| inviato il 13 Dicembre 2021 ore 8:05
Buondì, riprendo questo topic per chiedere se qualcuno ha mai provato i tubi di prolunga con degli obiettivi TS (Tilt Shift) e se tutte le funzioni rimangono invariate, sia nel basculaggio che nel decentramento. Nello specifico parlo del TS-E 90mm f2,8 . Grazie |
| inviato il 13 Dicembre 2021 ore 18:37
meccanicamente non dovrebbero esserci limitazioni, ma otticamente mi aspetterei di incontrare ben presto una marcata vignettatura, soprattutto con le prolunghe più lunghe e sui movimenti più estremi |
| inviato il 14 Dicembre 2021 ore 7:58
Grazie Regolus, purtroppo ho anch'io la tua stessa idea/supposizione. Magari con 1/2 (e non 3) tubi potrebbe funzionare. Attendo altri riscontri. |
| inviato il 14 Dicembre 2021 ore 8:37
Il TS-E 90/2,8 proietta un cerchio immagine di 58 mm di diametro, anche volendo adoperare un tubo di prolunga di soli 30 mm, quindi un RR di 0,3/0,4 X +/-, l'ultima lente sarà posta talmente in avanti che dubito possano restarti più di due o tre mm di decentramento possibile. |
| inviato il 14 Dicembre 2021 ore 9:18
“ Il TS-E 90/2,8 proietta un cerchio immagine di 58 mm di diametro, anche volendo adoperare un tubo di prolunga di soli 30 mm, quindi un RR di 0,3/0,4 X +/-, l'ultima lente sarà posta talmente in avanti che dubito possano restarti più di due o tre mm di decentramento possibile. „ Grazie Paolo, quindi l'accoppiata andrebbe bene solamente senza tiltare o shiftare. La soluzione sarebbe prendere la versione L che ha una distanza di MAF minore. |
| inviato il 14 Dicembre 2021 ore 10:38
Sì, se per quello che devi fare ti basta il RR di 0,5X del TS-E 90 L macro (per contro il vecchio TS-E 90 non macro arriva solo a 0,29X) |
| inviato il 14 Dicembre 2021 ore 11:37
Provo a buttarla lì, ma già mi aspetto che i più esperti mi riprendano : se utilizzassi un aggiuntivo diottrico? Rimanendo in canon ad es. una lente 250d, ovviamente del giusto diametro... |
| inviato il 14 Dicembre 2021 ore 17:44
...nulla osta, ovviamente! |
| inviato il 24 Gennaio 2023 ore 9:30
Uppo questo thread e ringrazio per la formula, ma aggiungo una domanda. “ Sbagliato! Posso mettere un tubo (o meglio un set di tubi) lungo quanto voglio (senza esagerare ovviamente). L' ottica geometrica ci dà le relazioni che ci interessano. Siano: f la lunghezza focale d la distanza lente oggetto t il tiraggio (f+tubi) R il rapporto di riproduzione, avremo: 1/f=1/d+ 1/t (in sostanza la legge dei punti coniugati) R=t/d ovviamente bisogna che le unità di misura siano omogenee (in pratica in mm). Ad esempio con f =50mm, un tiraggio di 100 mm (50 focale obiettivo +50 mm di tubo), avremo una distanza lente-oggetto di 100 mm ed un rapporto di riproduzione 1:1 sempre con f=50 mm un tiraggio di 150 mm avremo una distanza lente-oggetto di 75 mm ed un rapporto di riproduzione 2:1. „ Ovvero: la formula vale a prescindere dalla lente di partenza? In concreto: visto che Canon offre lenti RF (24mm, 35mm e 85mm) "semi-macro", con R:R pari a 0,5, anche in quel caso si applica rigidamente la formula di qualunque fisso di pari lunghezza focale, oppure la ridotta distanza di messa a fuoco "di serie" consente di usare dei tubi più corti rispetto alla regola standard? |
| inviato il 24 Gennaio 2023 ore 10:06
Ovviamente molto meno trasportabile dei tubi e per la maggior parte privo di automatismi a livello puramente di ripresa il soffietto offre molte più varianti, se a doppia slitta oltre a scegliere il rapporto di ingrandimento variabile permette il giusto posizionamento sull'asse del soggetto senza spostare il treppiede o altro supporto e con ottica invertita permette ingrandimenti molto elevati e aggiungiamoci pure maggiore stabilità allo scatto, essendo in posizione centrale e ben fissato riduce i problemi dello sbalzo causato da eccessiva lunghezza dei tubi, se invece la ripresa richiede un accorciamento moderato della minima distanza di maf dell'ottica in questione un singolo tubo è sicuramente più comodo e di veloce utilizzo, in campo foto ravvicinata è l'accessorio raccomandato, ( se non si dispone di ottica macro dedicata ) |
| inviato il 24 Gennaio 2023 ore 12:35
@Ignatius La regola vale sempre, qualunque sia la lunghezza focale dell'obiettivo utilizzato. Devi comunque considerare che nella formula t è il tiraggio complessivo (tubi + focale nominale); e la focale nominale è quella ad infinito. Se invece sfrutti la minima distanza di messa a fuoco, i casi sono due: 1)obiettivo vecchio tipo che mette a fuoco muovendosi in un blocco unico --> in pratica è come se aggiungessi un ulteriore tubo di prolunga di lunghezza pari allo spostamento in avanti della focheggiatura 2) obiettivo a messa a fuoco interna --> in questo mettendo a fuoco da vicino si accorcia la lunghezza focale, nella formula andrebbe quindi usata la lunghezza focale effettiva a quella posizione di messa a fuoco. |
| inviato il 24 Gennaio 2023 ore 14:02
esempi pratici: caso 1), vecchio 50mm che alla minima distanza di messa a fuoco si allunga di 10mm usato con tubo da 50mm 1/d=1/f-1/t --> 1/d=1/50 -1/(50+10+50) --> d=91.6mm e quindi R=110/91.6 ossia 1,2 circa per il caso 2) occorre fare qualce calcolo in più prendiamo ad esempio il canon 100 macro USM non L, dichiara R=1 a 31cm di minima messa a fuoco (ossia t=310mm) , questo significa che poiché la distanza di messa a fuoco si misura dal soggetto al piano focale (ossia è t+d) e che per R=1 allora t=d, quindi t=d=310/2=155mm ; ma anche che per R=1 t=2f ossia f=t/2 da cui risulta che alla minima distanza di messa a fuoco la lunghezza focale reale è 155/2=77,5mm con l'obiettivo liscio, Se aggiungo 12mm di tubo avrò 1/d=1/77,5-1/(155+12) --> d=144mm circa e R=167/144 ossia 1.16 circa, con una distanza soggetto piano focale pari a d+t=144+167=311m; in buon accordo (entro pochi %) con quanto dichiarato da canon: 1.19x con l'EF12mm e distanza soggetto fotocamera di 314mm. |
| inviato il 24 Gennaio 2023 ore 14:30
Grazie mille Regolus. Poi proverò a fare qualche conto con i miei RF 35mm e 85mm, che in effetti si allungano quando ci si avvicina alla minima distanza di messa a fuoco. |
| inviato il 24 Gennaio 2023 ore 15:28
In tutti i casi in campo macro quello che detta legge è: Quale rapporto di riproduzione raggiungo alla distanza x tra soggetto e sensore. Questa regola vale per qualsiasi focale e qualsiasi formato del sensore. |
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