| inviato il 08 Luglio 2020 ore 16:33
Biberon e Pingalep: io continuo a pensare (ma a quanto ho capito tra le righe è quello che pensa esattamente anche Biberon) che non convenga correre il rischio di rovinare testine, fare lunghe e costose pulizie, cambiare impostazioni profili per passare da un inchiostro all'altro e risparmiare pochi soldi in una attività che -non c'è niente da fare- è costosa!. Io sono convinto che la stampa fotografica, che è una esperienza nuova e diversa alla quale dedicare molto tempo e attenzione (per le foto che posto su Juza spesso dedico pochi minuti di postproduzione, per le stampe che mi rigiro tra le mani ci vuole moltissimo più tempo e , a volte, devo tornare indietro perchè la stampa non perdona). In questo senso, è vero che ognuno fa quello che gli pare e che lo fa divertire, ma non ho mai pensato e anzi non ho mai compreso chi vuole stampare in proprio per fare delle stampe piccole della famiglia sotto l'ombrellone o della zia Peppina. Per quelle va bene un modesto laboratorio (l'anno successivo della maggior parte di quelle foto ci saremo già dimenticati) o, ancora meglio, sarebbe piacevole allestire una divertente proiezione con qualche bell'effetto (rotazioni, dissolvenze ecc, tutte cose molto semplici da fare) da far vedere agli amici, magari collegata ad un bel TV di una cert dimensione, di durata non eccessiva perchè gli amici si stufano presto di vedere le foto degli altri (matrimoni, battesimi e e cresime comprese). Invece dare dignità ad una nostra bella foto attraverso una stampa ben fatta è altra cosa. Ma quanti splendidi scatti facciamo in un anno? Se poi dobbiamo metter su un piccolo laboratoio domestico in cui si stampa di tutto, allora credo di non avere inteso io.
Poi, certo, se invece di parlare di spiccioli, parliamo di calibrazione, di profili, di carte da stampa ecc è molto più interessante e cresciamo e impariamo di più.
Biberon: un'ultima cosa. Non sottovalutiamo alcuni inchiostri dye che possono avere ottima durata nel tempo. Ad esempio le stampe fatte con gli inchiostri dye Chromalife 100+ di Canon (che io uso spesso per la stampante Canon Pro 100S) durerebbero (necessario sempre il condizionale) 200 anni se chiuse in album, 40 anni se esposte in cornici con vetro, 10 anni in cornici senza vetro. I Claria HD nuovi della Epson danno risultati simili, anzi Epson parla di 200 anni in album e 98 anni sotto vetro. In effetti, sul piano pratico, io ho stampe ai pigmenti che sono in una veranda mai chiusa, perennemente esposta alla luce che non hanno slittamenti di colori da circa 15 anni, ma ho anche stampe dye Canon e Claria sotto vetro esposte in casa (luce di giorno, buio di notte) da 10 anni sempre uguali. |
| inviato il 08 Luglio 2020 ore 16:46
Allora, sfatiamo il mito che con gli inkiostri dye compatibili si rompono le testine... non è vero.
All'ora con le carte non epson o canon si rompono i rulli e il trascinamento
Se poi c'è la possibilità di trovarne qualcuno di decente ben venga, le cartucce originali sono la più grande t*fa dei produttori di stampanti.
Stampare in casa è divertimento e sperimentazione, non solo tnt soldi da spendere e fedeltà cromatica al 100%
Io li provo volentieri e sono contento di spendere 1/5 rispetto agli originali.
Se poi la fedeltà cromatica (che dipende anche dalla carta) sarà molto vicina bene, se sarà molto distante (ma ci credo poco) non lì userò più.
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| inviato il 08 Luglio 2020 ore 16:48
Poi, problema durata... se tra 10 anni una foto appesa in casa sarà un po' sbiadita capirai la tragedia... la ristampo
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| inviato il 08 Luglio 2020 ore 16:56
Cannondale.. tu quali usi? |
| inviato il 08 Luglio 2020 ore 17:03
Beh, io ci ho distrutto la mia prima Canon Pro 100. Poi, forse , avrò sbagliato compatibili. Può darsi. Ma dopo aver speso diverse migliaia di euro in reflex e obiettivi nel tempo, non mi va di avere la sensazione di stampare in modo che, almeno per me, non sia perfetto. Il discorso è, come dire, filosofico: per me la stampante e le mie stampe mi procurano più piacere di possedere un Sigma Art che su questo forum sembra un totem per essere sicuri di fare buone fotografie. Per me la stampa è fondamentale e viene prima. Poi, ripeto, si può parlare di centesimi invece di tecniche di stampa, di carte più o meno gradevoli, di profili. Se è questo che rende interessante un post, non so che dire.
