| inviato il 09 Aprile 2020 ore 0:15
In questo tragico periodo di epidemia da coronavirus ho scoperto qualcosa che non sapevo. Ho scoperto società che effettuano procedure di santificazione mediante ozono (O3), che é una procedura la cui validità é riconosciuta dal Ministero della Salute e che uccide virus, funghi e batteri. In pratica queste ditte utilizzano dei generatori di ozono per saturare ambienti chiusi con ozono, che essendo un gas, raggiunge qualsiasi meandro. L'intervento di per sé non é molto oneroso: circa 100E per 80mq. Cosa mi é balenato in mente? Se avete acquistato degli obiettivi che temete possano albergare muffe, potete, prima che esse si sviluppino, fare sanificare con ozono la stanza in cui li tenete. É una procedura che si può considerare periodicamente anche per laboratori e negozi che trattano materiale usato. Voi ne sapevate qualcosa? Ci vedete anche voi delle applicazioni in ambito fotografico? |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 7:47
Le muffe ottiche sono tremende, ed una volta che si sono introdotte in un ambiente, è difficilissimo estirparle: io lavoravo in una blasonata azienda, a livello mondiale, di produzione di elettroottica ed ottica per militare e spazio e non accettavano in riparazione o test le ottiche ammuffite, non le volevano nemmeno in azienda, non le lasciavano nemmeno entrare dentro, perché sanificare un ambiente infettato da muffe è un incubo. Nemmeno Zeiss accetta in riparazione apparati ammuffiti, di nessun tipo, ottiche comprese, non li vuole nei suoi laboratori. Io non credo proprio che con un semplice trattamento ad ozono dell'ambiente si riesca a disinfettarlo così a fondo da estirpare muffe, sarebbe l'uovo di Colombo, che, ahimè, non esiste, l'ozono opera sui batteri e virus, ma le muffe sono dure da aggredire. Se uno si ritrova in casa un'ottica ammuffita, la può far pulire, ma sappia che l'ottica in tolleranza non ci rientra più, le muffe aggrediscono in modo irreparabile il trattamento antiriflesso o addirittura la colla dei doppietti. In tutti i casi quell'ottica va isolata e va trattato con antimuffa ed alta temperatura la borsa e l'armadio che l'ha contenuta. Ma la cosa migliore da fare è buttarla via e trattare il resto dell'attrezzatura, borse etc. Per metter su un magazzino di attrezzature fotografiche, la prima cosa da fare è una verifica ambientale, non ci deve essere molta umidità, la temperatura non deve essere superiore a certi valori, etc: la Zeiss fornisce una specifica ambientale per evitare la formazione delle muffe, e basta applicare quella ( eventuali deumidificatori, condizionamento aria, luce UV, etc), ma ci sono anche degli STANAG ambientali reperibili per quella destinazione d'uso. |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 8:25
Ma le muffe si propagano anche se le condizioni sono ostili alle stesse (cioè in ambienti asciutti ecc.)? |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 11:06
@ andrea festa sí tendenzialmente @ alessandro pollastrini: se il gas ozono riesce a entrare nelle ottiche (ed essendo un gas ci entra se ci sono entrate le muffe, in ambiente saturo) uccide tutto. Questa cosa é attestata dal Ministero della Salute (efficacia pressoché totale su muffe, funghi, batteri, virus) e lo usano anche per sanificare dal coronavirus le stanze dei malati, le ambulanze, le camere mortuarie, le RSA... Il problema principale é che se le muffe si sono già diffuse e hanno già intaccato l'obbiettivo, saranno comunque da rimuovere meccanicamente e l'obbiettivo potrebbe non essere più buono come prima. Per questo pensavo a questa tecnica in prevenzione, sopratutto in ambienti che trattano obiettivi usati possibilmente infetti. |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 11:12
Bisognerebbe però sapere se si tratta di un trattamento privo di effetti "collaterali" sui materiali e i circuiti che compongono le ottiche, al di là del fatto che ciò che la muffa ha danneggiato resta danneggiato (trattamenti antiriflesso in primis) |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 11:31
Ciao,ma se nemmeno ci è consentito di provare quell'obiettivo, perchè l'obiettivo non serve in quanto emblema del materialismo fotografico, contro la cultura multimediale "moderna" ma che attinge dalla storia della fotografia.... L'altro giorno mi sono deciso,ho messo in ordine.Onde evitare l'insorgere del problema e dubbi,ho riposto due obiettivi con preventivo rifiutato di 1700€(sconto 50%),negli armadietti alti della cucina,perchè le scatole lasciate in precendenza nella casa fuori comune, avevano assorbito odore di muffa.... |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 11:43
L'ozono non danneggia nulla se usato correttamente, accelera impercettibilmente i normali processi di ossidazione. Si tratterebbe di una procedura one time per ottica o gruppo di ottiche. |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 12:36
Non serve chiamare una ditta specializzata, basta comprare un ozonizzatore (che costa meno dei 100 Euro indicati sopra). Io uso da tempo l'ozono per sanificare in particolare le borse vintage che spesso hanno un odore di muffa da paura. Metto la borsa in una grande baule ermetico dove inserisco la macchina, la faccio partire per una mezz'oretta e lascio li mezza giornata. Dopo sono (quasi) come nuove. Spesso si deve ripetere più volte gli interventi con le borse di 70-100 anni fa. La stessa cosa si può fare con le ottiche. L'ozono non ha grandi controindicazioni però: - rovina un pò la gomma, se usato spesso; - è tossico in alte concentrazioni per l'uomo. Per cui è meglio fare il trattamento (senza persone dentro), lasciare chiusa la stanza qualche ora (vuota di persone) e poi arieggiare. Qui il link per l'acquisto di una delle macchine più potenti in assoluto. E' la classica cinesata, ma funziona benissimo: del resto il principio fisico è elementare. https://www.amazon.it/gp/product/B07GCH1B53/ref=ppx_yo_dt_b_search_asi |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 12:48
Seguo |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 14:02
Ciao Tony,seguo anch'io con interesse. |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 14:09
per il materiale fotografico uso un vecchio sistema per evitare muffe.e non costa quasi nulla e efficace.ho utilizzato per i miei prodotti fotografici una cassapanca in legno non trattato.poi ho irrorato tutto il legno con il funghicida che si usa per la vite(si chiama anche cupravit )in modo che lo stesso legno assorbi il prodotto.una volta asciugato ho scorparso l'interno e l'esterno sempre con la polvere funghicida in modo da dare un ulteriore protezione.poi ho tapezzato il tutto con fogli di tapezziera traspirante.all'interno sono 30 anni che metto il materiale fotografico in contenitori di cotone.ogni 4/5 anni con una spugnetta umida rimetto un velo di funghicida.la cassapanca e' perennemente chiusa ed in inverno le temperature sono basse perche' l'ambiente non riscaldato,pur essendo ventilato.mai avuto una particella di muffa |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 19:09
averne di questi problemi. |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 19:25
“ procedure di santificazione mediante ozono „ Vabbé che siamo in periodo pasquale e i nostri amati obiettivi sono come dei figli, ma mi pare eccessivo... |
| inviato il 09 Aprile 2020 ore 19:43
Si può saturare di ozono pure un contenitore sigillato attraverso lampade UV, il problema è che le spore della muffa tollerano sia le lampade UV che l'ozono, muore la muffa ma restano spore che poi "risorgono" la muffa. La muffa è molto resistente... |
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