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La tecnologia dietro gli Oscar 2020 (macchine da presa e lenti)


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avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 22:03

Fino al 2016 esistevano sicuramente, non so se sono ancora in piedi... spero di sì...

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2020 ore 7:42

Controllato, esistono ancora. Offrono la digitalizzazione delle pellicole e servizzi di riparazioni.
bolex.ch/

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2020 ore 8:58

Mi fa piacere che nel mondo fotografico del forum ci sia qualcuno che conosce approfonditamente anche il mondo videocinematografico.
Sovente si leggono discussioni feroci tra reflexfan e MLfan.
Molti non sanno manco quali sono gli scopi progettuali di tali macchine e le tecnologie implementate.
Ho letto un post in cui il tizio diceva che nella caccia fotografica notturna con una ML non vedeva nulla nell'EVF. E quindi la macchina faceva schifo.
Forse è meglio che si dia alla pesca diurna.
Da ragazzo ho visto utilizzare sia Paillard 16 mm per documentaristica che Arriflex 35 mm e relativo montaggio su moviola.
Conservo ancora alcune pellicole che ho fatto digitalizzare e che ho rimontato con relativo restauro (che fatica).
Mio padre faceva i cartoni animati (i più anziani ricorderanno carosello).
All'epoca si usava la Arriflex 35 mm modificata a passo uno, montata su titolatrice.
Prima o poi posto qualche foto.
Saluti

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2020 ore 9:02

Dimenticavo
Le Paillard 16 mm venivano usate sia in documentaristica che per la cronaca.
Erano leggere e facili da gestire.
Per i telegiornali, se non ricordo male, venivano utilizzate pellicole da sviluppare direttamente in positivo per questioni di tempo.


avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2020 ore 9:06

Mio padre faceva i cartoni animati

Se ha fatto "La linea" sono un suo grande ammiratore MrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2020 ore 12:51


Lui e Cavandoli si conoscevano bene, condividevano anche la passione per l'Aeromodellismo.

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2020 ore 13:53

Intervengo per fare una domanda.

Mi segnalate per favore qualche sito o blog dove si trovino notizie di backstage sulla realizzazione di film?
Mi riferisco in particolare a tutto quel che riguarda la fotografia (illuminazione, mdp, lenti, ...).
Anche gli aspetti realizzativi dei documentari mi interessano.

Grazie.

Mi sono distratto un attimo e sono rimasto indietro di una trentina d'anni.... Cool

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2020 ore 23:28

@old_Pentax
Attendiamo le foto con trepidazione, allora.

@Ale Z
Io inizierei da American Cinematographer Magazine.

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2020 ore 7:49

Grazie, Pogo

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2020 ore 10:11

Old, con la Linea sono scresciuto Sorriso

---------
PS: Qui sul forum manca proprio un gruppo tecnico dedicato al Video/Cinema. Eppure non è troppo distante dal mondo della fotografia.

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2020 ore 10:42

Pogo ti ringrazio anch'io per l"info sulla rivista. Ti chiedo solo un ultimo favore, ma su che sito acquisti la rivista? Grazie. Ale

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2020 ore 14:43

@ Pogo
@ Bernalor

Eccovi accontentati.

Questa è la titolatrice per riprendere i cartoni animati.
Sono due versioni leggermente differenti.
Su di una si vede la Arriflex 35 mm montata in verticale sul supporto mobile fissato alla colonna.

I movimenti di macchina si facevano nel seguente modo:
Zoom - (si usava obbiettivo fisso) quindi la macchina veniva alzata e abbassata verticalmente da una vite senza fine o da una catena posta sulla colonna. In gergo: "macchina avanti" - "macchina indietro"
Pan e Tilt o spostamenti obliqui - venivano realizzati mediante lo spostamento micrometrico sui due assi orizzontali del "piano di lavoro". In gergo: "carrello a destra" - "carrello a sinistra" ecc.
Normalmente la scenografia rimaneva fissa e i personaggi si muovevano su di essa.
Per le panoramiche lunghe con carrello a Dx o Sx (anche in basso o in alto) si creavano delle scenografie lunghe che scorrevano mediante i movimenti micrometrici mentre la macchina rimaneva, ovviamente, ferma.
L'effetto sottomarino si otteneva con un vetro trasparente stampato con ondulazioni. Lo si posizionava sopra i disegni
in modo da frapporlo tra la cinepresa e la macchina.

I fotogrammi erano 24 al secondo.
Quindi fatevi i calcoli di quanti disegni servivano per ogni soggetto che interveniva in scena oltre alle scenografie per un filmato di 5 minuti.








avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2020 ore 17:58

Una curiosità:

animare: dare l'anima

cioè dar vita ad un disegno.

avatarsenior
inviato il 30 Gennaio 2020 ore 9:27

Old, Veramente interessante!
Quindi fatevi i calcoli di quanti disegni servivano per ogni soggetto che interveniva in scena oltre alle scenografie per un filmato di 5 minuti.

Anche per questo che si cercava la massima semplicità nei disegni... e spesso, il semplice, era anche meglio ;)

L'effetto sottomarino si otteneva con un vetro trasparente stampato con ondulazioni. Lo si posizionava sopra i disegni in modo da frapporlo tra la cinepresa e la macchina.

Centra poco con il discorso, ma leggendo mi è venuto in mente questo:
Sono appena stato alla Lichtfestival di Morat. Molti utilizzavano proiettori (i classici delle scuole, dove si scriveva su un vetro retroilluminato e uno specchio proiettava sulla parete ).
Cera un'artista ad che proiettava attraverso 3 proiettori sullo stesso punto; utilizzando una vaschetta d'acqua trasparente, un vetro pitturato (su cui grattava via la vernice per realizzare disegni in tempo reale), lucidi con disegnata una schacchiera, foglie/piume, sabbia, oli e acqua con coloranti...
Un dipinto in continua evoluzione. Anche qui, l'estrema semplicità dell'idea e la "analogicità" dava quel fascino particolare. C'è da dire che anche lei era molto brava ;)
Purtroppo non ho video da mostrare...

avatarsenior
inviato il 30 Gennaio 2020 ore 10:21

La Linea di Cavandoli fu una trovata geniale.
Oltre a essere originalissima sia nella grafica che nel modo espressivo e cioè il parlato quasi incomprensibile, riduceva enormemente i costi di produzione.

Per quanto riguarda il vetro stampato, probabilmente non mi sono espresso bene:

il vetro, posizionato sopra i disegni (personaggi + scenografia) serviva quando si producevano parti di filmato ambientati sott'acqua per dare l'idea dei movimenti dell'acqua stessa.

C'erano molti trucchi per disegnare meno, ad esempio:
- i personaggi venivano "scomposti" in più parti, quando un personaggio rimaneva fermo con il busto e muoveva solo le braccia, si staccavano le braccia e le si animava a parte, così il busto si disegnava una sola volta
- la camminata si faceva in Loop cioè fatto un ciclo di camminata partendo ad esempio dal piede destro, si animava il passo destro più sinistro e poi si ripeteva la sequenza (rimettendo nuovamente i disegni fatti su celluloide sotto la titolatrice e ripetendo la ripresa)
- a testa ferma si animava separatamente bocca e occhi, così disegnavi la testa una volta sola
- a soggetto fermo lo si riprendeva per più fotogrammi per la durata della sua staticità.
E' chiaro che bisognava preparare degli ottimi story board e coordinare bene i fogli macchina.

Disney normalmente animava i personaggi a "figura intera". Ma lui poteva farlo.







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