| inviato il 26 Marzo 2020 ore 15:37
la storia che vi racconterò' è completamente vera . incredibilmente vera . follemente vera . circa 6 anni due mie amiche curatrici artistiche mi raccontano che un fotografo per cui lavoravano (molto generoso ), tale Ahae (fotografo sud Coreano ) , è stato assassinato in circostanze misteriose . La storia di questo fotografo , a me completamente sconosciuto , parla di mostre importanti : sto parlando del Louvre signori , di Versailles , di Venezia . alche lo cerco e trovo le sue foto su questo sito italiano : ahae.com/it/about/ mi accorgo che le foto sono senza senso : è come se io adesso fotografassi dalla finestra la natura . la didascalia delle mostre pero' ci portano a pensare al contrario : Mueso della Fotografia Alinari , Firenze magazzini del sale , Venezia Il Louvre grand station New York ... e tanti altri . passano gli anni e improvvisamente leggo un articolo di cronaca che parla del suddetto fotografo , ucciso e tagliato a pezzi . e improvvisamente si scopre cosa vi è dietro al fotografo : www.dagospia.com/rubrica-31/arte/artspia-dietro-mecenate-si-puo-nascon questo è un tragico esempio di quanto il denaro , e quando i nomi altisonanti ( ripeto ..il Louvre ) , possano distogliere dalla realta' un arte di serie B ( come diceva Baudelaire) come la fotografia ,portandola a palcoscenici ritenuti inarrivabili . come vedete , l'arte nella fotografia , è alla portata di tutti . pagando e rischiando la vita . |
| inviato il 27 Marzo 2020 ore 12:50
Fammi capire: l'ex armatore praticamente ha mollato la mazzetta... pardon: ha finanziato: il Louvre, il Museo della fotografia Alinari, Magazzini del Sale di Venezia, la Central Station di N.Y., i quali hanno intascato, ringraziato e quindi accettato di esporre delle foto di una banalità e pochezza uniche? Caspita, proprio vero: pecunia non olet, il denaro non puzza!!! |
| inviato il 27 Marzo 2020 ore 13:47
Non è che si debba fare dietrologia sempre e comunque a tutti i costi: queli citati sono semplicemente spazi espositivi che si affittano. Chi vuole ed abbia disponibilità li affitta e ci organizza un evento o ci fa una mostra di quello che vuole, nei limiti di legge. Anche se le foto esposte fossero una schifezza. Non ci trovo niente di sorprendente. Ciao Paolo |
user175879 | inviato il 27 Marzo 2020 ore 13:56
Arte e mercato dell'arte hanno sempre convissuto, anzi si nutrono l'una dell'altro (o l'uno dell'altra, chissà poi come si dice ). E' il giornalismo d'inchiesta che si avvita su se stesso, non potendo contare su un'abile controparte. La vera finzione è questa, paradossalmente l'arte è l'unica realtà |
| inviato il 27 Marzo 2020 ore 13:59
Perché tr... ffa.... lo sarebbe se fosse riuscito a ricevere/prendere denaro o altro beni, raggirando qualcuno........ se ciò non è accaduto questo "Fotografo" ha solo esposto I suoi capolavori in luoghi importanti e conosciuti |
| inviato il 27 Marzo 2020 ore 14:29
in Italia nei musei pubblici vi è una legge che vieta queste cose . non sorprendersi o indignarsi fa capire come sta girando il mondo . per fortuna , io vivo in Italia . ps: il direttore del Louvre dopo questo fatto è stato licenziato . pps: t*fa non economica. t*fa morale . ppps: qualcuno mi spiega perche' non possa scrivere la parola t r u f f a ? |
| inviato il 27 Marzo 2020 ore 17:37
“ in Italia nei musei pubblici vi è una legge che vieta queste cose . non sorprendersi o indignarsi fa capire come sta girando il mondo . per fortuna , io vivo in Italia „ non sarei così sicuro: qui come organizzare eventi al museo dell'Ara Pacis: www.arapacis.it/sites/default/files/f_file/brochure%20digitale%20event Ciao Paolo |
| inviato il 27 Marzo 2020 ore 18:08
sono tutti eventi privati . ti ripeto in Italia non puo' succedere. |
| inviato il 27 Marzo 2020 ore 18:25
Ok. Mi arrendo. Ciao Paolo |
| inviato il 28 Marzo 2020 ore 10:54
Le più grandi e serie società e istituzioni hanno di solito un codice etico (che è proprio un documento formalizzato e diffuso a dipendenti, fornitori, ecc.) Nonché specifiche procedure anti-corruzione che vietano di intrattenere rapporti con soggetti che abbiano o abbiano avuto problematiche legali di un certo tipo, o che ricoprano incarichi di un certo tipo che possano far ritenere conflitti di interessi, e tanto altro; a tal proposito prima di stipulare accordi, contratti, sponsorizzazioni, donazioni, ecc., devono svolgere e tracciare adeguate Due Diligenza per accertare la sussistenza o meno di tali casistica. Pertanto, come ha detto giustamente Lastprince, l'operato di tali musei non è stato affatto corretto, ma, come minimo, superficiale. |
| inviato il 03 Febbraio 2021 ore 8:46
Pure io non conoscevo e... che storia! |
| inviato il 15 Febbraio 2021 ore 10:20
non si può scrivere la parola t r u etc perchè è un'accusa che va sostenuta con prove pena la controdenuncia etc, quindi il forum si vuole evigtare di essere il promotore di lamentazioni e controlamentazioni. la storia è molto interessante. le foto non sono tremende secondo me, quindi dato che ha pagato con soldi suoi(si fa per dire) non è successo nulla di estremamente condannabile. esistono già migliaia di esposizioni fotografiche poco dignitose e autofinanziate in luoghi pubblici affittabili. se penso alle foto che ho visto in diversi expo esposte a rappresentare nazioni o regioni...molto al risparmio |
| inviato il 15 Febbraio 2021 ore 11:37
I privati possono affittare a pagamento i loro spazi a chi credono, naturalmente esponendosi al pubblico e mettendo in gioco la credibilità delle proprie aree espositive. Lo Stato invece, in quanto istituzionalmente votato al benessere, anche culturale e morale, dei propri cittadini non può fare legittimamente mercimonio delle proprie strutture adibite a museo ecc.. Questo almeno in teoria, poi la Storia insegna una realtà spesso diversa (capita ad es. quando al potere ci sono soggetti che ritengono normale privilegiare una certa forma di espressione artistica piuttosto che un'altra, magari scomoda e contraria agli ideali di chi ha la presunzione di ritenersi interprete dei giusti ideali patriottici, e, quindi, "giustamente" meritevole di pubblico ludibrio). Ma sempre più sta capitando oggi, dove e quando al potere ci sono soggetti che davanti ai soldi si calano le brache. |
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