| inviato il 04 Aprile 2020 ore 14:04
Ho fatto giusto due prove e questi settaggi mi sembrano perfetti.. grazie mille per il super lavoro |
| inviato il 04 Aprile 2020 ore 14:43
“ Ho confrontato uno scatto a ISO 100 di Gcam, impostata su HDR+ 27 scatti, contro 10 scatti fatti manualmente a ISO 100 con la fotocamera stock, e poi fusi con Photoshop.
In teoria la Gcam dovrebbe stravincere, in pratica sono pressapoco pari, nonostante da una parte ci dovrebbero essere 27 foto vs 10. „
Secondo me è già un miracolo che siano uguali alla 10 con la stock uniti a mano su Photoshop.
Tieni conto che quei 27 scatti, molti sono fatti in sottoesposizione per evitare tempi lunghi, di conseguenza sono conteggiabili si e no. Inoltre in questo infinito algoritmo che è la GCam, ci stanno gli hotpixel che elimina per intero, oltre che ad una gamma dinamica notevolissima per un cellulare.
L'altro giorno un fotografo paesaggista ha pubblicato un paio di paesaggi notturni fatti con il Mi Note 10 (rimasto incredulo). Erano 4 scatti fatti con Camera Stock (RAW) uniti con il merge di Photoshop, ed elaborati con Lightroom.
Il file è uscito ottimo, al netto però di hotpixel e rumore cromatico in parte presente.
Su GCam basta mettere modalità astro, scatti, e senza fare nulla hai una gamma dinamica, una pulizia del file, ed un'esposizione impensabile. E non bisogna neanche mettersi a fare i vari merge sul PC etc.
(lui per velocizzare aveva fatto 4 scatti, già unirne 10 è anche più lungo, e con la stock il merge è obbligatorio).
Inoltre la GCam offre la possibilità di fare 2 o 3 scatti eventualmente, ed unirli in merge.
Ho fatto ieri sera la prova. 3 scatti in notturna di 10 minuti l'uno, per un totale di 30 minuti.
Non c'era una stella visibile da casa mia manco a pagarla (poca roba) però la pulizia di quel file considerando che è 30 minuti di esposizione non è neanche descrivibile, impensabile che sia fatta da un cellulare, arrancano anche sistemi ben più costosi in situazioni simili.
La prova del 9 poi l'ho finita quando sono andato ad elaborare il file.
Nonostante il cielo sia difficile, anche massacrando il file con 4 punti di esposizione non fa una riga di banding, l'ho torturato il file, non cede.
Si vede un leggero banding perchè è uno screenshoot, ma nella foto zero.
200 ISO, singolo scatto.
Crop del lato sinistro della lente
Ho provato poi a unire 3 scatti uguali a questi, e vabbè 
Però non ho modo di postare la foto. |
| inviato il 04 Aprile 2020 ore 15:14
Impressionante made |
| inviato il 04 Aprile 2020 ore 15:24
Si, di notte si riesce a fare veramente bene.
Sempre singolo scatto a 200 ISO, qui ho aperto le ombre a +100 e messo neri a +30, spalancato tutto quindi.
Fa sempre parte del "singolo" scatto da GCam, bordo lente.
La malleabilità per una notturna la trovo ottima.
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| inviato il 04 Aprile 2020 ore 19:00
notevole risultato :-)
eh eh in effetti siamo diventati super esigenti! ora anche quando guardo le foto dello Xiaomi controllo fino all'ultimo pixel fuori posto, neanche fosse una foto scattata con Zeiss Otus  Ma quando ci si ricorda che è un cellulare non ci si può davvero lamentare, i risultati sono eccezionali. |
| inviato il 04 Aprile 2020 ore 20:40
Stessa cosa 
Comunque il potenziale è enorme, ci sta chi lavora proprio sul "motore" della GCam che fanno uscire algoritmi sempre più importanti, ormai lavorano più gli sviluppatori esterni che Google stessa, molti codici sono stati presi da Google stessa ed integrati dopo che erano stati usati su GCam. Molti sviluppatori si sono visti integrare i propri codici su versioni di Google Camera originali.
Ci sono tantissimi progetti che migliorano sempre la fotografia computazionale il rumore, e che poi vengono integrati nel corso del tempo sulle nuove versioni. Oggi si è anche discusso di integrare uno o due scatti in sovraesposizione, così da modificare il concetto stesso con cui è nato l'algoritmo, per integrare più informazioni nelle zone meno esposte, aumentare la gamma, e ridurre ulteriormente il rumore.
E' molto difficile da integrare, però ci lavorano veramente in tanti, e tanto, è indescrivibile dietro un software quanto ci sia. Basti pensare che il cellulare, mentre è in live view, anche senza premere "scatta", sta già scattando delle foto che vengono integrate nella cache, così da velocizzare ulteriormente il processo quando poi si preme su "scatta".
Se algoritmi così complessi fossero inseriti nell'ambito Reflex sarebbe uno step enorme, ma temo che non arriverà mai
“ ora anche quando guardo le foto dello Xiaomi controllo fino all'ultimo pixel fuori posto, neanche fosse una foto scattata con Zeiss Otus „
Idem. Scatto con GCam dall'uscita, sono tanti anni.
