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Ma la raffica è così fondamentale nello sport?


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avatarjunior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 12:43

Prendo spunto dall'ennesimo articolo in cui un corpo macchina viene definito come “pensato per lo sport” evidenziando, oltre ovviamente ad un autofocus molto veloce, la raffica, sempre più rapida.

Ok, è senz'altro vero, ma dato che scatto praticamente solo sport e la raffica la uso poco e niente, scrivo per cercare un confronto più nel dettaglio con altri direttamente interessati.

Prima una premessa: c'è sport e sport, mica sono tutti uguali.

Questo lasciando stare ad esempio l'attinente avifauna che pur non pratico, dove mi pare logico a mero buon senso che per “beccare l'uselìn in volo” con una posizione plastica delle ali devi “sparargli” un bel rafficone veloce. Però anche lì, immagino mica sempre, dipende da tanti fattori che non conosco ma penso in parte di immaginare.

Tornando agli sport, al “dipende” ed al motivo per cui scrivo questa cosa.

Principalmente ho notato nel tempo, che se mi concentro sull'azione dell'atleta, cercando di anticiparla di quel decimo o due di secondo per materialmente scattare il “momento” top di un passaggio tecnico, ottengo risultati migliori mediamente che affidandomi alla “raffica indiscriminata”, cioè quella fatta “per sistema”. Questo in quelle discipline che seguo che sono ciclismo fuoristrada, cioè MTB e Ciclocross, ma pure Rally, gare in Salita automobilistiche ed altre più occasionali. Se prendi un po' di mano, anche “beccare” l'atleta in MTB all'apice di un salto, 8 o 9 volte su 10, non è poi così complicato.

Come “sottoprodotto” di buon valore pratico, sai che comunque qualche azione con composizione significativa e particolare “te la perdi” ma così eviti inoltre di aggiungere ai già tantissimi scatti (singoli o al max un altro paio a breve distanza) che devi prima scaricare veloce e poi selezionare, altri contenuti che dovrai guardare bene per scegliere velocemente il migliore per proporlo in breve ai media. E' facile che in un evento con tanti iscritti che ti passano davanti 3 o 4 volte, più partenze, arrivi, premiazioni, foto ambiente e colore superare anche così i 2000 scatti di giornata. Se vai di raffica, quando ti metti al PC sei bello che fritto, considerando i tempi delle richieste delle immagini che servono subito dopo.

Ma lasciamo stare anche questo lato pratico: parliamo della diversità delle discipline e specialità, cerco qualche esempio.

Per quelli dove lavoro, ciclismo e ogni tanto automobilismo ho già scritto che trovo più utile concentrarsi sull'azione, pronti ad un secondo o terzo “shot” se si evolve in maniera significativa o imprevista (uscite di curva “sporche” che si prolungano, impatti occasionali). Questo dopo aver ovviamente fatto la ricognizione percorso per trovare i pdr più spettacolari che danno maggiori opportunità.

Al momento mi vengono in mente pochi sport in cui mi affiderei alla raffica: i Tuffi da trampolino. Lì, data la velocità dell'azione mi sa che se non vai di raffica, ti perdi gran parte degli scatti migliori appunto data la velocità dell'azione.

Salto in alto nell'Atletica? Probabilmente pure ma non sono sicuro.

Le discipline di lancio sempre nell'Atletica con l'attrezzo peso, disco o giavellotto che parte o vola? …

Altri non so adesso, ditemi voi, ce n'è sicuro.

Nello Sci, soprattutto Fondo ma anche Discesa, mi affiderei e lo faccio all'occasione al criterio esposto all'inizio, come pure nel Basket. Ho qualche dubbio sulla Pallavolo per la velocità della palla in schiacciata a campo largo, mentre per i confronti aerei mi concentrerei sull'azione con due o tre scatti veloci. E' solo un esempio, lì mai scattato e non mi permetto se non per ipotesi.

Al solito ho scritto a lungo, più di quanto intendevo. Sarei però contento se altri che scattano manifestazioni sportive dessero le loro opinioni in un momento in cui siamo tutti fermi in attesa che la situazione generale torni alla normalità, sperando sia in breve.

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 12:56

Penso che con il tempo e l'esperienza la raffica serva sempre meno, o comunque usata solo in certi momenti dell'azione per essere certi che sia presente anche il dettaglio.

avatarjunior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 13:17

Grazie @Musicapiccinini

mi sa che concordiamo

guardando quello che fai tu ...

in teatro ho scattato (forse) 2 volte, con difficoltà data appunto dalla scarsa esperienza specifica. Se guardi bene cogliere il momento clou non è poi così diverso, salvo (in teatro) la molto maggiore difficoltà delle luci che non puoi scegliere, trovi quelle del palco e l'esperienza che giustamente sottolinei è ancora più importante. Penso anche i pdr sono molto più limitati.

outdoor non è sempre semplice: trovi tanti pdr belli con luci "malvage" ma almeno puoi compensare con distanza ravvicinata e flash di primo piano, cosa che in teatro non so, ma mi sembra non puoi fare


avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 13:28

mah.. la raffica serve in quegli sport troppo rapidi da "gestire".
Il pugile che si prende il gancio spruzzando saliva e sudore e' piu' probabile beccarlo con la raffica.

