| inviato il 29 Gennaio 2020 ore 19:01
Vorrei conoscere la vostra opinione sul significato del termine gamma dinamica , perchè leggendo vari post mi sono accorto che qualcuno si riferisce alla capacità di un sensore di recuperare le zone in ombra schiarendole come se fossero state esposte correttamente , mentre io avevo sempre pensato alla gamma dinamica come la capacità di un sensore a mostrare i dettagli nelle zone scure senza variarne la luminosità e producendo un rumore digitale limitato . |
| inviato il 29 Gennaio 2020 ore 22:04
La gamma dinamica si intende nel catturare la scena con tutte le sue sfumature senza creare distorsioni o saturazione luminosa. Se si potesse avere una gamma dinamica assoluta, si avrebbe la capacità di cogliere in una scena ombre ricche di dettagli assieme a fonti luminose, anch'esse ricche di dettagli, prive di rumore. |
| inviato il 29 Gennaio 2020 ore 22:12
@Maurizio:
Per ottenere la seconda che hai detto, il sensore deve fare bene la prima che hai detto in modo tale che il fotografo, in postproduzione, possa "spingere" le ombre quanto vuole.
Questo perchè con esposizioni standard è più probabile ottenere luci bruciate da cui poi non si può trarre alcuna informazione. Allora la tecnica è quella di esporre tendenzialmente per le luci e in post aprire le ombre.
Poi ci sono i sensori che lo fanno già egregiamente di loro quello che dici tu, perchè hanno una GD maggiore della media.
Questo è il mio pensiero. |
| inviato il 29 Gennaio 2020 ore 22:54
La gamma dinamica indica l'intervallo tra la più alta intensità delle luci e la più bassa delle ombre entro il quale è possibile distinguere una variazione di luminosità, cioè entro il quale si può conservare dettaglio. Fuori da questo intervallo tutte le luci e le ombre sono uniformate, cioè non sono più distinguibili.
Va da se che con una maggiore gamma dinamica si hanno più dettagli della scena, se le differenze tra luci e ombre della scena eccedono l'intervallo, e quindi aumenta la capacità di recuperarli, cioè renderli visibili all'occhio umano, operando con le curve di contrasto.
Il rumore è una cosa diversa, incide sulla capacità di recuperare i dettagli, ma la gamma dinamica stabilisce proprio un confine, dentro o fuori. |
| inviato il 29 Gennaio 2020 ore 23:31
Concordo perfettamente con la definizione di Sierra. In acustica si intende per dinamica la differenza in termini di dB tra il rumore più Piano e il più forte. La musica dal vivo di una grande orchestra a 5 mt dal palco ha una dinamica di 90 dB. Un CD può registrare una dimamica di 92 dB. Un SACD circa 144 dB, un nastro analogico fino a 70 dB Un vinile fino a 38 dB. E ricordiamo che il decibel è una scala logaritmica |
| inviato il 30 Gennaio 2020 ore 0:06
Maurizio, il problema non è quello che la camera cattura ma dove visualizzi quell'immagine, se la tua fotocamera cattura 13 ev e la guardi su un monitor che te ne fa visualizzare 10 (sono ottimista) tu hai già perso 3 ev e rimanendo sull'ottimista ne hai persi 1.5 in basso e 1.5 in alto.
Quando vai a muovere i cursori dell'esposizione (lascia perdere luci e ombre) non fai altro che far rientrare quei 13 ev nei 10 del monitor. Per questo un ipotetico dettaglio nero che magicamente riappare alzando l'esposizione, non è riapparso per magia ma è riapparso perché era stato catturato correttamente ma il monitor a causa della sua limitata gamma dinamica non te lo faceva vedere.
Nella stampa la situazione mediamente peggiora, infatti difficilmente si va oltre gli 8 ev.
Perché ti ho scritto questo? Perché senza questo ragionamento di base è difficile muoversi nella logica dei recuperi, che siano alte luci od ombre. |
| inviato il 30 Gennaio 2020 ore 5:28
Concordo |
| inviato il 30 Gennaio 2020 ore 5:42
Conviene riferirsi a come DxO e photonstphotos definiscono la gamma dinamica e partire da lì, altrimenti sfocia presto in cabaret |
| inviato il 30 Gennaio 2020 ore 6:40
@Black si vive in un mondo compresso: Dolby, MP3, Jpeg... Ma non puoi comprimere più che tanto se non parti da un'alta GD (DR, Dynamic Range). Non vorrei che ti accodi al nostro ineffabile ing che predica che avendo schermi e stampanti GD limitata, allora le macchine buttano al vento la loro dinamica. Bah! |
| inviato il 30 Gennaio 2020 ore 6:43
Seguo |
| inviato il 30 Gennaio 2020 ore 7:38
@Concordo con Val. Si fa sempre confusione tra input e output. |
| inviato il 30 Gennaio 2020 ore 8:14
La GD nel digitale è quanto per la pellicola si definiva latitudine di posa, cioè quei diaframmi di differenza fra varie letture spot di altrettante zone della scena (o comunque un certo valore di sottoesposizione di tutta la scena), la cui “integrità visiva", cioè la lettura di tutti i dettagli dell'intera foto, veniva restituita attraverso un appropriato utilizzo –per durata e temperatura- dello sviluppo, per cui una pellicola con una buona latitudine di posa –esempio Ilford Hp4 e seguenti Hp5- da nominali 400 ASA poteva essere esposta anche a 3200/6400 ASA se poi adeguatamente trattata con Microphen.
Analogamente la massima differenza fra una esatta lettura dell'esposimetro e la capacità di essere “impressionato” del sensore da una determinata scena è quanto in termini di GD sarà poi possibile recuperare in post-produzione per avere un fotogramma perfettamente leggibile in tutte le sue zone, a prescindere dai mezzi/strumenti di osservazione del fotogramma finito.
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| inviato il 30 Gennaio 2020 ore 8:56
La gamma dinamica riassumendo tutti i concetti qui sopra esplicitati si può raccogliere in poche parole,... cos'è la gamma dinamica? : La gamma dinamica è la capacità di un sensore fotografico nel catturare le alte e le basse luci in maniera ottimale per poi poterle bilanciare in postproduzione,... qual'ora questa qualità del sensore venisse a mancare il sensore non ha buona gamma dinamica.
Buona giornata |
| inviato il 30 Gennaio 2020 ore 9:33
La gamma dinamica come già scritto è la capacità di registrare dettagli nelle alte come nelle basse luci. Normalmente nel digitale è di circa 9-10 stop. Aggiungerei che tutte le digitali offrono la possibilità di estendere ulteriormente la gamma dinamica del sensore e regolare a piacimento la gamma dinamica in funzione della situazione di ripresa verificando l'effetto sul campo.
Ogni costruttore assegna un nome e un menu dedicato a questa funzione: Canon la chiama Ottimizzazione automatica della luce. Nikon D-Lighting attivo. Pentax e Sony D-Range.
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| inviato il 30 Gennaio 2020 ore 9:41
Valgrassi, ci mancherebbe, l'Ing ogni volta dice che la GD non serve a una fava perché non la vedi, sono cosciente del fatto che la visualizzazione è limitata dal monitor o dalla stampa ma molti non se ne rendono conto. |
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