| inviato il 07 Aprile 2020 ore 4:48
Eh eh eh...
Pur con un salto di Sezione, in quanto trovo più calzante questa prettamente fotografica, rispetto al minestrone del Tema libero, opero un pseudo continuo di topic/thread, in quanto si è giunti alla fatidica quindicesima... Con ancora qualche colpo in canna non esploso, quantomeno da parte mia, in quanto a precisa obiezione mossami, ogni risposta era là ormai preclusa visto esaurimento 3D.
A proposito del fatidico "messaggio" presuntamente racchiuso in ogni fotografia e sin troppo spesso ricercato come chiave di lettura, rispondo all'utente che mi ha obiettato, dopo aver quotato questa mia frase:
"“ Nella cosiddetta street, di "messaggi" assai raramente se ne trovano."
“
@remember: non mi piace dire questa cosa perchè è diventato luogo comune ma fotografia = scrittura con la luce. Mi pare un po' impossibile che non ci siano messaggi nelle fotografie. Anche una fotografia banale scattino della domenica
che apparentemente non ha un messaggio in realtà ne ha uno, ovvero che il fotografo ha messo la suo vuotezza nell'atto dello scatto, o comunque la sua "ignoranza" in quanto fotografo.
In ogni fotografia c'è l'interpretazione della realtà da parte del fotografo e in ogni fotografia c'è una parte dello stesso fotografo. Anche nelle fotografie viste ma non scattate c'è una parte del fotografo che l'ha persa.
Perchè ha scattato proprio a quel soggetto? Perchè la foto ha il micromosso? Perchè si è perso quello scatto? Perchè ha fatto quella post?
Anche se il risultato finale fa schifo un messaggio sempre lo porta con se. „
Francamente ritengo che nella tua risposta tu stia confondendo alcuni aspetti.
Ovvero stai scambiando la "Motivazione" che porta in sè ciascuno nel momento in cui scatta una qualsiasi fotografia, e sul perchè abbia premuto il pulsante di scatto... Dicevo che lo stai confondendo con il "Messaggio" che quella fotografia dovrebbe contenere e che dovrebbe essere trasmessa al resto del mondo, (o a quei 4 gatti è uguale) che poi la vedranno.
Le motivazioni che portano ad uno scatto possono essere un'infinità, ma di messaggi tali da così essere definiti e degni di tale appellativo, sono in rapporto assai infinitesimali rispetto alla sterminata produzione, per cui una percentuale bulgara non ne hanno affatto o non degni di nota.
In quanto l'ovvietà ed il banale, si auspica che non siano aspetti significativi e degni di essere trasmessi e letti in un certo ambito Fotografico, e tali da essere definiti appunto messaggi.
Potrei riportare una marea di esempi, ma partendo dalla cosiddetta Street, ribadisco che in genere il fatidico messaggio non ne ha, nè vi va ricercato, tranne in debite eccezioni che riguardano semmai solo alcuni celebrati autori, e il cui lavoro è globalmente considerato facente parte non a caso al reportage.
Il "messaggio" è appunto il terreno naturale del Reportage.
Come pure quella della foto pubblicitaria, e poco altro.
La foto di un volatile, di un paesaggio, di una macro naturalistica, o astronomica, di per sè in genere non hanno messaggi da trasmettere.
Documentare la bellezza di un animale, di un insetto, di un fiore, di una montagna o di una città e del creato non sono messaggi.
Solo se una precisa serie eventualmente svolta col preciso scopo di veicolare un pensiero significativo o una denuncia operata dall'autore, potrebbero averne, ma nel qual caso si rientrerebbe e il tutto diventerebbe appunto Reportage, che sia nella fattispecie urbanistico-architettonico, naturalistico o faunistico-paesaggistico, sociale etc.
P.S. - Dimenticavo per eventuali ignari ed interessati, che si proviene da qua:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3537520&show=9 |
| inviato il 07 Aprile 2020 ore 5:07
Ah già, altri colpi rimasti in canna (non quella del gas e neanche quella che si fuma)... 
“ un po' di tempo che penso che Remember sia “B”.... la cosa mi fa sorridere, anzi è divertentissima, un bel gioco. Perché penso che da qualsiasi lato si guardi, con qualsiasi profilo personale ci si presenti...”l'amore per la fotografia “ va oltre per tutti ;-);-) „
Rob...
A parte l'ambiguità che vede in B. indicare per antonomasia il Berlusca, ma suppongo che tu intenda il qui famigerato Benedusi.
In effetti la strabiliante somiglianza riscontrabile con lui nel mio avatar, comprendo bene che porti a credere che siamo la stessa persona. 
Nonchè lo stile e l'eloquio. 
Last.
Nel tempo mi ritrovo con una produzione considerevole di luoghi e situazioni con persone sovente e rigorosamente di spalle.
Ma comprendo che in questo non faccio testo... Anche perchè altrimenti ti sballerei ogni calcolo delle tue percentuali.
