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“ L'idea che normalmente ci serviamo solo di un decimo delle nostre facoltà e che ci sia una vasta e inesplorata riserva di neuroni che potremmo sfruttare, è un mito duro a morire, che però non ha alcun fondamento scientifico. „
“ In realtà, quello del 10% è a tutti gli effetti un mito. Gli unici casi in cui le capacità cerebrali non sono pienamente sfruttate sono quelle in cui le regioni cerebrali sono state danneggiate da un evento traumatico o da una malattia. In realtà, noi usiamo il 100% del nostro cervello. „
Un sistema biologico si evolve per massimizzare l'efficienza... É privo di ogni fondamento che venga mantenuto inattivo il 90% dei neuroni di un cervello. Sarebbe uno spreco immane di risorse. É come dire che solo il 10% dei muscoli di una gamba sono usati o solo il 10% dell'intestino viene usato per assimilare nutrienti. Vi sembra sensato?
Luca, capisco la tua logica obiezione ma si, è sensato. Lo si capisce che è sensato nel caso specifico dell'encefalo umano. è difficile fare parallelismi con un fegato o con un apparato muscolosceletrico. Il cervello umano è qualcosa di estremamente adattabile. Se tu prendi un neonato e lo fai crescere in Cina imparerà il cinese, in Italia l'italiano. Si potrebbe dire che in ambedue i casi sfrutterà dal punto di vista linguistico il 100% del cervello, e invece, sorprende che nel caso di padre cinese e madre italiana si può ottenere con una certa facilità lo stesso neonato che riuscirà a parlare tutte e due le lingue. Ma non finisce qui. A causa di questa doppia lingua (che già di per sè potrebbe farti pensare che lo stesso neonato monolingua usasse solo il 50% delle sue capacità linguistiche), il bimbo biligua sarà molto più predisposto ad imparare una TERZA lingua, di quanto non lo sia il bimbo monolingua ad imparare una SECONDA lingua. Questo metterebbe in discussione il fatto che i bambini monolingua userebbero solo il 50% del loro cervello per la lingua, cioè farebbe pensare che ne userebbero ancora meno del 50%.
Quindi il cervello umano risulta sicuramamente sovradimensionato per attività modeste, e forse più predisposto all'azione ed interazione in mondi che nemmeno riusciamo ad immaginare.
ovviamente è errato generalizzare, non tutti i cervelli umani sono uguali.
Tuttavia un bambino rapito alla foresta amazzonica, che sarebbe diventato un esperto tiratore con l'arco e bravo a preparare di curaro dove intingere la punta delle proprie frecce, potrebbe tranquillamente diventare un astrofisico.
Questa grande possibilità di attingere risorse è sicuramente non infinita, ma tutto fa pensare che l'encefalo umano, a differenza di quello di altre specie animali, non sia così indirizzato e finalizzato proprio perchè non è completamente sfruttato nella maggior parte dei casi.
“ Questa grande possibilità di attingere risorse è sicuramente non infinita. „
questa, dal mio punto di vista, è una buona osservazione: il cervello umano non è soltanto un'elaboratore Fuzzy logic sofisticato ma ha la capacità di connettersi e attingere a risorse vaste.
“ ma tutto fa pensare che l'encefalo umano, a differenza di quello di altre specie animali, non sia così indirizzato e finalizzato proprio perchè non è completamente sfruttato nella maggior parte dei casi. „
. . . infatti ci sono aree del cervello poco o nulla utilizzate, ci sono metodi di psicoterapia ipnotica che possono attivare aree specifiche e attraverso una sorta di allenamento possono essere guarite, attivate e riprogrammate, la Psicoterapia Ericksoniana ne è un'esempio: guarisce ed espande le facoltà mentali.
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