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Uso e abuso del ritocco


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avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 16:58

avevo colto il senso, Francesco, e la mia battuta voleva intendere, tralasciando i nomi, che quel vuoto può essere colmato solo con grandi menti se il fato ce le vorrà ancora concedere.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 17:19





photoshop del 1948 più' gattini .
cosi' sono tutti contenti .

user1856
avatar
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 17:41

anche se non è certo tutta colpa sua.


Ecco, io non la vedo come una "colpa".
Ma come una trasformazione con accelerazione esponenziale.

In effetti il digitale ha portato effetti e conseguenze non dissimili dalla Brownie ieri.

Instagram è fotografia vernacolare 2.0 condita con la brama dei 15 minuti di celebrità predetti da Warhol.
Importantissima sociologicamente sarà certamente studiata anche tra decine d'anni.

Di fatto, oggi per la prima volta nella storia dell'umanità, tutti gli individui possono comunicare con altri nel linguaggio tendenzialmente universale che è quello per immagini.
Anche nella comunicazione scritta si è in parte tornati a ideogrammi sottoforma di immagini: vedi emoticon.


E' una rivoluzione di una parte del mondo fotografico.
Rivoluzione che ha spazzato via certi tipi di fotografia, considerati oggi troppo finti.
Troppo patinati.
In realtà erano solo fatti bene ma quello che è cambiato, in primis, è il target e il suo gusto.

Tra l'altro c'è pure il discorso cultura e tempo.
Tempo da dedicare alla cultura.
Tempo da avere.
Oggi tra Ludovico e Waters, i più scelgono brani più semplici.
Più fruibili e velocemente.
C'è poco tempo.
Figuriamoci per ascoltare ed analizzare con cura un pezzo dode×co di Schönberg o una foto complessa e piena di dettagli simbolici.
Il tempo non c'è,
Il tempo è, per molti, morto.
Oggi un Bruegel (il Vecchio) metterebbe il tempo come distruttore e non già orde di scheletri nel suo "Trionfo della morte"...

MA il trascorrere del tempo è soggettivo e relativo come ben simboleggiato da Dalì: vi sarà sicuramente qualcuno che il tempo da dedicare a queste fruizioni lo trova eccome.
Sarà una nicchia ma rimarrà ben salda!
C'è chi cercherà invano di ascolterà il suono del silenzio e chi, con un buon bicchiere di rosso penserà a come reinterpretare la tana del bianconiglio nei suoi prossimi lavori fotografici.
Che forse non apprezzerà nessuno.
O forse si.

user1856
avatar
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 17:43

photoshop del 1948 più' gattini


Non è l'esempio migliore essendo uno scatto non montato...

user177356
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inviato il 14 Gennaio 2020 ore 17:51

nessuno compila la lista della spesa usando gli endecasillabi danteschi


Mi hai dato un'idea! MrGreen

Io credo che la postproduzione sia parte integrante della fotografia. Nel mio caso, scatterei non più il 5% delle foto che faccio se non potessi postprodurle personalmente, e ovviamente quando scatto ho già in testa dove voglio arrivare. Come ho sentito dire da un fotografo statunitense nel suo podcast, lo scatto è asset gathering , ovvero "raccolta di risorse" che verranno usate poi per produrre immagini.

Si può anche sostenere che Ansel Adams postproducesse le sue foto, ed è sicuramente vero. Però oggi qualsiasi fotoamatore può farlo a costi risibili rispetto a quelli di Adams e con una possibilità di intervento sull'immagine molto più profonda.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 17:55

photoshop del 1948 più' gattini .
cosi' sono tutti contenti .


mio padre era un molto bravo nel fotoritocco e suoi clienti erano molti fotografi della provincia, che gli chiedevano di estrapolare un primo piano in una foto di gruppo, ricostruire un volto, cambiare uno sfondo, perciò PS prima di PS lo conosco bene sia in termini di tecniche usate che di tempo e pazienza per raggiungere determinati risultati. La foto di halsman per lui sarebbe stato un gioco da ragazzi perchè il ritocco è solo relativo alle corde e alle mani che reggono la sedia e il cavalletto.
Sugli sforzi fatti ben prima dell'avvento del digitale si son fatte anche mostre molto interessanti come questa ma mentre all'epoca si trattava di un perfezionamento di un processo che partiva al momento dello scatto con l'impressione della pellicola, il suo sviluppo e poi la fase di stampa, oggi ci troviamo di fronte ad un apparecchio hardware che riceve degli impulsi li registra e tramite un software li traduce in immagini che, talvolta, dopo essere state ritoccate e spesso stravolte, finiscono una stampante. Wade Guyton è un artista contemporaneo che non fa fotografia ma che attraverso una tavoletta grafica disegna con PS e poi stampa. dove sta la differenza sostanziale tra le due attività?