Non linko per precisa scelta, anche perchè potrei saturare le pagine del presente thread, e per non ricercare la precedentemente da te citata e condivisibile, visibilità esibizionistica.
Anche perchè poi, non avrei voglia di esaudire eventuali richieste di rilascio autografi.
E francamente non mi va che mi si appelli "maestro", e nè che mi si chieda che ci sto a fare qui.
P.S. - A proposito della foto non di street, ma di beach in veste di battuta, non avevo idea che l'avesse già espressa O.Toscani, nè dove, nè quando, nè dove sia documentata, ma l'ho riportata come inedita farina della mia bisaccia. Curiosa e casuale coincidenza. |
| inviato il 07 Aprile 2020 ore 9:23
Mi piacerebbe capire cosa intendesse RobBot con visione "oltre", nel post precedente. |
| inviato il 07 Aprile 2020 ore 9:37
Seguo per interesse e per condividere la delusione per non essere ancora stato contattato da Magnum dopo aver postato per esibizionismo due miei scatti. |
| inviato il 07 Aprile 2020 ore 23:43
Bisognerebbe avvertire Gino Paoli di aggiornare o fare un nuova versione di una sua...
Eravamo 3 amici al bar, ops al thread.
“ Mi piacerebbe capire cosa intendesse RobBot con visione "oltre", nel post precedente. „
Posso fornire la mia interpretazione.
Foto oltre... nel senso foto oltre l'ordinario, foto dove subito si percepisce una visione diversa appunto dal consueto, dal già tante volte visto e proposto.
Immagini di un autore con l'X Factor, che come nel musicale subito si viene colpiti e si rizzano le orecchie sin dalle dalle prime note emesse da un eventuale talentuoso esponente... Così in egual misura nel fotografico subito alla visione delle prime foto, si percepisce che quell'autore ha indubbiamente una marcia in più e che si distingue dalla massa.
Esattamente quello che Silver ha dimostrato di non avere, ed ecco perchè la Magnum non se lo è filato.
S.tank non avertene, è solo un battuta che mi è sorta spontanea, e senza alcuna cognizione di causa.
Infatti ora vado al vecchio 3D per visionare le foto che avevi postato.
L'esibizionismo compulsivo da proprie foto linkate, era riferito in primis a un noto utente, che ormai recidivo, si distingue in thread dove si argomenta di tutt'altro, per postare appunto in ogni occasione le proprie foto di volatili.
Davvero stucchevole.
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| inviato il 08 Aprile 2020 ore 0:30
Scusate la latitanza ma non ho visto l'apertura del nuovo filone.
Remember che ringrazio per la spiegazione fornita a luigiazzarone...buona metafora.
Il discorso per quell'autore è abbastanza complesso, il tizio ha talento ma ha una visione e spesso una composizione discutibile, nel suo sito la sezione del quartiere di colore di Lisbona sembra un censimento, ma nel mucchio ci sono degli scatti veramente ottimi.
Ti porto un esempio di questo fotografo Italiano.
www.lorenzotugnoli.com
Guarda la sezione Beirut
Ciao
Rob
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| inviato il 08 Aprile 2020 ore 1:51
Ho guardato le foto del fotografo segnalato .
Devo dire un ottimo fotografo .
Faccio però una riflessione personale : le foto di reportage di guerra o di situazioni al limite mi hanno stancato .
Non lo so il perché .
Il mio primo mito É stato James Natchwey , é fui conquistato dalla sua folgorante mostra a Reggio Emilia ( e poi meno incisiva a Milano ) anni fa.
Ora , le stesse foto , quelle di majoli, di micalizzi e anche di questo ottimo fotografo segnalato mi sembrano tutte uguali .
Molto belle , molto potenti ... ma noiose .
Che dire , nella vita è nella fotografia si cambia . |
| inviato il 08 Aprile 2020 ore 2:27
Ehilà, mi ritrovo in pieno in quello che scrivi, condividendo in questo specifico sia gusto che pensiero.
Che dici, è il caso che mi debba iniziare a preoccupare?
Natchwey personalmente lo ritengo il massimo esponente del genere dagli anni 90 in poi, fino a che ferito, ritengo si sia ritirato dagli scenari bellicosi, forse dedicandosi a più tranquille situazioni.
Scavando ancor più indietro nel tempo tipo da McCullin, Abbas, a Griffith fino a Capa, ebbene il filone ha raggiunto curiosamente anche la mia saturazione.
La nuova generazione di italiani come gradimento per me si ferma a Zizola.
Majoli, Pellegrin e altri che puntualmente trovano piazzamenti e premi al WPP, confesso che
non li apprezzo granchè.
Anche Tugnoli se non ricordo male sia finito nel podio dei premiati di sezione.
In passato scrissi pure di come ho trovato incredibile di come i 2 siano entrati a far parte della Magnum, e che Majoli ne fosse addirittura eletto presidente mi bastò per dargli pure del miracolato e ricordo che si aprì il putiferio, tra chi lo venerava.
Sorvolo qui su ulteriori approfondimenti, ma ne avrei di materiale per documentare le mie critiche ulteriori, anche al di fuori dei lavori di guerra.