In genere se fotografo sport, tendo a fare una serie di scatti singoli. Quando ho gia un po' di scatti buoni, anche se non eccezionali, allora tendo a "cercare lo scatto wow" con la raffichetta. Se arriva bene, se no mi accontento di quello che ho gia' scattato.

Sci, motociclismo, kitesurf vela cavallo e simili secondo me non guadagnano dalla raffica.
Altri piu' "istantanei e veloci" si..

avatarjunior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 13:34

@Salt, esatto, hai colto il senso

ci pensavo e mi chiedevo appunto ... quali sport?

l'esempio che hai fatto è di quelli giusti

e pure ci sta bene l'atteggiamento di "mettere via" quel po' di scatti buoni per poi cercare quello Wow

mi torna, anche in pratica per i clienti paganti che gradiscono queste cose ma prima vogliono tutti gli striscioni degli sponsor che si vedano, poi qualche immagine più particolare

grazie

avatarmoderator
inviato il 05 Marzo 2020 ore 13:55

Principalmente ho notato nel tempo, che se mi concentro sull'azione dell'atleta, cercando di anticiparla di quel decimo o due di secondo per materialmente scattare il “momento” top di un passaggio tecnico, ottengo risultati migliori mediamente che affidandomi alla “raffica indiscriminata”

In gioco ci sono frazioni di secondo e ritardi manuali del fotografo tra pensare e agire - prevedere e agire ..
Quell'attimo congelato con il volto del protagonista che assume quella inclinazione, quell'espressione , con il particolare dinamico in una zona precisa ... viene colto solo se ci si affida ad una raffica anticipata-sincronizzata.
L'occasione con quel soggetto non è ripetibile o la cogli o la perdi e qui scattando singolarmente non si hanno molte probabilità di cogliere quell'esatta posizione plastica dell'atleta o quella espressione di sforzo che offrirebbe una dosata raffica di 6ftg/sec o meglio ancora una da 10/12ftg/sec (tutto dipende dalla velocità dell'azione e dalla distanza fotografo-soggetto).
Sottolineo che scattare con la raffica non vuol dire dimenticare l'azione della previsualizzazione è un approccio dinamico che si affina nel tempo per ottenere quel scatto diverso che enfatizza dinamismo-energia-gesto atletico.

Nella naturalistica è poi tutto esasperato con soggetti che hanno tempi di reazione pazzeschi e dove i tempi di reazione del fotografo e di concentrazione devono essere ai massimi livelli, la previsualizzazione è legata al riconoscimento di alcune loro posture che suggeriscono la loro probabile azione e a distanze brevi e medio brevi la raffica deve avvicinarsi ai 10ftg/sec
(imho)

avatarjunior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 14:24

@ Elleemme

grazie anche a te, quello che scrivi ci sta tutto

chiedevo appunto le esperienze di altri in specialità confrontabili ed in altre che non conosco o pratico

ho apprezzato prima di scrivere la risposta le tue immagini, più di tutte quelle di sleedog in generale, sai bene di cosa parli

questo confronto cercavo, per capire e poi fare come logico valutazioni su come migliorare scattando nel proprio ambito di attività



avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 14:25

guarda.. se vogliamo..
Scattando a raffica 14 ft-sec spesso perdi il momento cruciale dell'azione globale.
Se davvero cerchi il punto esatto di un atleta, per me DEVI scattare singolo.

Se viceversa cerchi l'imponderabile e imprevedibile , cioe' lo spruzzo coreografico dietro allo sciatore d'acqua, o la nuvola di polvere dopo l'infossamento del muso in un rallie africano, o anche di beccare trenta persone ad un matrimonio tutte con gli occhi aperti, allora ti serve una buona raffica.

Personalmente credo di essere piu preciso a scattare del decimo di secondo che ti permette la raffichetta.
Questo garantisce di prendere l'atleta in quel punto preciso, ma non di riprendere l'azione-espressione al meglio.

Se vedi l'espressione e' perche' l'hai persa..Cool

In definitiva direi che la raffica ti serve quando privilegi il dettaglio, lo scatto singolo quando privilegi il momento sportivo.

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 14:42

Per mia esperienza: nella foto d'azione la raffica è fondamentale (ma anche per fotografare bambini aiuta), poi ci sono sport più 'statici' ed altri più dinamici, Banalmente: l'arrampicata sportiva è uno sport che definirei 'dinamico' perché l'azione e cioè il movimento dell'atleta, si svolge in frazioni di secondo. La questione è sempre quella di riuscire a restituire il senso della rapidità dell'azione.

