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“ fotografare e invertire un negativo colore invece... ti tocca combattere con la maschera arancione della pellicola...e te lo sconsiglio) „
quel problema lo ho risolto mettendo dei filtri complementari (ciano) nel cassetto dell'ingranditore. Poi, scattando in raw, il bilanciamento finale del bianco si fa molto facilmente in PP
user33434
inviato il 16 Febbraio 2021 ore 18:24
Scansionato per diversi anni con la reflex+macro e per un breve periodo con Plustek 8200 (peggior spesa mai fatta). Con il V800 e Silverfast con target IT8 per profilarlo ho risolto i miei problemi in qualunque formato, il 35mm si stampa ragionevolmente in formato A4 e tanto mi basta, mentre con il MF è fantastico, dovessero mai servirmi scansioni per gigantografie mi rivolgerei ad un servizio esterno per scansioni a tamburo. Il vero cuore del problema delle scansioni reflex è la fedeltà dei colori. Per apprezzare una pellicola positiva o negativa a colori l'importante è che la rappresentazione degli stessi sia più fedele possibile altrimenti una velvia diventa simile a una provia e una ektar simile a una portra. Anche profilando l'accoppiata sensore/lente con un colorchecker i risultati sono abbastanza scarsi a mio avviso, a causa del fatto che la profilazione IT8 lavora in trasparenza mentre il colcheck lavora in riflessione.
Mauro potresti brevissimamente dire come funzionano i target IT8? Ne esiste uno per ogni tipo di pellicola o serve solo per "settare" una sola volta che vale poi per sempre lo scanner? E' una cosa che non ho ancora approfondito ma che mi interessa tantissimo e penso che sia utile al topic.
“ quel problema lo ho risolto mettendo dei filtri complementari (ciano) nel cassetto dell'ingranditore. Poi, scattando in raw, il bilanciamento finale del bianco si fa molto facilmente in PP „
Ok, giusto, anche questo è un ottimo consiglio... Ho visto gente impazzire con i livelli senza venire a capo del problema...
Con il mio attrezzo descritto nel mio post inviato il 14 Gennaio 2020 ore 20:16 ho utilizzato un obiettivo macro ed un flash che lavora di riflesso su carta bianca posta dietro le diapositive, così i colori risultano abbastanza corretti. Avevo pure aggiunto un filtro 81C dietro le diapositive per ridurre la dominante blu.
user33434
inviato il 16 Febbraio 2021 ore 19:17
“ Mauro potresti brevissimamente dire come funzionano i target IT8? Ne esiste uno per ogni tipo di pellicola o serve solo per "settare" una sola volta che vale poi per sempre lo scanner? E' una cosa che non ho ancora approfondito ma che mi interessa tantissimo e penso che sia utile al topic. „
Ciao Antonio, Silverfast ha un comando IT8, ce ne sono di diversi tipi e formati www.silverfast.com/show/it8-targets/en.html In breve crea un profilo colore specifico per lo scanner confrontando il colore letto con quello che dovrebbe essere e applicando le correzioni necessarie, profilarlo una sola volta è meglio di niente ma col tempo credo ci siano comunque degli shift quindi meglio riprofilarlo ogni tanto.
“ Il vero cuore del problema delle scansioni reflex è la fedeltà dei colori „
Il vero problema della fedeltà dei colori è la forte deviazione dei processi di sviluppo che inducono forti dominanti di colore per le quali è indispensabile eseguire correzioni in corso d'opera.
Sono arrivato ad almeno 25k dia duplicate con il metodo della DSLR+macro+soffietto, ed ho visto passare realmente di tutto.
Diciamo subito che se le dia sono state sviluppate correttamente, a distanza di 10-20-30 anni si vede subito e non ci sono deviazioni di colore, ma non solo: le scansioni danno sempre ottimi risultati sotto tutti gli aspetti e si può procedere con le impostazioni di luce/profilo colore, che preventivamente avevo affinato.
Se... lo sviluppo è stato sbagliato, diventa dura... entrano dominanti di colore 'di ogni colore': verde, magenta, blu, con forti aumenti dei contrasti... insomma... di ogni. In questo caso la vita è dura e diventano necessari interventi modificando la temperatura ed il profilo colore ed eventualmente intervenendo con gelatine per avvicinarsi per quanto possibile ad un risultato 'ragionevole'. Poi in PP, forse si riuscirà ad ottenere di più, ma non sempre ottimale.
