| inviato il 28 Febbraio 2020 ore 18:55
Ciao ragazzi, nel mio girovagare ho trovato qualcosa d'interessante, spero sia utile a tutti e che non ci siano controindicazioni a pubblicare il link (nel caso Juza, ti prego di segnalarmelo, grazie): www.redangler.net/2013/11/28/nikon-df-back-to-the-past-2/ |
user58495 | inviato il 28 Febbraio 2020 ore 19:51
Segnalo però che nell'articolo si parla di sensore Sony mentre,notoriamente,il sensore della D4/D4s e Df è di progettazione e produzione Nikon,credo addirittura derivato da un progetto Mitsubishi.... Articolo molto interessante,cmq... |
| inviato il 29 Febbraio 2020 ore 8:41
Mi sembra il post(o) giusto per una domanda, un attimo O.T., dopo aver sin qui letto tutti gli interventi. Premetto che non ho la Df e tanto benevolmente “invidio” quelli che invece la usano, perché prima di tutto è una fotocamera evocativa –scusate ma alla mia età questo è un valore inalienabile- ma soprattutto, dal punto di vista dell'attuale rapida evoluzione digitale, un' “attempata” ma piacente signora. Ecco dunque la mia domanda. Nonostante sia un oggetto con ormai 7 anni sul groppone (che in termini “digitali” vuol dire magari un mucchio di megapizze in meno, 3 generazioni di processori indietro; lasciamo perdere i vari ibis, MAF sull'occhio o la coda dell'animale, scherzo, ecc.) e –ripeto- “solo” 16 Mpx, le foto mi sembra che le faccia egregiamente bene, tanto appunto da poter entrare in competizione con le sorelle contemporanee in termini di tenuta ad iso alti, dinamica ecc. E non accenno neppure a quanto (in grandezza) siano poi stampabili i sui file, visto che se ne possono ricavare senza alcuna fatica anche gigantografie, ovviamente da osservare alla giusta distanza. Vi lascio allora l'ovvia conclusione alla quale sono già pervenuto. In fotografia (ma in qualsiasi altro passatempo o anche attività) vale di più il disporre di mezzi superdotati o la gioia/soddisfazione/compiacimento (chiamiamolo come si vuole) di usare un oggetto senza tante prerogative avveniristiche ma concreto e soddisfacente nel suo utilizzo? Certamente per il professionista il progresso tecnologico porta con sé agevolazioni operative più o meno utili (si vede un sacco di professionisti ancora con “professionali” di prima generazione), ma c'è –credo- anche una massa enorme di fotografi amatoriali che magari useranno forse un paio di volte le innovazioni offerte ma che le rincorrono come se senza di quelle non si possa più fotografare (e devo dire che, qualche volta, purtroppo mi ci sono trovato anch'io tra questi ultimi). Giampaolo |
user58495 | inviato il 29 Febbraio 2020 ore 8:50
@Palgiam naturalmente hai ragione su tutto...Mala tempora currunt... Ergo,la Df con la sua concretezza ed estetica unica è un baluardo simbolo di come l'essenzialità e un aspetto accattivante possono connotare un oggetto che lasci spazio alla creatività e sproni un'esperienza d'uso in cui la consapevolezza,l'esperienza e la passione siano i primi importanti gadget,per giunta gratuiti... |
| inviato il 29 Febbraio 2020 ore 9:13
"Ergo,la Df con la sua concretezza ed estetica unica è un baluardo simbolo di come l'essenzialità e un aspetto accattivante possono connotare un oggetto che lasci spazio alla creatività e sproni un'esperienza d'uso in cui la consapevolezza,l'esperienza e la passione siano i primi importanti gadget,per giunta gratuiti.." Che, appunto, salvo errori dovrebbe essere quanto serve per fare una fotografia degna di quel nome... |
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