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fotografia a colori e fotografia in b.n. : quale la piu' difficile ?


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avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2020 ore 22:27

E' possibile che effettivamente chi nasce nell'era digitale faccia più fatica a comprendere tanti discorsi fatti sulla previsualizzazione e sul BN per il fatto di non essere abituato a "dover" decidere prima di caricare la fotocamera come si faceva una volta; l'idea di dover scegliere il tipo di pellicola prima di uscire per fotografare era un notevole incentivo a crearti una sorta di disciplina nella ricerca di soggetti e situazioni adatte a quella scelta; oggi effettivamente questo aspetto può essere sottovalutato.

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2020 ore 23:23

Quando scattavo con la pellicola i risultati li vedevo dopo una settimana da quando scattavo la 36a foto.

Usavo due corpi macchina, per colore e BN, e alle volte maledivo di non avere il 3o (neg colore, neg bn, diapositive).
Ma vi rendete conto di che tribolazione era?? Eeeek!!!MrGreen

Adesso mi venite a dire che mi devo tagliare i cosiddetti e scattare in BN???
Ma voi siete pazzi!!MrGreenMrGreenMrGreen

user177356
avatar
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 0:31

Io non vedo la realtà in b/n, la immagino in b/n sapendo cosa potrò fare in postproduzione. Le mie foto hanno ben poco a che fare con ciò che hanno visto i miei occhi o ciò che ha raccolto il sensore della fotocamera.

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 2:43

Non penso che un genere sia più difficile dell'altro.
Sono due strumenti che, come molti hanno già evidenziato, offrono linguaggi espressivi differenti che talvolta si possono usare anche in modo sinergico.

E per fortuna il digitale, come evidenzia Gian Carlo F, ci ha semplificato la vita.

Più che parole vorrei proporre alcune mie interpretazioni ovviamente tutte originariamente scattate a colori.

Foto pensata in B/N in metropolitana. Il B/N concentra su luce e forme e consente poi, se necessario, l'esplorazione dei dettagli. A colori, per il modo di vedere, sarebbe stata una delle tante. Così in B/N invece, ricordandomi anche una serie di tanti anni fa (Spazio 1999), ha preso una dimensione diversa.




Foto che necessita del colore e pensata ovviamente a colori attendendo il calare del sole per averli più vividi: fome e colori. Qui, per me, il B/N non avrebbe avuto molto senso appiattendo inutilmente il contesto.




Anche in questo caso, secondo me, il colore sarebbe stato un elemento di disturbo portando in evidenza elementi inutili.
In questo caso permette di concentrarsi sul confronto tra le posizioni dell'assistente e dell'uomo presente nel dipinto.




Il contrasto tra colori caldi e freddi accostato con il controluce delle sagome (una sorta di B/N su una tavolozza a colori)



avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 3:14

Guardando la galleria di Alessandro Traverso (a cui faccio un "mare" di complimenti) si capisce molto bene come B/N e colori siano due opportunità espressive che possono coesistere.
In alcuni casi anche per la stessa foto. Prendo per esempio "Vivere il Mare" e "Dedicata a Genova".




user90373
avatar
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 10:20

Bene, leggendo le varie sfaccettature del "pensiero unico" ho capito di essere un "ragazzo" fortunato.
All'occorrenza posso permettermi di tener separati i due temi così da non crearmi il problema di dover "vedere" in due modi diversi, vedo quel che vedo e scatto, ora a colori ora in b/n. Semplice.
A casa non devo tribolare per ricordare, tra centinaia di scatti, quelli pensati per un linguaggio e quelli per l'altro; b/n da una parte, colore dall'altra, Semplice.
Quando ho un negativo b/n so già che otterrò una stampa in dette tonalità. Semplice.
Quando produco un file "colorato" non penso a convertirlo in b/n dal momento che avrei potuto ottenerlo senza sbattimenti. Semplice.
E soprattutto non devo più correr dietro e/o esser inseguito da qualcuno. Non ha prezzo.


user30556
avatar
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 11:26

Sacrosanto.
Come lo sviluppo digitale (che anzi li ha entrambi).

avatarjunior
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 12:56

Spesso nelle foto street che contengono varie fonti di luce diverse (un po' naturale un po' artificiale) la macchina non bilancia bene il bianco e i colori diventano "strani" tipo innaturali, quindi metto il filtro in bn e improvvisamente tutto ritorna in ordine.
In tal caso è più semplice il bn, mentre per fare tornare "belli e naturali" i colori bisogna fare grosso lavoro di post (soprattutto bisogna saperlo fare e avere uno schermo decente).