Per riuscirci servono almeno 6 fps ma l'ideale è da 8 in su.

Poi... il problema degli striscioni è sempre un 'dramma', spesso e volentieri gli organizzatori non hanno la minima idea dove piazzarli per conciliare l'azione con la presenza dello sponsor... ma non solo... spesso e volentieri sono gli atleti stessi che non hanno idea dove mettere i marchi degli sponsors (a me è capitato di mettere striscioni e marchi in PP).

Un altro aspetto importante e complementare è conoscere quello che si sta fotografando e cioè: saper prevedere lo sviluppo dell'azione. Se si agisce da semplice spettatore e non da comprimario, è difficile fermare l'istante giusto.

Poi... ho un amico che fotografava i fulmini con lo scatto singolo sulla vecchia F801 (che non era velocissima come tempi di reazione) e non lo dico perché è riuscito a prenderne uno... lui li fotografava tutti!

Ma non tutti hanno i riflessi di un bounty killer.

avatarjunior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 14:45

@Salt

è più o meno quello che volevo dire scrivendo

sono anche scelte che fai quando ti prendi l'impegno del servizio, previlegiando aspetti rispetto ad altri sapendo che tutto e di più non si può fare

facendo appunto le tue scelte di come impostare il lavoro secondo esperienza e capacità

il cliente (x me gli organizzatori delle gare), poi, valuterà se ha pagato per quello che si aspettava e se richiamarti

quello alla fine è la realtà del servizio, anche se uno può sempre migliorare e l'idea di chiedere 'sta cosa era proprio quella di confrontarsi con altre esperienze più o meno analoghe

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 14:58

si, hai ragione Alessandro. Se scatti la foto per il blog di pugilato, uno scatto del diretto che colpisce il mento del pugile si fa con la raffica veloce e cercando di isolare il soggetto dallo sfondo… Se viceversa scatti per lo sponsor, scatti quando i pugili sono in posizione plastica davanti allo striscione cercando di avere a fuoco striscione e pugili. Per me cambiano anche le impostazioni della fotocamera e soprattutto le ottiche.
Sono due tipi diversi di fotografia.

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 15:17

dipende dal tipo di fotografia.

la raffica a fotografare monumenti? ConfusoEeeek!!!MrGreen

se invece fai una raffica su un ritratto dinamico tra 10 foto una avrà l'espressione migliore,
si
serve.


avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 16:32

Mai fotografato sport, ma parlando di raffica mi vengono in mente gli scatti di Massimo Lovati nel nuoto:

www.cameraservicemilano.it/wp-content/uploads/2016/05/Lovati_003.jpg
www.cameraservicemilano.it/wp-content/uploads/2016/05/MLOV3679-boolaa-

All'epoca, circa due secondi e mezzo per finire un rullino, a 14 fps (se ricordo bene). Penso quindi che la risposta sia appunto, come assai spesso accade, "dipende".

avatarjunior
inviato il 05 Marzo 2020 ore 17:41

@Gsabbio: sugli striscioni sfondi una porta aperta ;-)

In particolare l'ultimo inverno del Ciclocross (ma anche molte volte prima) ho passato ore il gg prima e/o nella mattina ante gara a posizionare striscioni e gonfiabili nei posti dove poi li avrei scattati, per soddisfare sponsor di campionato.

Altre ore a discutere con uno storico organizzatore che mentre posizionavamo insieme la pubblicità, non voleva saperne di capire che striscioni messi belli tesi su una ringhiera su tratto dritto quasi fuori percorso non sarebbero stati fotografati né ripresi in video. Per lui andavano bene così, belli tesi ed al riparo ma fuori percorso mentre sui passaggi più tecnici dove scatti e riprendi video sul serio non avrebbe messo niente perché fatalmente si sarebbero infangati e rovinati con il procedere dei passaggi in gara. Voleva riportare intatti gli striscioni a casa per la gara dopo, pretendendo comunque le foto anche se gli dicevi che lì non funzionava per niente. Per metterli nei posti giusti, ogni volta una mezza lite.

Poi, vabbè, ci si arrangia comunque a fornire le immagini che servono, ma a volte è una “penitenza”, e qui la raffica o meno, proprio non c'entra.

Concordo pure sulla conoscenza della specialità e dell'azione, è fondamentale.

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2022 ore 17:01

Letto tutto il post e relative risposte, concordo che la raffica non è sempre necessaria, mai usate le 20f/s della R6, al max raffiche brevi soprattutto se è sport che mi è in parte sconosciuto per le dinamiche dell' azione, altrimenti scatto singolo e alla fine, comunque mi ritrovo lo stesso con troppi scatti. Lo scorso anno ho fatto una prova con raffica lenta, per testare le nuove schede sd, 3 f/s al passaggio del giro in pianura, 130 scatti al gruppo , le schede reggono, io a guardare le foto sul pc no ! MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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