| inviato il 18 Gennaio 2020 ore 11:16
Da qualche giorno, è disponibile il report CIPA sulle vendite delle fotocamere digitali, aggiornato a novembre 2019:
www.cipa.jp/stats/documents/e/d-201911_e.pdf
Si tratta di una statistica che divide il mercato tra fotocamere ad ottica fissa (compatte/bridge) e ad ottica intercambiabile, queste ultime suddivise a loro volto tra DSLR e mirrorless.
L'analisi viene poi "spacchettata" per regioni geografiche, con dei criteri proprietari (oltre ai continenti, separano anche Giappone dal resto del mondo  ).
Analizzando il dato delle spedizioni ("shipment" nel report), che è quello più vicino alle reali vendite, si possono fare un po' di considerazioni.
- il mercato delle compatte (date da molti per spacciate) è sicuramente in crisi, ma rispetto al mese di ottobre il trend non presenta un visibile peggioramento: la perdita rispetto allo stesso periodo del 2018 (gennaio-novembre) si attesta sul -20,9% in termini di pezzi e -17,4% in fatturato, sostanzialmente ripete il dato del mese precedente (frazioni di punto di differenza). Rispetto al mese di ottobre, poi, in novembre si è registrato un incremento di oltre il 2%, sia in termini di pezzi che di volumi, mentre ad ottobre il dato fu negativo
- le fotocamere ad ottica intercambiabile (ILC) : se Atene piange, anche Sparta ha sicuramente poco da ridere. Il dato si conferma negativo e peggiore di quello delle compatte (quelle date per morenti), con un risultato nei primi 11 mesi del 2019 pari ad un -22,4% come unità vendute/spedite e -19,6% in volumi (fatturato). Rispetto ad ottobre, sul dato cumulato, c'è tuttavia un lieve recupero di circa 1,2-1,3pt sia come pezzi che come volumi. In ogni caso, a novembre 2019 sono state vendute meno ILC sia rispetto ad ottobre 2019, sia rispetto a novembre 2018.
- nel perimetro delle ILC, le DSLR continuano ad accusare (e consolidare) la perdita più severa. In termini di pezzi, il decremento rispetto ai medesimi 11 mesi del 2018 è pari ad un -32,8%, mentre come volumi il dato è ancora peggiore, con un -41,9%, con un lievissimo recupero rispetto ad ottobre di qualche decimale. In novembre si sono vendute meno fotocamere - 365.723 unità - per meno valore sia rispetto ad ottobre, che a novembre 2018. In termini di pezzi le DSLR rappresentano ancora - con il 53,7% - l'aliquota maggiore (seppure in leggero decremento) del totale delle ILC, mentre in volumi ne rappresentano oramai solo il 38,5%, con un trend anche qui in decremento.
- le mirrorless , piaccia o no, sono oramai protagoniste del mercato delle fotocamere ad ottica intercambiabile. Se non come mero numero di unità vendute (ma già distantissime in termini di fatturato) sono quelle che hanno concorso a limitare la perdita del comparto. Rispetto allo stesso periodo del 2018, il risultato in termini di pezzi segna ancora un saldo negativo di -5,3%, in recupero tuttavia di quasi 3pt rispetto ad ottobre, mentre valutando i volumi si registra un incremento del 5,9%, migliorando ulteriormente il dato già positivo di ottobre. Novembre è stato un mese positivo per il comparto, registrando un incremento delle vendite sia rispetto da ottobre, che allo stesso mese del 2018: nel mese sono state vendute oltre 453.200 mirrorless, superando le DSLR di 87.500 pezzi e soprattutto per un valore più che doppio!
Se estendiamo l'analisi a TUTTO il mercato fotografico (quello "povero", quindi smartphone esclusi ) le ML rappresentano oramai con un 25,5% di share in termini di pezzi, quasi il 48% in valore.
A livello geografico, la cara vecchia Europa mostra di essere un po' più affezionata alla fotocamere ad ottica intercambiabile, e tra queste le DSLR rappresentano - rispetto al resto del mondo - un'aliquota maggiore, anche se il trend a livello complessivo è il medesimo, si perdono meno pezzi ma più controvalore (che forse è anche peggio).
