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"Mica posso stare a casa 40 giorni... "


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avataradmin
inviato il 02 Aprile 2020 ore 18:21

Ebbene quello che voglio dire è che i messaggi trasmettono sentimenti diversi da una persona all'altra e mentre alcuni continueranno ad uscire così come atri continueranno a fumare senza alcun timore, altri costretti ad uscire saranno in preda al terrore di ciò che gli potrà accadere.

E' vero chi non ubbidisce al decreto sbaglia ma in questo momento vi è bisogno anche di incoraggiamento e di messaggi positivi anche per coloro che hanno un caro in terapia intensiva a cui certi messaggi non possono che creare più ansia e afflizione.


Concordo con la riflessione di Maila.

Far terrorismo sullo stile "il fumo fa male" serve a poco, e sinceramente tanti paladini dell' "iorestoacasa" mi lasciano un po' perplesso, perlomeno quando si ergono a santi o giustizieri, proclamando a gran voce sui social quanto son bravi loro a stare a casa e come son mostri, ×, ecc. "gli altri", "gli italiani", "il resto del mondo" (tra cui però loro non pare rientrino, magari abitano su Marte?)

Anch'io come tutti sono fermo a casa da ormai un mese ed esco solo una volta ogni 7/10gg per la spesa, ma non per questo ho sentito l'irrefrenabile bisogno di proclamarlo ogni giorno sui social, nè demonizzo "gli altri" - umanamente posso anche capire quelli che cercando di fare "la corsetta" o in qualche modo di uscire un attimo.

Non servono slogan o catene di sant'antonio, nè bisogna farsi una guerra tra poveri (siamo tutti vittime di questa situazione, in un modo o nell'altro). Sono daccordo sulla necessità di stare a casa, ma penso che sia un messaggio che si può far passare anche in modo sobrio, facendo buona informazione, cercando ciascuno di sensibilizzare gli amici e le persone che ha più vicino (gli unici che vi possono veramente ascoltare, gli slogan su facebook servon solo raccogliere facili likes dalle centinaia di "amici" che non conoscete nemmeno).

A parte questo servono anche misure per far vedere alla gente che non è abbandonata a sè stessa, e da questo punto di vista penso si stiano facendo passi nella giusta direzione, come i 600 euro o altri supporti, anche se sono arrivati con mille intoppi e scivoloni (ma la situazione è difficile per tutti).

Un'ultima precisazione, la mia non è una critica specifica all'autore del topic, di cui capisco le buone intenzioni pur non condividendone le modalità; è più una riflessione data dal vedere continuamente troppi slogan e poche opinioni ben argomentate.

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2020 ore 18:23

Resto sempre in attesa che mi venga indicato un Popolo,una Nazione,un Paese virtuoso.


mi sa che resterai in attesa ancora a lungo.
io parlo di Italia perchè è qui che vivo.

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2020 ore 13:25

Ragazzi... dobbiamo farci forza e mettercela via: ne usciremo se e quando verrà trovato un rimedio.

Continuare ad urlare "state a casa" servirà a rallentare il contagio, a non intasare gli ospedali, ma non certo a risolvere il problema. E 15 giorni, beata speranza.
Quindi, giusto pensare alle conseguenze che potrebbero accadere, ma allo stesso tempo dovremmo smettere di vivere perchè esistono milioni di modi per morire. E quasi tutti ben poco piacevoli.

Gridare questi slogan un po' banali e molto ingenui, scusate, non farà altro che esacerbare gli animi, come succederà quando, al 15 di aprile si vedrà che i grafici non sono ancora in discesa, e si parlerà allora di maggio, di giugno, di chissà quando. Cosa racconteranno alle persone? "Oh, ci eravamo sbagliati..." Già adesso non si parla più di "picco", ma di "plateau", anzi, di "lungo plateau". Wow...

E nel frattempo cresce l'ansia. L'ansia di chi si sente ripetere, sui forum, sui social, fuori in strada, dalla tv, dalla radio "State a casa!!!", l'ansia di chi vive stretto in 4 mura in 35 mq (perchè è più facile stare a casa se hai un giardino grande, una bella casa, i mezzi per occupare il tempo) magari con tutta la famiglia. O con dei famigliari che hanno difficoltà o disabilità. E intanto immagini di morte come se non fosse mai esistita prima di adesso.
E il nervoso che ti sale, perchè ti senti trattato da incapace dallo Stato, che sta scaricando tutta la responsabilità di quanto sta accadendo sulle persone che escono, e non sulla passata dirigenza che ha disastrato la sanità dell'intero paese. Ma certo: colpa di chi esce in bici o si fa la grigliata, non di chi ha chiuso 15 ospedali.