Cos hai ragione non è una colpa, io mi riferivo all'idea che si fa passare ma sono assolutamente convinto dell'utilità di PS. E abbastanza d'accordo con quello che hai sottolineato. Bella riflessione la tua.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 17:59

Non è l'esempio migliore essendo uno scatto non montato...

Però la versione "ufficiale" di quella foto, quella che andò in stampa all'epoca, venne pesantemente ritoccata, aggiungendo un quadro all'interno del cavalletto vuoto, eliminando i fili che reggevano gli oggetti "volanti" e persino la mano che teneva la sedia

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 18:23

La vera differenza tra quello che si faceva ai tempi della pellicola e quello che si fa oggi consiste solamente nella qualità delle immagini che giungono al pubblico; all'epoca erano pochi quelli che si cimentavano nel ritocco e pochissimi quelli che raggiungevano livelli eccelsi, ma sicuramente anche loro, prima di raggiungere quelle vette, avevano realizzato porcherie, che però nessuno vedrà mai perché c'era chi selezionava i lavori e cestinava quelli scarsi prima di pubblicare i rimanenti. Oggi Internet offre a chiunque la possibilità di pubblicare direttamente, senza selezionatori, censori o intermediari vari, qualunque cosa.
Il fatto che questi lavori siano ottenuti con tecnologie differenti da quelle degli anni '40 porta a crearsi un comodo alibi scaricando tutte le colpe su Photoshop, ma la verità è che se avessimo la stessa trafila di supervisori (e maestri) che c'era all'epoca, il 99% delle foto che oggi troviamo in Rete, su questa stessa Rete non ci sarebbe e ora non staremmo qui a discutere di PP si o no.
Aggiungiamo il fatto che gli strumenti di sviluppo e ritocco odierni sono più facilmente accessibili e avremo la situazione finale.

user1856
avatar
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 18:54

Però la versione "ufficiale" di quella foto, quella che andò in stampa all'epoca, venne pesantemente ritoccata, aggiungendo un quadro all'interno del cavalletto vuoto, eliminando i fili che reggevano gli oggetti "volanti" e persino la mano che teneva la sedia


C'erano fin da prima (se ci pensiamo compositing, disegni e ritocchi esistevano da oltre un secolo al tempo dello scatto di Halsman) montaggi molto più complessi e articolati con intere ricostruzioni.

Per questo dicevo che "non è l'esempio migliore".
E' solo uno dei tanti.

se avessimo la stessa trafila di supervisori (e maestri) che c'era all'epoca, il 99% delle foto che oggi troviamo in Rete, su questa stessa Rete non ci sarebbe


Quindi rilevi una qualità media della fotografia diminuita rispetto al passato? Confuso

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 19:13

Sono solo puntini colorati.Cool

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 19:14

Quindi rilevi una qualità media della fotografia diminuita rispetto al passato?


Questo rischia di essere un discorso complesso.
Nel senso che la qualità è enormemente accresciuta.
Ma è questo un fattore che ha accresciuto anche qualche elemento di valore?

Se parliamo di codici di comunicazione, di funzione contemporanea di tutto ciò che è contenuto visivo et similia è un discorso, e nemmeno io trovo motivi per essere nostalgico.
La funzione della fotografia cambia. Tant'è.

Ma il fatto che l'accessibilità svuoti di senso talune capacità, tolga peso alle sensibilità, ritengo che determini un abbassamento generale del valore delle cose.
E non è un caso che, anche sul piano economico, con pochi euro (ove non cents) puoi comprare una foto perfetta.

Ok, una cosa sostituisce l'altra. Ok, rimanere al feudalesimo è anacronistico.
Ma quella perdita di valore c'è, e ci sarà sempre di più. Per il banale motivo che tutti possono fare tutto e sempre di più potranno. Senza particolare impegno.

