| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 8:11
Forse fra tutti si salva Flickr |
user177356 | inviato il 15 Gennaio 2020 ore 8:50
“ Tutto é iperaccessibile „
Magari. Se ci pensi bene, sono iperaccessibili solo i beni di consumo. L'istruzione di qualità non lo è, la sanità di qualità non lo è (o lo sta diventando sempre meno), l'abitazione non lo è. Insomma, tutto quello che conta veramente per il benessere individuale e collettivo è o diventerà sempre meno accessibile. |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 9:00
concordo, io per esempio vorrei tanto iscrivermi, per rimanere in tema, all'università di fotografia o fare comunque dei corsi SERI in tal senso... beh i prezzi sono belli tosti (e direi che ci sta anche, significa in qualche modo sinonimo di alta qualità dell'offerta).
Però questo preclude a molti la possibilità di specializzarsi e di conseguenza di produrre bel materiale a vantaggio della miriade di immagini spazzatura che si vedono ogni giorno |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 14:05
“ Forse fra tutti si salva Flickr „
Che ormai ha un piede nella tomba... |
user177356 | inviato il 15 Gennaio 2020 ore 14:28
“ C'è un libro scritto dal fotografo Fontcuberta che si intitola la furia delle immagini che tratta in modo interessante l'argomento „
Matteo, sei sempre una fonte preziosa. |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 14:34
È un libro molto interessante e lui è un fotografo che vale la pena approfondire |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 14:50
ti spiego come funziona .
un fotografo se vuole fare questo lavoro deve essere preso da un agenzia .
se vuoi essere preso devi avere 20000 follower su Instagram
follia? no , realta' .
dopo puoi specializzarti in reportage o moda.
nei reportage ogni foto pubblicata ( al 90 % online , i giornali ormai non esistono più' ) viene pagata una miseria ( 30 euro sono gia tanti ) .
tutto questo per dirti che tutto passa dal web .
aggiungo che photovogue è un sito notevole dove trovi delle foto strepitose.forse l'unico .
se non lo apprezzi e apprezzi le gallery che trovi qua dentro o su flickr o 500 px direi che iniziamo molto male .
ma puoi sempre redimerti e non parlare di macchine fotografiche , di obiettivi e comprare centinaia e centinaia di libri fotografici .
è un ottimo inizio.
un saluto .
ps: la più importante scuola pubblica italiana che insegna fotografia è la Bauer a Milano . ma selezionano a seconda del tuo portfolio . ogni anno prendono sui 20 30 studenti per un corso annuale di 4 ore al gg per 4 gg la settimana .
morale ... bisogna sempre studiare per migliorare .
pps: ti aggiungo un sito da guardare con attenzione se ti piace il genere ritratti / glamour .
www.thequietfront.com
spero che ti piaccia |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 16:04
“ “ Forse fra tutti si salva Flickr ?
Che ormai ha un piede nella tomba... „
RIP |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 16:12
Cosa c'è di male nei social? Se non vi piacciono non vi iscrivete e non vedrete mai nulla. Che c'è di male nel fare foto e pubblicarle gratuitamente su una piattaforma anch'essa gratuita? |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 16:49
“ aggiungo che photovogue è un sito notevole dove trovi delle foto strepitose.forse l'unico .
se non lo apprezzi e apprezzi le gallery che trovi qua dentro o su flickr o 500 px direi che iniziamo molto male . „
@Lastprince non fraintedermi, photovogue ha delle notevoli foto concordo, ma vedo anche molte foto che vengono spacciate per opere d'arte quando non lo sono (o almeno non per me).
Sto leggendo un libro molto interessante, "Le oscillazioni del gusto. L'arte d'oggi tra tecnocrazia e consumismo", che tratta in parte questo argomento.
flickr o 500px o anche Juza riportano anch'essi foto molto belle, altre molto meno belle ecc.... il mio discorso era più che altro incentrato sul fatto che: ok ormai passa tutto dal web, ma passa anche fin troppo che viene spacciato per oro alla ricerca di like.
sul discorso di leggere, studiare e poi... leggere studiare... e se non basta... leggere e studiare ancora.... su questo mi trovi perfettamente d'accordo, altrimenti non comprerei in continuazione libri fotografici e di saggistica, non seguirei vari fotografi importanti ecc...
Mi manca solo di riuscire ad andare a varie mostre, partecipare a lectio magistralis o corsi specifici (tempo tiranno ultimamente)
Sulla Bauer ora mi informo anche se viste le ore (ed immagino anche il costo), sarà oltre la mia attuale portata..
