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fotogrfia tridimensionale


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avatarjunior
inviato il 21 Aprile 2020 ore 14:14

é possibile elaborare foto in maniera più possibile tridimensionale , ma non per postarle ,nemmeno per giocare , ma proprio stampare poi una foto che guardandola ti dia la senzazione della tridimensionalità ,ok una foto che rispetti le regole ,che ti faccia viaggiare , ok ma c'è una tecmica che magari partendo dallo scatto ti porti a una PP adeguata , per avere un risultato stampato da fare Wau!!.Qalcuno è in grado di avere questo tipo di informazione ?

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2020 ore 6:56

L'argomento non è per niente facile.

Ma la risposta alla tua domanda è positiva, è un "sì".

La "tridimensionalità" su un oggetto piano come una stampa fotografica, ovviamente, è una illusione ottica, ma ci sono tecniche, sia in stampa chimica che digitale, che permettono di esaltare l'effetto di tridimensionalità delle immagini, stampate o meno.

Io stampo in proprio al 1979 e dal 2008 stampo in digitale, da sempre in formato minimo 30 x 40 cm, ma anche in formati più grandi, spesso, soprattutto oggi in digitale, stampo anche più grande, in A2, 40 x 60 cm, sempre in casa, o maggiore, però in laboratorio.

Sono un perfezionista e cerco al perfezione in stampa, non mi interessa il tempo che ci metto a fare fotoritocco e stampa, e sono disposto a spendere nell'attrezzatura sia fotografica che di stampa, ho solo roba professionale da sempre.

Detto questo, la tridimensionalità, o effetto 3D che dir si voglia, in una stampa è dato, fondamentalmente, da accorgimenti in ripresa ed in fotoritocco, ossia prima e dopo lo scatto, e sono, in pratica, 5 fattori su scene con tutto a fuoco :

- il tipo di luce che illumina il soggetto: è importantissimo, la luce radente aumenta l'effetto 3D, ma si può fare molto anche con la luce diffusa

- punto di ripresa ed ottica usata

- Il gioco della prospettiva geometrica nella scena.

- I rapporti relativi tra luce ed ombra nel campo di sensibilità maggiore dell'occhio umano, che è la banda dei grigi intermedi: l'occhio percepisce la sensazione di profondità se ci sono variazioni tonali abbastanza robuste dal chiaro allo scuro nei toni intermedi

- vale sempre e comunque la legge che lo scuro "avvicina", dà la sensazione si distanza minore, ed il chiaro "allontana", dà la sensazione di stanza lontana (dalla nostra psicologia)

Il soggetto a fuoco in un contesto sfocato, aumenta la sensazione di effetto 3D, ma è troppo banale, le foto fatte coi tele lunghi o con diaframmi molto aperti ad un soggetto a fuoco con il resto sfocato, per quanto mi riguarda, sono troppo banali, e li lasciamo a queli che amano quello che loro chiamano il "magico" sfocato e che invece secondo me è lo "stupido" sfocato, è d'effetto e ci acchiappano i novellini, soprattutto i ritrattisti ci vendono le foto con lo stupido sfocato, alla gente, fotograficamente parlando, non troppo esperta.

In ripresa, bisogna cercare dunque di avere la luce migliore (radente o laterale se possibile) sul soggetto, e scegliere l'ottica ed il punto di ripresa giusti, mentre in fotoritocco (ed a pellicola) bisogna dosare nel giusto modo i grigi della banda intermedia sul soggetto, e la luminosità globale dell'immagine, soprattutto nella parte bassa.

Parlando di stampe, andrebbero viste, ma qualcosa ti posso far vedere anche sul web, di foto mie.

Queste sono tutte stampe , fatte da me: vedi se ti danno la sensazione di effetto presenza, se ti sembra di essere lì mentre guardi la foto o se ti dà la tridimensionalità:

CLICCARE SULLE IMMAGINI PER VEDERLE GRANDI!


In B&N





















Occhio che con luce "buona", radente, per l'effetto 3D non c'è nulla (....troppo facile!), è tutta luce diffusa e l'effetto 3D è ottenuto solo con giochi di prospettiva e dosando i grigi ed il tono generale della foto.


Ed in Colore





















CLICCARE SULLE IMMAGINI PER VEDERLE GRANDI!


Anche qui, niente luce radente, solo gioco di toni luminosi fatto in fotoritocco e per qualcuna, anche prospettiva.

Le stampe sono a casa mia, Lucca, e se passi da qua, le vedi.

avatarjunior
inviato il 22 Aprile 2020 ore 8:19

@ Alessandro Pollastrini. Complimenti per l'effetto 3D che sei riuscito a trasmettere con le tue foto. In BN, tranne l'ultima, lo trovo molto più evidente che in quelle a colore, tra cui spiccano la 2a e la 3a. A mio parere, beninteso. Ti andrebbe di spiegare più dettagliatamente la PP che effettui? Te ne sarei grato.