Cannodale: bravo, una stampa per fortuna si può rifare uguale. Se poi ci metti il vetro 40 anni a me sono più che sufficienti: ci supererei i 100 anni di età! |
| inviato il 08 Luglio 2020 ore 17:49
La mia pro 100 non digerisce le carte Epson... non me vuole sapere di tirarle dentro... |
| inviato il 08 Luglio 2020 ore 17:55
Strano, io le ho usate, anche se non le amo. Che grammatura? |
| inviato il 08 Luglio 2020 ore 18:03
Claudio capisco e apprezzo il tuo ragionamento ma mi trovo in sintonia con Cannondale e mi spiego uso gli octopus da un paio d'anni e la mia pro100s funziona come da nuova,mai avuto un problema ho notato che se anche stampi solo gli scatti migliori ovvero poche stampe le cartucce esauriscono rapidamente Perché le pulizie si fumano più inchiostro di quello che si usa per la stampa trovo che i costi degli originali sono da rapina ho calcolato che in due anni avrei consumato più o meno una quindicina di set più o meno con originali 1400 euro il costo di 4 stampanti con i compatibili sinora ho speso 200 euro compreso il cip resetter e la resa cromatica è molto molto simile ai chromalife 100+ Per la durata si vedrà al momento dopo 2 anni sia sottovetro che senza sono ancora perfette ed inoltre stampo senza farmi problemi di costi perché sono diventati trascurabili. Aggiungo che avrei provato volentieri anche Gli americani precision color in rete ne parlano molto bene ma in Europa non sono riuscito a trovarli. Diciamo che demonizzare i compatibili non lo trovo giusto c'è ne sono di pessimi ma anche di molto buoni e se uno vuol provare la spesa è abbordabile poi valuta ma di certo non rovina la stampante.... |
| inviato il 08 Luglio 2020 ore 18:10
probabilmente è una questione di quantità: in 2 anni non ho mai speso 1400 euro di inchiostri, ma nemmeno la metà. Però non sottovaluto mai le esperienze di altri. Più he altro, mi meraviglia che i discorsi sulla stampa finiscano TUTTI, invariabilmente, a parlare di costi invece che di tecniche, qualità, carte ecc. Non succede così se si parla di un obiettivo. Come mai? Ammetterai che è curiosa la cosa e anche un po' noiosetta... |
| inviato il 08 Luglio 2020 ore 18:32
Si Claudio è vero penso dipenda dal fatto che probabilmente siamo in pochi a cui piace stampare |
| inviato il 08 Luglio 2020 ore 19:14
Si Claudio penso esattamente quello che hai affermato!!!
Per il discorso carta e ink è diverso...trascinare carta di diversa marca non crea problemi invece l'inchiostro raffredda pure la testina di stampa e come i claria e i cromalife durano infinitamente di più dei buoni compatibili(sulla mia dye espon 1400 uso gli ottimi inktec mentre sulla 3880 gli originali epson) se c'è una differenza così grande di durata dicono che sbiadiscano e l'ho visto io personalm,ente una mia stampa sbiadita dopo 3 anni esposta al vivo mentre quella della 3880 dopo anni è intonsa c'è una differenza abissale tra le tecnologie,ma anche tra le composizioni chimiche degli ink quindi ci sta che usando o ancora peggio non usando materiali chimici di qualità si rovinino le testine mentre con la carta ammenochè non sia troppo spessa o troppo esile difficile la stampante abbia problemi!!!
Condivido il discorso di Claudio anche io preparo maniacalmente le mie stampe e altrettanto maniacalmente tratto le stampanti!!!
“ La mia pro 100 non digerisce le carte Epson... non me vuole sapere di tirarle dentro... „ saranno o troppo spesse o troppo sottili...
