente corretti", ma non necessariamente "più belli".
Serve quando la tua fotografia deve essere la riproduzione di qualcosa di noto, come ad esempio un'opera d'arte. Oppure il "rosso Ferrari" che è un colore preciso e non lo puoi interpretare tu.
In questi casi si parte dalla ripresa: il controllo della luce, l'uso di mire di colorate e neutre come riferimenti, profili colore di fotocamera, ecc.
Se non puoi controllare questi aspetti perché sei "in giro" e ti trovi poi in post produzione con foto difficili, hai comunque a disposizione diverse tecniche.
In generale si lavora meglio controllando separatamente le curve dei tre primari. E questo lo puoi fare anche nel convertitore, senza arrivare a Photoshop.
Io uso alla volte una tecnica che è un po' un'evoluzione delle tue 2) e 3). Ma solo nei casi "disperati" perché è noiosa e difficilmente davvero perfetta.

Se non sei un fotografo "riproduttore", la strada di una regolazione funzionale forse è la più proficua.
Concordo che il WB perfetto sia molto spesso poco soddisfacente da punto di vista estetico. Ad esempio la dominante creata dalla varietà della luce ambiente in una certa ora del giorno è spesso determinante per la riuscita della foto.
In foto fatte in luce ambiente, io parto sempre con un bilanciamento DayLight, prendendomi tutte le dominanti che questo comporta, che poi posso correggere se eccessive. Questo chiaramente si rifà ad una "convenzione" della fotografia, che ci ha abituati a vedere in foto albe e tramonti più caldi, ombre e scene nuvolose più fredde, ecc.
Siamo cioè abituati ad aspettarci certi elementi naturali riprodotti con un certo colore. Ad esempio l'azzurro del cielo in una giornata di sole non deve praticamente contenere Magenta.
Trovi in rete delle tabelle che ti dicono le percentuali dei colori CMYK che sono tipicamente presenti nell'incarnato della pelle umana. Si può fare un discorso analogo sul verde del fogliame o dell'erba.
Tutti fattori che controlli in post produzione.


avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 18:36

Scusate il ritardo, oggi sono stato richiamato al lavoro. Innanzitutto vi ringrazio, anche e soprattutto per la competenza.

Vado in ordine.

Il WB è un aspetto solo in apparenza semplice. Nessuno di questi metodi fa un vero bilanciamento del bianco.


Me ne sono reso conto poi. Dopo aver scritto il post ho continuato a curiosare a sono andato a leggere fra l'altro un'articolo di Boscarol, che si è collegato agli argomenti a te cari.

Occhio che fotograficamente parlando, è del tutto errato cercare di realizzare una fotografia con completa assenza di dominanti cromatiche.
L'alba è tendenzialmente "rosata", i tramonti danno sul rosso, le zone ghiacciate rendono meglio l'impressione di freddo se sono bluastre, l'atmosfera degli ambienti illuminati a luce artificiale di vecchie lampadine è molto più gradevole e realistica se impregnata di luce giallo - rossastra e così via.
Fare sempre il Bilanciamento del Bianco in modo strumentale, togliendo ogni dominante, fotograficamente parlando è del tutto errato.


E qui potremmo chiudere il post.


-Fare il WB significa scegliere quale colore in immagine alterare per renderlo bianco dopo la correzione, alterando dunque tutto il cromatismo dell'immagine.

- Eliminare una dominante, significa alterare l'immagine cromaticamente per togliere uno sbilanciamento verso un colore che è presente, non voluto, in immagine, ossia quando l'attrezzatura ti ha fatto le corna.


Ottimo riassunto! Dato che ho continuato a leggere varie fonti fino all'una di notte ero arrivato a una conclusione simile, ma questa sintesi è perfetta.

Mi permetto di consigliarti di cercare video, o contenuti, di Marco Olivotto


Infatti...leggo Olivotto sulla rivista DPP; nel weekend con calma cerco...tanto fino al 4 maggio è lunga MrGreen

Ho guarda il video 2, anche se sapevo già dove volesse andare a parare, e mi pare un metodo da cani, così a sentimento.