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2020 ore 8:50

Sì chiama anamorfismo.
In PP si può fare molto.
Viene utilizzata anche nelle "Animazioni" delle foto o dipinti per la realizzazione di video.
In inglese viene detto anche kid-stay.
Oltre a PS ci sono applicazioni dedicate.

avatarjunior
inviato il 22 Aprile 2020 ore 9:02

@ Old Pentax. "Oltre a PS ci sono applicazioni dedicate."

Qualche nome? Grazie

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2020 ore 9:03

"..In BN, tranne l'ultima, lo trovo molto più evidente che in quelle a colore,.."

Il B&N è un'astrazione, ed è un tipo di foto molto più essenziale del colore, che distrae di più l'occhio dalle tonalità grigie, quelle che danno l'effetto 3D: col B&N si lavora meglio sui grigi, ed oltretutto l'occhio li percepisce meglio, non distratto dal colore, ed è per quello che si nota di più.

Come fotoritocco, io scatto in RAW, che poi converto in Tiff a 16 bits, spazio colore ProPhoto RGB per sfruttare al massimo la dinamica del sensore, ProPhoto RGB è quello che trasmette più dinamica al Tiff a 16 bits, e mando in stampa dei Tiff a 16 bits in spazio colore ProPhoto RGB: la mia stampante me lo permette, i laboratori normali di stampa, no, solo pochi laboratori molto seri lo fanno, ma non sono comunemente disponibili

In partica esalto i toni intermedi, i grigi ed i toni di colore intermedi, lasciando inalterati gli estremi, i grigi molto chiari ed i grgi molto scruri.

E poi applico la legge che lo scuro avvicina, ed il chiaro allontana.

Nelle zone di contrasto leggero sui toni intermedi, lo aumento (vedasi il fabbro con lo sfondo nezza zona della testa: intorno alla testa, chiara, è stato scurito lo sfondo, per far risaltare il fabbro).

In pratica si esaltano i toni intermedi = si aumenta il contrasto sui toni intermedi operando selettivamente, a zone dell'immagine, a seconda del loro valore, grigi medi, più scuri e più chiari

Si lavora molto come si lavorava a pellicola, con Dodge and Burn in digitale, a pellicola con mascherature e bruciature.

meglio delle parole, un esempio:





Originale RAW





CLICCARE SULLE IMMAGINI PER VEDERLE GRANDI!

E' stata tutta rifatta con mascherature bruciature come definizione dei toni grigi intermedi, per dargli tridimensionalità: gli interventi debbono essere sempre e comuqnue delicati, mai troppo invasivi, ci vuole occhio e manualità

Quella stampa in B&N, in A3, è, a detta di tutti, anche gente esperta a livello nazionale, splendida.

Non ci sono scorciatoie, o automatismi, si lavora come si lavorava a pellicola, oggi col pennello, a pellicola con le palettine ed il vetro sul piano di stampa, per metterci le maschere.

avatarjunior
inviato il 22 Aprile 2020 ore 9:20

@ Alessandro Pollastrini. Grazie per la cortese e rapida risposta.

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2020 ore 9:33

@ Paride

Allego il link ad un filmato dove la tecnica anamorfica è stata utilizzata sulla prima clip (da 0 a 20 secondi).
La foto è stata scomposta sui vari piani prospettici con Photoshop e poi passata all'applicazione "Motion" di Apple dove puoi posizionare i vari piani prospettici a distanza tra loro, come se ogni oggetto e/o soggetto fossero nella effettiva posizione, poi hai a disposizione una camera con tutti i controlli identici a quelli reali: obiettivo, tempi, esposizione, ecc. oltre a luci, effetti speciali di ogni genere e tipo
A quel punto decidi se fare un filmato in movimento oppure "scattare" la foto.
Anche Adobe nella suite comprende un programma simile:"After effect".
Se cerchi su Youtube trovi molti esempi.

Ecco il mio "trailer"


P.S. la qualità delle immagini non è eccelsa ma il tutto è stato ricavato da vecchie diapositive scansionate e lavorate per ricavare un filmato.


avatarjunior
inviato il 22 Aprile 2020 ore 9:43

@ Old Pentax. Grazie

avatarjunior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 10:58

Ciao Alessandro Pollastrin, grazie di aver risposto al mio appello trovo il tuo lavoro molto interesante , le spiagazioni anche è un mondo che mi affascina ,purtroppo non ho latua tecminca e tue conoscenza della materia ,però osservando proprio l'imagine del fabbro ,e la tua spiegazione ,trovo che chiarendo il soggetto per renderlo più leggibile ,il risultato sia un pò opposto ,perchè l'ho sfondo lo assorbe ,si perde , cpisco che le zone scure avvicinano e le chiare avvicinano, ma forse sono troppo simili e si confondono ,quindi la luce sul volto del fabbro a mio piccolo parere è troppo simile allo sfondo e mi fa perdere un pò l'effetto , mio piccolo parere

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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