E non si illuda che crede di essere avvantaggiato perché ben conosce la post (per esempio): chi di lama ferisce... Sorriso
Tutto si farà con preset sempre più semplici ed efficaci, e così come non occorre oggi conoscere troppo la tecnica di ripresa, non occorrerà presto conoscere granché questo o quel software, perché tutto sarà replicabile senza fatica.

Non dico questo auspicando che succeda qualcosa di diverso, e nemmeno me ne dispiaccio più di tanto: questo è.

Ma un po' di qua e un po' di là, viviamo sempre meglio e non diventiamo una società più felice.
Forse l'essere umano ha bisogno di un po' di pozzanghere in cui rotolarsi.

E non è con una "qualità migliore" che, mi pare, si ottenga granché.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 19:20

Cos78, probabilmente non è diminuita la qualità media, ma è aumentata notevolmente la visibilità dei prodotti di bassa qualità.
Certo però che il crescente consenso creato attorno a queste produzioni fa pensare che il livello di percezione della qualità di un'immagine, da parte di parecchi osservatori si stia effettivamente abbassando, secondo una formula semplicistica del tipo: "ha visibilità = è valida".
E' anche vero che la Rete è diventata un luogo in cui cercare di affinare le proprie capacità, ad esempio con la possibilità di ricevere critiche e pareri da parte di fotografi decisamente più qualificati, ma questo è possibile, appunto, pubblicando le proprie ciofeche; alla fine diventa un serpente che si morde la coda, perché se non pubblichi non ricevi pareri e consigli, ma se pubblichi aumenta la quantità di prodotti non proprio di alta qualità in bella mostra (io almeno sento di essere tuttora in questa categoria)

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 19:24

Ma un po' di qua e un po' di là, viviamo sempre meglio e non diventiamo una società più felice

Questa me la segno perché è una sintesi tagliente ma precisa della società attuale Cool

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 20:16

io sono convinto che ps abbia distrutto la Fotografia .
fatemi pensare ...
anzi no , io sono sicuro che il digitale abbia distrutto la fotografia . ps è stata la conseguenza .

e lo dico sulla mia pelle : tempo fa' ho riguardato per caso 10 anni di diapositive pre digitale ( anni 90 ) .
bene , devo dire che quel ragazzo era decisamente meglio del sottoscritto adesso .
foto da scartare? 3 su 10 massimo .
cura della composizione , della esposizione , un bell'occhio .

poi passo al digitale ... e improvvisamente le foto da scartare diventano 7 su 10 ( aumenteranno ) , i soggetti deboli , esposizione a caso ( tanto poi si recupera ) .

chi ha cominciato con la pellicola , o ancora peggio ( o meglio ?) con la diapo ( con la diapo non cambi nulla ... stampi quella ) sa di cosa sto parlando .

il processo culturale dell'usa e getta , della velocità' di visione del prodotto , l'eliminazione della foto senza costi ( signori , la foto è una cosa di carta , le immagini sono al computer ) , hanno cambiato anche noi fotografi .

PS è stata la conseguenza finale con risultati drammatici : tutti ( anche il sottoscritto ) ci siamo avventurati in un programma complesso senza avere le basi .

il problema è che ci siamo abituati a questi disastri .

e ormai non ci facciamo più' caso


avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2020 ore 20:27

Io non sarei poi cosi' d'accordo.

Il fatto di avere un chilo di ottima carbonara a disposizione su un tavolo non significa che tu debba necessariamente mangiarla tutta.

Significa solo che hai la possibilita' di farti un buon piatto di carbonara e, se hai molto appetito, fare il bis.

Poter scattare settecento foto di un bicchiere, non significa che lo si debba fare.
Si possono anche scattare soloSorriso dieci fotografie ragionate.

Io penso invece che Ps sia LA SOLUZIONE FINALE. Lo strumento che finalmente sdogana la fotografia rendendola davvero creativa.

Credo che il livellamento verso il basso di molti fotografi sia dovuto piu' alla fretta. Alla necessita' di consegnare in tempi brevissimi.

Questo si impedisce di sviluppare e rifinire qualsiasi idea creativa. Ci si organizza su filiere di produzione standardizzando anche il tipo di scatti. Con un occhio piu' alla rapidita' di esecuzione che alla qualita'.


Che cosa ne pensi di questo argomento?


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