Più che altro perchè in quella foto ci sono almeno 2 luci diverse, così il bilanciamento cambia per ogni punto a seconda di quanto è distante o inclinato rispetto queste luci; praticamente è impossibile bilanciare il bianco.


E infatti non funziona: provato tutta sera su vari raw ottenendo risultati orribili e sempre da correggere.

Alla fine vedo che la risposta è stata univoca. E' un argomento da quarantena: non mi ha mai creato grandi problemi, ma ogni tanto un po' di teoria fa bene ed è giusto approfondire.
La questione del WB è nata sistemando alcune foto scattate di sera, in un vicolo di un paese marchigiano (
questa ).Mi sono detto "qual è quello giusto?". La risposta è, fotograficamente parlando, quella di Alessandro.
La questione della dominante è sorta invece riguardando alcune foto scattate sul Brenta, in una giornata assolata con tanta neve ( esempio). Ovviamente la neve in ombra è diventata azzurrina (a memoria dell'esame di Fisica 2, effetto Rayleigh, giusto?), ma da qui è partito il dubbio: fino a che punto è una scelta stilistica e dove inizia l'errore tecnico?

Alla fine, visto che complice la quarantena sto iniziando a fare correzioni selettive, mi sono piaciuti di più i risultati ottenuti "a sentimento", come sempre. Mi capita di tornare - in tempi diversi - sulla stessa foto e di modificarla a seconda di come mi girano in quel momento. Cambio idea spesso su cosa voglio - e qui, e dico mea culpa, devo ragionare di più in fase di scatto. Quando parto con le idee chiare anche la post produzione è lineare.

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 18:43

Aggiungo: non tocchiamo il tasto del monitor, please. Ho recentemente scoperto che è parecchio indecente. Mi pare qualcosa come 55% srgb...Dato che mi piace stampare, un monitor esterno serio è d'obbligo, anche perchè è difficile sviscerare la questione sopra altrimenti.

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 18:47

Comunque ci sonomacchine fotografiche che messe in automatico il WB, lo sbagliano di molto poco. Altre che lo sbagliano di più, altre che in luce mista, sbagliano clamorosamente.

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 18:50

La mia (entry level) azzecca bene se le condizioni non sono difficili. Va in crisi in quelle particolari (e grazie al biiip! MrGreen )

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 20:39

Senza una "referenza" nella foto tipo oggetti bianchi, grigi neutri o chiaramente un carta colorcheker è impossibile di essere sicuri al 100% dellaWB esatta....ma è veramente un problema?....un riferimento +o - neutro si trova spedso nella foto cercando bene senza bisogno di "trafficare" con i metodi che hai indicato in prefazione...e se non ci sono riferimenti ti affidi all'occhio e basta, magari facendo piu versioni con WB diverse e comparandole perche come tutti sanno l'occhio umano è pessimo per stimare dei valori assoluti ma è estremamente sensibile alle comparazioni.

Per le foto in luce diurna la WB auto o regolata con la pipetta è anche contro-produttiva perche livella le leggere dominanti dovute all'ora del giorno o all'ambiente che fanno la bellezza della luce naturale....la miglior cosa da fare e di regolare la WB su 5200° tinta 0, ovvero i valori della luce diurna..

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 21:04

Marzo e aprile erano due buoni mesi per provare la tecnica del daylight! MrGreen

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 21:58

Se lascio Auto WB la macchina lo cambia a piacere ad ogni scatto a seconda del colore medio di quello che vede e io resto senza un riferimento.
E che razza di macchina hai. Io me lo ricordo tale comportamento solo con qualche modello nikon di vecchia generazione.

avatarjunior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 22:05

Quoto Ottobrerosso.
Cerca i corsi di Color Correction di Marco Olivotto. Io li ho presi scontatissimi a 2 soldi su Udemy e li trovo estremamente validi.

Ciao

Francesco

avatarjunior
inviato il 24 Aprile 2020 ore 10:25

Io ho un set di tre cartoni, formato A4, bianco per per WB, nero per riferimento del nero, e grigio medio al 18% per esposizione in luce riflessa che simula quella in luce incidente: pagato tutto 7 euro


Alessandro puoi postare per cortesia il link? ho visto qualcosa su Am_zon ma vorrei comprare una cosa corretta

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