Vedo anche il sito da te proposto, grazie :)
Luca |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 17:02
tranquillo , quando avevo appena iniziato chiesi a un amico di consigliarmi un fotografo di cui avrei comprato un libro .
sarebbe stato il mio primo libro .
mi consiglio' ( era il 1992 penso ) questo :
lo guardai e pensai che il mio amico era un matto . non mi piaceva per niente .
8 anni dopo , con alle spalle , foto , viaggi , mostre , e libri di foto , mi ricapito' tra le mani .
e capii l'errore enorme che feci .
ora ghirri è il mio fotografo preferito .
ma non si puo' capire in un secondo . |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 17:23
Ghirri è un grande e nel mio mirino per comprenderlo meglio.. ce ne sono veramente tanti e si può benissimo passare anni ed anni a studiare e leggere di questi personaggi senza mai prendere in mano una macchina fotografica....
Luca |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 18:22
Grande paesaggista ho visto diverse mostre di cui una presente un altro grande amico di Ghirri Giovanni Chiaramonte.
Ho un vecchio libro 'Niente Di Antico Sotto il sole' Merita |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 19:51
“ Tutto é iperaccessibile, c'é una bulimia di consumo senza criterio e alla fine tutto ha cosí perso valore reale.
Il problema é che se cresci pensando che ciò che conta sia ciò che alla fine non vale niente, ti perdi dietro a questa illusiobne, che ti lascia svuotato e ti impedisce di capire cosa ha conservato reale valore e significato.
„
Quanto scrivi è condivisibile, nel complesso, a seconda delle aspettative.
Probabilmente qualche anno fa avrei potuto limitarmi al mero quote +1.
Ora non più, con le seguenti precisazioni.
Distinguere il ruolo di fotografo/fotoamatore/fotografante da quello di osservatore/appassionato/fruitore.
Le prime figure si perdono nella iperaccessibilità, trovando infinite difficoltà nel mostrare e dare risalto al proprio lavoro, di qualunque genere e livello.
Le difficoltà, il numero di insuccessi, di dubbi, di insicurezze generano frustrazioni e senso di smarrimento che nella maggioranza dei casi costituiscono i presupposti per arrivare alle conclusioni che rassegni.
Diverso è il discorso delle seconde figure.
L'iperaccessibilità è un paradiso.
Immagina di poter avere accesso ad una intera città, regione, nazione di libri, di musica, di quadri, di tutto ciò che ad uno interessa.
Poter scegliere, selezionare, scartare, approfondire.
No, l'iperaccessibilità a me piace, molto e mi consente di parafrasare quello che scrivi:
Tutto é iperaccessibile.
Posso scegliere di consumare secondo i miei criteri, le mie preferenze, che mutano, soddisfando ed appagando la mia smania di consumo, consolidando vecchi valori o trovandone di nuovi.
Conoscere rafforza ciò che conta, rafforza la crescita, senza perdersi dietro a illusioni, lasciandoti appagato e soddisfatto.
Io sono ampiamente soddisfatto del mio uso della rete in generale; grazie ad essa, alla sua fruibilità, accessibilità, tempistica, quantità, ho potuto conoscere ed approfondire tanti aspetti della fotografia che nel recente passato non avrei mai potuto fare se non con la reincarnazione in centinaia di vite.
E sono abbastanza convinto che da questo immenso materiale che resterà (?), chissà dove chissà quando, avrà modo di valorizzarsi.
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| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 20:16
“ L'iperaccessibilità è un paradiso.
Immagina di poter avere accesso ad una intera città, regione, nazione di libri, di musica, di quadri, di tutto ciò che ad uno interessa.
Poter scegliere, selezionare, scartare, approfondire.
No, l'iperaccessibilità a me piace, molto „
Il ragionamento può essere giusto Mirko, ma c'è un rischio...
Youtube è per un verso un sogno. E' la realizzazione della biblioteca di Alessandria.
Ma io temo ci sia un ma...
Se ti accosti a tutto questa conoscenza con un minmo di senso critico già formato, io sono totalmente d'accordo con te.
Ma quando, per generazioni successive, quello sarà anche lo stumento che in buona misura lo formerà (il senso critico), sarà possibile distinguere Neruda dal cugino Piero, che magari è pure più facile da leggersi?
Non è alto il rischio che eserciti di Pieri, abili nel web, sostituiscano integralmente (o quasi) i Pabli?
Secondo me la grande abbuffata è una manna (come tu dici) per un individuo che ha fondamenta relativamente solide.
Molto meno seducente se quelle fondamenta contribuisce a formarle.
Specie se i Goebbels del futuro saranno abili col mezzo...
Poi.... spero col cuore di sbagliarmi del tutto  |
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