“ trovo che i costi degli originali sono da rapina ho calcolato che in due anni avrei consumato più o meno una quindicina di set più o meno con originali 1400 euro il costo di 4 stampanti con i compatibili sinora ho speso 200 euro „ Dipende da quello che vuoi stampare e con che qualità...se conosci materiali carte e ink e usi un buon profilo vedi sempre la differenza grande o piccola che sia...inktec addirittura posta il grafico per i pigmenti e giustamente è inferiore agli originali...anche confrontando i profili ottimi fatti con uno spettrofotometro vedi le differenze...io ho confrontato un ottimo ,per me,mio profilo fatto sulla stessa carta con un profilo originale epson e il mio e c'erano delle differenze...ma confrontiamo un profilo di quasi 3 mb il mio con quello epson da 500 kb...probabilmente facendolo con ink originali e la stessa carta grande così avrebbe dato risultati migliori ancora l'epson!!!
Ergo dipende sempre da quello che vuoi ottenere!!! scusate per il pippone! |
| inviato il 08 Luglio 2020 ore 20:25
Biberon: che carta usi? E quali formati? |
| inviato il 08 Luglio 2020 ore 20:56
Claudio è una glossy da 300 gr.
Mi é rimasta ma non c'è verso di usarle con Canon, nemmeno con una multifunzione che ho. |
| inviato il 08 Luglio 2020 ore 21:47
najo la 300 gr le mie epson le gestiscono benissimo sia la 1400 che con la Beluga Felix da 310 gr mi pare va benissimo!!!!
Ma anche la 3880 la gestisce bene...probabilmente è troppo spessa per la tua stampante!!!
“ Biberon: che carta usi? E quali formati? „ io uso principalmente tre carte di cui ho comprato i rotoli la epson premium glossy photo paper da 260 gr ho un rotolo 111,8 diviso in due uno banda 43 e una parte ancora nuova restante che mi farò tagliare a misura!!!
Ho anche un rotolo di enhanced matte paper epson opaca da 190 gr sempre da 111,8 che adoro sempre divisa in uno da banda 43 e il restante da dividere!!! li taglio del formato che mi serve!!!
poi ho una tela spessa da 430 opaca hp professional banda 914 da 15 mt che taglio e che stampo con la 3880!!! quella nella 1400 non la metto
ho usato la Beluga e l'ho finita quasi nella 1400 che è come la canson Lucida da 315 gr,anzi è proprio lei e se ti piace il lucido è da impazzire...peccato che nella 1400 sia impossibile almeno per me usare i claria originali e quindi uso gli inktec che comprai anni fa in flaconi da 1 lt...non sapevo e sinceramente anche ora non ho voglia di farmi le diluizioni per i light!!!
Poi ora ancora devo stamparla ho preso la felix barita da 310 gr che sarebbe la nuova barita canson Hannemhule e ilford credo,e ancora devo stamparla...e anche a metà un 20 fogli di glacier metal ancora da profilare!!!
Adoro anche la felix matte ivory una carta molto calda senza sbiancanti e che profilata da un BN Caldo che adoro...ma che stampata con i pigmenti rende meglio che con i dye al contrario della epson che rende bene con entrambe le tecnologie!!!
Devo dire che da quando ho spettrofotometro i pro2 di un amico e il suo software mi è cambiato il mondo...e ancora ho solo fatto i profili senza l'ottimizzazione che credo renda ancora migliore il tutto anche se anche adesso siamo al molto buono anzi direi ottimo!!!
Un altro limite ma voglio studiarlo bene è che usando i compatibili quando crei il profilo decidi qualche parametro tipo quanto neutralizzare i grigi e verrebbe da metterlo a 0 cioè totalmente neutro,ma facendone due diversi uno a 0 e uno a 50 punti ho visto che in quello a 0 perdi qualche sfumatura Rosa nei tramonti...ecco anche quello è un parametro da controllare bene...poi si può decidere se fare una lettura singola o anche quella doppia con la lettura UV...decidere quanto grande sia il profilo...insomma c'è davvero un mondo!!!
E credetemi se è tutto fatto a dovere la differenza si vede e strumeltalmente e visivamente soprattutto nelle piccole sfumature che dopo che scattiamo in raw con camere e obiettivi da migliaia di euro sarebbe bene portare sulla carta!!!
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| inviato il 09 Luglio 2020 ore 15:00
Najio 78: stranissimo, con la Canon Pro100 ho usato anche delle Ilford perla da 310 grammi. Gestisce carte spesse, assolutamente! Però devi inserirle nel caricatore posteriore e non quello superiore... |
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