| inviato il 02 Marzo 2020 ore 0:04
Gamma cromatica 72% NTSC significa 100% sRGB? Se così non fosse cosa significa? Ad oggi ha senso lavorare in Adobe RGB se intanto le foto vengono visualizzate e stampate da dispositivi che leggono il formato sRGB? La calibratura la posso fare una volta sola su uno schermo con 72% NTSC? |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 0:23
Lo spazio colore NTSC è uno standard molto vecchio, concepito per la televisione a colori nel 1953. Il gamut è simile (ma non uguale) a quello di sRGB; mentre il punto di bianco è C (illuminante standard obsoleto e soppresso dalla CIE).
Quindi no, 72% NTSC non significa 100% sRGB. “ Ad oggi ha senso lavorare in Adobe RGB se intanto le foto vengono visualizzate e stampate da dispositivi che leggono il formato sRGB? „ Non si dovrebbe lavorare in spazi colore concepiti per l'output... “ La calibratura la posso fare una volta sola su uno schermo con 72% NTSC? „ La calibrazione deve essere sempre ripetuta nel tempo; tutti gli schermi, anche i migliori, derivano nel tempo. |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 0:27
Quindi ho fatto una c*****a a comprare lo schermo con 72% NTSC? Non ero riuscito a inquadrare correttamente il problema nonostante avessi cercato su fonti diverse. C'erano pareri discordi e nella maggior parte delle volte veniva detto 72% NTSC = 100% sRGB “ Non si dovrebbe lavorare in spazi colore concepiti per l'output... „ Scusa ma non ho capito cosa intendessi... Quindi il calibratore è un reale investimento |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 0:29
“ il punto di bianco è C (illuminante standard obsoleto e soppresso dalla CIE). „ Con questo cosa intendi? Scusa ma non ho una buona preparazione in merito, ma vorrei capire meglio |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 1:17
AdobeRGB e sRGB sono spazi colore concepiti per emulare delle periferiche reali; non sono adatti come spazio di lavoro... anche se in molti credono che sia così. Come spazio di lavoro è decisamente meglio ProPhoto ad esempio; che è lo spazio di lavoro interno di Lightroom e ACR. Il colorimetro è indispensabile; senza non puoi calibrare e profilare lo schermo. NTSC è uno standard vecchio; all'epoca usava come cromaticità del bianco quella dell'illuminante standard C, che corrispondeva (teoricamente) alla luce solare in direzione Nord. Questo illuminante è stato dichiarato obsoleto, insieme al B (sole di mezzogiorno). Gli illuminanti attuali che si riferiscono alla luce solare sono quelli della serie D, i Daylight. Ad esempio sia sRGB che AdobeRGB usano come punto di bianco D65, ossia il Daylight 6504K. |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 5:16
Ciao Raamiel, leggevo pero' che e' molto difficile a volte gestire uno spazio di lavoro come ProPhoto per il numero cosi elevato di colori. Quindi avere Adobe RGB come spazio di lavoro su Photoshop secondo te e' sbagliato o riduttivo? |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 7:39
Ciao Raamiel, Quale sarebbe la corretta impostazione di lavoro.? Intendo dire, uno che ha un schermo buono anche per lo spazio Adobe (tipo eizo o benq) , quando lavora una foto che spazio di colore dovrebbe usare per vedere la foto con la piu alta fedeltà dei colori? In seguito sapendo che la foto la pubblica solo su questo sito o altri social, dovrebbe cambiare lo spazio di colore per visualizzare la foto nello spazio piu comunemente usato da tutti gli schermi per essere sicuro di verificare i colori che vedono la maggior parte delle persone? (Questo credo sia srgb) Quindi la foto deve essere salvata in srgb oppure la si lascia adobeRgb perché poi lo schermo dello user cmq la mostra con colori alterati (srgb)? Grazie molte per chiarirmi le idee. Max |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 15:53