Nelle Americhe invece la tendenza segue più quella worldwide, con un decremento dei pezzi allineato mentre in termini di volumi sembra reggere un po' meglio, conseguenza probabilmente della maggiore incidenza percentuale delle fotocamere ILC sul totale.
In Giappone, su cui nei giorni scorsi si è discusso parecchio dopo i dati di BCN, il mercato delle compatte sembra essere assai più solido di quello delle fotocamere ad ottica intercambiabile, riuscendo a contenere le perdite ad un -16% in termini di pezzi e la metà (-8%) in volumi. Le ILC registrano una perdita assai più importante, soprattutto in termini di volumi (-14,7%). All'interno di questo segmento (ILC) la dinamica è simile a quella worldwide in termini di incremento/decremento, mentre capitalmente diverso è lo share, con le ML che oramai valgono quasi il doppio delle DSLR in termini di unità, e come valore le hanno abbondantemente doppiate. Incidentalmente, il mercato delle compatte come fatturato rappresenta il doppio delle reflex digitali, e non è molto distante da quello delle ML (35,7% vs 46%). Le DSLR si dividono il restante 18% circa. |
| inviato il 19 Gennaio 2020 ore 8:29
Be' che dire e' tutto come previsto (da parte di quelli che avevano saputo vedere la svolta nella tecnologia ML)rimane da parte mia un leggero stupore sul fatto che proprio noi europei siamo ancora consumatori d antan  |
| inviato il 19 Gennaio 2020 ore 8:41
Più che altro, che gli ammerigani  comprano roba mediamente più costosa... |
| inviato il 19 Gennaio 2020 ore 9:41
Grazie otto per la disamina puntuale.
Aggiungerei un paio di considerazioni:
- si tratta del mese di novembre, dove tendenzialmente la gente risparmia in vista del periodo natalizio.
- i cavalli da battaglia dei principali brand: Sony a7iii, Canon R, Canon 5div sono ormai pronti al rinnovo, mentre Canon è in procinto di lanciare una big mp molto attesa.
Sicuramente entro l'estate ne vedremo delle belle... |
| inviato il 19 Gennaio 2020 ore 13:08
Tutto qua? Avete informato nove? |
| inviato il 19 Gennaio 2020 ore 13:21
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| inviato il 21 Gennaio 2020 ore 13:14
Bella analisi. Mi permetto di fare una considerazione: premesso che è ovvio che sia meglio aumentare il valore per unità venduta che diminuirlo, tutto dipende dal margine. Per assurdo, nel caso delle reflex (trattandosi di tecnologia "obsoleta") si potrebbero avere margini unitari maggiori a fronte prezzi di vendita in calo (questo spiegherebbe il perché i due player storici continuino a produrle). Per le ML invece ci sono sicuramente investimenti da ammortizzare che non necessariamente i maggiori ricavi unitari possono coprire, in particolare in un mercato, quello fotografico in genere, con poche prospettive. Dopo anni di innovazione, un rallentamento che possa consentire ai produttori di monetizzare non è un'ipotesi da scartare a priori.
In ogni caso, secondo me, al netto di reflex vs. ml l'unico dato incotrovertibile è che si vendono molte meno fotocamere dell'anno scorso e che il trend non sembra destinato a cambiare. |
| inviato il 21 Gennaio 2020 ore 13:52
Non vedo tutta questa necessità/costo di innovazione delle ML rispetto alle DSLR, algoritmi di tracking le avevano pure quest'ultime, fondamentalmente si tratta di accattarsi mirini più risoluti e sensori che hanno l'af on board, di solito da terzi. |
| inviato il 21 Gennaio 2020 ore 14:43
Otto, con le ml hanno di fatto rivoluzionato l'af. Credo che senza ml difficilmente canon avrebbe sviluppato il dual pixel, anche sony non ha lesinato investimenti e vorrà rientrare in qualche modo. Ok i sensori, che venderà a tutti guadagnando, ma sul resto delle parti delke sue fotocamere non credo che abbia investito poco. |
| inviato il 21 Gennaio 2020 ore 15:26
Sì, quello che volevo dire è che secondo me già stanno raccogliendo i frutti, gli investimenti potrebbero essere già stati largamente ammortizzati, non possiamo saperlo. |
| inviato il 21 Gennaio 2020 ore 18:32
Otto, tutto chiaro. |
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