Nel frattempo chi ha un'attività in proprio vive ben altre paure: il mutuo, l'affitto, le scadenze, i clienti persi e magari non paganti. Tutto il lavoro di una vita buttato al vento. Ci si è mai chiesti che sacrificio viene richiesto a queste persone in nome della collettività? I 600€ sono qualcosa, ma in molti casi non ci paghi nemmeno l'affitto del mese, figuriamoci tirarci fuori un reddito.

A chi ci ricorda la possibile conseguenza del finire intubato (non è rivolto all'autore del thread, ma in generale) rispondo: ma hai mai visto dei malati terminali? E questo ha fatto si che smettessimo di bere, o fumare, o mangiare porcherie? No. Oppure... mai visto le conseguenze di un incidente d'auto? Abbiamo smesso di andarci o di usarla? No... si è deciso di continuare, di guardare da un'altra parte, come facciamo con tutte quelle cause di morte a cui siamo abituati.

E poi, ultima cosa: fare i giustizieri ovunque capita, i delatori verso chi sta, maledetto lui, uscendo con le restrizioni, senza magari sapere niente delle motivazioni che l'hanno spinto ad uscire, bene... è qualcosa di ignobile, da polizia segreta, Ovra, Stasi, Kgb, chiamatela come volete. Deprecabile.
Se avessimo tutta questa moralità nella gestione del Paese non ci sarebbero crimini, non ci sarebbe evasione fiscale, la sanità non sarebbe allo sfascio e tutto andrebbe davvero meglio. Ma così non è. Facciamoci 2 domande.

user198779
avatar
inviato il 03 Aprile 2020 ore 13:33

www.automoto.it/news/incidenti-stradali-nel-mondo-1-2-milioni-di-morti

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2020 ore 13:34

le due domande me le faccio...ci si lamenta sempre del paese e delle persone (gli altri, sempre gli altri). Dalle piccole cose nascono i cambiamenti....e stare a casa è uno di quelli, non buttare una carta o il mozzicone della sigaretta a terra un altro...invece molti dicono "cosa vuoi che faccia una passeggiata se vivo in mezzo al nulla, colpa dei politici se non ci sono ospedali, mica mia che passeggio"
Ragionando cosi non si va da nessuna parte...si diventa solo più bravi a scaricare sempre la colpa su un altro

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2020 ore 13:55

le due domande me le faccio...

Evidentemente siamo in pochi a farcele, per come vanno le cose.

Io avrei rivisto la comunicazione, come minimo, di questa emergenza.
Invece di #iorestoacasa avrei usato #iotistolontano. E tanti negozi, attività, e tutto il resto magari avrebbe potuto rimanere aperto. Invece noi, con la scusa dell'attività motoria non abbiamo trovato di meglio che affollarci nei soliti 4 posti.
Ricordiamoci che anche questa clausura, che verrà procrastinata di scadenza in scadenza, alla fine avrà un caro prezzo da pagare: psicologico, innanzitutto. E sanitario, poi. Mesi passati al chiuso prendono il tuo sistema immunitario a calci, e lo smantellano tanto quanto gli ospedali pubblici in questo paese.

E infine avrei rivisto un po' i toni. Sentire Borrelli che dice "scordatevi il primo maggio", o quanto meno leggerlo sui siti di informazione, non giova tanto alla causa, ma non farà altro che salire il malcontento. Tra poco arriveranno il caldo e le belle giornate. Voglio vedere come rimarranno in casa le persone.

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2020 ore 14:36

Voglio vedere come rimarranno in casa le persone.

ma che diamine...chiamate i carabinierrrrrrri con il lanciafiamme.MrGreen

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2020 ore 16:47

Sul corriere della sera un articolo mi pare di ieri, o dell'altroieri, calcolava regione per regione, ovviamente basandosi sui dati disponibili (nessuno è un mago, perfino la mia palla di vetro è un po' appannata), quando dovrebbero azzerarsi i nuovi casi, con le tendenze attuali.
Nella maggior parte delle regioni dovrebbe essere entro fine aprile, ricordo la data calcolata per l'Emilia Romagna, dove vivo (Ferrara, una delle poche province messe "bene"): 28 aprile.

L'emergenza, qui, nella "ricca Europa" in cui bene o male i sistemi sanitari ESISTONO e sono abbastanza efficienti (anche se al prezzo della pelle degli operatori), verrà superata, ma:
a) ho visto le immagini delle migrazioni interne in India, e non oso immaginare cosa succederà là, in Africa, in tutto il sudest asiatico, dove i sistemi sanitari sono quelo che sono
b) in Cina c'è un'altra città (nome impronunciabile, 900k abitanti) isolata

Questo dice che
a) l'effetto globale sarà devastante, minore nel primo mondo, ma terribile nel terzo mondo, paragonabile all'effetto della spagnola del 2018 (ricordo che i stimano, per la spagnola, tra i 50 e i 100 milioni di morti)
b) finita l'emergenza non finiranno i problemi, il virus è nuovo, il nostro sistema immunitario non sa come combatterlo, ci terrà compagnia a lungo, si ripresenterà e bisognerà, se si vuole evitare la catastrofe (del genere fosse comuni), imparare a conviverci, per un po' certe cose non si potranno fare, forse per anni.
Altro che "primo maggio".