Poi in altre situazioni hai foto che a colori sono precise e che non rendono troppo bene in bianco e nero. Per come la vedo io il bianco e nero rimanda più direttamente al concetto della foto, mentre il colore arricchisce esteticamente. Quindi se una foto ha tanto da dire bisognerà lavorare sul bianco e nero perfetto che restituisca il concetto, se una foto deve "ammaliare" chi la guarda allora bisogna lavorare sui colori. Di mio trovo più semplice tecnicamente lavorare sul bn che sui colori ma solo perché non ho mai dovuto farlo (metto il filtro pellicola che mi piace, e regolo l' intensità e bona).

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 13:49

ma in BN è piu' facile


Ho i miei dubbi su questo aspetto...

la maggior parte di questi erano artisti che per la maggior parte avevano scattato in Bn ( newton , Mapplethorpe , erwitt , Hopper , Lindberg ecct ) .


Il colore è parte della composizione di una foto e condizione la visione della stessa e pertanto può essere elemento di distrazione, scattare in BN può essere semplicemente l'unico modo per enfatizzare aspetti di una scena o dare carattere ad una foto, oltre che diventare una scelta stilistica....

Molti usano il BN per "recuperare" degli scatti apparentemente sbagliati e se il risultato è soddisfacente semplicemente la/le foto andavano pensate così dall'inizio... poi vabbè a volte se ne abusa su scatti che diventano più facili da guardare ma senza carattere... che ok è semplicemente un modo per non cestinare un ricordo magari...

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 13:59

@Fbr hai centrato esattamente l'aspetto sull'uso del BN con queste foto...

@Sanchez si può esprimere un concetto anche con il colore... certo nella street il colore può essere elemento di disturbo più che in altri generi... questo si.

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 14:04

Secondo me il colore è più difficile del BN e non di poco.

Il perchè è presto detto: i colori introducono una variabile in più da gestire ed elaborare.
Non a caso la conversione in BN consente, a volte, di "salvare" immagini a colori tecnicamente non accettabili, ad esempio con luci brucate

Questo da un punto di vista meramente tecnico.




user177356
avatar
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 14:09

ricordandomi anche una serie di tanti anni fa (Spazio 1999)


Il comandante Konig sarebbe orgoglioso di te MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 15:03

Molti usano il BN per "recuperare" degli scatti apparentemente sbagliati e se il risultato è soddisfacente semplicemente la/le foto andavano pensate così dall'inizio

Esatto, e questo non ha nulla a che vedere con la tecnologia utilizzata (pellicola o sensore), ma con l'occhio del fotografo; è anche vero che ci sono situazioni che si prestano ad entrambe le soluzioni, ma normalmente i risultati non sono comparabili, di solito se quelle immagini vengono sviluppate in BN si enfatizzano comunque elementi diversi che non nella versione a colori, e anche nel racconto cambia qualcosa.

user90373
avatar
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 15:12

Ma pensate al vantaggio del B/N nativo, pellicola o leica monochrom fa lo stesso, mancando la controprova a colori nessuno potrà dire:- "Era meglio a colori."
Anche lo dicesse sarebbe puramente teoria.
drive.google.com/open?id=1UDVdHXCBxIPvYtAEVNvXDaQ5JAJW-CXc

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2020 ore 16:25

Bello scatto Ettore.
E seguendo la tua riflessione, non avendo la controprova a colori, non posso che apprezzarlo così come ce lo proponi.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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