Nella sostanza: ogni scansione ha una storia a sé e richiede un certo lavoro -almeno secondo il mio metodo
Mettiamo che io uso solo Velvia 50 e Portra 160. Mi servono due target diversi? Più magari un terzo per rendere "neutro" lo scanner che utilizzo? Diciamo un generico e poi uno specifico?
user33434
inviato il 16 Febbraio 2021 ore 19:34
“ Ma i target IT8 vanno comprati a parte giusto?
Mettiamo che io uso solo Velvia 50 e Portra 160. Mi servono due target diversi? Più magari un terzo per rendere "neutro" lo scanner che utilizzo? Diciamo un generico e poi uno specifico? „
Purtroppo si ma credo ogni tanto capiti di trovarli in offerta insieme agli scanner. Non importa quale pellicola scansioni, il target IT8 in trasparenza se non ricordo male è su Provia, è poi il software a sapere come correggere la lettura della dia in base al target che gli hai fornito, alla fine sarà capace di corregere anche la Velvia o la Ektachrome. Quello che va a creare è un profilo colore.
“ Il vero problema della fedeltà dei colori è la forte deviazione dei processi di sviluppo che inducono forti dominanti di colore per le quali è indispensabile eseguire correzioni in corso d'opera. Sono arrivato ad almeno 25k dia duplicate con il metodo della DSLR+macro+soffietto, ed ho visto passare realmente di tutto. „
Chiaramente il tutto vale con uno sviluppo fatto come si deve sennò buonanotte al secchio , questo di cui parli è il motivo per cui ho abbandonato Tetenal in favore di Bellini per l'E6, una certa incostanza nei risultati. Con il numero di scansioni che hai effettuato l'esperienza ti ha sicuramente dato il più prezioso degli strumenti, l'occhio.
Ognuno può farsi del male come vuole ma lo strumento preposto alla digitalizzazione delle fotografie analogiche (DIA e negativi compresi) si chiama scanner.
“ Ognuno può farsi del male come vuole ma lo strumento preposto alla digitalizzazione delle fotografie analogiche(DIA e negativi compresi) si chiama scanner. „
Concordo! Se poi consideriamo l'ambaradan da mettere in piedi, tra stativi, flash, proiettori, piani illuminanti, treppiedi.... tra complicazione e rischi di mosso e non perfetto parallelismo, è troppo complicato per i miei gusti; un conto se uno ha a disposizione un'attrezzatura di questo tipo: dtculturalheritage.com/film/ comunque costosa e ingombrante ma almeno stabile, perfettamente in bolla, ecc, ma se uno deve darsi al fai da te, come nel seguente video, non mi pare si guadagni molto in velocità e assolutamente niente in praticità:
(tralasciando alcune inesattezze e generalizzazioni che dice a proposto degli scanner); e a quel punto non si è ancora iniziato a combattere con il problema dell'inversione dei negativi colore e dell'eliminazione della maschera arancione.
user33434
inviato il 16 Febbraio 2021 ore 20:57
“ Se poi consideriamo l'ambaradam da mettere in piedi, tra statici, flash, proiettori, piani illuminanti, treppiedi.... tra complicazione e rischi di mosso e non perfetto parallelismo, è troppo complicato per i miei gusti; un conto se uno ha a disposizione un'attrezzatura di questo tipo: dtculturalheritage.com/film/ „
Diego con uno stand da riproduzione e un dorso Phase One sono anche io certo che si possono ottenere grandi risultati ma con una spesa del genere lo scanner Hasselblad che hai tu mi pare comunque una soluzione migliore.
Non mi riferivo alla fotocamera PhaseOne ma al solo sistema stand+illuminazione+sistema per trattenere e far scorrere la pellicola. Tuttavia credo anche io che costi comunque una fortuna anche solo quello; infatti il mio intervento non era volto a consigliare quel sistema quanto a evidenziare i limiti, i rischi e le complicazioni del fai da te nel realizzare un sistema di duplicazione "casalingo" tramite fotocamera (come nel video di Bonomo) rispetto a utiluzzare uno scanner.
però scusate, se uno ha già delle attrezzature tipo ingranditore o proiettore per diapositive, perchè non usarli? In pratica occorrerebbe solo un macro e, magari, si ha anche quello.
Vi posso assicurare (ho provato) che: - i risultati non sono inferiori a quelli che si otterrebbero con uno scanner professionale - il processo, soprattutto quello per le diapositive, è molto più veloce
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, questo di cui parli è il motivo per cui ho abbandonato Tetenal in favore di Bellini per l'E6, una certa incostanza nei risultati. 
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