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Islanda 2019


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Islanda 2019, testo e foto by Menguz86. Pubblicato il 09 Febbraio 2020; 2 risposte, 1520 visite.


Come molte avventure nascono per caso, anche questa è una di quelle! Tutto nasce a novembre dalla pubblicità di un workshop fotografico, ormai già sold-out. Apriamo internet e in un paio d'ore decidiamo la partenza e prenotiamo i voli, la sera successiva l'auto. Il workshop diventa un viaggio fai da te, sempre con un idea fotografica in testa, e allo stesso tempo anche abbastanza economico. Poi grazie a Juza abbiamo deciso di visitare solo la zona sud-ovest dell'Islanda, già molto ricca di luoghi e scorci, concatenando su Google maps tutti i punti salienti consigliati ed è nato il nostro tour! Per risparmiare qualcosa ed avere più libertà negli orari abbiamo scelto di pernottare in Guesthouse ed ostelli, ed è la scelta migliore perché in molti paesi non c'è nessuna attività ristorativa aperta!
Abbiamo suddiviso il racconto in giorni, cosi da rendere la lettura più fluida. Nel mio profilo troverete altre foto di questo viaggio! Buona lettura!

GIORNO 1 - 02/03/2019
Partenza da Venezia e, dopo un paio d'ore di scalo a Londra, arriviamo a Keflavik nel tardo pomeriggio dove ci aspettano quelli del noleggio auto Icerental che ci accompagnano al ritiro auto dove abbiamo preso un Suzuki Gran Vitara (4x4, visto il clima e la tipologia di viaggio che ci ha permesso di andare ovunque nonostante il clima non sempre clemente). Ci spostiamo subito verso Reykjavik, godendo di un bel tramonto, anche se leggermente coperto. La serata la passiamo nella nostra Guesthouse, a causa di una totale nuvolosità ed un indice Kp per l'aurora molto basso.

GIORNO 2 – 03/03/2019
Abbiamo dedicato la mattina seguente alla visita a piedi della capitale, vedendo i principali monumenti della città: La Hallgrímskirkja, luogo di culto luterano e cattedrale della città, il Sun Voyager, scultura di barca in acciaio sul mare che si trova vicino alla caratteristica Harpa, il music center della città. È una città essenziale e dal punto di vista storico, abbastanza recente quindi per visitare la città non serve molto tempo.
Partiamo verso mezzogiorno per la vera Islanda: ci spostiamo di circa 180 chilometri a nord-ovest per raggiungere la remota località di Grundarfjörður, nota ai fotografi per il celebre monte più fotografato d'Islanda: Kirkjufell!
Lungo il tragitto abbiamo già la possibilità di scattare delle foto tra neve, ghiaccio e paesaggi incontaminati ma appena ci sistemiamo in alloggio, dopo aver parlato con il padrone di casa che ci ha consigliato cosa vedere nei dintorni (islandesi generalmente tutti super disponibili ad aiutare e con un inglese fluente!) ci muoviamo per cogliere il primo tramonto d'Islanda. Alla sera, niente aurora….nevicata serale e tutto coperto!



GIORNO 3 – 04/03/2019
Come da consiglio del nostro host, partiamo con l'auto per un giro della penisola e ci rendiamo conto di quanto sia meravigliosa e preservata questa terra… grazie al timido sole vediamo dei cieli azzurri che difficilmente dimenticheremo. Visitiamo Hellisandur, fermandoci a vedere la famosa Skardsvik Beach, una spiaggia di sabbia inusualmente dorata, un'eccezione in un paese in cui predominano le spiagge laviche con sabbia nera, e il Svörtuloft Lighthouse.