Questo è il primo smartphone/sensore che permette di scattare di notte con una qualità così dignitosa. |
| inviato il 04 Aprile 2020 ore 23:49
Ccon Illo abbiamo scoperto come fare 30 minuti di esposizione con un singolo scatto con questa versione oNFire.
Qualità altissima.
1 minuto per 27 frame, circa 30 minuti di scatto continuo, zero hot pixel, foto pulitissima. |
| inviato il 04 Aprile 2020 ore 23:52
Non finiva più..
Davvero impressionante quanto lavoro fa la gcam |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 0:05
Questo lo scatto con esposizione shock fatto da Illo che poraccio si è subito l'esposizione
Il banding è causato dalla compressione Jpeg purtroppo.
Le stelle con questa esposizione escono mosse. però se bisogna fotografare una qualsiasi scena che non siano stelle, è una soluzione notevole. Altrimenti con 15 minuti escono puntiformi.
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| inviato il 05 Aprile 2020 ore 0:17
Pulizia File.
Sopra la 6D Mark II, sotto lo Xiaomi.
La 6D ha scattato una sola foto, lo Xiaomi ha lavorato in multiscatto, e con istogramma a destra quindi in sovraesposizione.
Naturalmente in vantaggio. Se avesse fatto un multiscatto la full frame sarebbe stata 10 volte meglio.
Ma non è questo il punto.
Sorprende ugualmente la pulizia ottenuta, perchè aprendole, non l'avrei mai detto, al netto del vantaggio del multiscatto che effettua GCam, è più pulito lo Xiaomi.
Ci si può portare solo il cellulare per un'uscita fotografica al netto di qualche accortezza in più?
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| inviato il 05 Aprile 2020 ore 0:53
Mano libera senza stabilizzazione in interno
Camera 2X - CROP da foto intera -> ISO 400 -> 27 frame -> Capture One.
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| inviato il 05 Aprile 2020 ore 11:14
Se qualcuno si vuole cimentare con l'AstroMod, in questi giorni Venere è un congiunzione con le Pleiadi:
postimg.cc/sB6r3Jzf |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 11:39
buona domenica a tutti. oggi dovrei aver modo di provarla anche io, sono stato parecchio impegnato. comunque l'ho appena installata e a me sembra che funzioni anche lo zoom sulla 3.7 per il resto cerco di studiarmela un pochino. sempre i ringraziamenti per il lavoro che svolgete  |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 13:20
Grazie per l'info Broad, da me non si vede na mazza sti giorni
E non vedo l'ora di scavalcare il recinto
Aggiorno con qualche cosa che ho scoperto in relazione a questa GCam.
La base è quella di Arnova, che è il padre fondatore delle GCam si può dire, ecco perchè la qualità di immagine mi convinceva decisamente. onFire ha aggiunto diversi menù, tra cui alcuni veramente interessanti, che meritano un approfondimento, e se qualcuno ha voglia, qualche test, perchè sarebbero utili per fare veramente tantissime cose.
Il tempo di scatto massimo del Mi Note tramite api è di 16s.
Juza infatti quando è andato a fare la foto di notte se ne è accorto, massimo scatta a 16 (parlo del singolo scatto).
Tuttavia in questo menù c'è la possibilità di portare questo tempo a 60 secondi nella modalità astromod.
Questa funzione, di base, non funziona, perchè il tempo limite è 16s.
Tuttavia c'è un secondo una seconda impostazione che si chiama "Exposure Compensation NightSight".
Da qui è possibile impostare dei mezzi stop, o degli stop interi, per arrivare a 60 secondi.
Se tenete impostata la compensazione su "AUTO", varierà la compensazione fino ad arrivare a 60 secondi massimali, in relazione alla luce che c'è. Ma dai test di ieri si è visto chiaramente che di notte, sovraesponendo e facendo quindi un'esposizione "a destra", per poi abbassare le luci nel RAW, si ottengono delle ombre pulitissime con dei dettagli incredibili. Di Default quindi ho scelto di mettere +0.6 su questo parametro di compensazione della modalità notte (solo notte). Naturalmente facendo 27 scatti.
Ora ci sta un menù che è ancora più interessante, e si chiama "Shastha" Factor, e permette di non bruciare le luci come quella della luna, dei lampioni, etc etc.
Questa modalità ha una marea di valori, dei quali non ho la minima idea di come interpretarli, e andrebbero quindi testati. C'è la possibilità che si possa fare con un singolo scatto, tutte le esposizioni, andando a recuperare quanto più possibile le luci direttamente tramite questa opzione.
Si potrebbe quindi andare in sovraesposizione di 1 stop ad esempio, ottenendo ombre pulitissime, e impostando questo valore di "salvaguardia" luci, che permette di preservarle, così da avere un hdr reale in un singolo scatto.
Per fare questo bisognerebbe provare questi valori per capire come funzionano, e ci sarebbe anche un secondo test da fare, per capire se è meglio scattare 10 fotogrammi in sovraesposizione (con la funziona) piuttosto che 27 senza compensazione (per capire le tempistiche, quale è meglio tra le due se si va di fretta).
Insomma, un bel pò di test che non si possono fare da soli, chi ha voglia di farne anche uno e condividerlo, torna utile sicuramente a tutti. |
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