Quindi io sono molto preoccupato non tanto per questo periodo (lo so, sono fortunato, vivo in campagna, ho un giardino grande, tante cose da fare, lavoravo 100% da remoto anche prima e continuo anche adesso, e poi sono un asociale, avevo anche prima pochissimi contatti sociali, perlopiù con i compagni della squadra di nuoto perché la piscina non è mia), ma per il "dopo". Per il futuro che si prospetta di convivenza con questo nemico invisibile.

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2020 ore 16:57

Alvar, forse sto dicendo una stupidaggine, ma nei paesi poveri non ci sono anziani con patologie pregresse (sono già morti), e gli altri abitanti, per lo più giovani, hanno anticorpi grossi come elefanti. Quelli che non li avevano sono morti da piccoli. Se poi anche fra i giovani qualcuno non sopravvive, sarà per loro la conseguenza di una malattia come tante altre presenti da quelle parti, ben più pericolose e letali (dissenteria, malaria, colera, epatite, AIDS, ecc.).

Se noi avessimo solo la metà delle loro malattie e delle loro sfortune, saremmo già tutti andati al creatore da un pezzo.
Con questo non voglio dire nulla... è solo una mia considerazione personale.

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2020 ore 17:02

il dopo non sarà un problema, non sanitario almeno, svilupperanno il vaccino e questa diventerà una "normale" influenza.
I problemi economici invece non so, ma di "buono" c'è che è coinvolto tutto il mondo e diventeranno tutti un po poveri....avesse colpito un solo singolo paese guai...nessuno l'avrebbe aiutato, anzi, l'avrebbero saccheggiato in lungo e in largo con gli "aiuti"

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2020 ore 17:06

E' quasi meglio prenderla da giovane, così ti fai le difese immunitarie. Se te la prendi da vecchio sono cavoli...

Il problema del dopo, a breve e medio termine, è finanziario.

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2020 ore 17:34

Non è sicuro che se la prendi il corpo dopo sappia creare gli anticorpi necessari...
E sono morti anche giovanissimi...l'ultimo in Inghilterra 13 anni, nessun altra patologia...basta dire che si ammalano e muoiono solo i vecchi per piacere

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2020 ore 17:43

Lo so Luca che ci sono anche giovani che si ammalano in modo grave e che poi muoiono, ma sono una minimissima parte, per fortuna. La Spagnola del 1918 era invece letale per i giovani e si accaniva molto meno sui vecchi.
So anche che la faccenda dei propri anticorpi è ancora molto nebulosa...

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2020 ore 17:57

In India, ci sono 1'200.000'000 abitanti.
Da quello che si è visto in TV, orde di persone in marcia, ci saranno tra due settimane tantissimi contagiati.
Di questi, quanti potranno accedere a cure adeguate?
Pochissimi.
Hai voglia a pensare che tanti non hanno conseguenze, sono asintomatici o si ammalano lievemente, che muoiono solo gli anziani (cosa che tra l'altro non è vera) ma su oltre un miliardo di persone, se anche SOLO l'1 per cento si ammala gravemente, e non può venire curato, sono 10 milioni ...
L'africa, un altro miliardo di persone, è messa uguale se non peggio.
Il resto del sudest asiatico?
In Bangladesh (130 milioni di abitanti) quanti hanno accesso a cure mediche di standard "primo mondo"?
In Pakistan?
In Cambogia?
Ecc. ecc. ecc.

Non possiamo pensare solo alle conseguenze nella ricca Europa e fare una moltiplicazione.
Non è "solo" un problema economico-finanziario.
I primi anni di convivenza con un nuovo patogeno molto infettivo e letale non saranno una passeggiata.
Vaccino o no.
Sempre che sia POSSIBILE un vaccino.
Ci sono malattie note da tanto per le quali un vaccino non esiste (mi pare malaria e colera).

Quindi tanto vale rassegnarsi, nei prossimi anni bisognerà adattarsi, che si voglia o no.

user90373
avatar
inviato il 03 Aprile 2020 ore 18:02

Forza ragazzi, un pò di sano ottimismo.

Sempre che sia POSSIBILE un vaccino.
Ci sono malattie note da tanto per le quali un vaccino non esiste (mi pare malaria e colera).

Questo è Quello buono.




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