Ci si arriva dopo aver guidato per qualche chilometro in uno sterrato, fattibile (ma sconsigliata) anche per un'auto normale, ma il luogo è molto bello e suggestivo e merita la visita. Sulle rocce nidificano molti uccelli e si possono ammirare le scogliere a picco sul mare.
Qualche altro chilometro e altra sosta a Djúpalónssandur beach, con una bella escursione fino a una spiaggia particolare: contornata da rocce laviche, è disseminata di resti della nave Epine, che venne distrutta contro le scogliere nel 1948.
Proseguendo il giro ci siamo fermati a Londrangar, dove abbiamo ammirato un paesaggio e una vista pazzesca con delle scogliere uniche a picco sul mare. È semplice da raggiungere: lasciate la macchina al parcheggio, al lato della strada e seguite il percorso apposito e dopo alcuni metri a piedi, arriverete in cima ad una collinetta. Leggermente più in basso, troverete il look out dove potrete ammirare il paesaggio. Abbiamo concluso il giro tornando a Grundarfjörður tramite la strada 54, un passo di montagna completamente ghiacciato! Dopo cena, speranzosi di vedere la nostra prima aurora usciamo ma veniamo colti da una bufera di neve che va e viene… ma non demordiamo e appena la bufera si calma ci appostiamo per la foto di rito del monte e intravediamo tra le nuvole i primi colori caratteristici di questo fenomeno pazzesco, anche se per oggi si tratta solo di sfumature essendo il cielo molto nuvoloso!



GIORNO 4 – 05/03/2019
Di buon mattino facciamo qualche scatto al paesaggio, ancora molto grigio. Approfittiamo di uno dei pochi momenti per qualche scatto aereo delle cascate attorno a Grundarfjörður. Ci siamo rimessi in viaggio concedendoci subito una deviazione a Stykkishólmur, piccolo e caratteristico paese di pescatori, molto bello ma completamente bianco e ghiacciato! Siamo poi ripartiti verso il centro dell'Islanda, per arrivare a Laugarvatn dove alloggeremo, dandoci tutto il tempo della giornata per fare tutte le soste che abbiamo in mente, tra scorci, paesaggi e cascate!


Ci fermiamo ovviamente alle Oxarafoss, facenti parte del Parco nazionale di Thingvellir, con formazioni di basalto che danno forma a una spettacolare cascata, e le più note Gullfoss Waterfall. E' senza ombra di dubbio una delle cascate più belle d'Islanda, non semplicissima da raggiungere a causa della mancanza di indicazioni e necessita di una passeggiata di circa 20 minuti dal luogo dove si parcheggia l'auto (il parcheggio sotto è chiuso d'inverno quindi si arriva vicino solo a piedi).
Una volta arrivati alla meta non potrete che rimanere affascinati dal luogo, in particolare dal colore turchese dell'acqua. Un vero paradiso per i fotografi! Il tempo non era bellissimo ma ne vale la pena!
Ovviamente li vicino ci fermiamo per ammirare i Geysir al tramonto! Uno spettacolo, l'attesa e i minuti che non passano… ma ogni volta una sorpresa! Abbiamo osservato Strokkur, ubicato ai piedi dell'osservatorio sull'altopiano di Reykjavík, i cui getti raggiungono i venti metri con una frequenza che varia tra i cinque e gli otto minuti ed anche detto Grande Geysir, che ha dato universalmente il nome (modificato in geyser) al fenomeno, con getti alti normalmente anche 60 metri. Soggiorniamo in una B&B molto particolare, dove il ristorante si affaccia direttamente sulla stalla! Anche questa sera l'aurora ci fa patire, purtroppo il cielo è totalmente coperto.

GIORNO 5 – 06/03/2019
Al mattino partiamo di buonora per immortalare il sorgere del sole nel Geysir, uno spettacolo unico. Ci siamo poi diretti verso Vik, passando per diverse cascate come le Brúarhlöð, immerse in un paesaggio ghiacciato, o le famose Seljalandsfoss e Skógafoss, molto più conosciute ed affollate. Abbiamo scelto di ammirare la spiaggia nera di Vik dal faro di Dyrhólaey, posto sopra una meravigliosa scogliera a picco direttamente sulla Reynisfjara Beach, accessibile solo tramite strada sterrata abbastanza impegnativa. Siamo poi scesi sulla spiaggia nera di Vik per fotografare il tramonto… bellissimo!


Fortunatamente, dopo cena abbiamo visto e fotografato l'aurora, nonostante le nuvole e il brutto tempo che si avvicinava.