La questione del ProPhoto è una di quelle cose inspiegabili... è stata trattata innumerevoli volte ed è chiarissima; ma ancora gira la leggenda che è pericoloso usarlo. ProPhoto è uno spazio concepito per la raccolta dei dati scene-referred e la loro successiva elaborazione. Mentre sRGB e AdobeRGB sono spazi che emulano periferiche reali, sono fatti per l'output diretto; non sono pensati per l'editing. Kodak nel progettare il ROMM (ProPhoto) e il RIMM ha fatto un gran lavoro; i primari in apparenza strani di questo spazio non sono scelti a caso. Nel corso degli anni si è dimostrato il miglior spazio di elaborazione per la fotografia, tanto da essere scelto da Adobe come colonna portante dello standard DNG. Tutte le volte che si usa ACR o Lightroom si è per forza costretti a lavorare in ProPhoto e nelle sue varianti, RIMM e MelissaRGB. Hai un monitor Eizo top di gamma o il monitor a fosfori verdi? Frega nulla... ti becchi il ProPhoto uguale. Quando ad esempio si passa da Lightroom a Photoshop non ha senso usare spazi diversi dal ProPhoto, perché quello è lo spazio di provenienza. La conversione verso sRGB o qualsiasi altro spazio dovrebbe avvenire alla fine del processo. Oppure, se proprio si vuole evitare il ProPhoto, usare uno spazio che è comunque concepito per gli stessi scopi. Il CobaltRGB è uno di questi, ma non l'unico. |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 16:13
Ogni volta vale la pena leggere un tuo intervento Raamiel...grazie infinite |
user186828 | inviato il 04 Marzo 2020 ore 16:20
“ Quindi ho fatto una c*****a a comprare lo schermo con 72% NTSC? „ No, in realtà è un dato che vedo spesso scritto ovunque nei dati tecnici di vendita, e credo che nelle loro intenzioni voglia dire "è uno schermo con una buona copertura di colore". Di per sè non dice granchè sul comportamento dello schermo. Poi la copertura dell'sRGB è tutto un altro paio di maniche... e soprattutto, la deviazione dei vari colori. Ci sono schermi con altissime coperture dello spazio sRGB che però hanno deviazioni importanti (>> 2.0 di deltaE) su alcune tonalità, che non è detto si riescano a correggere nemmeno dopo la calibrazione... E allora cosa me ne faccio del 100% di sRGB se poi il verdolino che vedo a monitor in realtà dovrebbe essere giallo? |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 16:41
“ Ci sono schermi con altissime coperture dello spazio sRGB che però hanno deviazioni importanti (>> 2.0 di deltaE) su alcune tonalità, che non è detto si riescano a correggere nemmeno dopo la calibrazione... E allora cosa me ne faccio del 100% di sRGB se poi il verdolino che vedo a monitor in realtà dovrebbe essere giallo? „ Ma che c'entra la calibrazione con una deviazione DeltaE ? Quello che conta è la validazione del profilo; che puoi fare solo alla fine del processo di calibrazione, caratterizzazione, profilazione. Un monitor non professionale che sta dentro un DeltaE 2000 di 2, inteso come differenza di colore tra predizione del profilo e misura con strumento, va più che bene. |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 17:26
“ Quando ad esempio si passa da Lightroom a Photoshop non ha senso usare spazi diversi dal ProPhoto, perché quello è lo spazio di provenienza. „ infatti non ha senso nessun altro modo di procedere. è così lampante che non si capisce perchè torni fuori periodicamente questa storia. |
| inviato il 05 Marzo 2020 ore 5:36
“ Ogni volta vale la pena leggere un tuo intervento Raamiel...grazie infinite;-) „ Un passo avanti a tutti Raamiel |
| inviato il 05 Marzo 2020 ore 8:30
@Raamiel, Ma quindi secondo te quando vale la pena spendere 1000 euro o piu per uno schermo considerato di livello ? (Sempre che ne valga) Ma quindi quale impostazione di Adobe e dello schermo dovrei avere per vedere in modo appropriato la foto quando la lavoro e poi in prospettiva al suo utilizzo? Grazie Max |
| inviato il 05 Marzo 2020 ore 9:32
Se hai lo schermo che copre il 100% srgb devi usare srgb per calibrarlo e come profilo monitor (visualizzazione) In adobe usi SEMPRE prophoto per editing, poi quando esporti ti regoli a seconda dei casi, se web o stampa o archivio |
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