| inviato il 20 Aprile 2020 ore 21:12
Dato che sono un pescatore (a mosca) sottolineo che in ogni foto (che ritrae un salmonide), il pesce è stato rilasciato senza subire nessun danno. Pratico C&R (catch and release) e rispetto,fiume, ecosistemi e natura. |
| inviato il 20 Aprile 2020 ore 21:32
Posso capire chi pesca per mangiare il pesce, ma chi lo fa per sport no. Se pensi che sia rispettoso della natura, prova a conficcarti un chiodo nel palato e tirarlo con un filo e poi mi dirai.
Ma a parte questo, quelle foto vanno in still life (o in "fotogiornalismo" se lo consideri un documentare l'evento della pesca) e non certo in foto sub, almeno mettile nella sezione corretta. |
| inviato il 20 Aprile 2020 ore 21:50
Ciao, metterò le foto nella sezione corretta, non lo sapevo, grazie. Per il resto non voglio fare nessuna polemica, mi limito solo a difendere la mia posizione, dicendo che spesso, il pescatore, a mosca ancora di più, è molto più rispettoso della natura e dell'ambiente che lo circonda rispetto alla stragrande maggioranza delle persone. Chi pesca spesso si occupa e protegge in prima persona il fiume e il suo ripopolamento. Le cose che fanno male ai fiumi e ai salmonidi sono altre, non un amo senza ardiglione in bocca. Trovo questa cosa rispettosa verso la natura? Per come vivo io il fiume assolutamente si. Ma rispetto la tua opinione. |
| inviato il 20 Aprile 2020 ore 21:57
“ il pescatore, a mosca ancora di più, è molto più rispettoso della natura e dell'ambiente che lo circonda rispetto alla stragrande maggioranza delle persone. „
in parte posso capirlo (almeno per quanto riguarda l'ambiente; un po' meno rispetto ai pesci in sè), però comunque l'idea della pesca sportiva non mi fa impazzire, personalmente trovo più "etica" pesca o caccia se finalizzate a mangiare quanto catturato.
Il discorso foto però non è una questione personale ma è che davvero mi sembrano fuori sezione in fotosub; valuta tu quale delle altre sezioni ritieni più appropriata, però fotosub è per foto sott'acqua o al massimo in acquario. |
| inviato il 20 Aprile 2020 ore 21:59
La preda,comunque ne soffre,perchè afferrandola per liberarla si intacca il muco protettivo che ha sulla pelle,senza contare le ferite.Io sono un ex pescatore,ormai ho abbandonato da quasi 20 anni,per motivi di salute( dolori articolari)ma non capisco questa tecnica. Quando ci capitava un'esemplare fuori misura o perchè non era stagione,lo si liberava con lo slamatore.Ne avevo di diverse misure,ma per oltre il 50% dei rilasciati,finiva per morire. Spero che almeno abbiate l'accortezza di limare l'ardiglione dell'amo,che è quello che fa piu danni al pesce. Cmq,il mio è un parere personale,ovviamente. |
| inviato il 20 Aprile 2020 ore 22:09
Juza, io inizialmente le avevo pubblicate in fauna, mi sono state spostate in automatico da, credo, un moderatore. Ma d'ora in avanti le posterò nelle sezione corretta da te suggerita. |
| inviato il 20 Aprile 2020 ore 22:17
Anche fauna non è la sezione corretta, però in questo caso la colpa è anche del moderatore che ha sbagliato sezione nello spostamento, glielo farò presente  |
| inviato il 20 Aprile 2020 ore 22:28
Andros, la pesca adesso si è evoluta. Non so con quale tecnica pescassi tu ma gli ami sono senza ardiglione per quasi tutti i pescatori. Sottolineo a titolo informativo che in molte zone è vietato trattenere il pescato ed è consentito solo la pratica del catch and release. Inoltre è dimostrato che in questo modo si preserva l'ecosistema fluviale. Il pesce, viene catturato con guadino in silicone apposta per non rovinare il muco protettivo e se sì ci bagna opportunamente le mani prima di manipolare un esemplare, il danno recato è quasi nullo. Non lo dico perché voglio avere ragione ma perché queste cose le studio. Ovviamente difendo e cerco di spiegare le mie ragioni, non posso garantire per gli altri. Non c'è nulla di male nel trattenere un pesce e mangiarlo, ma purtroppo la gente abusa di questa cosa, infischiandosene di regole e regolamenti. Si arriva in un attimo quindi ad avere fiumi e torrenti privi di vita. Si sono dovuti privatizzare i fiumi per tenerli in vita e questo perché l'ecosistema non riusciva più ,per via dei costanti prelievi, a fronteggiare la pressione di pesca. |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 10:48
Mi sono dimenticato di farti i complimenti per la tecnica che usi,cioè la Mosca,molto raffinata.Cmq,io continuo nella mia perplessità,NON contrarietà,bada.
Un saluto,Alessandro. |
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