GIORNO 6 – 07/03/2019
Una gran bufera di neve ci ha raggiunto durante la notte, obbligandoci il mattino seguente a cambiare itinerario e mete in quanto Hofn è diventata irraggiungibile, con la maggior parte delle strade chiuse per neve. Perciò abbiamo optato per la città di Selfoss e, grazie a booking, abbiamo trovato un alloggio comodo e veloce, che ci aspettava con la sorpresa migliore di questo viaggio!!
Abbiamo deciso di fermarci quasi subito per l'escursione a piedi (di circa 45 minuti) che ci ha condotto all'aereo abbandonato sulla spiaggia, (c'è un servizio bus a/r abbastanza costoso, per una semplice passeggiata che è fattibilissima perché in piano), che però consigliamo di fare solamente in caso di tempo bello e che non preannunci una bufera di neve, per non trovarvi senza riferimenti visivi e al freddo isolato del luogo. I resti dell'aereo non sono cosi belli, ma molto piacevole è il contesto dove sono: una distesa di terra scura con qualche macchia di neve ghiacciata!
Abbiamo poi proseguito verso Selfoss in modo del tutto casuale e, a parte un pit stop in un supermercato e un giro nel paesino li vicino ad ammirare qualche scorcio d'acqua, non abbiamo perso molto tempo e ci siamo dedicati a cercare il luogo adatto per la serata, visto che era previsto cielo limpido e un Kp di 4! A sera, l'aurora, di punto in bianco, ci ha sorpreso sopra le nostre teste con uno spettacolo incredibile durato alcune ore!! Ci siamo spostati in diversi punti lì in zona, sempre lontani dalle luci della città, ma in questo giorno possiamo dire di averla vista davvero in splendida forma!! Da togliere il fiato e davvero difficile da descrivere!



GIORNO 7 - 08/03/2019
Ancora con la luce negli occhi dalla notte appena trascorsa, siamo ripartiti per l'ultima parte del viaggio, verso la penisola di Reykjanes e la città di Grindavík, dove abbiamo pernottato per l'ultima notte. Una deviazione d'obbligo la merita il Reykjanesfólkvangur, una riserva naturale con formazioni e laghi vulcanici, scogliere nidificate e campi geotermici gorgoglianti. Il rosso delle rocce e il blu cobalto dei laghi meritano sicuramente questi km in più! Una visita la merita poi la Laguna Blu, un complesso geotermale molto frequentato, dove l'acqua ha un colore celeste che contrasta molto con la roccia scura.

Purtroppo la sera la passiamo riparati in casa, con maltempo e raffiche di vento molto forti.

GIORNO 8- 09/03/2019
L'ultima mattina siamo ritornati alla Laguna Blu, ai colori già presenti si è aggiunto il bianco della neve, caduta nella notte. Siamo poi partiti verso le Gunnuhver Hot Springs, un complesso di Geysir sfruttati per produrre energia; una sosta veloce la merita Brimketill, un insieme di rocce e colate laviche che formano una scogliera sul mare. Molto belle da fotografare, non con il mare mosso e onde di venti metri! Abbiamo proseguito verso l'aeroporto, fermandoci al Bridge between continents, un ponte che collega la placca Euro-Asiatica a quella Americana.
Nel pomeriggio, sotto una pioggia ghiacciata, siamo arrivati in aeroporto e ripartiti per l'Italia, facendo scalo al Luton di Londra ma passando la notte in aeroporto (cosa da non ripetere, la notte non passa mai!).




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avatarjunior
inviato il 03 Marzo 2020 ore 10:20

:Caro Menguz
Io son appena tornata da Murmansk ma non sono riuscita a fotografare l aurora. Ad occhio nudo era biancastra e lattiginosa. Solo in foto ( non mia ) si vedono le sfumature verdi. Ho provato varie esposizioni , pure video in time lapse, ma niente da fare Sorry

avatarjunior
inviato il 04 Marzo 2020 ore 9:49

Eh purtroppo non è facile, in Islanda quando c'era si vedeva bene, solo le nuvole facevano da filtro!





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