I grandi storici della Magnum non viventi al tempo si saranno piroettati nella tomba.
Quelli viventi invece se la saranno cavata con degli incubi notturni.
Tutto vive di cicli, ed e' mia impressione che il casting per reperire nuove generazioni di esponenti in Magnum, si sia un po' appannata e la qualità temo che ne risenta, e non attraversa certamente uno dei periodi migliori (non caso hanno aumentato le candidature e accorciato prassi e tempi per l'innesto).
Di pari passo con anche una certa crisi del settore magazine e della richiesta dei reportage di guerra, che ultimamente sembrano sempre più tutte rassomigliarsi, e che francamente nelle interpretazioni sono diventate quasi un clichè, italiani compresi.
Mentre l'altro giorno entrando in una stanza ho visto scorrere alcune foto dei medici lombardi negli ospedali covid e dallo spezzone di servizio non ho capito con certezza chi ne fosse l'autore, ma potrebbe essere proprio Micalizzi e quelle poche immagini che ho colto al volo erano davvero toste.
Ne ricordo una sull'ascensore di 7 o 8 medici in tenuta operativa, davvero potente e molto bella, anche se certuni gridano allo scandalo perchè dovrei correttamente dire "buona".
Ma su questo distinguo (Mulas-Gardin docet), personalmente me ne frego.
Nel mio vocabolario una foto bella, non equivale a foto di un bel luogo, di una bella figa, o di un bel soggetto.
Personalmente auspicherei un nuovo rinascimento fotografico del reportage, che esplori soprattutto altri settori, staccandosi quindi da quello che sembra per antonomasia essere relegato.
Ormai da troppo tempo reportage è sinonimo di foto della disperazione dei conflitti e della guerra, o delle sue conseguenze.
Cavolo, sembra che al mondo non esista altro di documentabile che non sia dolore, disperazione, morte.
Allora a questo punto bisognerebbe fare una petizione globale, che il WPP elegga come foto dell'anno... Magari anche una foto di street. |
| inviato il 08 Aprile 2020 ore 7:26
“ A proposito della foto non di street, ma di beach in veste di battuta, non avevo idea che l'avesse già espressa O.Toscani, nè dove, nè quando, nè dove sia documentata, ma l'ho riportata come inedita farina della mia bisaccia. Curiosa e casuale coincidenza.”
Intervista in streaming di “aspiranti fotografi” su YouTube, fu aperto un 3D qui su Juza per segnalarla eravate tu, Oliviero e Michael.
Ciao Setti' buona giornata |
| inviato il 08 Aprile 2020 ore 7:59
“ Esattamente quello che Silver ha dimostrato di non avere, ed ecco perchè la Magnum non se lo è filato.
S.tank non avertene, è solo un battuta che mi è sorta spontanea, e senza alcuna cognizione di causa.
Infatti ora vado al vecchio 3D per visionare le foto che avevi postato. „
Tranquillo Remember, sono dotato di ironia e consapevolezza.
Io fotografo per il piacere di farlo, piacere personale, se qualche mia foto piace ad altri ne sono certamente ed ovviamente felice, ma non sono lì a sbattere la testa per avere approvazione altrui. Ritengo di rientrare nella normalità, e di questi tempi è un pregio
Avrei piacere, ma non so se è lo stesso pensiero di altri, di esaminare delle foto assieme. Di qualsiasi autore, per impararne la lettura qualora non ci arrivassi autonomamente. 14 pagine di frecciatine e filosofia non mi interessano. |
| inviato il 08 Aprile 2020 ore 8:09
“ Avrei piacere, ma non so se è lo stesso pensiero di altri, di esaminare delle foto assieme.”
Mi sembra un ottima idea |
| inviato il 08 Aprile 2020 ore 8:30
Molto bravo il fotografo segnalato da RobBot ma, come giustamente sottolineato da Lastprince, si tratta di reportage che ultimamente mi pare stia subendo una flessione di interesse, sebbene a livello didattico e informativo sia fondamentale. Nel genere mi piace molto Paolo Pellegrin. |
| inviato il 08 Aprile 2020 ore 8:58
Ho guardato anch'io le immagini di Tugnoli segnalato da RobBot, foto tristemente interessanti. Per me in questo caso siamo nettamente nel reportage di guerra. Nutro stima e rispetto per questi fotografi, ma non seguo particolarmente il genere. |
| inviato il 08 Aprile 2020 ore 9:34
ho un po' paura a concordare con Remember, molti reportage di zone di guerra ultimamente sono un po' simili, non che non sia importante il racconto, ma in effetti molte volte le modalità sembrano essersi standardizzate su un racconto sempre un po' ripetitivo |
| inviato il 08 Aprile 2020 ore 9:42
Non bastonatemi, non voglio sminuire l'autore. Penso che servano palle quadre e fegato per essere sul posto, ma il contesto è già "fotogenico" di suo. Io non ci andrei mai, quindi mi inchino. |
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